Conosciuto anche come "Master of Suspense" (Il Maestro della Suspense) in virtù dei suoi capolavorithriller,[2][3] è considerato uno dei maggioriregisti dellastoria del cinema.[4][5][6] Lo spartiacque nella sua carriera è rappresentato dal trasferimento daLondra aHollywood nel 1940, data in base alla quale gli studiosi distinguono la sua produzione in due fasi ben distinte: il "periodo britannico", dal 1925 al 1939 e durante il quale ha diretto ventitré pellicole, di cui novemuti, e il "periodo statunitense", tra il 1940 e il 1976, in cui è autore di trenta film tra i quali si ricordano i suoi più noti al grande pubblico, comeLa finestra sul cortile (1954),La donna che visse due volte (1958),Psyco (1960) eGli uccelli (1963).
Alfred Joseph Hitchcock nacque alle 3:15 del mattino di domenica 13 agosto 1899 in un appartamento al 517 di High Road aLeytonstone, situato nell'East End a otto chilometri dal centro diLondra (allora parte dell'Essex ma oggi sito alla periferia di East London),[7][8] ultimo dei tre figli concepiti da Emma Jane (nata Whelan; 1863-1942) e William Edgar Hitchcock (1862-1914), entrambi di originiirlandesi e proprietari di un negozio di frutta e verdura posto dirimpetto alla loro abitazione ed ereditato dai nonni paterni del futuro regista.[9] Nello specifico il padre, fedele osservante dellaChiesa di Roma, provvide ad impartirgli un'educazionecattolica, e molto spesso Alfred era solito accompagnarlo sul carretto con i cavalli durante i quotidiani giri di fornitura delle merci ai clienti e ai negozi della zona;[10][11][12] ciò spinse Hitchcock a omaggiare tali ricordi d'infanzia inserendo in alcuni suoi film gli scenari paesaggistici della Londra di fineXIX secolo, in particolare neIl pensionante (1927) e inFrenzy (1972).[13]
Il 12 dicembre 1914 William morì all'età di 52 anni.[14]
«A 15 anni mi hanno fatto scendere dal treno e mi sono ritrovato in mezzo alla strada; ero solo e praticamente senza un centesimo.»
(Alfred Hitchcock in Cedric Belfrage,Alfred the Great, World's Youngest Filmmaker, "Picture-goer", marzo 1926, p. 60.)
La famiglia gli trasmette un grande amore per ilteatro. Si recavano tutti insieme alla domenica nei teatri della zona e Alfred ben presto conosce, attraverso commedie e drammi, tante storie con cui nutrire la sua fantasia; apprezza le interpretazioni di attori e attrici famose, guarda ammirato le spettacolari scenografie.[15] Durante il tempo libero spesso se ne sta solitario e disdegna i giochi, preferisce osservare. Ha una passione spiccata per lageografia: colleziona carte topografiche, studia gli orari ferroviari. A otto anni ha già percorso tutte le linee tramviarie londinesi e raggiunto in battello a vapore la foce del Tamigi. Consulta con regolarità il bollettino dei naviganti e su una mappa segna le rotte della flotta mercantile inglese.[16][17] Nell'autunno del 1910 è iscritto presso il Saint Ignatius College, retto dai Gesuiti, sperimentandone la rigida disciplina. Nel luglio del 1913, a 13 anni, lascia l'istituto. Per tutto il 1914 frequenta dei corsi serali presso la Scuola di Ingegneria e Navigazione presso l'Università di Londra, ma non ne è rimasta documentazione in nessun dipartimento universitario della città, perché non era abitudine conservare la documentazione dei frequentanti non iscritti a un corso di laurea.[18]
All'inizio del 1915 trova un posto alla Henley Telegraph & Cable Company, una fabbrica di cablature elettriche, fili telegrafici e materiale bellico. Per 15 scellini alla settimana deve calcolare la misura e il voltaggio dei cavi elettrici che la ditta installa. Nel 1917 è sottoposto alla visita medica per il servizio militare, ma viene riformato. Si arruola comunque in un corpo volontario delgenio.[19] Legge molto:Gilbert Keith Chesterton,John Buchan,Edgar Allan Poe,Gustave Flaubert; scrive racconti per la rivista aziendale. Alla Henley, grazie alla sua abilità nel disegno, viene trasferito all'ufficio pubblicità.[20] Continua a frequentare il teatro e si appassiona al cinema. A Londra all'epoca c'erano 400 cinematografi e l'ingresso in sala costava meno della poltrona a teatro.[21]
Nel 1920 entra nel mondo del cinema: viene assunto nella sede londinese dellaFamous Players-Lasky-Studios, una società cinematografica anglo-americana (la futuraParamount Pictures). Il suo lavoro consiste nel disegnare i titoli e le didascalie dei film muti prodotti dallo studio, un lavoro che esegue spesso di notte perché non ha lasciato il vecchio impiego alla Henley.
Dal 1923 al 1925 lavora per laGainsborough Pictures, occupandosi di diverse mansioni secondarie, come il più classico dei tuttofare: sceneggiatore,[22] scenografo, assistente alla regia, addirittura montatore in cinque film. Affianca come aiuto il registaGraham Cutts nella lavorazione del filmL'ultima danza prodotto daMichael Balcon.
L'ultima esperienza maturata come aiuto scenografo-sceneggiatore per il filmIl furfante diGraham Cutts, coproduzione fra la Gainsbourough e l'UFA di Berlino, lo porta nella capitale tedesca dove lavora a fianco diMurnau, che stava girandoL'ultima risata e diFritz Lang, che aveva appena finito di girareI nibelunghi. Si fa risalire a questo soggiorno berlinese la componente espressionistica di tanto cinema hitchcockiano.
Hitchcock e la moglie Alma
Tra le montatrici approdate alla Balcon Saville Freedam, Hitchcock conosceAlma Reville, sua coetanea (era nata il giorno dopo Alfred), già con una brillante carriera che l'aveva portata a lavorare conDavid Wark Griffith nella realizzazione diHearts of the World (Cuori del mondo). Hitchcock, in qualità di aiuto regista diL'ultima danza, le propone di montare le inquadrature. Da quella collaborazione nasce un lungo fidanzamento e un matrimonio, celebrato nel 1926 e durato fino alla morte.Il loro fu un sodalizio sentimentale e professionale: lei collaborò come sceneggiatrice a molti dei film del marito, e il regista si avvalse spesso del giudizio e dei suggerimenti della moglie. Alma e Alfred ebbero un'unica figlia,Patricia, detta Pat, che apparve come attrice in alcuni lavori del padre.
Nel 1925 Michael Balcon gli affida la regia di un film anglotedesco:Il labirinto delle passioni (The Pleasure Garden). È il suo primo film. Fa percorrere ad Alfred e Alma migliaia di chilometri perché fu girato traMonaco, illago di Como, laRiviera ligure (Alassio eGenova),Parigi eCherbourg. Con le difficoltà economiche, gli imprevisti, gli intoppi e i capricci delle dive americane, rappresentò una specie di battesimo di fuoco per il giovane regista esordiente.
Hitchcock girerà dal 1925 al 1929 nove film muti. Nel 1926 dirige il suo secondo film,L'aquila della montagna, andato perduto. Il primo vero film di successo èIl pensionante (1927),"il suo primo film di suspense" (Rohmer-Chabrol). Grazie al successo ottenuto, Hitchcock è contattato daJohn Maxwell, direttore della casa di produzioneBritish International Picture (BIP), che gli offre un contratto molto vantaggioso, di 13.000 sterline l'anno. Hitchcock firma, ma gira ancora due film dovuti allaGainsborough Picture,Il declino,Virtù facile.[23] Dirige poi con la nuova casa di produzioneVinci per me!,La moglie del fattore,Tabarin di lusso,L'isola del peccato (1929).
Nel 1929 Hitchcock dirigeRicatto (Blackmail), il suo primo film sonoro e il primo film sonoro in Europa.
«Blackmail è un film fondamentale nella storia personale di Hitchcock, e in quella del cinema: alle grandi novità tecniche e linguistiche, alle suggestioni spettacolari si unirono i riconoscimenti della critica e l'enorme successo del pubblico. ConBlackmail Hitchcock diventava una stella di prima grandezza.»
(Giorgio Simonelli,Invito al cinema di Hitchcock, p. 27.)
Nel 1934 Hitchcock firma un contratto per cinque film con la casa di produzioneGaumont British Picture Corporation, di cui era responsabileMichael Balcon, con il quale aveva già collaborato nei primi film.L'isola del peccato (1929) eRicco e strano nei quali ha messo con sincerità e audacia molto di sé, non vengono compresi dalla critica britannica dell'epoca. Furono fiaschi commerciali e ciò gli impedì di proseguire su una strada che pure sapeva fruttuosa, smorzò lo slancio e indusse il regista a rinunciare.
Hitchcock vuol trovare una ricetta, non c'è dubbio, che lasci però una parte consistente al talento artistico, al suo stile, eL'uomo che sapeva troppo, girato nel 1934, è un perfetto successo strategico: la critica e il pubblico, trovando adesso un Hitchcock simile a quello che immaginavano, applaudono il film senza riserve. L'anno successivo, riprendendo lo stesso principio "... lo innalzò a un punto di massima perfezione" (Rohmer-Chabrol) conIl club dei 39.
SeguirannoAmore e mistero,Sabotaggio,Giovane e innocente eLa signora scompare, quello che Raymond Durgnat ha definitoThe classic thriller sextet (un ciclo di sei classici thriller).[24] La fama internazionale che gli deriva da queste opere attira l'attenzione dei produttori americani, che incominciano a fargli proposte di contratti; contemporaneamente laGaumont-British si scioglie, disperdendo il gruppo di collaboratori esperti e fidati con cui Hitchcock era abituato a lavorare:Michael Balcon va alla Metro,Charles Bennett alla Universal,Ivor Montagu lascia il cinema. Il contratto di Hitchcock è subito rilevato dallaGainsborough. Incominciano i contatti conDavid O. Selznick.
Con la figlia Pat e la moglie Alma, nell'agosto del 1937 fa un viaggio negliStati Uniti d'America. L'ultimo film girato in Inghilterra, prima della partenza per l'America, èLa taverna della Giamaica (1939), con il quale onora gli impegni presi conErich Pommer eCharles Laughton. Si conclude il cosiddettoperiodo inglese durante il quale Hitchcock ha girato ventitré film. Nell'estate del 1939, a quarant'anni di età, con la famiglia si trasferisce aLos Angeles.[25][26]
Nel 1945, partendo da materiale filmico registrato da militari inglesi e dell'Armata Rossa entro ilcampo di concentramento di Bergen-Belsen, realizza un documentario sull'Olocausto intitolato "Memory of the camps", che tuttavia non venne diffuso in quanto leforze alleate ritennero che l'orrore suscitato dai suoi contenuti avrebbe ostacolato la riconciliazione postbellica. Il film rimase abbandonato per decenni nell'archivio dell'Imperial War Museum di Londra, parzialmente riscoperto e proiettato nel 1984 al Festival di Berlino; nel 2014 è stato effettuato un restauro completo delle bobine e del montaggio in accordo con lo script del regista. Il film, dal titoloNight Will Fall, diretto daAndre Singer e prodotto daBrett Ratner insieme aHelena Bonham Carter, è stato proiettato il 26 e 27 gennaio 2015 dall'emittenteHBO[30] in occasione del settantesimo anniversario della liberazione del lager diAuschwitz[31][32].
I film successivi hanno esiti critici alterni e, per la gran parte, insuccesso commerciale:Il caso Paradine (1947), un dramma giudiziario,Nodo alla gola (1948), fortemente sperimentale e con il quale incomincia la collaborazione conJames Stewart che sarà protagonista, come Cary Grant, di quattro film di Hitchcock;Il peccato di Lady Considine (1949), melodramma incompreso ePaura in palcoscenico (1950), un giallo girato in Inghilterra.[33][34].
Gli anni cinquanta sono un decennio d'oro per Hollywood e anche per Hitchcock. Nel 1950 il regista passa allaWarner Bros., con cui giraL'altro uomo (1951), che si rivela un grande successo; incassa ancora una delusione con un film a cui teneva molto,Io confesso (1953), ma si prende la rivincita con il successivoIl delitto perfetto (1954), che è anche il primo film conGrace Kelly. Nell'attrice trova un'interprete ideale del suo tipo di donna preferito e, sempre con lei, in forma smagliante, per laParamount Pictures gira il celeberrimoLa finestra sul cortile (1954); infine realizza il divertenteCaccia al ladro (1955), ancora con la Kelly, e una storia di humour neroLa congiura degli innocenti (1955).[35][36]
Nel 1955 incomincia a produrre e a girare alcuni episodi della famosa serieAlfred Hitchcock presenta.Dal 1955 al 1962 gira una ventina di telefilm.
«L'inserimento nel mondo televisivo fu un elemento determinante nella carriera di Hitchcock per due motivi diversi, ma strettamente connessi fra loro. Il primo è un motivo economico [...] la ricchezza che gli arrivò con la produzione televisiva gli consentì di diventare azionista dellaMCA riuscendo così a controllare la casa di produzioneUniversal. Il secondo è un motivo artistico: la sua nuova forza economica gli permise di realizzare tutti quei progetti, anche i più ambiziosi e stravaganti che prima di allora non era riuscito a definire.»
(Giorgio Simonelli,Invito al cinema di Hitchcock, p. 35.)
Dopo la metà degli anni sessanta segue un periodo difficile, l'ultimo nella carriera dell'artista.Il sipario strappato (1966) eTopaz (1969) sono molto costosi e non ottengono il successo sperato. Il regista ripiega sulla produzione di un film a basso costo,Frenzy (1972). Le riprese a Londra gli consentono di tornare a girare nella sua città natale, accolto con tutti gli onori. La soddisfazione per il successo del film è oscurata dalla malattia della moglie Alma, colpita da unictus. Anche il suo stato di salute subisce un peggioramento a causa di problemi cardiaci e viene sottoposto a un intervento chirurgico per l'applicazione di un pacemaker.Il miglioramento delle condizioni di Alma riporta un po' di ottimismo.
Il 29 aprile 1974 laFilm Society di New York organizza il gala annuale in onore del regista, all'"Avery Fischer Hall" delLincoln Center, in cui vengono proiettati brani dei suoi film e attori e attrici presenti,Grace Kelly, Joan Fontaine, Teresa Wright,Janet Leigh, pronunciano brevi discorsi. Hitchcock, chiamato dagli applausi a concludere la serata, commenta con una battuta a doppio senso: "Come vedete sullo schermo le forbici sono il mezzo migliore!".[39] Incomincia la progettazione del suo ultimo film, il cinquantatreesimo,Complotto di famiglia, che sarà presentato nella primavera del 1976.[40][41]
Fotografato da Jack Mitchell
Ha ancora progetti: acquista i diritti del romanzoLo sconosciuto n. 89 dello scrittoreElmore Leonard per adattarlo in quello che sarebbe dovuto diventare il suo cinquantaquattresimo film; tuttavia il regista abbandona il progetto, preferendo concentrarsi su di un altro soggetto:[42] sta pensando alla sceneggiatura diThe Short Night (La notte breve), da un romanzo diRonald Kirkbride sulla storia di una spia, ma per le riprese è necessario trasferirsi in Finlandia e le condizioni di salute non glielo consentono, poiché si rende necessaria l'applicazione di un altro pacemaker. Partecipa alla festa organizzata in suo onore al Beverly Hilton, il 7 marzo 1979, dall'American Film Institute dal titolo "Life Achievement Award" (omaggio al lavoro di una vita) e pronuncia uno spiritoso discorso di fronte ai protagonisti di Hollywood al completo.[43]
A Capodanno del 1980 riceve dalla reginaElisabetta II d'Inghilterra il titolo di baronetto. Nel mese di aprile è ricoverato al Cedars Sinai Hospital. La mattina del 29 aprile 1980 muore, per problemi cardiaci e renali,[44] aBel Air,Los Angeles all'età di 80 anni.[45][46] Dopo i funerali, il suo corpo fu cremato e le ceneri vennero sparse nell'Oceano Pacifico.
Il 1957 è l'anno della svolta nella critica dell'opera di Hitchcock: viene infatti pubblicato il libro diÉric Rohmer eClaude Chabrol,Hitchcock.
Nel 1966 viene pubblicato un altro libro fondamentale per studiare l'opera di Hitchcock: l'intervista concessa aFrançois Truffaut, nell'agosto 1962, durante la quale, in cinquanta ore di colloqui, risponde a cinquecento domande, ripercorrendo la sua intera carriera. A Truffaut servirono ben quattro anni per sbobinare il materiale registrato, ordinarlo e trascriverlo. Una successiva nuova edizione ampliata esce nel 1985.
«Il gesto inaugurale dell'opera di Hitchcock è l'aggiunta di un occhio a un evento teatrale che lo trasforma in uno spettacolo osservato da un punto di vista particolare, assegnando allo spettatore del film ilposto migliore.»
Il cinema come occhio-schermo, sguardo che spia: "Le operazioni dello sguardo compongono la filosofia e la prassi del cinema di Hitchcock. Sono l'enunciazione/sviluppo dell'azione da rappresentare e da vedere." (Bruzzone-Caprara, p. 7)I suoi film abbondano di riferimenti al "vedere" e ai dispositivi che ne intensificano il potere, come lenti, cannocchiali, macchine fotografiche: dalle prime sequenze dei suoi primi film,Il labirinto delle passioni,Virtù facile,Tabarin di lusso,Giovane e innocente fino aLa finestra sul cortile eGli uccelli, in cui il tema dello sguardo è indagato in modo diretto.
Il teatro nei film di Hitchcock è una presenza costante: concretamente come struttura architettonica, luogo reale, in cui si consumano i momenti di massima tensione per la soluzione dell'intrigo, basti pensare aOmicidio!,Il club dei 39,L'uomo che sapeva troppo,Paura in palcoscenico,Il sipario strappato, e simbolicamente, perché il teatro è lo spettacolo per eccellenza.
Tutte le forme di teatro interessano a Hitchcock: commedia, melodramma, music-hall, circo.
Le componenti dello spettacolo: finzione, scenario, intrigo
Hitchcock è un maestro della messa in scena: nulla nei suoi film è estemporaneo o gratuito. All'epoca della loro uscita, molti film di Hitchcock furono criticati proprio per l'inverosimiglianza delle situazioni; ma un giudizio di questo tipo si basa su un errore di prospettiva. A Hitchcock infatti non interessa tanto riprodurre "realisticamente" eventi e personaggi, quanto suscitare emozioni tramite un racconto.[47]
Hitchcock mescola volentieri commedia e suspense e le sue sceneggiature sono ricche di battute brillanti. La sua vena ironica si esercita su tutti ipersonaggi che sono descritti con l'occhio di un osservatore divertito e impietoso.Quello che gli piace e che condivide conJohn Buchan è qualcosa di profondamente britannico, che in Inghilterra chiamanounderstatement, "un modo di presentare avvenimenti molto drammatici con un tono leggero.[47]
Un individuo ingiustamente accusato, braccato dalle forze dell'ordine disperatamente tenta di dimostrare la propria innocenza (Il pensionante,Sabotatori,Io ti salverò,Il ladro,Io confesso,Intrigo internazionale,Frenzy): questa situazione rappresenta in modo esemplare la concezione che Hitchcock ha della condizione umana.L'esistenza dell'uomo per Hitchcock si caratterizza per:
fragilità dell'ordine, dell'armonia di un'esistenza: un precario equilibrio mantiene separata la nostra dimensione quotidiana, la presunta armonia della nostra esistenza, dalla sua messa in discussione.
ruolo determinante della casualità: il caso, un avvenimento imprevisto, sconvolge "l'ordine" dell'esistenza di un personaggio comune, simile a tanti altri, simile allo spettatore, e lo precipita in un incubo. Da lì deve uscire, per la sua salvezza o la sua perdizione, facendo ricorso solo alle sue forze.
perversità dell'imprevisto. Il caso è implacabile e feroce.[48]
difficoltà di distinguere vero e falso, apparenza e realtà: i personaggi sono avvolti in un alone di segreto e di mistero, di dubbio e di sospetto. "Per il regista la realtà sembra essere una delle tante maschere dell'apparenza [...] La preoccupazione che accompagna l'autore in tutto il suo itinerario registico è quella della ricerca dell'Essere dei suoi personaggi, della loro autenticità al di là del loro agire convenzionale."[49]
conflitto fra bene e male, innocenza e colpa, normalità e follia.
«Non esiste normalità nel mondo hitchcockiano: il diaframma che separa normalità e follia o anormalità è sottilissimo e non è possibile separare manicheisticamente i buoni dai cattivi, gli innocenti dai colpevoli, in quanto gli uni sono le maschere e il doppio degli altri.»
(Gian Piero Brunetta,Dizionario universale dei registi, pp.166-167.)
«Scambio, capovolgimento e duplicazione: meccanismi che operano costantemente nella dinamica dell'intrigo hitchcockiano e vengono scelti e utilizzati proprio per il potere di sconvolgere qualsiasi realtà armonicamente composta.»
Hitchcock taglia un pollo nel trailer deGli uccelli (1963)
Hitchcock utilizza molti modi per comunicare l'ansia e l'angoscia insita nell'esistenza dell'uomo. Hitchcock punta molto sul rendere espressivi oggetti e luoghi.
ilmonumento celebre: inRicatto ilBritish Museum con laSfinge Egizia, inSabotatori laStatua della Libertà, inIntrigo internazionale ilMonte Rushmore con le facce scolpite dei Presidenti degli Stati Uniti. Slavoj Zizek nel suo libroL'universo di Hitchcock osserva che queste enormistatue di pietra sembrano simboleggiare il destino oscuro e imprevedibile che gioca sadicamente con gli esseri umani.[50]
Le invenzioni visive di Hitchcock sono numerose e sparse un po' in tutti i film. Alcuni esempi li descrive lui stesso nell'intervista concessa a Truffaut:
il cosiddettoEffetto Vertigo, chiamato così dall'omonimo film: è la combinazione di una carrellata in avanti e uno zoom all'indietro, che dà appunto la sensazione di vertigine.
la lampadina nascosta nel bicchiere di latte, che la protagonista teme sia avvelenato[51] neIl sospetto.
l'uso di bicchieri giganti inLa signora scompare, di un modello di telefono ingrandito inIl delitto perfetto allo scopo di esaltare l'espressività dell'oggetto.
la lente degli occhiali della vittima su cui si riflette il delitto inL'altro uomo.
i capelli sparsi su un vetro illuminato dal basso per il primo piano del viso della vittima che urla prima di essere colpita, nella prima inquadratura deIl pensionante, suo terzo film. L'impatto emotivo sullo spettatore è molto intenso[52];
la camminata nervosa e ossessiva che fa oscillare il lampadario della stanza sottostante, le suole delle scarpe del pensionante riprese dal basso, attraverso un pavimento trasparente, rappresentazione del suo segreto tormento.[53]
Trailer diPsyco: Hitchcock indica la casa gotica diNorman Bates (1960)
La suspense è lo strumento più potente per trattenere l'attenzione dello spettatore.[47]La suspense si distingue dalla sorpresa (più caratteristica del generehorror) e Hitchcock la preferisce: è ottenuta grazie a uno scollamento tra ciò di cui è a conoscenza lo spettatore e ciò di cui è a conoscenza il personaggio sulla scena; lo spettatore si trova così in uno stato di ansiosa attesa, spesso rinforzata da temi musicali, ombre o luci particolari.[47]Mentre nel cinema horror l'effetto sorpresa consiste nel far apparire improvvisamente un qualcosa (o un qualcuno) che lo spettatore non si attende, nei film di improntahitchcockiana l'effetto ansiogeno è commisurato al grado di consapevolezza e di conoscenza del pericolo che grava sul personaggio.Per esempio, neLa finestra sul cortile soltanto chi guarda il film vede il vicino di casa sospetto uscire di notte con una donna, mentre il protagonista, Jeffrey, sta dormendo. Allo stesso modo, inPsyco, lo spettatore, mentre il detective sale le scale della casa di Norman, vede la porta aprirsi e prevede in anticipo l'agguato mortale.
Ecco come definì Hitchcock la suspense durante una sua intervista:"La differenza tra suspense e sorpresa è molto semplice e ne parlo spesso (...) Noi stiamo parlando, c'è forse una bomba sotto questo tavolo e la nostra conversazione è molto normale, non accade niente di speciale e tutt'a un tratto: boom, l'esplosione. Il pubblico è sorpreso, ma prima che lo diventi gli è stata mostrata una scena del tutto normale, priva d'interesse. Ora veniamo alla suspense. La bomba è sotto il tavolo e il pubblico lo sa, probabilmente perché ha visto l'anarchico mentre la stava posando. Il pubblico sa che la bomba esploderà all'una e sa che è l'una meno un quarto - c'è un orologio nella stanza - : la stessa conversazione insignificante diventa tutt'a un tratto molto interessante perché il pubblico partecipa alla scena. Gli verrebbe da dire ai personaggi sullo schermo: 'Non dovreste parlare di cose banali, c'è una bomba sotto il tavolo che sta per esplodere da un momento all'altro'. Nel primo caso abbiamo offerto al pubblico quindici secondi di sorpresa al momento dell'esplosione. Nel secondo gli offriamo quindici minuti di suspense".
Un'ulteriore tecnica per ottenere la suspense è quella di costringere lo spettatore a identificarsi con il personaggio. Cinematograficamente ciò si realizza utilizzando lasoggettiva.
Quel che distingue lo stile di Hitchcock da quello di altri grandi cineasti comeFritz Lang oHoward Hawks è l'impiego molto personale che egli fa della lentezza e della rapidità, della preparazione e della folgorazione, dell'attesa e dell'ellissi: il regista gioca col tempo, qualche volta contraendolo, ma più spesso dilatandolo.[54]
«In Hitchcock, la psicoanalisi, senza perdere la dimensione di oggettività che caratterizza la scienza [...] è un atto di coraggio: è il mettere l'uomo di fronte a se stesso, costringendolo a vedere ciò che non vorrebbe vedere o ricordare, è l'andare fino in fondo, confrontandosi con ciò che non si sarebbe mai voluto incontrare ma che è necessario frequentare, per modificare la situazione in senso positivo.»
(Giorgio Simonelli,Invito al cinema di Hitchcock, p. 142.)
la rappresentazione dei sogni: quello di Gregory Peck inIo ti salverò, ottenuto con la collaborazione di Salvador Dalì[56]; l'incubo che tormenta James Stewart, dopo la morte di Madeleine, inLa donna che visse due volte.
Hitchcock sa raccontare in modo inimitabile le tante sfaccettature del rapporto amoroso: la seduzione e l'innamoramento, la fedeltà e il sacrificio, il sospetto e la gelosia, la paura di non essere amati e il tradimento, la noia e la solitudine; nei suoi film viene indagata ogni fase del rapporto di coppia. Qualche esempio:
«La donna nei film di Hitchcock riveste un ruolo fondamentale che viene diversificandosi nel corso della sua produzione ... può essere sia la rovina che la salvezza per l'uomo, può incarnare sia il bene che il male.»
(Gian Piero Brunetta,Il cinema di Hitchcock, p.75.)
I personaggi femminili di Hitchcock presentano una variegata tipologia:
donne insicure, dominate da complessi d'inferiorità, che trovano comunque la forza e la determinazione per gestire difficili relazioni, comeJoan Fontaine inRebecca - La prima moglie e neIl sospetto;
donne che pospongono tutto, immagine sociale e sicurezza, per il proprio compagno alla cui innocenza gli altri non credono. Il loro amore diventa una forza salvifica: Erica,Nova Pilbeam, inGiovane e innocente, la dottoressa Costance Peterson,Ingrid Bergman, inIo ti salverò;
madri possessive e autoritarie: la madre che ha paura di essere abbandonata dai figli neGli uccelli e la madre diNorman Bates inPsyco che instaura con il figlio un rapporto psicotico, la madre di Cary Grant inIntrigo internazionale, che in tribunale non difende il figlio come suggerisce l'avvocato. Altre figure di madri e suocere terribili appaiono inVirtù facile,Fiamma d'amore,Notorious - L'amante perduta.[57]
Hitchcock era uno dei pochi registi che arrivasse, al momento di girare, con deglistoryboard dettagliatamente disegnati da lui stesso.
«Per me un film è finito al novantanove per cento quando è scritto. A volte preferirei non doverlo girare. Ci si immagina il film, poi tutto comincia ad andare a rotoli. Gli attori ai quali si è pensato non sono liberi, non si può avere sempre un buon cast. Sogno una macchina IBM nella quale inserire la sceneggiatura da una parte e veder uscire il film dall'altra. Finito e a colori.»
(Alfred Hitchcock,L'Express, intervista rilasciata a Pierre Billard)
Due estremi, il massimo effetto ottenuto con il montaggio e la negazione, la rinuncia quasi totale del montaggio:
il montaggio della scena della doccia inPsyco, che si compone di ben 70 inquadrature in soli 45 secondi di durata.
il piano sequenza inNodo alla gola che è un film interamente girato inpiano sequenza, apparentemente senza tagli di montaggio. In realtà i tagli ci sono (dovuti necessariamente alla durata di un rullo di pellicola che all'epoca era all'incirca di dieci minuti), ma molti di essi sono mascherati da movimenti della macchina da presa o degli attori che vi passano davanti.
il senso di vertigine ottenuto con carrellate improvvise sui volti dei protagonisti, inquadrature in soggettiva, immagini distorte o turbinanti, combinazione di una carrellata in avanti con lo zoom all'indietro e viceversa (Effetto Vertigo) inLa donna che visse due volte.
IlMacGuffin è un artificio introdotto nello svolgimento della trama del film, di scarsa rilevanza per il significato della storia in sé, ma necessario per sviluppare certi snodi fondamentali della trama. Si tratta di un concetto del tutto peculiare nel cinema di Alfred Hitchcock e viene descritto dal regista in una piccola storiella, nel celebre libro-intervista conFrançois Truffaut:
Due viaggiatori si trovano in un treno inInghilterra. L'uno dice all'altro: «Mi scusi signore, che cos'è quel bizzarro pacchetto che ha messo sul portabagagli? — Beh, è un MacGuffin. — E che cos'è un MacGuffin? — È un marchingegno che serve a catturare i leoni sulle montagne scozzesi. — Ma sulle montagne scozzesi non ci sono leoni! — Allora non esiste neppure il MacGuffin!».
Il MacGuffin («scappatoia, trucco, espediente», come lo definisce il regista) è un elemento della storia che serve come inizializzazione o come giustificazione ma che, di fatto, si manifesta senza grande importanza nel corso dello sviluppo della trama del film.
Alcuni esempi di MacGuffin:
InNotorious (1946), il MacGuffin è l'uranio contenuto nelle bottiglie di vino. È il motivo per cui la storia si sviluppa ma non è importante che nelle bottiglie ci sia necessariamente dell'uranio. Infatti, durante la realizzazione del film si era propensi a sostituire l'uranio con i diamanti.
InLa finestra sul cortile (1954), il MacGuffin è la gamba rotta del protagonista, ma non è importante come e perché si è rotta: serve solo per farlo stare immobilizzato in carrozzella a osservare dalla finestra.
InIntrigo internazionale (1959), il MacGuffin è la non meglio precisata informazione segreta di cui avrebbe dovuto essere a conoscenza Kaplan, l'uomo per cui è scambiato Roger Thornhill (Cary Grant). Grant, per gran parte del film, cerca di trovare il fantomatico Kaplan senza capire che in realtà non esiste.
InPsyco (1960) il MacGuffin è rappresentato dal denaro sottratto da Marion al suo datore di lavoro all'inizio del film; l'episodio costituisce un pretesto narrativo per condurre Marion al motel di Norman Bates; quest'ultimo la ucciderà non sapendo nemmeno dell'esistenza del denaro.
Caratteristica comune a quasi tutti i film di Hitchcock, a eccezione di alcuni fra quelli girati in Inghilterra nel periodo giovanile, è la sua presenza in almeno una scena. Il regista riferì che all'inizio della sua carriera si prestava per presenze casuali, laddove ci fosse stato bisogno di una comparsa; successivamente, le sue apparizionicameo divennero una consuetudine scaramantica e, infine, una specie di gioco per gli spettatori, che, a ogni uscita di un nuovo film, dovevano cercare d'individuare in quale inquadratura si fosse nascosto.Memorabili gli espedienti usati per le apparizioni nei film "claustrofobici", in cui il set era interamente costituito da un'unica scena ed era difficile inserire una "comparsata": per esempio, inPrigionieri dell'oceano, tutto girato su una barca di naufraghi, compare in una fotografia sulla pagina di un giornale; analogamente, neIl delitto perfetto, che si svolge quasi per intero all'interno di un appartamento, lo si può riconoscere in una fotografia di compagni di scuola mostrata dal protagonista. AncheNodo alla gola è un altro film girato tutto in un appartamento e qui appare due volte: nella prima inquadratura passeggia su una strada con una donna e poi in maniera virtuale mediante un'insegna al neon che riproduce il suo profilo, posta sul tetto dell'edificio di fronte. InIntrigo internazionale appare due volte: sia alla fine della sigla iniziale come un passeggero che non riesce a salire su un autobus, sia seduto di fronte alla reception dell'hotel dove Cary Grant va dopo essere sfuggito alla celebre scena dell'aereo che lo insegue per ucciderlo. NeLa finestra sul cortile invece appare in una scena insieme al musicista che suona al pianoforte, proprio di fronte all'appartamento diJames Stewart. InCaccia al ladro invece appare come passeggero a bordo dell'autobus, seduto accanto a Cary Grant. InMarnie esce da una stanza d'albergo all'inizio del film. InLa donna che visse due volte lo si vede attraversare la strada prima della scena in cui James Stewart incontra il suo amico nell'ufficio di un cantiere navale. InL'uomo che sapeva troppo è in mezzo al pubblico ad assistere a uno spettacolo di saltimbanchi arabi aMarrakech.
Per i cineasti che operano nell'ambito del genere giallo onoir, per esempioDario Argento eBrian De Palma i film di Hitchcock sono presi a modello.
Parodie,sequel,remake. Fra i primi,Mel Brooks ha raccolto, in chiave parodistica, nel suo filmAlta tensione tutta una serie di motivi, temi, immagini hitchcockiane. Sono seguite poi tante altre parodie e rifacimenti dei film più famosi.
Monumento a Hitchcock presso i Gainsborough Studios di Londra
Il fumettistaTito Faraci, con i disegni diAnna Marabelli, rende omaggio al grande regista con la storiaPaperino e il mago del brivido, che contiene varie citazioni dei suoi film:Psyco, con Paperino che viene condotto in un esterno che riproduce la famosa casa e il vicino motel, è presente anche una citazione della celeberrima scena della doccia;La donna che visse due volte, Paperino, in seguito a un incidente, ha la fobia delle altezze elevate (comeJames Stewart), appare ogni tanto una "misteriosa papera bionda" che ricordaKim Novak e la scena sul faro ricorda molto quella del campanile presente nel film e, come lo stesso Stewart, anche lo sfortunato papero rimane appeso a un edificio;La finestra sul cortile, Paperino assiste a un fantomatico crimine vedendolo attraverso le finestre del palazzo di fronte alla sua camera;Gli uccelli ,durante un pic-nic in una baia, Paperino viene attaccato da uno stormo di corvi;Caccia al ladro, il titolo del film che Hitchcock sta girando nella storia è "Caccia al lardo". Inoltre la storia include una caricatura di Hitchcock (chiamato per l'occasione Alfred Iciok), che presenta il classico abbigliamento con cui il grande regista si recava al "lavoro", i suoi giochi di parole e la stazza.[60]
Nella storiaTopolino profondo giallo, uscita nel 1987, c'è un altro omaggio a Hitchcock, ribattezzato "Alfred Topock", con una parodia disneyana deLa finestra sul cortile[61].
Paolo Lombardi inAlfred Hitchcock presenta (1955, seconda parte degli episodi),L'ora di Hitchcock (seconda parte degli episodi),Terrore in sala,Alfred Hitchcock presenta (1985)
Carlo Romano inAlfred Hitchcock presenta (1955, prima parte degli episodi),L'ora di Hitckcock (prima parte degli episodi)
^A meno di dieci giorni dal decesso, nell'aprile 1980, Hitchcock organizzò la sua cerimonia funebre fatta dal vivo, steso in una bara scoperchiata e guardata da quattro necrofori in marsina. Questa sua ultima rappresentazione venne inscenata per un'agenzia di stampa che la presentò come un'originalità, mentre era il presentimento della morte. (informazione senza fonte).
John Russel Taylor,Hitch, traduzione di Mario Bonini, Garzanti, 1980. Edizione originale: John Russel Taylor,The life & times of Alfred Hitchcock, New York, 1978.
Patrick McGilligan,Alfred Hitchcock: A Life in Darkness and Light [1 ed.], Regan Books 2010 006039322X, 9780060393229, 9780062028648
Rosario Tronnolone, Alfred Hitchcock, ritratti di signore, Edizioni Sabinae.ISBN 979-12800-23-17-9
Interviste
Peter Bogdanovich,Conversazione con Alfred Hitchcock inChi ha fatto quel film?, Fandango, 2010.
Sidney Gottlieb,Hitchcock secondo Hitchcock. Idee e confessioni del maestro del brivido, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2003.
Alfred Hitchcock,Io confesso. Conversazioni sul cinema allo stato puro, Minimum Fax, 2008.
Bill Krohn.Alfred Hitchcock al lavoro, Milano, Rizzoli, 2000.
François Truffaut,Il cinema secondo Hitchcock, traduzione di Giuseppe Ferrari e Francesco Pititto, Milano, Il Saggiatore, 2009,ISBN978-88-565-0109-4. Edizione originale: François Truffaut,Le cinéma selon Hitchcock, Paris, Laffont, 1966.
Saggi italiani
Gian Piero Brunetta,Il cinema di Alfred Hitchcock, Venezia, Marsilio, 1994. pubblicato in precedenza come Gian Piero Brunetta,Hitchcock o L'universo della relatività, Padova, Liviana, 1971.
Fabio Carlini,Alfred Hitchcock, Firenze, La Nuova Italia, 1974,SBNSBL0600998.
Riccardo Rosetti,Hitchcock : tutti i film, Milano, Savelli Editore, 1980,SBNMOD0160988.
Natalino Bruzzone e Valerio Caprara,I film di Hitchcock, Roma, Gremese, 1992,ISBN88-7605-719-6.
Davide D'Alto, Roberto Lasagna e Saverio Zumbo,La congiura degli hitchcockiani, Falsopiano, 2004.
Sandro Fogli,Hitchcock e la vertigine interpretativa, Romano Editore, 2013,ISBN 978-88-96376-11-9.
F. Marucci,Hitchcock. Il prurito della pistola, Vicenza, Ronzani, 2021,ISBN 9788887007893.
Atti di convegni
Edoardo Bruno,Per Alfred Hitchcock, Edizioni del Grifo, Montepulciano 1981.
Roberto Salvadori,Alfred Hitchcock, la critica, il pubblico, le fonti letterarie, Casa Usher Editrice, Firenze 1981.
Opere di carattere generale
Georges Sadoul,Storia del cinema mondiale dalle origini ai nostri giorni, traduzione di Mariella Mammalella, Feltrinelli, Milano 1964.
Fernaldo Di Gianmatteo,Dizionario Universale del Cinema, vol.I registi, Editori Riuniti, Roma 1984.
AA. VV.,Dizionario dei registi del cinema mondiale, a cura di Gian Piero Brunetta, vol. II - G/O, Einaudi 2005.ISBN 88-06-16515-1
Sandro Bernardi,L'avventura del cinematografo, Marsilio, Venezia, 2007.ISBN 978-88-317-9297-4
Saggi stranieri tradotti
Éric Rohmer e Claude Chabrol,Hitchcock, traduzione di Michele Canosa, Venezia, Marsilio, 2010,SBNLO10434369. Edizione originale: Éric Rohmer e Claude Chabrol,Hitchcock, Paris, Editions Universitaires, 1957,ISBN978-88-317-6402-5.
Paul Duncan,Tutti i film di Hitchcock, tradotto da Carolina Sargian, Torino, Lindau, 2007.ISBN 978-88-7180-710-2.
Slavoj Zizek,L'universo di Hitchcock, Milano,Mimesis Edizioni, 2008.
Bill Krohn,Hitchcock, Cahiers di cinéma, tradotto da Antonella Santambrogio, Milano, 2010.ISBN 978-2-86642-579-1.
Opere in altre lingue
Robin Wood,Hitchcock'film, London, Zwemmer, 1966.
R. Durgnat,The strange case of Alfred Hitchcock, London 1974.
D. Spoto,The art of Alfred Hitchcock: fifty years of his motion pictures, New York 1976.
Robert J. Yahal,Hitchcock as philosopher, Mc Farland and Company, 2005.
Noël Simsolo,Alfred Hitchcock, Paris Seghers, 1969.
Jean Douchet,Alfred Hitchcock, L'Herne Cinéma, n.1, 1967.
Cataloghi di mostre sul regista
Hitchcock. Brividi di Carta. Editore: Stampalith, Trento, 2002. Catalogo a cura di Roberto Festi della mostra "Hitchcock "Brividi di Carta" tenutasi a Madonna di Campiglio.
Dominique Païni-Guy Cogeval,Hitchcock et l'art: coincidences fatales, Mazzotta, Milano 2000. Catalogo della mostra tenutasi a Montréal, Musée des beaux-arts, dal 16 novembre 2000 al 16 aprile 2001, e a Parigi, Centre Pompidou, dal 6 giugno al 24 settembre 2001.
Saggi sui singoli film
Alberto Boschi,Alfred Hitchcock. Intrigo internazionale, Lindau, Torino 2005.ISBN 88-7180-494-5