Aḥmad al-Qāsim b. ʿAlī al-Ḥarīrī (nome completoal-Ḥarīrī, Abū Muḥammad Aḥmad al-Qāsim b. ʿAlī b. Muḥammad b. ʿUthmān al-Ḥarīrī, in araboﺍحمد القاسم بن علي بن محمد بن عثمان الحريري?), conosciuto anche comeal-Ḥarīrī al-Baṣrī (Bassora,1054 –Bassora,1122) è stato unletterato,scrittore efilologoarabo-iracheno.
Con la sua opera più famosa, leMaqāmāt, scritta tra il1101 e il1108, contribuì a diffondere la moda di un nuovogenere letterario.
Lamaqāma[1] infatti è un'opera di intrattenimento inprosarimata, che consiste nellanarrazione dianeddoti, che l'autore ammette essere opere di fantasia.
Il fondatore di questo genere letterario è il persianoal-Hamadhānī (ca.968-1008), ma al-Ḥarīrī lo supererà ampiamente in qualità e fama.
Le sueMaqāmāt raccontano le avventure di Abū Zayd al-Sarūjī, astuto briccone che ritroviamo in ogni aneddoto (raccontato dal narratore fittizio al-Ḥārith ibn Ḥammām) sotto spoglie diverse, pronto a escogitare qualche nuovo imbroglio. Si tratta di storielle maliziose che ci danno un quadro delmondo arabo del tempo.
Originalmente ungrammatico, al-Ḥarīrī studia attentamente ogni frase, con grande attenzione alle raffinatezzelinguistiche elessicali, e la sua prosa rimata raggiunge una perfezione tecnica unica. Grazie a questo la sua opera venne ben presto introdotta nei programmi scolastici.
La fama delleMaqāmāt fu immediata. L'opera venne tradotta in molte lingue, e vi furono parecchi tentativi di imitazione.
al-Ḥarīrī scrisse anche dellepoesie, sempre con la stessa attenzione alla raffinatezza linguistica. Il suodiwan tuttavia non è giunto fino a noi.
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