Alejo Fernández (Cordova,1475 –Siviglia,1545) è stato unpittorespagnolo, elemento di spicco della scuola di pittura aSiviglia.


Affascinato dallo stile degli artisti fiamminghi, Fernández si dedicò inizialmente (nel periodo del soggiorno aCordova) allo studio degli effetti della prospettiva e della struttura dello spazio. Dopo essersi stabilito aSiviglia, il suo interesse si spostò invece verso le rappresentazioni umane.
Fernández operò aCordova, sua città natale, fino al1508, dopodiché si stabilì aSiviglia.Del periodo cordovano sono da ricordare ilCristo alla colonna del museo civico e ilTrittico della Cena nella chiesa del Pilar diSaragozza; entrambe le opere richiamano, nelle sapienti intelaiature prospettiche, lo stile diBramante. Nelle opere successive le figure appaiono più maestose, spesso piramidate, e la composizione risulta maggiormente equilibrata e sobria di elementi architettonici. Da citare sono le tavole dellaPresentazione al Tempio, dellaPorta Aurea e deiMagi nella cattedrale, con uno sviluppo vivace dell'interesse alla storia. Notevole è laVirgen de la rosa (S. Anna,Siviglia) per la sua nobiltà e allo stesso tempo semplicità, ma la derivazione culturale risulta alquanto complessa, con tratti daPinturicchio eRaffaello (umbri) e altri prettamentelombardi. Un'altra opera dell'artista, forse la più famosa, è laMadonna dei Navigatori dell'Alcázar di Siviglia.
Negli ultimi tempi Alejo strinse collaborazioni con alcuni artisti, quali Pedro Férnandez de Guadalupa, i fratelli Miguel, Antón Sánchez e Cristóbal de Cárdenas.
Morì aSiviglia nel1545. Fernández rappresentò in tale città spagnola la prima fioritura italianizzante, preparando la pittura alla seconda ondata di derivazione raffaellesca e già manieristica, rappresentata daPedro de Campaña.
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