| Abu Ahmad al-Kuwayti | |
|---|---|
| Nascita | Kuwait, 1978 |
| Morte | Abbottabad, 2 maggio2011 |
| Cause della morte | Ucciso in combattimento |
| Etnia | Pakistanopashtun/Arabo |
| Religione | Islamismo |
| Dati militari | |
| Paese servito | Al Qaida |
| Forza armata | Milizia diAl Qaida |
| Specialità | Terrorista |
| Grado | Comandante |
| Guerre | Guerra civile in Afghanistan (1996-2001) Guerra in Afghanistan (2001-2021) |
| Battaglie | Battaglia di Tora Bora (WIA) Operazione Lancia di Nettuno† |
| Altre cariche | Assistente e messaggero di Osama bin Laden |
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Abū Aḥmad al-Kuwaitī, noto anche comeShaykh Abu Ahmed,Arshad Khan eMuhammad Arshad, (Kuwait,1978 –Abbottabad,2 maggio2011), è stato unterrorista emilitarepakistano, nato inKuwait, membro dial-Qāʿida e corriere per conto diOsama bin Laden.Secondo documenti segreti, al-Kuwaiti sarebbe stato uno dei pochi uomini in cui Osama bin Laden aveva completa fiducia, tanto da fargli dire che era il suo "corriere preferito, nonché braccio destro". Ha condiviso la clandestinità del suo capo, vivendo accanto a lui per un buon numero di anni ed è stato ucciso accanto a lui nel corso dell'operazione lancia di Nettuno, l'assalto al rifugio di Osama bin Laden effettuato dal gruppo scelto deiNavy SEAL statunitense nel maggio del 2011.

Al-Kuwaiti era un pakistanoPashtun, nato e cresciuto in Kuwait, che parlavapashtu con accento cittadino e con un buon livello culturale earabo. Era unprotégé diKhalid Shaykh Muhammad e si dice che fosse stato lui a impartire a Karachi l'addestramento informatico agli attentatori dell'11 settembre 2001 alWorld Trade Center. Al-Kuwaiti fu implicato in quegli attacchi, dopo i quali ricevette assistenza daRidwan Isam al-Din (di orientamentofondamentalista), che fornì un asilo sicuro a lui e ai suoi più stretti collaboratori nella sua abitazione, in un tranquillo quartiere diKarachi.[1]
Un documento di provenienza dal carcere speciale di Guantánamo, divulgato daWikiLeaks e datato 16 gennaio 2008, rivelava che Abu Ahmad al-Kuwaiti era stato ferito mentre fuggiva daTora Bora dopo labattaglia colà svoltasi nel dicembre del 2001 e che era poi morto per le ferite alle braccia. Il documento sosteneva che era un operativo di medio livello dial-Qāʿida, che aveva facilitato i movimenti e fornito sicuro rifugio ad alti membri di al-Qāʿida e alle loro famiglie. Parlando siaarabo siapashtu, al-Kuwaiti era in grado di comunicare e destreggiarsi facilmente tra i membri arabi di al-Qāʿida e gli elementi tribali di etniaPashtun delPakistan.[2]
Contraddicendo quanto contenuto nel rapporto, nel 2009 dei funzionari statunitensi, usando informazioni raccolte da detenuti delcarcere speciale militare diGuantánamo Bay (in special modo daHassan Ghul nel 2004), scoprirono che egli viveva adAbbottabad. Da Ghul, l'intelligence degli Stati Uniti seppe che al-Kuwaiti era anche intimo del successore di Khalid Shaykh Mohammed, ossiaAbu Faraj al-Libi. Ghul rivelò inoltre che al-Kuwaiti non veniva visto da diverso tempo, fatto che portò i funzionari statunitensi a sospettare che egli fosse in viaggio con Osama bin Laden.
Al-Kuwaiti venne infine rintracciato aPeshawar da pakistani che lavoravano per laCIA. LaNational Security Agency intercettò delle chiamate telefoniche fatte dai parenti di Abu Ahmad al-Kuwaiti dalgolfo Persico, grazie alle quali riuscì a identificare la dimora a Abbottabad, in cui viveva Abu Ahmad al-Kuwaiti. Nell'agosto del 2010 gli agenti identificarono l'abitazione e, dopo una incessante sorveglianza, si convinsero che lo stesso edificio desse rifugio a un esponente di spicco di al-Qāʿida.[3]

Usando fotografie prese da satelliti e relazioni dei servizi d'intelligence, la CIA cercò di identificare gli abitanti del complesso fortificato di Abbottabad. In settembre giunse alla conclusione che il compound "era stato costruito per nascondere una persona importante" ("custom built to hide someone of significance") e che era assai verosimile che Osama bin Laden fosse lì residente. Al-Kuwaiti fu detto identificato come uno dei due uomini alti, barbuti e di carnagione chiara, che sostenevano di essere di etniaPashtun, noti alla comunità locale per vivere in quella casa e presenziare occasionalmente alle cerimonie funebri del posto.
Ad Abbottabad al-Kuwaiti si faceva chiamare Arshad Khan e suo fratello (o suo cugino) si faceva chiamare Tareq Khan. I due asserivano di essere originari di un villaggio vicino alla cittadina diCharsadda, nella provincia di confine del nord-ovest pakistano, e che dovevano la loro agiatezza alla loro famiglia, proprietaria di un hotel aDubai, e alla loro attività quali cambiavalute, asserendo inoltre che lo scopo delle alte mura dell'edificio era quello di tenere lontani i nemici, che si erano fatti numerosi con la loro precedente occupazione. Egli era descritto come "un uomo amichevole originario delle aree tribali pakistane".
Abu Ahmad al-Kuwaiti venne ucciso adAbbottabad il 2 maggio2011, nel corso dell'Operazione Lancia di Nettuno organizzata daicorpi d'élite delDEVGRU deiNavy SEALs per catturare o uccidereOsama bin Laden.