L'acero minore (Acer monspessulanumL., 1753), noto anche comeacero trilobo,cestuccio,acero spino,acero di Montpellier, è una specie diffusa nelle aree submontane dei Paesi delMediterraneo[2].
Il portamento è quello di un arbusto o di un alberello di dimensioni modeste. Raggiunge in genere i 5-6 metri, meno frequentemente può arrivare a poco più di 10 metri d'altezza. Il fusto ha una corteccia bruna e la chioma è tondeggiante.
Lefoglie sono opposte e semplici, con lamina trilobata lunga 4–6 cm e margine intero, di consistenza coriacea, pubescenti sulla pagina inferiore.
Ifiori sono piccoli e giallastri, riuniti incorimbi ascellari, pendenti in piena fioritura. Sono visitati dalleapi per ilpolline ed ilnettare.[3]
Il frutto è unadisamara con ali poco divaricate, quasi parallele.
L'acero minore è una specie tipicamente mediterranea, termomesofila, resistente alla siccità. Vegeta nei boschi termomesofili di latifoglie.
Il suo areale di vegetazione comprende l'Europa meridionale, ilNordafrica e l'Asia occidentale. InItalia vegeta prevalentemente nella sottozona calda delCastanetum in tutta la penisola, nelle isole, inLiguria. Nell'Italia settentrionale è presente solo nei versanti meridionali della fascia pedemontana inLombardia eVeneto, oltre che nella fascia appenninica dell’Emilia-Romagna. Nelle aree più calde è una specie presente nelle stazioni più fresche, tipicamente associato allaroverella nellaforesta mediterranea decidua. Sporadicamente può trovarsi come essenza minore nellaforesta mediterranea sempreverde.
- ^(EN) Crowley, D., Rivers, M.C. & Barstow, M. 2018,Acer monspessulanum, suIUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2,IUCN, 2020.URL consultato il 18 febbraio 2023.
- ^(EN)Acer monspessulanum, suPlants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew.URL consultato il 18 febbraio 2023.
- ^(FR)Acer monspessulanum & Apis mellifera, suFlorabeilles, 27 febbraio 2014.URL consultato l'8 marzo 2020(archiviato dall'url originale il 12 agosto 2020).
- Sandro Pignatti (1982).Flora d'Italia. Volume 2. Edagricole, Bologna: 70.ISBN 88-206-2311-0.
- Eugenio Baroni (1977).Guida botanica d'Italia. 4. ed. Cappelli, Bologna: 75-76.
- Giovanni Bernetti (1995).Selvicoltura speciale. UTET, Torino: 337-339.ISBN 88-02-04867-3.
- Mario Rigoni Stern (2008). " Le vite dell'altipiano". Einaudi