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Alfabeto latino

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Disambiguazione – Se stai cercando il sistema di scrittura della lingua latina, vediScrittura e pronuncia del latino.
Storia dell'alfabeto

Media età del bronzo XIX secolo a.C.

Meroitico III secolo a.C.
Ogamico IV secolo d.C.
Scrittura mongola 1204 d.C.
Hangŭl 1443 d.C.
Sillabico canadese 1840 d.C.
Deseret 1850 d.C.
Zhuyin 1913 d.C.
Ol Chiki 1925 d.C.
Mandombe 1978 d.C.

L'alfabeto latino, tecnicamente chiamatosistema di scrittura latino, è un insieme digrafi usato dalla maggior parte deisistemi di scrittura del mondo, tra i quali l'alfabeto della lingua latina, l'alfabeto italiano e della maggior parte delle altrelingue romanze, l'alfabeto inglese, l'alfabeto turco, l'alfabeto vietnamita e molti altri sistemi di scrittura europei ed extra-europei, che lo hanno adottato durante ilXX secolo.[1] Alcuni di questi sistemi di scrittura usano una versione estesa del repertorio latino con l'aggiunta didiacritici o di grafi appositi. Il sistema di scrittura latino è formato da 26 lettere.[2]

Grafi

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Il repertorio latino di base consiste oggi di 26grafi (comunemente chiamati caratteri o lettere), di seguito rappresentati in maiuscolo e minuscolo:[3]

Lettere maiuscole
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
Lettere minuscole
a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z

Questa in realtà è la versione moderna ed estesa del repertorio latino originario, ossia quello utilizzato per lalingua latina. Gli antichiRomani infatti usavano solo 23 grafi, non conoscendo laW, di origineanglosassone, mentre le lettereU (primaV) eJ (primaI) fecero la loro comparsa nelRinascimento.

Vista l'insufficienza di caratteri per rappresentarne tutti ifonemi, molte lingue hanno poi affiancato a questi caratteri altri caratteri aggiuntivi, formati o per aggiunta di segni diacritici (tilde,cediglia,háček, soprallineature, trattini di taglio, etc.) o per legature (es.:ß) o per importazione da alfabeti precedenti (es.:þ) o ancora considerando convenzionalmente gruppi di caratteri come un'unica entità (es.ll och).

Storia

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L'alfabeto latino nasce nell'VIII secolo a.C. da quelloetrusco, a sua volta derivato da quello greco arcaico deiCalcidesi[4], inizialmente introdotto in Italia[4] aIschia,Pithecusa,Cuma[5][6] e, soprattutto,Rhegion, che è il centro principale della cultura calcidese occidentale mantenendo tale scrittura fino al IV sec. a.C.

Il più antico alfabetario in lingua latina arcaica, di derivazioneetrusca, giunto sino ai nostri tempi, si trova aLanuvio, dove i gruppi di frammenti sono conservati ed esposti nel Museo Civico di Lanuvio. È stato rinvenuto nel 2000 in una collezione privata nel santuario diGiunone Sospita.[7]

In origine era composto di 20 caratteri, passati presto a 21 attorno al 230 a.C. con l'aggiunta della letteraG da parte delliberto del consoleSpurio Carvilio Massimo Ruga; le lettereJ,U,W,Y eZ erano sconosciute. Durante l'epoca repubblicana, con il crescere dell'influenza greca su Roma, furono introdotte due ulteriori lettere, laY e laZ, per riportare in latino i corrispondenti caratteri dell'alfabeto greco. L'alfabeto latino arrivò così a 23 lettere. I grafemiW eJ furono introdotti nelMedioevo per scrivere varie lingue nazionali (in particolare il primo fu introdotto dagli anglosassoni nel VI secolo, il secondo si diffuse nelle lingue romanze occidentali e anche in italiano) mentre la distinzione trau ev è tarda, in quanto risale agli umanisti.

Consisteva inizialmente delle solelettere maiuscole; fu solo nelMedioevo che entrarono nell'uso anche le lettere minuscole, derivate dalla scrittura corsiva.

Il maiuscolo fu mantenuto per scritture formali e per enfasi; da qui l'uso ancora corrente di utilizzare un'iniziale maiuscola per aprire paragrafi e frasi, nonché per i nomi propri.

Tramite le conquiste imperiali romane, l'alfabeto adottato nellalingua latina si diffuse daRoma nelle regioni bagnate dalmar Mediterraneo. Mentre le regioni orientali dell'impero romano continuarono a usare ilgreco come lingua franca, illatino si impose nelle regioni occidentali e il suo alfabeto venne trasmesso alle lingue neolatine che ne derivarono. L'espansione nell'Europa settentrionale e centrale avviene attraverso la diffusione delCristianesimo.L'alfabeto latino fu adottato anche da popoli di lingua non indoeuropea, quali ilbasco, ilfinlandese, l'estone e l'ungherese.

In verde scuro le nazioni dove è usato solo l'alfabeto latino; in verde chiaro quelle dove all'alfabeto latino è affiancato un altro alfabeto.

Nel1492 l'alfabeto latino risulta in uso nelle nazioni cattoliche (sia di lingua neolatina sia di lingua slava) d'Europa; i popoli slavi orientali, di religione ortodossa, usano ilcirillico e i greci ilgreco. Nel mondo islamico si usa l'alfabeto arabo, anche in stati di lingua non araba quali la Turchia e laPersia. In Asia si usano alfabeti di origine indiana o cinese.

Successivamente alle spedizioni europee nelleAmeriche e inOceania, l'alfabeto latino si diffonde nel mondo intero, dove viene adottato nei territori conquistati da inglesi, francesi, spagnoli, portoghesi e olandesi.

Iromeni adottano l'alfabeto latino nel tardoXVIII secolo, sostituendo l'alfabeto cirillico usato dalla chiesa cristiana ortodossa.
Anche ilVietnam adotta l'alfabeto latino durante lacolonizzazione francese, dove prende il posto dei caratteri cinesi.

L'alfabeto latino è anche l'alfabeto ufficiale adottato dalleFilippine, dall'Indonesia e da molte lingue nei paesi dell'oceano Pacifico.

Nel1928, tra le varie riforme intraprese daKemal Atatürk, anche laTurchia rimpiazza l'alfabeto arabo con quello latino.

Nel 1991, dopo il collasso dell'Unione Sovietica anche gli stati di lingua affine al turco (Azerbaigian,Uzbekistan eTurkmenistan) sostituiscono l'alfabeto cirillico con quello latino, e la repubblica russa delTatarstan lo affianca al cirillico.

Durante ilprimo decennio delXXI secolo, nelMontenegro e inMacedonia del Nord si è proposto il duplice uso dell'alfabeto cirillico e latino. InBosnia ed Erzegovina si usa l'alfabeto latino nella zona croato-musulmana, mentre in quella serba si usano sia l'alfabeto latino sia il cirillico. InSerbia viene usato sia l'alfabeto cirillico (l'alfabeto ufficiale) sia quello latino, diffuso almeno quanto il primo.

Oggi neiBalcani solo laBulgaria e laGrecia usano esclusivamente un alfabeto non latino, anche se ufficialmente accettano l'uso dell'alfabeto latino nellalingua della loro minoranza turca.

Un esempio di espansione: I Balcani e l'ex Jugoslavia

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Espansione dell'alfabeto latino nell'ex Jugoslavia

L'attuale espansione dell'uso dell'alfabeto latino si nota specialmente neiBalcani.

Nell'Ottocento nacque laRomania e subito nei suoi territori appartenuti all'Impero ottomano l'alfabeto latino sostituì quello cirillico. Nelleguerre balcaniche laTurchia perse altri territori, che usavano maggioritariamente l'alfabeto cirillico egreco, ma anche quello latino crebbe sia inAlbania sia nellaBosnia austriaca. Dopo laprima guerra mondiale,Kemal Ataturk adottò l'alfabeto latino in Turchia, mentre la nuovaJugoslavia lo usò parzialmente.

Dopo la divisione della Jugoslavia nel1992, laSlovenia e laCroazia usano solamente l'alfabeto latino, mentre nellaBosnia croato-musulmana viene imposto quasi ufficialmente. Nel recentemente indipendenteKosovo si vuole eliminare il cirillico e ufficializzare l'esclusivo uso dell'albanese, scritto in alfabeto latino. NelBanato e nella parte serba della Bosnia l'alfabeto latino viene usato maggioritariamente, mentre nelMontenegro lo si usa al 50% assieme al cirillico. Solamente nellaSerbia vera e propria e nellaMacedonia del Nord il cirillico viene usato in maggioranza, anche se le locali comunitàvalacca (della Serbia nord-orientale) e albanese (della Macedonia del Nord occidentale) usano l'alfabeto latino.

Nuovi alfabeti nel mondo derivati da quello latino

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Nell'ultimo secolo sono numerosi gli alfabeti derivati dall'alfabeto latino, a riprova della vitalità espansiva del latino e del suo alfabeto nel mondo contemporaneo.

Il caso più notevole inEuropa avvenne negli anni venti nell'Unione Sovietica, dove si volle sostituire l'alfabeto cirillico con quello latino[8]. Altri casi riguardarono laBielorussia con ilLacinka e l'Ucraina con l'Euro-Ukrainian (Latynka).

InNordafrica è notevole il tentativo recente della comunità intellettuale berbera di crearsi un proprio alfabeto, basato su quello latino, allo scopo di ottenere un certo grado di indipendenza dallalingua araba dominante: ilBerbero latino sta ottenendo un certo successo nelMaghreb, anche se limitato ai ceti più elevati e ai berberi emigrati in Europa. Per l'Algeria, dove il berbero nelle scuole è una realtà dal1995 ed è attualmente lingua ufficiale assieme all'arabo, sembra affermata una trascrizione a base latina, elaborata nel tempo da diversi autori (in particolareMouloud Mammeri) e messa a punto in diversi congressi scientifici internazionali.[9] Tuttavia altri studi berberi stanno invece cercando di riutilizzare l'antico alfabetotifinagh, revisionandolo nel più modernoNeo-tifinagh, elaborate dall'Accademia berbera, inFrancia, e dall'Istituto Reale della Cultura Amazigh, inMarocco.

Romanizzazione linguistica

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L'alfabeto latino viene usato in tutto il mondo per latinizzare le diverse lingue, scritte con altri alfabeti, allo scopo di facilitare la comunicazione tra le nazioni dell'umanità. Questo processo, dettoromanizzazione linguistica, consiste nellatrascrizione o nellatraslitterazione di sistemi di scrittura che usano un repertorio di elementi grafici diverso da quello latino: ad esempio, viene dettoromanizzazione la trasposizione da sistemi di scrittura come ilcirillico, l'alfabeto arabo, l'alfabeto greco. Questi sistemi hanno spesso un insieme di norme ufficiali nazionali o internazionali (normeISO). Si parla anche diromanizzazione per la trascrizione delle lingue logografiche, come il cinese (Pinyin) o il giapponese, benché questo processo generalmente sia ditrascrizione, più che ditraslitterazione, dato che lo scopo è quello di trascrivere i suoni e non ilogogrammi.

Di seguito un esempio diromanizzazione (usato principalmente dalleNazioni Unite) dell'alfabeto del greco moderno, russo cirillico, ebraico, arabo, persiano, giapponese katakana e coreano hangul:

Alfabeti latino, greco, fenicio, ebraico e arabo a confronto
Alfabeto latinoAlfabeto grecoAlfabeto cirillicoAlfabeto ebraicoAlfabeto araboAlfabeto arabo-persianoKatakanaHangŭl
AAАַ, ֲ, ָ, אدَ, دَ, ﺍ — ﺎ, دَىاآ ا
AE
AIי ַ
BΜΠ, ΒБבּﺏ ﺑ ﺒ ﺐﺏ ﺑ
CΞ
CHTΣ̈Чצ׳چ
CHI
DΝΤ, ΔДדﺩ —ﺪ / ﺽ ﺿ ﻀ ﺾد
DHΔדֿﺫ — ﺬ
DZΤΖЅ
EΕ, ΑΙЭ, ֱ, י ֵֶ, ֵ, י ֶ
EO
EU
EUI
FΦФפ (in fine di parola ף)ﻑ ﻓ ﻔ ﻒ
FU
GΓΓ, ΓΚ, ΓГגگ
GHΓҒגֿ, עֿﻍ ﻏ ﻐ ﻎق غ
HΗҺח, הﻩ ﻫ ﻬ ﻪ, ﺡ ﺣ ﺤ ﺢه ح ﻫ
HA
HE
HI
HO
IΗ, Ι, Υ, ΕΙ, ΟΙИִ, י ִدِ
IYدِي
JTZ̈ДЖ, Џג׳ﺝ ﺟ ﺠ ﺞج
JJ
KΚКכּ (in fine di parola ךּ)ﻙ ﻛ ﻜ ﻚک
KA
KE
KHXХכ,חֿ (in fine di parola ך)ﺥ ﺧ ﺨ ﺦخ
KI
KK
KO
KU
LΛЛלﻝ ﻟ ﻠ ﻞل
MΜМמ (in fine di parola ם)ﻡ ﻣ ﻤ ﻢم
MA
ME
MI
MO
MU
NΝНנ (in fine di parola ן)ﻥ ﻧ ﻨ ﻦن
NA
NE
NI
NO
NU
OΟ, ΩО, ֳ, וֹֹُاㅗ,ㅓ
OI
PΠПפּ (in fine di parola ףּ)پ
PP
PSΨ
QΘקﻕ ﻗ ﻘ ﻖق
RΡРרﺭ — ﺮر
RA
RE
RI
RO
RU
SΣСס, שׂﺱ ﺳ ﺴ ﺲ, ﺹ ﺻ ﺼ ﺺس ص
SA
SE
SHΣ̈Шשׁﺵ ﺷ ﺸ ﺶش
SHCHЩ
SHI
SO
SS
SU
TΤТט, תּ, תﺕ ﺗ ﺘ ﺖ, ﻁ ﻃ ﻄ ﻂت ط
TA
TE
THΘתֿﺙ ﺛ ﺜ ﺚ
TO
TSΤΣЦצ (in fine di parola ץ)
TSU
TT
UΟΥ, ΥУ, וֻּدُ
UWدُو
VBВבو
WΩו, ווﻭ — ﻮو
WA
WE
WI
WO
XΞ, Χ
YΨЙ, Ы, Јיﻱ ﻳ ﻴ ﻲی
YAЯ
YEЕ, Є
YEO
YIЇ
YOЁ
YUЮ
ZΖЗזﺯ — ﺰ, ﻅ ﻇ ﻈ ﻆز
ZHΖ̈Жז׳ژ

Alfabeto latino scritto a mano in corsivo oggi

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Note

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  1. ^Per esempio, appunto, inTurchia,Turkmenistan,Uzbekistan,Azerbaigian,Vietnam,Filippine,Malaysia eIndonesia.
  2. ^(EN)The World’s 5 Most Commonly Used Writing Systems | Britannica, suwww.britannica.com.URL consultato il 13 gennaio 2025.
  3. ^Riconoscendo l'ambiguità e l'uso comune dei termini, in questa voce si useranno indistintamente "lettera" e "carattere" per indicare un grafo e "alfabeto" per indicare lo scritto (piuttosto che il sistema di scrittura vero e proprio).
  4. ^abMauro Cristofani (a cura di),Etruschi, Giunti Gruppo Editoriale, 1984, p. 211.
  5. ^Enrico Benelli, Formazione delle scritture alfabetiche in Italia centrale. Riflessioni sul caso dell’etrusco e alfabeti connessi. Pag. 104
  6. ^Origine dell'alfabeto Etrusco, sumnamon.sns.it.
  7. ^Rinvenuto a Lanuvio il più antico alfabetario latino, suComune di Lanuvio.URL consultato il 15 novembre 2021.
  8. ^Elena Simonato, "L'alfabeto russo: un progetto fallito di latinizzazione" (PDF), suesamizdat.it.URL consultato il 29 settembre 2008(archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2007).
  9. ^Vermondo Brugnatelli, "I berberi. Elementi di storia, lingua e letteratura" (PDF), subrugnatelli.net(archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2011).

Bibliografia

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Alfabeto latino ornamentale delXVI secolo; mancano le lettereJ,O,W,X eZ.
  • Daniels, Peter.The World's Writing Systems. William Bright ed. New York, 1996.ISBN 0-19-507993-0.
  • Jensen, Hans.Sign Symbol and Script. George Allen and Unwin Ltd. London, 1970.ISBN 0-04-400021-9.
  • Mandruzzato, Enzo.I segreti del latino. Mondadori. Milano, 1991.
  • Morani, Moreno.Introduzione alla linguistica latina. Lincom Europa, 2000.
  • Arbre évolutif de l'alphabet (albero evolutivo dell'alfabeto latino dal geroglifico ai giorni nostri, wikipedia francese)LINK
  • Mouloud, Mammeri.Précis de grammaire berbère. Awal. Parigi, 1988.ISBN 2906659002.
  • Randall, Barry.ALA-LC Romanization Tables. U.S. Library of Congress. Washington, 1997.ISBN 0-8444-0940-5.
  • Yin Binyong.Chinese Romanization. Pronunciation and Orthography (Hanyu pinyin he zhengcifa 汉语拼音和正词法). Sinolingua. Pechino, 1970.ISBN 7-80052-148-6

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Alfabeto latino eAlfabeto fonetico internazionale
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Segni diacriticiÁá ·Àà ·Ăă ·Ắắ ·Ằằ ·Ẵẵ ·Ẳẳ ·Ââ ·Ấấ ·Ầầ ·Ẫẫ ·Ẩẩ ·Ǎǎ ·Åå ·Ǻǻ ·Ää ·Ǟǟ ·Ãã ·Ȧȧ ·Ǡǡ ·Ąą ·Āā ·Ảả ·Ȁȁ ·Ȃȃ ·Ạạ ·Ặặ ·Ậậ ·Ḁḁ ·Ⱥⱥ · ·Ḃḃ ·Ḅḅ ·Ḇḇ ·Ƀƀ · · ·Ɓɓ ·Ƃƃ ·Ćć ·Ĉĉ ·Čč ·Ċċ ·Çç ·Ḉḉ ·Ȼȼ ·Ƈƈ ·ɕ ·Ďď ·Ḋḋ ·Ḑḑ ·Ḍḍ ·Ḓḓ ·Ḏḏ ·Đđ · · ·Ɖɖ ·Ɗɗ · ·Ƌƌ ·ȡ ·Éé ·Èè ·Ĕĕ ·Êê ·Ếế ·Ềề ·Ễễ ·Ểể ·Ěě ·Ëë ·Ẽẽ ·Ėė ·Ȩȩ ·Ḝḝ ·Ęę ·Ēē ·Ḗḗ ·Ḕḕ ·Ẻẻ ·Ȅȅ ·Ȇȇ ·Ẹẹ ·Ệệ ·Ḙḙ ·Ḛḛ ·Ɇɇ · ·Ḟḟ · · ·Ƒƒ ·Ǵǵ ·Ğğ ·Ĝĝ ·Ǧǧ ·Ġġ ·Ģģ ·Ḡḡ ·Ǥǥ · ·Ɠɠ ·Ĥĥ ·Ȟȟ ·Ḧḧ ·Ḣḣ ·Ḩḩ ·Ḥḥ ·Ḫḫ ·H̱ẖ ·Ħħ ·Ⱨⱨ ·Íí ·Ìì ·Ĭĭ ·Îî ·Ǐǐ ·Ïï ·Ḯḯ ·Ĩĩ ·İi ·Įį ·Īī ·Ỉỉ ·Ȉȉ ·Ȋȋ ·Ịị ·Ḭḭ · ·Ɨɨ · · ·Ĵĵ ·J̌ǰ ·ȷ ·Ɉɉ ·ʝ ·ɟ ·ʄ ·Ḱḱ ·Ǩǩ ·Ķķ ·Ḳḳ ·Ḵḵ · ·Ƙƙ ·Ⱪⱪ ·Ĺĺ ·Ľľ ·Ļļ ·Ḷḷ ·Ḹḹ ·Ḽḽ ·Ḻḻ ·Łł ·Ŀŀ ·Ƚƚ ·Ⱡⱡ ·Ɫɫ ·ɬ · ·ɭ ·ȴ ·Ḿḿ ·Ṁṁ ·Ṃṃ · · ·ɱ ·Ńń ·Ǹǹ ·Ňň ·Ññ ·Ṅṅ ·Ņņ ·Ṇṇ ·Ṋṋ ·Ṉṉ · ·Ɲɲ ·Ƞƞ · ·ɳ ·ȵ ·Óó ·Òò ·Ŏŏ ·Ôô ·Ốố ·Ồồ ·Ỗỗ ·Ổổ ·Ǒǒ ·Öö ·Ȫȫ ·Őő ·Õõ ·Ṍṍ ·Ṏṏ ·Ȭȭ ·Ȯȯ ·Ȱȱ ·Øø ·Ǿǿ ·Ǫǫ ·Ǭǭ ·Ōō ·Ṓṓ ·Ṑṑ ·Ỏỏ ·Ȍȍ ·Ȏȏ ·Ơơ ·Ớớ ·Ờờ ·Ỡỡ ·Ởở ·Ợợ ·Ọọ ·Ộộ · ·Ɵɵ ·Ṕṕ ·Ṗṗ ·Ᵽᵽ · · ·Ƥƥ ·ʠ ·Ɋɋ ·Ŕŕ ·Řř ·Ṙṙ ·Ŗŗ ·Ȑȑ ·Ȓȓ ·Ṛṛ ·Ṝṝ ·Ṟṟ ·Ɍɍ · · ·ɼ ·Ɽɽ ·ɾ · ·Śś ·Ṥṥ ·Ŝŝ ·Šš ·Ṧṧ ·Ṡṡẛ ·Şş ·Ṣṣ ·Ṩṩ ·Șș · · ·ʂ ·ȿ ·S̩s̩ ·Ťť ·T̈ẗ ·Ṫṫ ·Ţţ ·Ṭṭ ·Țț ·Ṱṱ ·Ṯṯ ·Ŧŧ ·Ⱦⱬ · ·ƫ ·Ƭƭ ·Ʈʈ ·ȶ ·Úú ·Ùù ·Ŭŭ ·Ûû ·Ǔǔ ·Ůů ·Üü ·Ǘǘ ·Ǜǜ ·Ǚǚ ·Ǖǖ ·Űű ·Ũũ ·Ṹṹ ·Ųų ·Ūū ·Ṻṻ ·Ủủ ·Ȕȕ ·Ȗȗ ·Ưư ·Ứứ ·Ừừ ·Ữữ ·Ửử ·Ựự ·Ụụ ·Ṳṳ ·Ṷṷ ·Ṵṵ ·Ʉʉ · · ·Ṽṽ ·Ṿṿ · ·Ʋʋ · ·Ẃẃ ·Ẁẁ ·Ŵŵ · ·Ẅẅ ·Ẇẇ ·Ẉẉ ·Ẍẍ ·Ẋẋ · ·Ýý ·Ỳỳ ·Ŷŷ ·Yẙ ·Ÿÿ ·Ỹỹ ·Ẏẏ ·Ȳȳ ·Ỷỷ ·Ỵỵ ·ʏ ·Ɏɏ ·Ƴƴ ·Źź ·Ẑẑ ·Žž ·Żż ·Ẓẓ ·Ẕẕ ·Ƶƶ · · ·Ȥȥ ·ʐ ·ʑ ·ɀ ·Ⱬⱬ
Lettere
supplementari (cfr.Aiuto:IPA)
Ɐɐ ·Ɑɑ · ·ɒ · ·Ææ ·Ǽǽ ·Ǣǣ ·ʙ ·Ↄↄ ·Ðð ·ȸ ·ʣ ·ʥ ·ʤ ·ǝ ·Əə · ·Ɛɛ · ·ɘ ·ɚ ·ɜ · ·ɝ ·ɞ ·ʚ ·ɤ ·ʩ ·Ⅎⅎ ·ɡ · ·ɢ ·ʛ · ·Ɣɣ ·Ƣƣ ·ʜ ·Ƕƕ ·ɦ ·Ⱶⱶ ·ɧ ·ɪ ·Ɩɩ · ·ʞ ·ʪ ·ʫ ·ʟ ·ɮ ·ƛ ·ʎ ·ɴ ·Ŋŋ ·Œœ ·ɶ ·Ɔɔ ·ɷ ·Ȣȣ ·ɸ · ·ȹ ·Kʻĸ ·Ʀʀ ·ɹ ·ɺ ·ɻ ·ɿ ·ʁ ·ß ·ſ ·Ʃʃ · ·ƪ ·ʅ · ·ʆ ·ʨ · ·ƾ ·ʦ ·ʧ ·ʇ · ·Ʉʉ ·ɥ ·ʮ ·ʯ ·Ɯɯ ·ɰ ·Ʊʊ ·ᵿ ·Ʌʌ ·ʍ ·ƍ ·Ʒʒ ·Ǯǯ ·Ƹƹ · ·ƺ ·ʓ ·Ȝȝ ·Þþ ·Ƿƿ ·ƻ ·Ƨƨ ·Ƽƽ ·Ƅƅ ·Ɂɂ ·ʔ ·ʕ ·ʡ ·ʢ ·ʖ ·ǀ ·ǁ ·ǂ ·ǃ ·ʗ ·ʘ ·ʬ ·ʭ
In caso di problemi nella visualizzazione dei caratteri, si vedaAiuto:Unicode
V · D · M
Lingua e letteratura latina (III secolo a.C. - V secolo d.C.)
Lingua latina
Per epocalatino arcaico (fino alI secolo a.C.) ·classico (I secolo a.C.-V secolo) ·volgare (variantediastratica)
Variealfabeto latino ·grammatica ·locuzioni ·metrica ·scrittura e pronuncia del latino
Età preletteraria
(VIII-III sec. a.C.)
forme oralicarmina religiosi:arvale ·lustrale ·saliare;
carmina d'occasione:carmina convivalia (carmen Nelei ecarmen Priami) ·carmina triumphalia ·Neniae;
forme drammatiche:atellana ·fescennino ·satura;
laudatio funebris (Scipionum elogia)
forme scritteAnnales maximi ·fasti (consulares etriumphales) ·lapis niger ·leggi delle XII tavole ·trattati (Roma-Cartagine,foedus Cassianum)
Letteratura latina
(III sec. a.C.-V d.C.)
Storia della
letteratura latina
arcaica ·classica (Cesariana ·Augustea) ·imperiale (Giulio-Claudia ·Flavia e di Traiano ·Adriano e Antonini ·III-IV secolo ·V secolo)
Generi letterari
Poesia latinadidascalica ·elegia ·epica ·favolistica ·lirica ·satira
Teatro latinoOrigini (atellana,farsa fliacica efescennino) · commedia (palliata etogata) ·mimo ·satira · tragedia (cothurnata epraetexta)
Prosa latinadiritto romano ·filosofia latina ·grammatica ofilologia classica ·oratoria ·retorica ·storiografia
Scrittori romani
per generi letteraridrammaturghi ·filosofi ·giuristi ·grammatici ·poeti ·storici
per periodoDalla fondazione alla fine della Repubblica (753 - 31 a.C.) ·Da Ottaviano Augusto agli Antonini (30 a.C. - 192 d.C.) ·Dai Severi alla caduta dell'Occidente (193 - 476 d.C.)
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