Con il termineagrodolce si intende una preparazione culinaria, un metodo di cottura dei cibi in cui siano presenti il gustoagro dato dalsucco di limone o dall'aceto e quellodolce, dato invece dallozucchero o altri ingredienti come le albicocche, ilmiele e ilcioccolato.[1][2]
La tecnica di cucinare i cibi in agrodolce affonda le sue radici nell'antichità. Infatti le prime documentazioni risalgono già ai tempi dell'Impero romano, quando il gastronomoApicio scrisse nelI secolo ilDe re coquinaria, una raccolta di ricette dicucina romana in cui si parla di una miscela a base di aceto e miele utilizzata per aromatizzare le vivande.
Durante ilMedioevo gli ingredienti usati per la cottura in agrodolce sono aumentati, sconfinando anche nell'utilizzo di succo dimelagrana eagrumi come condimenti dal sapore acidulo, mentre miele,datteri euva passa erano impiegati per conferire il gusto dolce.
La ricetta odierna è frutto della scoperta dellacanna da zucchero da parte degliArabi, che intorno al 900 d.C. la introdussero inSicilia e iniziò ad assumere una sempre più ampia diffusione.[3]
Diversi piatti occidentali rendono possibile cucinare l'ingrediente portante, principalmente maiale o gamberetti, con una varietà di condimenti che rendono poi la portata agrodolce.[4]
Tra le ricette in agrodolce figurano lacaponata, iltonno in agrodolce, lazucca in agrodolce, le sarde allinguate, lepolpette in agrodolce, leverdure in agrodolce lesarde in saor e lamostarda. In Italia inoltre la cucina agrodolce ha un largo impiego anche nella preparazione dellagiardiniera per conservare gliortaggi. La cottura in agrodolce trova largo uso anche per i sapori forti delle carni daselvaggina, come il cinghiale, la lepre e il capriolo.[5]
L'agrodolce è tipica anche della cucina orientale, in particolare di quella cinese. Vi sono tanti piatti in cui sono presenti questi due sapori. Tra di essi figurano l'anatra laccata alla pechinese, che viene avvolta in una crosta di zucchero e soia prima di essere arrostita, e il maiale in agrodolce, condito conaceto di riso e zucchero.[3]