La situazione politica dell'Afghanistan è frammentata: il governo riconosciuto dall'intera comunità internazionale è quello dellaRepubblica Islamica dell'Afghanistan, che di fatto ha cessato di esistere dopo lacaduta di Kabul del 2021. Da agosto dello stesso anno, il paese ède facto controllato daitalebani, che ne hanno instaurato unemirato. A luglio 2025, l'emirato è riconosciuto solamente dalla Russia.[9][10]
L'Afghanistan è uno dei paesi più poveri al mondo e il più povero dell'Asia.[11]
Si pensa che tra il 2000 e il 1200 a.C. ondate di Arii che parlavanolingue indoeuropee siano dilagate nell'odierno Afghanistan, creando una nazione che prese il nome diAryānām Xšaθra, o "Terra degli Arii".
Si ipotizza che lozoroastrismo abbia avuto origine in Afghanistan, tra il 1800 e l'800 a.C. e che l'Afghanistan sia stato la terra di origine del profetaZaratustra, fondatore di tale religione. Le antiche lingue dell'Iran orientale, come lalingua avestica, potrebbero essere state usate in Afghanistan all'incirca nello stesso periodo dell'ascesa dello Zoroastrismo. Certamente nell'attuale nord-est dell'Afghanistan era parlato ilBattriano, lingua iranica orientale che fu lingua amministrativa dell'Impero Kusana. Nella zona orientale, laciviltà vedicaindoariana potrebbe aver avuto una certa importanza, anche se questo deve essere ancora dimostrato definitivamente. Nella prima metà delVI secolo a.C. l'Impero Persiano soppiantò iMedi e incorporò l'Ariana all'interno dei propri confini.
Intorno al 330 a.C.Alessandro Magno invase la regione. Dopo la breve occupazione macedone, i regniellenistici deiSeleucidi e dellaBattriana presero il controllo dell'area, mentre iMaurya provenienti dall'India si annetterono per un certo periodo la parte sud-orientale, introducendo ilBuddismo nella regione, che in seguito tornò sotto il dominio battriano. Durante ilI secolo d.C. iKushanTocari occuparono la regione. In seguito, l'Ariana cadde in mano a diverse tribù eurasiatiche - tra cui iParti, gliSciti e gliUnni, senza dimenticare iSasanidi persiani e alcuni governanti locali come iSahiindù di Kabul - fino alVII secolo, quando gli eserciti degliArabimusulmani invasero la regione.
Quando nacque ilcaliffatoarabo-islamico, l'Afghanistan non era conosciuto con questo nome (assai recente) e l'area era vista come una realtà tutt'altro che omogenea, su cui gravitavano regioni come loZābulistān (attuale Afghanistan centrale), ilBadakhshan, ilKhorāsān e così via.
Ilcaliffatoomayyada inizialmente annetté nel652 alcune parti dell'Afghanistan occidentale e in seguito, tra il706 e il709, conquistò quasi tutto il resto del paese, amministrando la regione con il nome diKhorasan. Con il passare del tempo gran parte della popolazione si convertì all'Islam, anche se minoranzemanichee ebuddhiste sono testimoniate fino a oltre l'anno 1000. L'Afghanistan diventò successivamente il centro di importanti regni locali, come quelloghaznavide (962-1050 circa), fondato da un ex-schiavo e poi governante turco originario diGhazni, noto comeMahmud di Gazna, destinato a diventare celebre in tutto il mondo islamico per le sue campagne di conquista nell'India nord-occidentale. Il suo posto fu preso dai turchiSelgiuchidi, che diedero forma all'ultimo grande impero dell'Islam classico. Più tardi, col disgregarsi del potereselgiuchide, fu la volta dalla dinastiaGhuride (1151-1219), fondata da un altro governante locale, stavolta di estrazionetagika,Muhammad Ghori, i cui domini costituiranno in India la base delSultanato di Delhi.
Nel 1219 la regione fu invasa daiMongoli diGengis Khan, che devastarono il Paese e lo tennero tra varie vicende per circa un secolo. Una seconda invasione fu quella del celebreTamerlano, alla fine delXIV secolo. I suoi figli diedero origine ai floridi regni dell'eratimuride fra cui spicca quello afghano diHerat che fu, a cavallo tra ilXV e ilXVI secolo, un centro culturale fondamentale per comprendere gli sviluppi successivi della storia letteraria (persiana e turca-chagatay), artistica (arte miniaturista e architettura) e religiosa (misticismosufi) del mondo islamico centro-asiatico.
All'inizio delXVI secolo il generaleBabur, diretto discendente di Tamerlano, condusse numerose guerre che portarono alla nascita dell'Impero Moghul, il cui territorio si estendeva dall'Afghanistan alBangladesh, passando per i territori delPakistan e dell'India. Più tardi iSafavidi persiani sfidarono il potere dei Moghul e nella prima metà delXVII secolo si impadronirono della regione. Nella prima metà del XVIII furono scorrerie devastanti in terra d'Iran da parte di tribù afghane a porre fine all'imperosafavide. Quest'ultimo troverà il suo ultimo difensore nel generaleNadir Shah che, deposto l'ultimo Safavide e proclamatosi imperatore, respinse le tribù afghane riuscendo in seguito – grazie a un'abilissima politica di conciliazione sunnita/sciita – a ottenere la loro leale collaborazione e il controllo di gran parte dell'Afghanistan.
Il successoreTimur Shah spostò la capitale aKabul e perse le province delSind e diBalkh, con la sua morte avvenuta nel 1793 i cinque figli iniziarono una lotta di potere lunga vent'anni e che vide la progressiva affermazione della tribù deiBarakzai. La lotta si concluse con la vittoria nel 1809 diMahmud Shah Durrani che governò l'Impero con l'appoggio delgran visirFateh Khan della tribù dei Barakzai. L'assassinio del gran visir avvenuto nel 1818 da parte del figlio dello scià fornì l'occasione al fratelloDost Mohammed per compiere un colpo di Stato e acquisire il controllo del paese, permettendo alla famiglia reale di fuggire a Herat e dare così vita alla dinastiaBarakzai.[14]
Per via della posizione strategica del territorio afghano l'Impero britannico e l'Impero russo entrarono in rotta di collisione portando così alla scoppio dellaprima e dellaseconda guerra anglo-afghana. La guerra terminò nel 1880 con la vittoria dei britannici e la proclamazione dell'emiroAbdur Rahman Khan che ridusse il potere dei capi tribali e avviò la modernizzazione del paese. I fratelli dell'emiroHabibullah Khan nel 1919 cominciarono una lotta fratricida che portò all'ascesa al trono diAmānullāh Khān che, per via delle sue posizioni anti-britanniche, proclamò laguerra santa contro l'Impero britannico e nonostante la vittoria dei britannici, l'Afghanistan riuscì ad ottenere l'indipendenza.[15]
Con l'ascesa del reAmānullāh Khān nel 1919 il Paese riprese il controllo della propria politica estera, uscendo dalla zona di influenza delRegno Unito.
Il re operò per mettere fine al tradizionale isolamento del Paese negli anni successivi allaterza guerra anglo-afghana: stabilì rapporti diplomatici con i Paesi più importanti, e, a seguito di un viaggio in Europa e Turchia (durante il quale osservò l'operato diAtatürk), introdusse diverse riforme intese alla modernizzazione. Fu costretto ad abdicare nel gennaio 1929, dopo che una insurrezione armata guidata daHabibullah Kalakānī aveva presoKabul.
Il principeMohammed Nadir Shah, un cugino di Amānullāh, a sua volta sconfisse e uccise Habibullah Kalakānī nell'ottobre dello stesso anno e, con l'appoggio delle tribù Pashtun, fu dichiarato re. Nadir Shah abbandonò le riforme radicali del suo predecessore, a favore di un percorso più cauto verso la modernità. Nel 1933 fu assassinato da uno studente di Kabul.
Mohammed Zahir Shah (1914-2007), figlio diciannovenne di Nadir Shah, gli succedette al trono e regnò fino al 1973. Sotto il suo regno l'Afghanistan visse uno dei periodi più lunghi di stabilità. Durante questo periodo l'Afghanistan rimase neutrale. Non partecipò alla seconda guerra mondiale, né si allineò con i blocchi di potere durante laguerra fredda.
Mentre il re si trovava inItalia, il 17 luglio 1973 il cugino del re ed ex primo ministroMohammed Daud Khan organizzò ungolpe incruento e scrisse la parola fine per la monarchia in Afghanistan.
Allo stesso tempo, il governo ha brutalmente represso l'opposizione con migliaia di esecuzioni politiche.[16] Fino a 27.000 furono giustiziati nella prigione di Pul-e-Charkhi.[17]
Un carro armato sovieticoT-62 in posizione nelle montagne afghane
Nel mese di settembre 1979 Taraki venne assassinato, su ordine del suo vice primo ministroHafizullah Amin, il quale lo sostituì alla guida del Paese. L'URSS non si fidò di Amin, sospettato di legami con laCIA, quindi decise d'invadere il Paese, anche a séguito di un aumento delle rivolte e del conseguente rischio di destabilizzazione della zona. L'Armata Sovietica entrò aKabul il 27 dicembre 1979 e mise al potereBabrak Karmal, che fu il terzo presidente dellaRepubblica Democratica dell'Afghanistan. La guerra con imujaheddin, finanziati anche dagli Stati Uniti, fu lunga e cruenta e terminò con l'abbandono del Paese da parte dei sovietici nel febbraio 1989.
Soldati statunitensi nel distretto diDaychopan durante un'operazione alla ricerca di guerriglieri talebani e munizioni il 4 settembre 2003
Nonostante la mancanza di coesione, il 17 aprile 1992 i mujaheddin costrinsero ilpresidenteMohammad Najibullah alla fuga e proclamarono loStato Islamico dell'Afghanistan. Le forti tensioni tra i comandanti dei mujaheddin portarono alla formazione deitalebani, una milizia composta da giovani afghani di originepashtun provenienti dalle scuole islamiche delPakistan e da mujaheddin delusi dai loro comandanti. I finanziamenti derivati dal traffico deglioppiacei consentirono ai talebani di acquistare gli armamenti con cui condurre unaguerra civile conclusasi nel 1996 con la presa di Kabul e la nascita dell'Emirato Islamico dell'Afghanistan capeggiato dalmullahMohammed Omar. Il governo dei talebani trovò l'opposizione di alcunimujaheddin guidati daAhmad Shah Massoud e riuniti nell'Alleanza del Nord, mentre ottenne l'appoggio dell'organizzazione terroristicaAl Qaida capeggiata dal miliardariosauditaOsama bin Laden, giunto in Afghanistan nel 1996.
In seguito agliattentati dell'11 settembre 2001 e al continuo rifiuto da parte dei talebani di consegnare bin Laden, gliStati Uniti d'America decisero d'invadere l'Afghanistan con l'obiettivo di porre fine al regime deitalebani ed eradicare Al Qaeda dal territorio. La superiorità militare statunitense consentì diriconquistare Kabul e nell'arco di tre mesi di instaurare ungoverno di transizione guidato daHamid Karzai, poi ufficializzato il 9 ottobre 2004 con la celebrazione delleprime elezioni presidenziali da lui vinte. Durante la sua presidenza restò nel paese una considerevole presenza dei contingentiNATO dell'ISAF, che tentarono senza successo di porre fine alla guerriglia talebana; nel 2014nuove elezioni videro la nomina a presidente diAshraf Ghani. In seguito alle elezioni fu inaugurata l'operazione Sostegno Risoluto con l'obiettivo di formare un esercito regolare in grado di fronteggiare autonomamente la guerriglia talebana.
L'accordo di Doha e il ritorno del governo talebano
Nel gennaio 2022 ilgoverno talebano inizia arichiedere il riconoscimento ufficiale.[21][22] Sebbene i talebani non siano formalmente riconosciuti da alcuno Stato straniero, intrattengono rapporti informali con alcuni Paesi.
Nel2023, i governi di Pakistan ed Iran hanno ordinato l'espulsione di gran parte dei cittadini afghani, portando le autorità talebane a condannare ufficialmente l'azione come un'"atto inumano".[23]
Il 10 novembre2024, il Ministero degli Esteri afghano ha confermato che i rappresentanti dei talebani avrebbero partecipato alla Conferenza delleNazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2024, segnando la prima partecipazione del Paese dal ritorno al potere dei talebani nel2021. L'Afghanistan era stato escluso dai vertici precedenti a causa del mancato riconoscimento globale del regime talebano. Tuttavia, i responsabili ambientali dei talebani hanno sottolineato che il cambiamento climatico è una questione umanitaria, non politica, e dovrebbe essere affrontato a prescindere dalle divergenze politiche.[24]
Privo di sbocchi sul mare e prevalentemente montuoso (per l'80% ha un'altitudine compresa tra i600 e i 700 m s.l.m.), il territorio è dominato dall'Hindu Kush, la catena montuosa che taglia in due il paese: verso nord-est il sistema si salda con i massicci delPamir e delKarakorum, mentre a sud-est si congiunge con imonti Sulaiman, in cui si aprono i passi diKhyber eBolan, vie d'accesso all'India e importanti «porte storiche» dell'Asia. Verso nord-ovest i rilievi digradano nella pianura percorsa dal fiumeAmu Darya, mentre verso sud lasciano spazio ad aree prevalentemente desertiche e ad ampi bacini palustri.
L'Hindu Kush prosegue a ovest con il massiccio del Koh-i-Baba collegato ai rilievi marginali dell'Iran; più a sud, si apre a ventaglio in una serie di catene parallele che digradano verso l'altopiano desertico delRigestan (o Registan) e la depressione salina delSistan. Nell'estremità settentrionale del paese si estende una limitata area pianeggiante - la regione storica dellaBattria o Turkestan afgano - lambita dall'Amu Darya.
La maggior parte dei fiumi (Helmand,Hari Rud,Morghab) ha origine dalle catene centrali e defluisce nei bacini desertici meridionali, con la sola eccezione del Kabul, tributario dell'Indo. Sono inoltre presenti fiumi a carattere torrentizio che non sono di importante rilevanza e non sempre sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno idrico dell'agricoltura locale.
L'Afghanistan è caratterizzato da un inverno rigido e un'estate torrida. Durante l'inverno la temperatura può scendere fino a -15°, ed è questo anche il periodo più piovoso dell'anno. L'estate è caratterizzata da un clima molto caldo e secco, meno in altitudine dove le sere sono fresche. I mesi migliori per il viaggio sono aprile, maggio e ottobre.La forte aridità che caratterizza questa regione è causata da un clima di tipo continentale, con frequenti venti secchi e forti escursioni termiche, sia diurne sia stagionali. A Kabul le temperature oscillano tra -1 (media di gennaio) e23 °C (luglio), con appena una trentina di giorni di pioggia annui.Il paesaggio, arido e brullo, è dominato dallasteppa, sfruttata come pascolo; le ridotte aree forestali sono limitate ai versanti meridionali delle catene lungo il confine pakistano, che beneficiano dell'influsso monsonico.
La popolazione afgana è di 40 099 462 abitanti stimati nel 2021[25].
La densità è di 51 abitanti per km².È distribuita soprattutto sugli altopiani e raggiunge una modesta densità.La religione prevalente è musulmana sunnita.Le lingue ufficiali sono il pashtu e il dari[8].
Dal momento che nel paese non si effettuano più censimenti accurati da diversi decenni, non vi sono informazioni precise sulla composizione etnica della popolazione. Tuttavia, stando alle stime del 2008 dellaLibrary of Congress degli Stati Uniti, le maggiori etnie che compongono la popolazione erano così suddivise:[26]
tra le altre etnie la maggiore era quella dei nomadi kuchi, che dal 1979 erano circa 1,5 milioni.
Secondo queste stime, la maggioranza degli abitanti nel nordest era costituita da tagichi, nel centro nord da tagichi, hazara e uzbechi, nel sud e nell'est da pashtun.
I conflitti che si succedono daglianni '70 hanno spesso acuito i contrasti tra comunità, complicati anche dall'arbitraria divisione confinaria decisa daibritannici nel 1893 con il tracciamento dellalinea Durand, che tuttora demarca i 2 640 chilometri di confine tra Afghanistan e Pakistan.
La religione principale dell'Afghanistan è quellamusulmana a maggioranzasunnita. Sono presenti minoranze di osservanzasciita, che viene praticata soprattutto dall'etnia Hazara nel centro del paese e, a ovest, a ridosso del confine con l'Iran. Nel Paese lalibertà religiosa è limitata. L'ordinamento islamico prevede infatti libertà di culto per i non musulmani di nascita, ma anche la pena di morte per il musulmano che si rende colpevole diapostasia.
Diverse decine di lingue vengono parlate in Afghanistan, ma quelle ufficiali sono due: ildari (una forma dipersiano) e ilpashto[8]. Il dari, l'idioma più diffuso, è parlato da almeno il 50% della popolazione, il pashto da circa il 35%. Le lingue di origine turca (come l'uzbeco e ilturcomanno o turkmeno) sono parlate da circa l'11% degli afgani[26].
In particolare, nell'ambito delle 34 province dell'Afghanistan:
Le città principali e le più visitate sono la capitaleKabul eKandahar, la seconda città più visitata dopo la capitale. Il turismo nelle città è in grande crescita data la presenza di molte opere d'arte preislamica, islamica e buddhista, altre città importanti sonoMazar-i Sharif eHerāt
Il sistema di istruzione convenzionale a tutti i livelli in Afghanistan ha sofferto enormemente a seguito degli eventi di guerra, e di conflitti civili che hanno travagliato il paese, ed è attualmente in attiva ricostruzione. Il tasso di alfabetizzazione è del 28% (43% per gli uomini e 13% per le donne).
In seguito alla richiesta nel 2002 dell'allora ministro afgano della pubblica istruzione dottor Sharif Fayez, è stato organizzato in Kabul un istituto di istruzione superiore, l'Università americana in Afghanistan, con corsi di laurea considerati prioritari per le immediate necessità del paese. Dal 2021 è chiusa.
Secondo l'Indice di sviluppo umano, l'Afghanistan è il 15º paese meno sviluppato al mondo. L'aspettativa di vita media è stimata in circa 46 anni per i maschi e 44 per le femmine. Il paese ha uno dei più alti tassi di mortalità materna nel mondo, nonché il più alto tasso di mortalità infantile nel mondo (decessi di bambini sotto un anno d'età 15,28%)[5]. A dicembre 2011 il paese poteva contare su più di 3 000 ostetriche[27]. In Afghanistan, la carenza di vitamina D colpisce il 73,1% della popolazione[28]. Nel 2006 è stato comunicato che quasi il 60% della popolazione viveva a circa due ore dalla struttura sanitaria più vicina; nel 2002 era solo il 9%[29]. Gli ultimi sondaggi indicano che il 57% degli afghani afferma di poter usufruire bene o molto bene a cliniche ed ospedali[27]. La nazione possiede uno dei numeri più alti di persone affette da disabilità, con circa un milione di abitanti colpiti[30]. Circa 80 000 persone hanno perso uno o più arti; la maggioranza di queste perdite sono causate dalle mine[31][32].
Il paese è diviso in due forme di governo. I talebani governano con l'Emirato Islamico dal 2021 per la seconda volta. Il presidentead interim dello stato afghano è ingoverno in esilio con la Repubblica Islamica.
L'Afghanistan è de iure una repubblica islamica. In seguito allapresa di Kabul da parte dei talebani, Ghani lascia il Paese il 15 agosto 2021. Il 17 agosto dello stesso anno, secondo laCostituzione afghana viene nominatoAmrullah Saleh presidentead interim. Il movimento dei talebani ha proclamato, dal 7 settembre 2021,Hibatullah Akhundzada come nuovo capo di Stato, con il titolo di emiro dell'Afghanistan.
Il Primo ministro dell'Afghanistan è ilcapo del governo dello stato asiatico. Il capo del governo, in carica, èMohammad Hassan Akhund, dal 7 settembre del 2021.
La carica governativa, nel corso della storia, è stato oggetto di riforme, di modifiche e di cambiamenti più volte. È stato più volte ripristinato e abolito nei tempi di guerra. Nel 2021, conla ripresa del potere a Kabul, ha ristabilito del ritorno del Primo ministro sotto la guida dei talebani.
IlParlamento è bicamerale: la camera bassa (Wolesi Jirga, Camera del popolo) è composta da 249 membri (dei quali almeno 64 devono essere donne e 10 sono eletti dai nomadiKuchi) ognuno in carica per 5 anni, sono eletti su base distrettuale, a suffragio universale; la camera alta (Mesherano Jirga, Camera degli anziani) è invece composta da 102 membri, un terzo dei quali eletti da consigli distrettuali per 3 anni, un terzo eletti da consigli provinciali per 4 anni e un terzo nominati dal Presidente per un mandato di 5 anni. La camera bassa ha la responsabilità di scrivere e ratificare le leggi e di approvare le azioni del Presidente, mentre la camera alta svolge una funzione prevalentemente consultiva, oltre ad avere in alcuni casi potere di veto.
Nel 2021, con la presa dei talebani nel Paese, il parlamento viene sospeso.
L'economia afgana è una tra le più povere del pianeta e risente dei continui conflitti che si sono susseguiti negli ultimi decenni che hanno distrutto le infrastrutture, sconvolto il sistema sociale, vessato e decimato la popolazione. La produzione di cereali sia per molti contadini sia per gli insorti, principalmente nelle regioni settentrionali, è a conduzione familiare (agricoltura di sussistenza), l'unica coltivazione redditizia è ilpapavero da oppio. I "lavoratori" sono sottopagati (la paga mensile varia da 1 a 3 dollari) ed eventualmente umiliati in pubblico per demolirne lo spirito per rendere più efficiente la produzione.Le strade che transitano aSalang e aTang-e Gharu ebbero un ruolo strategico nei recenti conflitti, l'uso estensivo da parte di veicoli militari ha lasciato le strade in cattive condizioni, diversi ponti bombardati non sono stati ricostruiti, di frequente le strade vengono chiuse a causa dei conflitti nell'area con grave danno al transito di beni di primaria necessità, attrezzature di emergenza e materiali per la ricostruzione destinati all'intero paese. Ampie porzioni di territorio rimangono minate. Il commercio risente della forte concorrenza sleale del contrabbando attuato principalmente attraverso l'Afghan Transit TradeATT.[33]
Fin daglianni settanta sono state fatte ricerche in ambito minerario, che hanno condotto all'elaborazione di mappe dettagliate sulla composizione del sottosuolo afgano da parte di geologi sovietici. Tuttavia non fu possibile all'epoca avviare attività estrattive a causa delle enormi problematiche politiche del paese. Sono attive miniere di modeste dimensioni, a carattere artigianale, con manodopera familiare. Nel 2004 tecnici statunitensi hanno approfondito le ricerche sovietiche, avvalendosi di attrezzature più sofisticate e coprendo più di 2/3 del territorio afgano. I risultati ottenuti hanno portato a concludere che il Paese è ricco di ferro e rame, con riserve di rilevanza assoluta di niobio e litio. Presenti anche giacimenti argentiferi nei pressi di Kabul. Il Paese potrebbe quindi diventare un attore economico molto rilevante a livello mondiale per tali materiali.
Ferrovia in costruzione dal confine uzbeko aMazar-i Sharif, immagine ripresa da un elicottero statunitense.
Posto al crocevia centrale asiatico il paese non ha mai avuto ferrovie. Il fatto è emblematico, dato che tutti i paesi confinanti con l'Afghanistan ne hanno; tale fatto ha costituito un problema più che un vantaggio.
Tutti i paesi confinanti hanno fatto forti pressioni affinché fosse adottata una estensione del loro scartamento nel paese, costituendo tale fatto una evidente testa di ponte privilegiata, utilizzabile per il condizionamento economico del paese, e per favorire i loro commerci. Per tale motivo le pressioni furono sempre eluse e respinte.
Attualmente è stato completato un tratto ferroviario di75 km, sotto assistenzastatunitense, che dalla cittadina afghana di frontiera con l'Uzbekistan,Hairatan, penetra verso sud fino alla cittadina diMazar-i Sharif, con prevista estensione fino aHerat. Il tratto quindi è connesso con la rete dell'Uzbekistan, e adotta loscartamento largo russo di1520 mm, in uso inUzbekistan; il tratto costituirà la prima parte del possibile asse ferroviario settentrionale dell'Afghanistan, con connessione frontaliera settentrionale.
In seguito alla costruzione di questa ferrovia si è verificata una storica apertura di dialogo tra il Governo iraniano ed il Governo afghano, per la costruzione di un tratto ferroviario di 191 chilometri traKhaf,Iran edHerat, Afghanistan, provenendo da ovest, e collegando il sud-ovest dell'Afghanistan con l'Iran settentrionale.Il finanziamento è in gran parte a carico del governo iraniano e in parte a carico del governo afghano. Il finanziamento della ferrovia è supportato da un gruppo di banche asiatiche[34].Il tratto ferroviario è a binario unico ascartamento standard, come è quello iraniano.
Gran parte dell'Afghanistan ha una vegetazione sparsa. Le pendici montuose a oriente sono la zona più verde del paese, conpinete e boschi misti diquerce,ginepri epistacchi. Tutte le foreste afghane sono minacciate daldisboscamento, e si stima che negli ultimi 25 anni il manto boschivo si sia ridotto allo 0,5% circa del territorio del paese - ovvero un sesto di quant'era in passato. Le pianure del nord sono aride e sembrerebbero senza vita, ma nascondono invece un suolo fertile che fiorisce ogni anno con le piogge tra aprile e maggio, trasformando queste spoglie distese in un tappeto verde disseminato ditulipani egenziane. I deserti del sud, sull'altro versante delle montagne, sono raramente interessati da queste precipitazioni e la loro vegetazione si limita in genere a qualchearbusto spinoso, allemimose e alleartemisie[35].
Il leopardo delle nevi, ormai molto raro in Afghanistan.
Con ogni probabilità il più famoso animale afghano è la pecora di Marco Polo (Ovis ammon polii), che prende il nome dal primo viaggiatore che la descrisse al mondo occidentale. Alta un metro al dorso e con manto di color grigio pallido, questa specie di muflone ha gigantesche corna a spirale che possono raggiungere il metro e mezzo di lunghezza. Si tratta di una specie di montagna, presente nelCorridoio del Wakhan e pure in Tagikistan, nella provincia cinese dello Xinjiang e nel Pakistan settentrionale.Marco Polo notò che i pastori locali lasciavano corna e ossa per contrassegnare i sentieri, un po' come fanno oggi wakhi e kirghisi. Esistono poi numerose altre specie di bellissime pecore e capre di montagna, che attualmente sono quasi tutte limitate al Badakhshan e ad altre province che confinano con il Pakistan: tra queste vanno citate ilmarkhor, con le caratteristiche corna a spirale, lapecora urial e il magnificostambecco siberiano.
Prima della guerra queste specie erano diffuse in tutto il paese. Lagazzella dal gozzo, che vive nel deserto ed era cacciata dagli imperatori moghul, rischia ormai l'estinzione in Afghanistan. Dove ci sono le prede non mancano i predatori. Illeopardo delle nevi è uno degli animali più famosi, mentre illeopardo comune è diffuso in pochi esemplari su tutto il territorio afghano, nelle zone di collina, in montagna e nelle pianure. In habitat simili vivono illupo grigio, ormai ridotto a qualche coppia o gruppo familiare anziché (come si potrebbe immaginare) in branchi numerosi, e losciacallo. L'orso bruno vive ancora in Badakhshan e Nuristan, ma non si conosce il numero di esemplari superstiti. Affine al precedente, ma più piccolo, l'orso nero è attestato in qualche raro esemplare nel Nuristan. In passato l'Afghanistan ospitava anche numerosetigri del Caspio (una specie oggi completamente estinta), che vivevano nelle paludi e nelle foreste lungo l'Amu Darya, e ilghepardo asiatico, il quale era usato per cacciare le gazzelle. Piccoli branchi diiene a strisce sono tuttora presenti nella macchia e nei deserti del sud. Ilmacaco reso è l'unico primate esistente in Afghanistan e vive nelle foreste del Nuristan.
In Afghanistan sono state registrate oltre 460 specie di uccelli, e quasi 200 nidificano nel paese. Si tratta in massima parte di specie paleartiche (di provenienza europea, dal Mediterraneo e dal nord dell'Asia), con un numero significativo di specie del subcontinente indiano. Tra gli uccelli più comuni ricordiamo ilmaina, ilpiccione selvatico, ilbulbul e lapoiana, mentre nelle montagne si avvistano regolarmentecorvi egracchi. Tra i grandi rapaci meritano un cenno l'avvoltoio monaco e il gigantescoavvoltoio barbuto, che vivono entrambi nelle zone isolate di montagna. I rapaci sono stati una mercanzia pregiata per alcuni gruppi etnici, e vengono tuttora catturati per la caccia o per essere venduti agli arabi. L'Afghanistan costituisce un importante corridoio per le specie migratorie di avifauna acquatica, mentre la zona meridionale del paese è da sempre uno dei luoghi di svernamento, dal quale in primavera e in estate molte specie si dirigono a nord, oltre ilPasso Salang: si va dalle piccoleanatre e daitrampolieri a specie più grandi come lecicogne; da diversi anni non viene più avvistata lagru siberiana[35].
L'arte preislamica del territorio afgano va inquadrata nella storia dell'arte delle grandi formazioni storico-culturali succedutesi nell'area:achemenide, greco-battriana,partica,sasanide e infine islamica. L'arte islamica fornisce certamente il motivo dominante del paesaggio artistico del paese, che peraltro ha subito danni notevolissimi a causa degli eventi bellici relativi a diverse invasioni recenti (russo-sovietica e euro-americana) e all'endemica guerra civile tra fazioni e tribù rivali. Nel paese sono ancora notevoli i resti di arte buddhista, tra cui sono da ricordare le gigantesche statue dei cosiddetti "Buddha di Bamiyan", divenuti tristemente celebri a causa del brutale cannoneggiamento subito a opera di estremisti religiosi (Talebani) islamici e ora fatti oggetto di progetti di restauro in cui sono coinvolti importanti istituzioni internazionali.
L'importante patrimonio culturale dell'Afghanistan è testimoniato anche dalla presenza di alcuni siti inseriti nellalista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Strumento nazionale afghano è considerato ilRubâb[36]. Una danza tradizionale afghana viene chiamataattan[37]. Tra i cantautori e compositori più affermati ricordiamoAhmad Zahir, considerato spessoicona della musica afghana[38], e ancora la cantanteNaghma e il musicistaIbrahim Ibrahimi.
Le principali lingue, persiano e pashto, parlate nel paese si collegano a due distinte tradizioni letterarie di cui senza dubbio la più vasta e prestigiosa è quella che si innesta nellaletteratura persiana. Quest'ultima è fenomeno internazionale che storicamente oltrepassò i confini delle aree iraniche sia a ovest, in direzione dell'area turco-ottomana, sia a est, verso l'India deiMoghul. L'area afgana ha prodotto dal Medioevo a oggi innumerevoli poeti e scrittori di lingua persiana tra cui spiccano in particolare tre autori mistici considerati vere e proprie glorie nazionali (benché rivendicati con altrettanto ardore dall'Iran), ovvero:Abd Allah Ansari di Herat (1006-1088), grande mistico e santo sufi,Sana'i di Ghazna (XI sec- tra il 1141 e il 1151) autore di poemi mistici e, infine,Rumi di Balkh (1207-1273), considerato in tutto il mondo persofono il maggiore poeta mistico dell'intera ecumenemusulmana.
La letteratura afgana in pashto, pur quantitativamente notevole e in grande crescita nell'ultimo secolo, ha sempre avuto un significato e una importanza essenzialmente locali, risentendo l'influenza sia della letteratura persiana sia delle contigue letterature dell'India. Da ricordare infine che le altre lingue parlate da piccole minoranze (uzbeko, turkmeno, baluchi) si collegano a distinte letterature che hanno tuttavia i loro centri principali oltre confine.
Entrambe le letterature principali, dalla seconda metà dell'Ottocento, si sono mostrate sensibili ai generi (romanzo, teatro), ai movimenti e agli stilemi importati dall'Europa. A partire dalle note vicende belliche che, dagli anni settanta del Novecento in poi, hanno visto l'Afghanistan preda di guerre civili e invasioni straniere, si è pure sviluppata un'ampia letteratura della diaspora, ove emergono scrittori e scrittrici (per tutti si può ricordare l'ormai celeberrimoKhaled Hosseini tradotto in ogni lingua del globo), autore del romanzoIl cacciatore di aquiloni (2003), (con oltre 30 milioni di copie vendute), che si esprimono sempre più spesso in lingue europee toccando i temi delicati della guerra, dell'emigrazione, della differenza, delle relazioni intertribali e interreligiose.
È da ricordare, inoltre, la figura diKhushal Khan Khattak, vissuto nel XVII secolo, e considerato il poeta nazionale dell'Afghanistan.
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A. Bausani,Le letterature del Pakistan e dell'Afghanistan, Sansoni-Accademia, Firenze-Milano 1968.
19 agosto: افغانستان د خپلواکۍ ورځ. Giorno dell'indipendenza dal Regno Unito, in seguito allaTerza guerra anglo-afghana e al Trattato di Rawalpindi (1919).
^Vedi ad es.Ultime notizie su Afganistan, suargomenti.ilsole24ore.com. Allo stesso modo per l'aggettivo esistono le forme "afgano" e "afghano", ma in questo caso è più comune la forma senza "h" (vediafgano, inTreccani.it –Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.) malgrado "gh" traslitteri in modo più appropriato l'originalefonema dellaghayn, suono fricativo della "g" aspra italiana, cioè /ɣ/.
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