Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Al-Fustat

Coordinate:30°00′18″N 31°14′15″E30°00′18″N,31°14′15″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
al-Fustat
Il Cairo
Immagine di Fustat
CiviltàAraba
UtilizzoInsediamento
StileArabo
EpocaAlto Medioevo
Localizzazione
StatoEgitto (bandiera) Egitto
Dimensioni
Superficie544 900 
Mappa di localizzazione
Map
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

al-Fusṭāṭ (in araboالفسطاط?) è il primitivo nucleo urbano che, nelX secolo, inepoca fatimide diverràIl Cairo.

Origine del nome

[modifica |modifica wikitesto]

Vi sono due etimologie possibili per spiegare l'origine del toponimoarabo "al-Fusṭāṭ". La prima collega il nome alla parolagrecafossaton - a causa delfossato che circondava lafortezza di Babilonia,[1] assediata con successo dalle truppearabo-musulmane nelVII secolo d.C. - mentre la seconda si rifà allo stesso sostantivo arabofusṭāṭ che significa "tende", volendo ricordare che, proprio davanti alla fortezza anzidetta, il comandante arabo ʿAmr b. al-ʿĀṣ pose gli attendamenti delle sue truppe impegnate nell'assedio.

Una volta costretti alla resa condizionata i difensori nel641, ilCaliffoʿUmar ibn al-Khattāb decise che quello sarebbe stata la capitale di governatorato (wilāya) dell'Egitto (Misr). Con il proseguire delle conquiste da essa dipese lawilāya d'Ifrīqiya dalla quale, a sua volta, dipendeva il sotto-governatorato dial-Andalus, con capitaleCordova.

Storia

[modifica |modifica wikitesto]

Storia antica

[modifica |modifica wikitesto]

Al-Fusṭāṭ, al pari diKūfa,Basra eQayrawān, era unmiṣr che, inlingua araba, prese a significare "campo fortificato" e proprio da essa e daKufa partì la prima imponente contestazione degli assetti politico-istituzionali islamici all'epoca del terzo CaliffoʿUthmān ibn ʿAffān, che portarono alla prima gravissima crisi (fitna).

La città, ingranditasi col passar del tempo fino a diventare uno dei più importanti e popolosi centri urbani dell'intero califfato, riacquistò coscienza del proprio ruolo, come capitale dell'Egitto, solo conAhmad b. Tūlūn nelIX secolo e, dopo una breve riconquista califfale e un'amministrazione affidata alla dinastiaikhshidide, l'Egitto fu conquistato dagliismailitiFatimidi, il cui lungo periodo di regno si concluse solo all'epoca diSaladino.

Per quella data però al-Fusṭāṭ era stata soppiantata dalla città delCairo, che il nuovo potere volle le si sviluppasse accanto, senza soluzione di continuità, seguendo la direttrice NE. Il Cairo divenne non solo il centro del potere politico e militare ma inevitabilmente attirò artigiani e corporazioni che la svilupparono in modo notevole, mentre al-Fusṭāṭ mantenne comunque una sua significativa presenza. Essa però si affievolì alquanto dopo l'incendio che la devastò e che fu forse appiccato dall'Imām fatimideal-Ḥākim ai primi dell'XI secolo, probabilmente per punire i suoi abitanti dell'opposizione che gli manifestavano tramite libelli ostili alla sua bizzarra e per certi aspetti folle e intollerante politica interna. Un secondo incendio fu provocato nel 1168, sempre dal potere politico: responsabile fu ilwāsiṭa Shawar, che voleva in tal modo impedire aiCrociati (che s'erano spinti inEgitto per eliminare il pericolo fatimide) di saccheggiare la città, depredandone le ricchezze.

al-Fusṭāṭ aveva all'epoca mantenuto una sua vitale attività commerciale e non è un caso che la vasta, ricca e colta comunità ebraica della città, vi abbia costituito e costruito varie imprese mercantili e diversesinagoghe, in una delle quali (la cosiddetta " Genizah de[gl]i [Ebrei] palestinesi"), ci si dimenticò verso l'ultimo quarto delIX secolo di procedere al seppellimento rituale dei lacerti di carta, papiro o pergamena su cui comunque compariva ilsacro nome di Dio mentre la stanza riservata al materiale veniva murata.

Della documentazione contenuta comunque in quei lacerti (utilizzati al massimo delle loro possibilità, visto l'alto costo del materiale), a partire dalla data del rinvenimento (fine delXIX secolo) si è occupato con grande dottrina lo studioso neerlandeseShlomo Dov Goitein, che contribuì in maniera decisiva a tracciare uno stupefacente (perché insospettato) quadro economico della società egiziana dell'epoca (X-XII secolo), in cui in un clima di sostanziale e diffusa tolleranza fiorirono economicamente ma anche culturalmente i rapporti tra la componente ebraica, cristiana e musulmanasunnita dell'Imamatofatimide.

al-Fusṭāṭ è ancor oggi indicata come "Vecchia Cairo" (Miṣr al-Qadīma) e mantiene una sua significativa presenza economica e culturale grazie alla persistente vivace presenzacopta. Proprio lungo la linea di confine ideale fra la Vecchia e la Nuova Cairo, antistante allamoschea dedicata adʿAmr ibn al-ʿĀṣ, si erge il famoso Museo di Arti Copte, insistente sulle rovine dell'antica fortezza di Babilonia.

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^Ancora visibile nei sotterranei dell'attuale Museo di Arte Copta.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]

Al-Maqrizi, (a cura di Ayman Fu'ad Sayyid),al-Mawāʿiẓ wa al-iʿtibār fī dhikr al-khiṭaṭ wa al-athār (opera sulla città, i suoi mercati e i suoi monumenti), Beirut, Institute of Ismaili Studies, 1992

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF(EN153791355 ·LCCN(ENn99034064 ·GND(DE4225633-1 ·BNF(FRcb12286766r(data) ·J9U(EN, HE987007494271705171
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Al-Fustat&oldid=136380349"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp