Dotato di caratteristiche prestazionali tali da qualificarlo come velivolo tattico con capacità strategica, originariamente il progetto era noto comeFuture Large Aircraft (FLA) e rappresenta il primo velivolo del genere sviluppato e realizzato completamente inEuropa con capitali, tecnologia e committenza prevalentemente europei, anche se in questa direzione un primo velivolo, ilTransall C-160, era già stato prodotto dal consorzio franco-tedescoTransport Allianz.
Il progetto è cominciato col gruppoFuture International Military Airlifter (FIMA), nel1982 composto daAérospatiale,British Aerospace,Lockheed eMBB per sviluppare un nuovo aereo per sostituire iLockheed C-130 e iTransall C-160. Cambiamenti nei requisiti e complicazioni di politica internazionale rallentarono il processo di realizzazione. Nel1989Lockheed lasciò il gruppo perché decise di aggiornare l'Hercules, realizzando ilC-130J Super Hercules. Con l'ingresso diAlenia eCASA, il gruppoFIMA diventaEuroflag (European future large aircraft group). Successivamente lo sviluppo del velivolo fu affidato all'Airbus Military.
LaNATO fin dai primi anni ha dovuto risolvere numerosi problemi di ordine logistico che impedivano alle proprie componenti operative di dispiegarsi al meglio in operazioni o in esercitazione. Tra questi, il problema del trasporto dei reparti dalle loro basi alla zona di operazioni è stato quello che, più di ogni altro, ha limitato, o annullato, le potenzialità operative della NATO. Dopo l'11 settembre 2001 la NATO ha profondamente rivisto la propria dottrina di impiego (già in corso di ristrutturazione dopo lacaduta del Muro di Berlino), privilegiando dottrine cosiddette "expeditionary", in cui le componenti operative possono essere dispiegate in luoghi lontani e in tempi ristretti.
Visto che i pianificatori strategici NATO dovevano fare i conti con scenari che avrebbero potuto svilupparsi lontano dal mare, l'aereo fu subito visto come l'unico mezzo che assicurasse tale caratteristica "expeditionary". L'attenzione fu focalizzata sui grandi aerei datrasporto strategico come l'ucrainoAntonov An-124 e il russoIlyushin Il-76 e gli americaniLockheed C-5 Galaxy eBoeing C-17 Globemaster III, che potevano trasportare grandi carichi a grandi distanze. Gli alti costi di acquisizione o di noleggio, e la volontà di realizzare in casa una soluzione al problema, spinseroFrancia,Germania,Spagna,Italia,Lussemburgo,Regno Unito eBelgio, più laTurchia, a sviluppare un aereo nuovo, con caratteristiche tali da soddisfare i requisiti operativi fissati.
Il velivolo avrebbe dovuto posizionarsi, come prestazioni e caratteristiche, tra ilLockheed C-130J e il C-17 Globemaster III e come loro avrebbe dovuto avere range strategico (raggio di azione di almeno 3.500 chilometri), capacità di operare da piste corte e/osemipreparate edispositivi di autoprotezione per l'impiego in zone in cui il livello di minaccia fosse alto.
Per quanto riguarda le capacità di carico, al termine di lunghe discussioni fu deciso di non realizzare una completa capacitàoutsize. Ciò ha sì consentito di limitare i costi di sviluppo, ma ha impedito all'A400M di trasportarecarri da combattimento e materiale pesante delGenio (carri recupero, carri ponte, carri gru, ecc.).
Il velivolo avrebbe dovuto essere prodotto in vari stabilimenti in Europa, e poi assemblato nello stabilimento di Siviglia (Spagna).Il progetto prese avvio nel 2002.
L'Italia uscì dall'iniziativa nel corso del 2003[3], considerandola non conveniente economicamente[4] ed essendo già stati acquistati ventidueLockheed C-130 Hercules.
Il primoprototipo dei 5 previsti, compì il primo volo l'11 dicembre2009 dall'aeroporto di Siviglia; l'8 aprile2010 decollò anche il secondo.Il 9 maggio 2015 un esemplare si è schiantato al suolo nei pressi dell'aeroporto di Siviglia mentre eseguiva dei test di volo, provocando la morte di 4 membri dell'equipaggio.[5]
L'A400M nel giorno del suo primo volo, l'11 dicembre2009 aSiviglia.
Il velivolo è stato concepito per espletare la gamma completa delle missioni tipiche di un moderno aereo da trasporto, ossia: trasporto aereo passeggeri, trasporto aereo cargo ancheoutsize (Outsize Cargo Strategic Airlift),rifornimento in volo (Air to Air Refuelling, AAR), evacuazione aeromedica anche strategica di combattenti feriti dall'Area di Operazioni (MEDEVAC/STRATEVAC), aviolancio sia di paracadutisti che di materiali, operazioni speciali, sgancio carichi a bassissima quota. Ciò in un'ottica siainter theatre, ossia a lungo raggio, partendo direttamente dallabase madre (MOB), cheintra theatre, ossia a corto raggio, collegando diversi teatri operativi anche non contigui fra loro.
Fra queste missioni, quella più significativa, che riflette la principale esigenza operativa da soddisfare, è il trasporto strategico di materiali di grandissimo peso e dimensioni unitarie che, in termini dottrinali, si definisce "outsize". Riguardo alle reali capacità di trasporto "outsize" del velivolo, è da notare che il requisito operativo iniziale aveva già determinato caratteristiche di carico tali da non rendere possibile il trasporto dei carri armati da combattimento (come il carro italiano "Ariete", il britannico "Challenger 2", il tedesco "Leopard 2", il francese "Leclerc" e l'americano "M1 Abrams") e del materiale pesante delgenio (grandi macchine operatrici, grandi gru, ecc.). Di conseguenza, per questa sua limitazione, e anche per le prestazioni generali, il velivolo, una volta in linea, si è posizionato operativamente un gradino al di sotto rispetto agli attualiBoeing C-17 Globemaster III e all'Ilyushin Il-76.
Il progetto di questo velivolo rappresenta una vera e propria sfida tecnologica per una serie di aspetti. Infatti, in un quadro in cui per la prima volta in Europa Occidentale si è tentata la costruzione ex novo di un velivolo militare da trasporto strategico con capacità maggiori, si è anche deciso di ricorrere a propulsori aturboelica (turboelica) in luogo deiturboventola che equipaggiano altri grandi aerei da trasporto. Un altro aspetto significativo del progetto è la sua caratterizzazione "a fase singola". Tali aspetti rappresentano elementi di criticità per la riuscita del progetto.
Particolare deimotoriturboelica abbinati alleeliche con palea scimitarra in un modello da esposizione.
La ragione della scelta della tecnologia a turboelica risiede, essenzialmente, nella volontà di ridurre i consumi e il costo di esercizio, che dovrebbe posizionarsi sotto all'An-124 e alC-17.
I quattro motori sono iTP400-D6, a otto pale, sviluppati appositamente, che hanno una potenza unitaria di circa 11.000shp, quasi un record per motori turboelica, visto che solo ilKuznetsov NK-12 a due eliche controrotanti, che equipaggiava ilbombardiere strategicoTupolev Tu-95 neglianni cinquanta, sviluppava una potenza maggiore (15.000 shp). Il concetto dottrinale logistico di riferimento di quest'ultimo propulsore, però, era ben diverso da quello attualmente vigente nel mondo occidentale, visto che, alle politiche di manutenzione programmate, soprattutto quelle più approfondite (3º livello manutentivo, da effettuarsi presso la ditta), venivano preferite quelle che prevedevano la sostituzione integrale del propulsore. Ciò in quanto, essendo laproduzione di massa la metodologia principe in Unione Sovietica per l'industria militare, tale intervento aveva costi nettamente inferiori a quelli necessari per assicurare un'adeguata manutenzione. Fra l'altro, sia il livello tecnologico dei materiali impiegati che per l'ingegnerizzazione dei sistemi non orientata alla manutenzione, rendevano improponibili opzioni alternative a quella della sostituzione integrale del propulsore all'apparire dei primi segnali di malfunzionamento o al termine della sua (cortissima) vita operativa.
Attualmente, nel mondo occidentale, nella progettazione e nella realizzazione degli aeromobili (soprattutto militari) è data grandissima importanza agli aspetti di manutenibilità dei componenti e del velivolo nel suo complesso. In tale quadro, l'ingegnerizzazione dei sistemi, le politiche industriali e la ricerca tecnologica si stanno muovendo verso questa direzione e ogni "balzo tecnologico" deve essere confrontato con queste necessità logistiche. Lo sviluppo del potentissimo propulsoreTP400-D6, che rappresenta una sfida tecnologica, sta incontrando attualmente notevoli difficoltà a superare i severissimi test per la rispondenza agli standard vigenti di qualità e di manutenibilità. Di conseguenza, il progetto ha subito un brusco rallentamento ed è difficile fare previsioni attendibili sui futuri sviluppi della situazione.
Come accennato, la realizzazione del velivolo procede secondo una metodologia cosiddetta a fase singola, un approccio progettuale estremamente aggressivo, con fasi sequenziali, secondo una rigida tempistica. Tale approccio consente un controllo molto accurato sulle fasi progettuali e sulle relative attività, ma soffre terribilmente se inconvenienti e imprevisti affliggono in modo grave una determinata fase. Nel caso dell'A400M, la metodologia a singola fase fu quasi obbligatoria, per fornire al management il massimo controllo possibile su attività che, anche nella fase di sviluppo, per motivi di politica industriale, avvenivano distanti tra loro anche migliaia di chilometri. Le criticità relative allo sviluppo del propulsore stavano rappresentando un vero e proprio freno a tutto il progetto.
Il 26 giugno 2008 il primo velivolo uscì dall'hangar (operazione cosiddetta diroll-out) dello stabilimento di assemblaggio diSiviglia. Alla fine di novembre 2009 fu invece effettuato con successo il primo avviamento simultaneo dei quattro motori.
L'avionica integra molte componenti e sistemi utilizzati dagli Airbus civili. In aggiunta, troviamoradar Terrain Following per il volo a bassa quota assistito da calcolatore.
Icarrelli dell'aereo sono stati sviluppati dallaMessier-Dowty. Il carrello posteriore è a 6 ruote accoppiate per ogni lato, mentre l'anteriore è a due ruote sterzanti e ha altezza variabile per consentire un più facile imbarco di mezzi dal portellone posteriore. L'aereo può operare da piste semi preparate. Le ruote e i freni sono stati sviluppati dallaMessier-Bugatti e servono le 12 ruote frenate del velivolo.
Alla stregua dei moderni velivoli occidentali da trasporto (C-130J,C-17,C-27J) anche l'Airbus A400M sarà dotato delle più avanzate apparecchiature di protezione contro la minaccia dei missili antiaereo, con particolare riferimento a quelli portatili (manpad). In tal senso, saranno installate sul velivolo apparecchiature a tecnologia all'infrarosso e laser, per la rilevazione di missili diretti contro il velivolo e il lancio automatico delle contromisure.
Come già accennato in precedenza, all'iniziativa Airbus A400M partecipavano inizialmente 7 Nazioni. L'Italia uscì dal progetto nel 2003 per motivi dipolitica industriale (mancato accordo sulle quote di partecipazione delle industrie nazionali alla produzione delle varie parti del velivolo), ma non solo.[3] La tempistica di progetto (che allora prevedeva il primo volo all'inizio del 2007) non era, infatti, compatibile con le esigenze operative nazionali, che già allora dovevano fare i conti con l'alimentazione logistica del contingente schierato inIraq, per l'Operazione Antica Babilonia, e che furono risolte con l'acquisizione di un certo numero di nuovissimiC-130JSuper Hercules in luogo degli ormai obsoletiC-130HHercules. Con l'uscita dell'Italia e l'interesse manifestato daMalaysia eSudafrica, allo stato in vigore, parteciparono (a diverso titolo) all'iniziativa 8 Nazioni di 3 continenti diversi.
Nel dicembre 2004, il Sudafrica annunciò l'acquisto di 8 velivoli per un totale stimato di 800 milioni di euro. Le consegne erano previste tra il2010 e il2012. Successivamente il 3 aprile 2009 la South African Air Force annunciò che avrebbe iniziato a prendere in considerazione alternative al A400M a causa dei ritardi nel programma e al sostanziale aumento di costo. Il 5 novembre 2009 il Governo sudafricano annunciò la cancellazione dell'ordine adducendo la decisione all'incremento di costo e al ritardo nelle consegne. Un portavoce del Governo indicò che il costo del programma sarebbe passato da circa 2 miliardi di dollari a oltre 5 miliardi di dollari.
Il 18 luglio2005 laFuerza Aérea de Chile firmò unmemorandum d'intesa per l'acquisto di tre aerei da consegnarsi tra il 2018 e il 2022. L'ordine fu cancellato dopo le ultime elezioni nel Paese.
Nel 2006 Airbus Military partecipò anche a una gara per la fornitura di 17 A400M per il Canada, in sostituzione dei suoi vecchi C-130E. Il Canada decise finalmente per l'acquisto di 4 C-17 Globemaster III e di 17 C-130J Super Hercules.
Per quanto riguarda gli ordinativi, a novembre2009, come si evince dalla tabella sotto riportata, furono raccolti ordini per 184 velivoli. Al riguardo, è da riferire anche la nascita dell'iniziativa denominata European Air Transport Fleet (EATF), gestita direttamente dall'Agenzia europea per la difesa (EDA, organizzazione facente parte dell'Unione europea), tendente alla realizzazione di una capacità di trasporto strategico europea basata su effettivi A400M, da mettere alle dipendenze del Comando Europeo del Trasporto Aereo (EATC, European Air Transport Command, attualmente in avanzata fase di realizzazione).
Il 1º dicembre 2009 il Consorzio Europeo EADS smentì voci diffuse dalla rivista tedescaFocus online circa l'intenzione di abbandonare il programma dell'A400M ancor prima di effettuare il primo volo, come conseguenza dell'incremento del costo del programma. Secondo le fonti della rivista tedesca, un audit dello studioPricewaterhouseCoopers avrebbe quantificato un incremento di costo di sviluppo dell'A400M di 5.300 milioni di euro.
EADS si limitò a commentare che le negoziazioni con i Paesi acquirenti erano ancora in corso e che qualsiasi altra notizia fosse pura speculazione.
Le date indicate sono da ritenersi puramente indicative, viste le locali criticità che caratterizzano lo sviluppo dell'aeromobile.
Il 24 maggio 2021, Airbus ha comunicato di aver consegnato il centesimo velivolo da trasporto A400M, l'MSN111, ovvero il decimo esemplare destinato all’Ejercito del Aire spagnolo.[8]Contemporaneamente, alla consegna, il costruttore europeo ha comunicato che la flotta mondiale di A400M aveva raggiunto il traguardo delle 100.000 ore di volo effettuate.[8]
^in principio erano 60, successivamente ridotti a 53
^in principio erano 25, successivamente ridotti a 22
Un esemplare del velivolo effettuò con successo il suo primo volo di prova l'11 dicembre 2009.[58] Il volo fu il primo di una serie di test che continuarono per almeno un anno. Secondo le dichiarazioni diLouis Gallois, a capo dellaEADS, un secondo velivolo avrebbe volato entro la fine di marzo 2010 e un terzo prima dell'Estate 2010.[58]
Il 9 maggio2015 un Airbus A400M precipitò presso l'aeroporto di Siviglia (Spagna) nelle fasi successive al decollo, durante un test di volo per la perdita di spinta contemporaneamente in 3 di 4turboelicheEuroprop TP400-D6 con cui è equipaggiato l'aereo per i problemi collegati con il software per il FADEC (ininglese: Full Authority Digital Engine Control) sviluppato dallatedescaMTU Aero Engines Holding AG[59]. Nello schianto persero la vita 4 delle 6 persone a bordo, mentre gli altri 2 risultarono gravemente feriti, tutti dipendenti di Airbus. Il velivolo era registrato con il numero seriale MSN023 e avrebbe dovuto essere consegnato all'Aeronautica Militare della Turchia a giugno 2015. In seguito all'incidente,Regno Unito,Germania,Turchia eMalaysia fermarono i voli dei loro esemplari.[60] Nell'aprile 2016 sono stati resi noti i problemi connessi all'eccessiva usura col surriscaldamento di alcune parti meccaniche delleturboelicheEuroprop TP400-D6 prodotte dalla italianaAvio Aero (sussidiaria dellastatunitenseGE Aviation).Il 5 aprile2016, in un'intervista all'agenzia di stampa Reuters, il CEO della franceseSafranPhilippe Petitcolin ha dichiarato che i problemi di eccessiva usura e di surriscaldamento potranno essere risolti tra alcune settimane come tra alcuni mesi e senz'altro questi problemi dell'aereo sono a lungo termine.[61]