| Alfonso II d'Aragona | |
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| Re d'Aragona | |
| In carica | 18 giugno1164 - 25 aprile1196[1] |
| Predecessore | Petronilla |
| Successore | Pietro II il Cattolico |
| Conte di Barcellona | |
| In carica | 6 agosto1162 - 25 aprile1196 |
| Predecessore | Raimondo Berengario IV |
| Successore | Pietro II il Cattolico |
| Conte di Provenza | |
| In carica | 1167 -1173 1185 -1195 |
| Predecessore | Dolce II Sancho I |
| Successore | Raimondo Berengario III Alfonso II |
| Nome completo | Alfonso Raimundez |
| Altri titoli | Conte diGerona,Osona,Besalú,Cerdanya, poi conte diRossiglione |
| Nascita | Villamayor del Valle,Huesca, 1-25 marzo1157 |
| Morte | Perpignano, 25 aprile1196 (39 anni) |
| Luogo di sepoltura | Monastero di Santa Maria di Poblet |
| Casa reale | Casa d'Aragona |
| Padre | Raimondo Berengario il Santo |
| Madre | Petronilla d'Aragona |
| Consorte | Mafalda del Portogallo Sancha di Castiglia |
| Figli | Pietro il Cattolico Costanza Alfonso Berengario Eleonora Sancha Sancho Raimondo Berengario Ferrante Dolce, di secondo letto |
| Religione | Cattolicesimo |
Alfonso, battezzatoRaimondo Berengario, dettoil Casto oil Trovatore (Alfons incatalano,Alifonso inaragonese;Villamayor del Valle, 1-25 marzo1157[2] –Perpignano,25 aprile1196), fuconte di Barcellona (che includeva quasi tutte le contee dellaCatalogna) dal 1162, poi, dal 1164 re di Aragona (che includeva le contee diSobrarbe e diRibagorza) e riunendo i due domini in un unico stato, dettoCorona d'Aragona, assunse il nome diAlfonso II e regnò fino al 1196; fu anche conteAlfonso I diProvenza dal 1167 al 1173 e dal 1185 al 1195 e conteAlfonso I diRossiglione dal 1172 al 1196.
Secondo laEx Brevi Historia Comitum Provinciæ e familia comitum Barcinonensium era figlio dellaregina d'Aragona e contessa di Sobrarbe eRibagorzaPetronilla e delprincipe d'Aragona e conte di Barcellona,Gerona,Osona eCerdagna,Raimondo Berengario IV[3] che, secondo laEx Brevi Historia Comitum Provinciæ e familia comitum Barcinonensium era figlio del conte diBarcellona,Gerona,Osona e CerdagnaRaimondo Berengario III e della contessa diProvenza eGévaudan,Dolce I[4], figlia primogenita del Visconte diMillau, diGévaudan, e diCarlat,Gilberto I di Gévaudan e dellacontessa di ProvenzaGerberga (come ci viene confermato dalleNote dell'Histoire Générale de Languedoc, Tome II[5]), figlia secondogenita delconte di Provenza,Goffredo I e della moglie Stefania o Dolce (?- dopo il 1096, anno in cui Stefania fece una donazione per l'anima del figlioBertrando[6]), come viene riportato a pagina 529 delle Note dell'Histoire Générale de Languedoc, Tome II[5]; secondo lo storico Szabolcs de Vajay, Stefania era viscontessa di Marsiglia, figlia delvisconte di Marsiglia,Guglielmo II.
Petronilla, secondo laEx Brevi Historia Comitum Provinciæ e familia comitum Barcinonensium era figlia delre d'Aragona e conte diSobrarbe e RibagorzaRamiro II[4] e della moglie, Matilde (o Agnese) di Poitiers (1103-circa 1160), figlia legittima delduca d'Aquitania econte di PoitiersGuglielmo IX (questa tesi è sostenuta, sia dalChronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou[7] che dallaEx Gestis Comitum Barcinonensium[8], e anche dallaCrónica de San Juan de la Peña[9]. Infine, secondo leEuropäische Stammtafeln[10], vol II, 58 e 76 (non consultate)[11] era figlia illegittima di Guglielmo IX) e vedova del visconte Emerico V di Thouars (questo matrimonio è confermato dalla donazione n° CXLVII delCartulaire de l'abbaye de la Sainte-Trinité de Tiron, Tome I, del 1030 circa, fatta unitamente da Emerico e Agnese[12]), che si era dimostrata fertile con il suo primo marito, come ci conferma il documento n° 1159 dellaChronique de Robert de Torigni, abbé de Mont-Saint-Michel, Tome I, dove la sposa e chiamata Matilde[13]; e laEx Fragmentis Chronicorum Comitum Pictaviæ, Ducum Aquitaniæ dove la sposa è chiamata Matilde (Mahauda), detta Agnese (Agnes dicta)[14], che però sostiene, assieme ad altre fonti non primarie[11] che Agnese era la figlia di Guglielmo, signore di Puy-du-Fou[14].
Alla nascita, avvenuta nel 1157, fu battezzato con lo stesso nome del padre, Raimondo Berengario. Infatti in un passo delleCrónicas navarras (Crónicas navarras)[15], si legge « …el rey don Alfonso, que ovo nombre Remón Belenguer,...»[16].
In quello stesso passo viene confermato che Alfonso era il secondogenito, in quanto, elencando i figli di Raimondo Berengario IV e Petronilla, viene nominato per secondo (don Pedro…el rey don Alfonso)[16]. Sempre leCrónicas navarras confermano che il primogenito, Pietro (Pedro), morì giovane e infatti laEx Brevi Historia Comitum Provinciæ e familia comitum Barcinonensium citano Alfonso (Ildefonso) come primogenito, seguito dai fratelli,Raimondo (Pietro, poi divenuto Raimondo Berengario) eSancho[3].
Raimondo Berengario, il 30 gennaio del 1160, all'età di tre anni scarsi, venne promesso in sposo ad una principessa, che di anni ne aveva circa dodici,Mafalda del Portogallo[17] (1148-1173), figlia del reAlfonso I del Portogallo e diMafalda di Savoia, però il matrimonio non fu mai celebrato, perché, quando Mafalda morì, nel 1173, il re dellacorona d'Aragona, che nel frattempo aveva assunto il nome di Alfonso in onore del prozio,Alfonso Iil Battagliero, aveva appena quindici anni.
Alcune fonti riportano però che Alfonso e Mafalda contrassero matrimonio; infatti, laChronica Breve do Archivo Nacional, Portugaliæ Monumenta Historica, Scriptores, Vol. I, II, p. 25 (non consultato) registra il matrimonio tra Alfonso II il Casto e Mafalda del Portogallo[16].

Nell'agosto del 1161, secondo laEx Gestis Comitum Barcinonensium, suo padre, Raimondo Berengario IV, accompagnò sino aTorino il nipote, ilconte di ProvenzaRaimondo Berengario II, per richiedere ed ottenere la conferma della contea di Provenza da parte dell'imperatoreFederico Barbarossa[18].
Sulla via del ritorno da Torino, aBorgo San Dalmazzo, nel 1162, Raimondo Berengario IV morì[18] (la morte di Raimondo Berengario IV è riportata anche dagliAnnales Sancti Victoris Massilienses[19]), conferendo al nipote la tutela del suo successore sul trono d'Aragona e nella contea di Barcellona, il figlio secondogenito Raimondo Berengario (il futuro Alfonso II)[18].
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Alfonso nel 1162, dopo la morte del padre, ereditò il titolo diConte di Barcellona e delle altre contee catalane[20], di cui fu investito il 24 febbraio 1163; mentre con l'abdicazione formale di sua madre, nel 1164, al momento di salire sul trono di Aragona, assunse il nome di Alfonso in onore del prozioAlfonso I il Battagliero, fratello di suo nonno,Ramiro II e attuò l'unione dinastica fra le contee catalane e ilregno d'Aragona dando origine allaCorona d'Aragona. Per desiderio di sua madre, che assieme al cugino di Alfonso, ilconte di ProvenzaRaimondo Berengario II, erano i suoi tutori, regnò con il nome di Alfonso I di Catalogna e II di Aragona.
Nel 1166, alla morte del cugino, il conte di Provenza Raimondo Berengario II, che in competizione conGenova cercava di espandere la contea verso occidente, tentatando di conquistare Nizza (laEx Brevi Historia Comitum Provinciæ e familia comitum Barcinonensium, ci conferma che morì aNizza[3], mentre gliAnnales Sancti Victoris Massilienses ci confermano che Raimondo Berengario, nipote del conte di Barcellona, mori nel 1066[21]), Alfonso il Casto, rivendicò la contea, in quanto l'erede legittimo,Dolce II di Provenza, era femmina.
Nel 1167, dato che, secondo laEx Brevi Historia Comitum Provinciæ e familia comitum Barcinonensium la madre di Dolce,Richenza di Polonia, si stava accordando con ilconte di Tolosa,Raimondo V[22], Alfonso, con un esercito, entrò inProvenza[22], spodestò Dolce e s'impadronì della contea[22], assumendo il titolo di conte[23] Alfonso I di Provenza, come risulta da un documento di quell'anno « "Ildefonsus…rex Aragonensis, comes Barchinonensis, duc Provinciæ"»[20].

Tra il 1169 e il 1172 Alfonso fondò la città diTeruel[20], mentre nel 1170 si era assicurato il vassallaggio della contessa delBéarn, Maria[20].
Il 4 luglio 1172, il conte delRossiglione,Gerardo II redasse il suo testamento, in cui lasciava tutti i suoi domini (totum integriter dono domino meo regi Aragonensiumdy et successoribus ejus) ad Alfonso II; il testamento di Gerardo II, conte di Rossiglione si trova nelDiplomatari del Masdéu. Volum II, documento n° 86[24]; alla morte di Gerardo II, che secondo ilViage Literario, Tome V, Apendice, Chronicon alterum Rivipullense, avvenne nel 1173[25], Alfonso II gli succedette in tutti i suoi domini, divenendo conte diRossiglione, visconte diFenouillet,Vallespir ePerapertusa.

Nel 1173, dopo la morte della legittima erede, Dolce II, avvenuta alla fine del 1172 (Dolce morì prima del 12 dicembre 1172, perché, in quella data, secondo il documento CCXXIX, delleNotes de l'Histoire Générale de Languedoc, Tome IV, la nonna, Beatrice confermò nel titolo di contessa diMelgueil, solo sua figlia, Ermessinda[26] e non più Dolce), cedette la contea di Provenza al fratello minore,Raimondo Berengario[3], che era stato battezzato Pietro, come risulta delleCrónicas navarras[15] (el conte don Pedro de Provença)[16].
Secondo leCrónicas navarras[15] e leEx Gestis Comitum Barcinonensium (Gesta comitum barchinonensium)[27], il 18 gennaio del 1174 Alfonso, aSaragozza, sposòSancha di Castiglia[28] (1154-1208), che, secondo leCrónicas navarras (Crónicas navarras)[15] e leEx Gestis Comitum Barcinonensium (Gesta comitum barchinonensium)[27] era figlia del re diLeón eCastigliaAlfonso VII l'Imperatore[8] e diRichenza di Polonia, figlia del principe diPolonia, duca diCracovia e diSlesiaLadislao II (fuggito da Cracovia, nel 1146[29]), detto l'Esiliato[30] (1105-1159) e di Agnese (Cristina) diBabenberg[31](1111–1157 figlia delMargravio d'Austria,Leopoldo III[32], e diAgnese di Waiblingen, figlia dell'imperatore,Enrico IV e madre dell'imperatore,Corrado III e del ducaFederico II di Svevia[8]). Richenza era quindi la cugina dell'imperatore,Federico Barbarossa.

Alfonso II (1164 - 1196) Pietro II (1196 - 1213) Figli Giacomo I (1213 - 1276) Pietro III (I di Valencia) (1276 - 1285) Figli
Figli |

In quello stesso anno (il 16 ottobre 1174) morì la madre,Petronilla, e Alfonso cominciò a governare da solo lacorona d'Aragona[20].
Nel 1175 Centulo, il conte diBigorre, si riconobbe vassallo del re d'Aragona[20].
In quegli anni, dopo aver stretto un'alleanza con il cognato, il re di Castiglia,Alfonso VIII, tra il 1170 e il 1179, lo aiutò nella guerra al re di Navarra,Sancho VI[33], che permise al re di Castiglia l'occupazione della regione di Rioja[33]. L'aiuto che Alfonso II diede al re di Castiglia anche nella liberazione diCuenca dai Mori, gli permise di liberarsi dal vassallaggio che l'Aragona doveva alla Castiglia[33].
Infatti nel 1179, aCazorla, venne siglato un trattato tra Alfonso VIII di Castiglia e Alfonso II d'Aragona[20], in cui non solo si stabilivano gli attuali confini esistenti tra i due regni, ma venivano anche definiti i territori che sarebbero loro toccati in un'eventualereconquista del territorio in possesso dei mori, con laMurcia sotto l'influenza delregno di Castiglia, mentreValencia inclusaDénia, sino al paese diBiar[33] furono assicurate all'Aragona che avrebbe permesso allaCorona d'Aragona di portare i confini dal fiumeJúcar alSegura.
Sempre nel 1179, si fece confermare il vassallaggio del conte diBéziers eCarcassonne, Ruggero II[20].
Nel 1181, alla morte di suo fratello, Raimondo Berengario, consegnò la contea al fratello minore,Sancho I. Ma poi nel 1185 esautorò il fratello e gli subentrò nella contea di Provenza, assumendo il titolo di marchese di Provenza e dando la procura a governare la contera alconte di Foix,Ruggero Bernardo III[20]. Infine quando il suo figlio maschio secondogenito,Alfonso Berengario, raggiunse la maggiore età, nel 1195, gli cedette la contea di Provenza[11].
Nel 1186 intervenne anche inSardegna (dove era già intervenuto una decina di anni prima, quando aveva inviato un contingente armato in supporto al giudice di Arborea,Barisone II di Arborea e a suo cognato, Ugo Poncho Cervera Bas[34]: il fratello maggiore della nuova moglie di Barisone, Agalbursa) per aiutare la cugina Agalbursa, vedova del giudice di Arborea,Barisone II, a portare sul trono delregno di Arborea il proprio nipote, ancora bambino,Ugone I de Serra-Bas, contro l'altro aspirante Pietro I De Lacon Serra.
Anche le conteeguasconi di Béarn e di Bigorre gli resero omaggio, nel 1187[23]. Ormai il regno di Aragona era una potenza[23] e Alfonso cominciò così ad intervenire negli affari dellaLinguadoca, cosa che fu di cattivo auspicio per il suo successore,Pietro II d'Aragona.
Nel 1192, quando morì la contessa Dolce de So acquisì anche la contea diPallars Jussà[20].
Infine nel 1194, fu completato ilLiber feudorum maior, un registro di tutte le proprietà esistenti nei domini di Alfonso II, redatto dal giurista Ramon des Caldes[20].
Nel dicembre del 1194, Alfonso II fece testamento, in cui stabilì che, nellaCorona d'Aragona, gli sarebbe succeduto il figlio primogenito,Pietro, mentre lacontea di Provenza sarebbe andata al maschio secondogenito,Alfonso Berengario, come riportato nel Volume 2 deLos condes de Barcelona vindicados diPròsper de Bofarull[35].
Secondo ilGesta Comitum Barchinonensium[27] e laCronaca piniatense[36], Alfonso morì aPerpignano, il 25 aprile 1196[37][38] (la morte di Alfonso II è riportata negliAnales Toledanos I[39]). Alfonso fu inumato nelMonastero di Santa Maria di Poblet[37][38] (la morte e la sepoltura alMonastero di Santa Maria di Poblet di Alfonso II è stato riportato anche dallaChronica Albrici Monachi Trium Fontium[40]). Dato che aveva concesso il titolo di conte di Provenza al suo secondogenito, Alfonso Berengario, lasciò tutti gli altri domini dellacorona d'Aragona, al primogenito,Pietro.
Alfonso fu molto stimato per la sua fede, che si concretizzò in molte offerte alle chiese e ai monasteri, agevolò l'inserimento dei monaci cistercensi nella valle dell'Ebro, e in un insediamento da lui favorito, nel 1202 sorse ilReal Monasterio de Nuestra Senora de Rueda, che sarà il primo istituto di tecnica idraulica dellapenisola iberica. Finì la costruzione delMonastero di Santa Maria di Poblet dove fu sepolto. Combatté contro iMori e conquistò tutta l'Aragona. Fece suo vassallo il Re Moro diValencia.
Inoltre fu in ottimi rapporti conRiccardo cuor di Leone (tra il 1182 e il 1183, durante la guerra che oppose Riccardo a suo fratello, ilre d'Inghilterra,Enrico il Giovane, per l'Aquitania, Alfonso II combatté a fianco di Riccardo[41]) e fu anche un noto poeta e intrattenne rapporti con altri poeti e trovatori, conGuilhem de Saint-Leidier,Raimbaut d'Orange,Dalfi d'Alvernha,Azalaïs de Porcairagues e conGiraut de Bornelh con il quale ha composto unatenzone (Be ·m plairia, seingner en reis). In diversi manoscritti gli viene attribuita lacanzonePer mantas guizas m'es datz.[42]
Alfonso e Sancha ebbero otto[20] (o nove[43]) figli:
| Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
| Raimondo Berengario II di Barcellona | Raimondo Berengario I di Barcellona | ||||||||||||
| Almodis de La Marche | |||||||||||||
| Raimondo Berengario III di Barcellona | |||||||||||||
| Matilde d'Altavilla | Roberto il Guiscardo | ||||||||||||
| Sichelgaita di Salerno | |||||||||||||
| Raimondo Berengario IV di Barcellona | |||||||||||||
| Gilbert I, conte di Gévaudan | … | ||||||||||||
| … | |||||||||||||
| Dolce I di Provenza | |||||||||||||
| Gerberga di Provenza | Goffredo I di Provenza | ||||||||||||
| Stefania | |||||||||||||
| Alfonso II d'Aragona | |||||||||||||
| Sancho Ramírez di Aragona | Ramiro I d'Aragona | ||||||||||||
| Gilberga di Foix | |||||||||||||
| Ramiro II di Aragona | |||||||||||||
| Felicia di Roucy | Ilduino IV di Roucy | ||||||||||||
| Adelaide di Roucy | |||||||||||||
| Petronilla di Aragona | |||||||||||||
| Guglielmo IX d'Aquitania | Guglielmo VIII d'Aquitania | ||||||||||||
| Hildegarda di Borgogna | |||||||||||||
| Agnese d'Aquitania | |||||||||||||
| Filippa di Tolosa | Guglielmo IV di Tolosa | ||||||||||||
| Emma di Mortain | |||||||||||||
Altri progetti
| Predecessore | Conte di Barcellona | Successore | |
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| Raimondo Berengario IV | 1162–1164 | la contea fu unita al regno d'Aragona nellacorona di Aragona |
| Predecessore | re della Corona d'Aragona | Successore | |
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| Petronilla | 1164-1196 | Pietro II |
| Predecessore | Conte di Provenza | Successore | |
|---|---|---|---|
| Dolce II | 1167–1173 | Raimondo Berengario III | I |
| Sancho I | 1185–1195 | Alfonso II | II |