Achille Talarico (Catanzaro,22 gennaio1837 –Napoli,24 marzo1902) è stato unpittoreitaliano.
Figlio di Antonio - commerciante ortofrutticolo - e di Maria Corrado, si formò a Napoli nell'atelier diGiuseppe Mancinelli; s'iscrisse più tardi all'Accademia di belle arti di Napoli e divenne un allievo diDomenico Morelli. Espose a Milano, nel 1865, il dipintoUn paggio e il dipintoAmilcare fa giurare ad Annibale odio eterno contro i Romani.[1]
Nel 1864, alla terza esposizione della Promotrice di Napoli presentòLe ricordanze[2] e alla quinta esposizione, del 1867, espose l'operaDopo un ballo, nota anche col titolo:Dopo una festa in maschera,[3] tela che fu acquistata dalMuseo di Capodimonte.

Inviò opere all'Esposizione universale di Vienna del 1873 e nel 1882 presentò ad una mostra all'Accademia di Brera la telaI coniugi Sannini.[1] Il suoRitratto di signora, esposto a Roma nel 1883, è stato ricordato dal deputatoFrancesco De Renzis, nel suo libroConversazioni artistiche.[4][5]
Diventò amico dello scrittoreVittorio Imbriani. Fu nominato professore onorario dell'Istituto di belle arti di Napoli. Tra i suoi allievi, il pittore napoletanoGiuseppe Costa.
Dalla moglie Agnese Arena ha avutoVirginia Talarico (1871-1953) soprano, Erminia (1867-1937), Achille violinista, Lucia e Alfredo (1881-1915). Sua nipote Angelina Talarico (figlia di suo fratello Cesare) ha sposato il pittoreRaffaele Tafuri (1857-1929).
Achille Talarico è stato sepolto nelCimitero di Poggioreale.
Dipinti di Achille Talarico si conservano a Roma, allaGalleria nazionale d'arte moderna e contemporanea; a Firenze, aPalazzo Pitti;[6] e a Napoli, alMuseo di San Martino.
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