
Alessandro Mussolini, dettoSandrein (Montemaggiore di Predappio,11 novembre1854 –Forlì,19 novembre1910) è stato unattivista eartigianoitaliano, principalmente noto per essere stato il padre diBenito Mussolini (1883-1945).
Di orientamento politicamente riconducibile alsocialismo rivoluzionario con simpatie di tiponazionalista[1], fu anche un attivista politico. Di professionefabbro[2], esercitò una considerevole influenza sull'iniziale formazione politica del figlio, vicino alle posizioni delsindacalismo rivoluzionario e del socialismo.[3]
Figlio di Luigi Agostino Gaspare Mussolini (1834-1908) e di Caterina Vasumi (1834-1905)[4], nacque nella casa che nel1849 aveva ospitatoGiuseppe eAnita Garibaldi in fuga daSan Marino verso leValli di Comacchio[5].
I suoi nonni paterni erano Luigi Giacomo Mussolini (1805-1842) e Maria Domenica Frignani, figlia di José Frignani e di Marie Therese Lauter, figlia di Johann Joseph Lauter (1782-1844) e di Elisabeth Legros di origine belga.
Luigi Giacomo era a sua volta figlio di Giuseppe Domenico Gaspare Mussolini (1769-1822) e di Agnes Sophie Cossart, figlia del nobile francese Henry Frederick de Cossart de St. Aubin d'Espiez e di Catharine Emilie Faillard.
Giuseppe Domenico Gaspare era figlio di Domenico Giacomo Antonio Mussolini (1730-1810) e di Maria Elisabetta Montagutti (1737-1806). Gli antenati maggiormente lontani del padre del futuro dittatore erano invece Paolo Mussolini (1702-1779) ed Elisabetta Bulgherelli. Paolo Mussolini era a sua volta figlio di Francesco Mussolini (1667-1727) e di Benedetta Tartagni che sono i primi antenati noti della famiglia Mussolini. I suoi nonni materni invece erano Francesco Vasumi e Marianna Mengazzi.
Mussolini entrò in politica nel1873, all'età di soli 19 anni, quale militanterivoluzionario socialista. Già l'anno successivo prese parte alle attività di sommossa nel paese diPredappio, località di nascita del figlio, futuro dittatore d'Italia. Divenne membro del governo locale e fu conosciuto alle autorità per le controversie che lo riguardarono sull'uso della violenza contro gli avversari politici, essendo irascibile e di temperamento sanguigno.
A riprova di questo, le sollecitazioni della polizia nei suoi confronti che lo avvertì di cessare le sue attività di distruzione delle proprietà e di minacciare gli avversari politici nel1878. Fu arrestato nello stesso anno per il sospetto che avesse partecipato ad attività rivoluzionarie e rimase agli arresti domiciliari per ben quattro anni, fino al1882, quando ebbe luogo il matrimonio con la borgheseRosa Maltoni.
Mussolini, essendo pienamente un socialista, riteneva che imezzi di produzione dovessero appartenere alloStato e che la società dovesse reggersi ed essere condotta da una classe dirigente composta da lavoratori[2]. Inoltre, riteneva che andassero completamente riviste le modalità di lavoro e le condizioni in cui versavano i lavoratori. Coniugò una visione socialista con uno spiccatonazionalismo, spinto da un profondo sentimento di italiano, idealizzando figure comeCarlo Pisacane,Giuseppe Mazzini[1] eGiuseppe Garibaldi[1]. Ebbe quindi una visione politica composta da elementi diversi che combinavano militarismo di stampo garibaldino, sentimento nazionalista mazziniano e socialismo umanitario.
Il 25 gennaio1882, una volta rilasciato dalle autorità locali che lo tenevano sotto controllo agli arresti domiciliari, sposò la maestra elementare e devota cattolica[6]Rosa Maltoni (1858-1905). A differenza della moglie, Alessandro Mussolini non era credente e odiava laChiesa cattolica; nonostante tali differenze i loro ideali non influirono sulla relazione matrimoniale e familiare[6]. Il padre della sposa non vedeva però di buon occhio quest'unione e non approvò mai il matrimonio tra i due[6].
Il 29 luglio1883 nacque il loro primogenito, il cui nome di battesimoBenito Amilcare Andrea era in onore del politico messicanoBenito Juárez, diAmilcare Cipriani e diAndrea Costa. Benito Mussolini fu profondamente influenzato dalle idee politiche paterne, imparando a conoscere figure comeKarl Marx, del quale il padre parlava; lo aiutò inoltre nel suo lavoro di fabbro. Successivamente nacque, l'11 gennaio1885, il secondogenito,Arnaldo, così chiamato in onore diArnaldo da Brescia. Infine, il 10 novembre1888, nacque l'ultimogenita,Edvige. A causa delle sue idee politiche, Alessandro Mussolini ebbe spesso difficoltà a trovare un impiego, divenendo unalcolizzato[6].
Nel 1882 contribuì notevolmente all'elezione alla Camera dell'amico Costa.[7] Nel 1889 fu eletto consigliere e quindiassessore nel Comune di Predappio, carica conquistata con 107 voti su 115 votanti. L'amministrazione socialista, di cui era parte, governò sino alla metà del 1893 e, dopo una temporanea interruzione, dalla metà del 1899 a quella del 1902. In questo periodo Alessandro Mussolini organizzò la prima cooperativa locale tra braccianti e collaborò con articoli e corrispondenze a vari giornali. In occasione delle elezioni comunali del luglio 1902 scoppiarono a Predappio alcuni tumulti e fu arrestato e detenuto, in attesa di processo, per sei mesi, sino a quando la Corte d'Assise di Forlì lo mandò assolto. La detenzione fiaccò però il suo fisico e nei mesi successivi la sua attività politica andò rapidamente diminuendo fino a cessare completamente.[8]
Dopo la morte della moglie Rosa (1905), Alessandro Mussolini lasciò Predappio per lavorare come albergatore nella periferia di Forlì; lì frequentò una contadina vedova, Anna Lombardi, che aveva già corteggiato da giovane: particolare curioso è che la donna aveva cinque figlie e, tra esse, spiccavaRachele Guidi, futura moglie di Benito[9]. Nel1909 diede il permesso al figlio e a Rachele di fidanzarsi, anche perché il primo aveva minacciato di commettere un omicidio-suicidio in caso di risposta negativa[10]. Sfibrato dal nuovo lavoro - in cui, saltuariamente, venne aiutato dal primogenito - e dal vizio del bere, morì appena dopo aver compiuto 56 anni.
È sepolto dal1957 nellaCripta Mussolini nel Cimitero di San Cassiano aPredappio.
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