Abū Muslim, nome completo ʿAbd al-Raḥmān ibn Muslim al-Khurāsānī (in araboأبو مسلم عبد الرحمن بن مسلم الخراساني?,Abū Muslim ʿAbd al-Raḥmān b. Muslim al-Khurāsānī;700 circa –755), è stato ungeneralearabo opersiano.
Abū Muslim nacque forse nella città diBalkh del lontanoKhorasan (modernoAfghanistan), ma crebbe inIraq, aKufa. Fu il primo generaleabbaside, forse di originepersianatagica, che avviò e condusse a termine la cosiddetta "rivoluzione abbaside" che portò al crollo della dinastiaomayyade nel750. Un'altra ipotesi lo vuole invecearabo dellatribù dei Banū ʿIjl.
Il suo sostegno alla causa abbaside fu dovuto prima all'incontro con l'ImamabbasideIbrahim ibn Muhammad, avvenuto durante la sua prigionia per attività anti-omayyadi nel 741, e più tardi all'amicizia personale conAbu l-Abbas al-Saffah, futuroCaliffo.
Con la morte del Califfo omayyadeHisham ibn 'Abd al-Malik nel743, il mondoislamico si avviò a una guerra dinastica che divenne subito una guerra civile. Abū Muslim fu inviato dagli Abbasidi, prima a scopo propagandistico e poi come organizzatore a loro nome della macchina propagandistica (daʿwa) in favore del legittimismo dell'Ahl al-Bayt.
Nel dicembre del 747 (o gennaio 748) conquistòMerv, sconfiggendo il governatore omayyadeNasr ibn Sayyar e Shaybān al-Kharijī, unkharigita aspirante anch'egli al califfato.
Abū Muslim divenne governatore di fatto del Khurāsān e acquisì fama come generale nel tardo 740, sconfiggendo la ribellione dei contadini del Bihafarid e ricevendo il sostegno per questa impresa sia damusulmani sia dazoroastriani.
Nel 750 Abū Muslim divenne comandante dell'esercito abbaside che, sotto la guida di Qahtaba, sconfisse gli Omayyadi nellabattaglia dello Zab, occupandoDamasco (capitale del Califfato) e sconfiggendo l'ultimo califfoMarwan II che cadde aBusir nel 750. Il ruolo eroico nella "rivoluzione" e la sua abilità militare lo resero straordinariamente molto popolare.
Ilcaliffoabbasideal-Mansur (754-775), fratello di Abū l-ʿAbbās e suo successore, temendone la crescente popolarità, lo fece uccidere. Quando lo zio del nuovo califfo, ʿAbd Allāhb. ʿAlī si ribellò, ad Abū Muslim fu assegnato il compito di contrastarlo ed egli, ancora una volta, si dimostrò il miglior sostegno della dinastia, sconfiggendo ʿAbd Allāh e consegnandolo a suo nipote che lo fece giustiziare. Abū Muslim, signore di fatto del Khurāsān, fu convocato nel 755 a corte ed egli, pur sospettando un complotto ai suoi danni, ubbidì.
Nell'incontro con al-Mansūr il califfo gli rinfacciò tutto ciò che Abū Muslim aveva fatto, accusandolo di tradimento. Abū Muslim, catturato da cinque guardie del Califfo, fu subito ucciso e il suo corpo, mutilato, fu gettato nel fiume Tigri.
Abū Muslim dopo la sua morte divenne una figura leggendaria in Khurāsān e nelle aree vicine per molti in Persia, e in suo nome sorse la confraternita dellaAbū Muslimiyya che lo idealizzò facendogli assumere tratti sovrumani di difensore degli oppressi.
- R. N. Frye, “The role of Abu Muslim in the ʿAbbasid revolt”, in:Muslim World, 1947, pp. 28–32.
- Sabatino Moscati, “Studi su Abu Muslim” I-III, inRendiconti dell'Accademia nazionale dei Lincei, Roma, 1949, pp. 323–335 e 474-495; 1950, pp. 89–105.
- Irène Mélikoff,Abu Muslim, le «porte-hache» du Khorassan, Parigi, Adrien Maisonneuve, 1962.
- Lemma «Abū Muslim», su:Encyclopédie de l'Islam (S. Moscati), 1975.
- Azim Malikov. "The Cult of Abu Muslim and His Companions in Central Asia: Variants of Mythologization", in:Etnograficheskoe obozrenie №3, 2020, pp. 141-160.