Il club originale fu fondato nel 1926 dal marcheseLuigi Ridolfi Vay da Verrazzano[3] comeAssociazione Calcio Firenze, mutando denominazione l'anno seguente temporaneamente inAssociazione Fiorentina del Calcio e poi stabilmente inAssociazione Calcio Fiorentina, quest'ultima mantenuta fino alla rifondazione del 2002: la nuova società giocò la stagione seguente sotto il nome diFlorentia Viola, prima di adottare l'attuale denominazione al termine della stessa.
Nel corso dellapropria storia è stata per due voltecampione d'Italia, nel1955-1956 e nel1968-1969; in ambito nazionale ha inoltre vinto seiCoppe Italia e unaSupercoppa italiana. È stata la prima squadra italiana a vincere unacompetizione UEFA, laCoppa delle Coppe nell'edizione1960-1961, nonché una delle quindici squadre europee e una delle due sole italiane, assieme allaJuventus, che hanno disputato almeno una finale delle tre storiche competizioni confederali:[4] laCoppa dei Campioni nel1957 – prima squadra italiana a raggiungere la finale della massima competizione europea per club –, la Coppa delle Coppe nel 1961 e nel1962 – prima squadra italiana a disputare due finali confederali consecutive – e laCoppa UEFA nel1990; è inoltre il primo club ad avere giocato le finali delle quattro principali competizioni UEFA a eliminazione diretta, con l'ulteriore raggiungimento delle finali diUEFA Europa Conference League nel2023 e nel2024.
Il colore sociale è ilviola, scelta cromatica voluta espressamente dallo stesso Ridolfi nel 1929; altri segni distintivi della società sono laCanzone viola, inno ufficiale composto daMarcello Manni e reinterpretato e arrangiato nel 1965 daNarciso Parigi, e lo stemma, caratterizzato da ungiglio rosso su sfondo bianco,simbolo della città toscana. Inizialmente la sede delle partite casalinghe era lostadio Velodromo Libertas, mentre dal 1931 la squadra disputa i propri incontri casalinghi nellostadio Artemio Franchi, giàGiovanni Berta e poiComunale.
Dopo l'incorporazione nel club dell'Itala Football Club e la promozione a tavolino del1927-1928 nonostante ilcaso Savoia-Fiorentina,[10] i Gigliati disputarono la prima loro stagione nella massima serie, laDivisione Nazionale, terminata all'ultimo posto in classifica; nonostante il regolamento prevedesse per loro la Prima Divisione, vennero ripescati e inseriti inSerie B per allargamento dei quadri.[11] Nel 1929, in una amichevole con laRoma, la squadra toscana indossò per la prima volta maglie di colore viola.[12] I viola vinsero ilcampionato 1930-1931, ottenendo così la loro prima promozione inSerie A.[8]
La Fiorentina per la prima volta campione d'Italia nel1955-1956.
Per tutti gli anni 1960, considerati il decennio d'oro della storia viola,[26] la Fiorentina stazionò nelle prime posizioni della Serie A, vincendo laCoppa Mitropa e laCoppa Italia nel 1966. Nellastagione 1968-1969 la squadra viola, formata da molte giovani promesse per cui venne chiamata "Fiorentina Ye-Ye", conquistò il suo secondo titolo nazionale, conBruno Pesaola come allenatore.[26][30]
La Fiorentina per la seconda volta scudettata nel1968-1969.
I primi anni 1970 videro la Fiorentina in calo rispetto ai risultati dei decenni precedenti; nel 1975 tuttavia la società viola vinse la sua quartaCoppa Italia e laCoppa di Lega Italo-Inglese.[31] Nel decennio successivo subentrarono alla presidenza iPontello, che attuarono alcune scelte societarie contestate dai tifosi, come il cambio dell'inno e dello stemma.[32] Nel1981-1982 i viola contesero fino all'ultima giornata lo scudetto allaJuventus.[33] Nel 1990 la squadra raggiunse lafinale della Coppa UEFA, sconfitta nuovamente dalla squadra bianconera, in un torneo che ha visto per la prima volta due squadre italiane contendersi un trofeo confederale.[34]
Nello stesso anno i Pontello cedettero il pacchetto azionario di maggioranza aMario Cecchi Gori. Nel1992-1993, dopo cinquantaquattro anni nella massima serie italiana, i gigliati retrocedettero in Serie B, ma risalirono immediatamente in Serie Adopo un anno,[35] ottenendo anche la terza promozione. Il nuovo ciclo, cominciato nel 1993 con la presidenza diVittorio Cecchi Gori, ebbe risultati altalenanti in campionato nelle stagioni successive, arrivando due volte al terzo posto, nel1995-1996 e nel1998-1999 e vincendo laCoppa Italia e laSupercoppa italiana nel 1996.[36] Nella stagione 1999-2000 la Fiorentina tornò nella massima competizione internazionale dopo trent'anni disputando laUEFA Champions League e nell'annata seguente, con alla guida tecnica l'esordienteRoberto Mancini, vinse per la sesta volta laCoppa Italia.[37]
Una formazione della Fiorentina 1989-1990, finalista di Coppa UEFA.
Nell'estate 2001 il tribunale civile di Firenze avviò una procedura difallimento a carico della società, che, nonostante le cessioni dei suoi giocatori più illustri comeBatistuta,Rui Costa eToldo, versava in una grave crisi di bilancio.[38] In questa difficile situazione finanziaria, nel2001-2002 la Fiorentina retrocedette in cadetteria, unadébâcle che non si ripeteva dal 1993, giocando uno dei peggiori campionati della sua storia. Successivamente, a causa dei mancati pagamenti degli stipendi di calciatori e dell'impossibilità di sostenere gli sforzi economici relativi alla partecipazione al successivo campionato, la società non poté iscriversi allaSerie B 2002-2003 e venne in seguito dichiarata fallita.[39][40]
Il 1º agosto 2002 venne fondata laFiorentina 1926 Florentia daLeonardo Domenici, allorasindaco di Firenze; la nuova società, che venne iscritta allaSerie C2, venne acquistata daDiego Della Valle e rinominataFlorentia Viola.[41] Iltorneo fu vinto dai Gigliati, che, in seguito alcaso Catania e al fallimento delCosenza, vennero eccezionalmente ripescati in Serie B permeriti sportivi e per bacino d'utenza.[42] Lastagione 2003-2004 vide la Fiorentina tornare in Serie A dopo lo spareggio interdivisionale contro ilPerugia. Dopo una salvezza ottenuta all'ultima giornata nel2004-2005, i viola furono coinvolti nello scandaloCalciopoli, che li penalizzò sia nellastagione 2005-06, estromettendoli dalle coppe europee, sia inquella successiva:[43] in quest'ultima, malgrado i punti di penalizzazione, i gigliati riuscirono ugualmente a qualificarsi allaCoppa UEFA 2007-2008 dove si spinsero sino alle semifinali.[32]
Nel decennio seguente i toscani raggiunsero la finale diCoppa Italia 2013-2014 e le semifinali diEuropa League 2014-2015. Sul finire dello stesso, il 6 giugno 2019 si chiuse dopo diciassette anni l'era Della Valle, con la società viola che passò in mano all'imprenditore italo-statunitenseRocco Commisso.[44] Nella stagione 2022-2023 la squadra disputò le finali diCoppa Italia e, prima finale confederale dopo trentatré anni, diEuropa Conference League, ma venne battuta in entrambe le occasioni; tornò in finale diEuropa Conference League nella stagione successiva, uscendone nuovamente sconfitta.
1926-1927 - 6ª nel girone C della Lega Nord diPrima Divisione. Cambio denominazione prima inAssociazione Fiorentina del Calcio e poi inAssociazione Calcio Fiorentina.
1º agosto 2002 - La società viene esclusa dal campionato diSerie B 2002-2003 per inadempienze finanziarie e viene rifondata col nome diFlorentia Viola ripartendo dal campionato in Serie C2 permeriti sportivi.
2002-2003 - 1ª nel girone B dellaSerie C2. Inizialmente promossa in Serie C1, viene successivamentepromossa d'ufficio in Serie B per meriti sportivi, in sostituzione del Cosenza fallito e con il nuovo nome diACF Fiorentina.
La Fiorentina indossa generalmente una divisa di coloreviola, spesso erroneamente associato anche alla città diFirenze, che invece ha nel suo simbolo il bianco e il rosso, utilizzati dalla squadra fiorentina agli inizi della sua storia,[47] come simbolo della fusione tra ilClub Sportivo Firenze e laPalestra Ginnastica Fiorentina Libertas.[48] Questi colori vennero usati fino al22 settembre 1929, quando, in un'amichevole disputata contro laRoma, la Fiorentina indossò per la prima volta la maglia viola con il giglio rosso sul petto.[12] Secondo la tradizione, questo sarebbe il risultato di un lavaggio errato delle maglie bianco-rosse in un fiume; in realtà venne scelto direttamente daLuigi Ridolfi,[47] dopo un'amichevole nel 1928 con l'Újpesti TE.[48]
Tra gli anni 1930 e 1970, la tenuta non ebbe grandi modifiche;[49] il colore base della maglia, di produzione artigianale e generalmente in lana, fu sempre il viola, mentre i calzoncini erano di colore nero o, più comunemente, bianco.[49] Nel 2007, la divisa viola si è classificata 19ª nella lista delle 50 maglie più belle della storia del calcio, redatta dal quotidianobritannicoThe Times.[50]
Gabriel Batistuta in azione nella stagione 1996-1997 nel tradizionale completo viola della squadra.
Fin dalla sua introduzione nel 1947, la Fiorentina ha generalmente indossato una maglia da trasferta di colore bianco; tuttavia nei primi anni della sua storia, quando la divisa era bianco-rossa, utilizzò una tenuta a strisce verticali di questi stessi colori, con pantaloncini e calzettoni neri. Fin daglianni cinquanta, negli incontri in cui viola e bianco potevano confondersi con le maglie degli avversari, la Fiorentina sfoggiava occasionalmente divise alternative rosse, gialle o verdi; la prima effettiva terza maglia venne introdotta soltanto a partire dal 1996.[48]
Simboli ufficiali
Stemma
Il simbolo della Fiorentina è da sempre ungiglio bottonato di colorerosso su campo bianco, principalesegno distintivo di Firenze derivante dallo stemma araldico diUgo II di Toscana. Se nei primi tempi si usava direttamente lo stemma comunale, col tempo questo ha subìto varie modifiche, passando dal tradizionale scudo a un campo bianco romboidale, disegnato direttamente dal marchese Ridolfi, fino al "giglio alabardato" della proprietà Pontello.[32][47]
Nel 1991 la proprietà Cecchi Gori adotta un nuovo stemma, inserendo un giglio stilizzato fiorentino (rosso in campo bianco) all'interno di una losanga bordata d'oro; le iniziali della società (bianche e rosse su fondo viola) sono poste in uno spazio compreso fra due ulteriori filetti d'oro che partono dagli angoli opposti della losanga per congiungersi al di sotto del suo angolo inferiore.[32] Tale logo viene usato pressoché ininterrottamente — con la sola eccezione della stagione 2002-2003, vissuta sotto il nome diFlorentia Viola e contraddistinta da un semplice giglio rosso — fino al 2022, quando la proprietà Commisso introduce l'ultimorestyling dello stemma societario, che riportain auge lo stile romboidale unendo lo storico giglio rosso a una grande "V" viola.[51]
L'inno della Fiorentina, intitolatoCanzone viola ma conosciuto anche comeO Fiorentina, venne scritto nel 1930 daMarcello Manni e musicato da Marco Vinicio. I primi tifosi della squadra toscana, riuniti nell'"ordine del Marzocco", fecero stampare un volantino con il testo di questa canzone, distribuendolo al pubblico dello stadio in via Bellini, per farlo cantare a tutti i tifosi e facendolo così divenire l'inno della Fiorentina.Narciso Parigi ne fece unacover nel 1954; alcuni anni dopo, nel 1964, la cantò nuovamente, modificandone significativamente il testo. Quest'ultima versione sostituì l'edizione originale come inno della Fiorentina e, da allora, viene eseguita allo stadio Franchi prima di ogni partita della squadra.[52]
Per molti anni la Fiorentina aveva anche un "co-inno" ufficiale, chiamatoAlé Alé Fiorentina, scritto da Corsini, Gallerini, Dolcino e interpretato sempre da Narciso Parigi. Questa canzone veniva eseguita, nelle gare casalinghe, quando la squadra viola faceva il suo ingresso in campo nel secondo tempo; l'usanza del doppio inno è poi caduta in disuso. Nel 1981 la dirigenza della società viola adottò per un breve periodo un nuovo inno,La Fiorentina, che, pur essendo inno ufficiale sino al 1990, non venne mai amato dai tifosi, che continuarono a preferirgli il brano precedente.[52]
Agli inizi della suastoria, tra il 1926 e il 1931, la Fiorentina disputava i suoi incontri interni nellostadio di via Bellini, in passato utilizzato dalla Libertas. Tra il 1930 e il 1932 venne costruito, per volontà diLuigi Ridolfi,[13] un nuovo stadio, su progetto diPier Luigi Nervi, chiamatoStadio Giovanni Berta e inaugurato il 13 settembre 1931 con la partita tra Fiorentina eAdmira Vienna. L'opera, ricca di elementi architettonici innovativi, come la pensilina priva di sostegni intermedi, le scale elicoidali e la torre di Maratona, è ritenuta come un capolavoro dell'architettura italiana degli anni 1930.[54] Un altro importante elemento è il terreno di gioco, il cui drenaggio è considerato tra i migliori in Europa.[13][55]
Alla fine delseconda guerra mondiale, con lacaduta del fascismo, il nome dell'impianto venne cambiato inStadio Comunale; nel corso della sua storia, fu sede di alcuni incontri calcistici delcampionato del mondo 1934, del torneo olimpico diRoma 1960 e delcampionato d'Europa 1968; in occasione delcampionato del mondo 1990 l'impianto fiorentino ha subito importanti interventi strutturali, affidati all'architettoItalo Gamberini.[13] Dal 1993, lo stadio è intitolato adArtemio Franchi, tra i più importanti dirigenti sportivi italiani.[55] Di proprietà delComune di Firenze, l'impianto ha una capienza di 43 147 posti.[2] Con le esigenze del calcio moderno, l'impianto risulta obsoleto, con notevoli problemi di efficienza e funzionalità; per questi motivi da tempo si parla della costruzione di un nuovo stadio a Firenze di proprietà della stessa società, inserito nel progetto chiamatoCittadella Viola.[56][57]
Dal 12 luglio 2023 il centro di allenamento della squadra è il Viola Park, situato nel comune diBagno a Ripoli. Si tratta di una struttura dall'ampiezza di 22 ettari con dodicicampi da calcio, di cui uno stadio da 3 000 posti deputato a campo casalingo per le squadrePrimavera efemminile, e uno da 1 500 posti per le giovanili.[58]
Fino al 2023 la squadra aveva fatto base per i suoi allenamenti presso ilCentro sportivo Davide Astori, conosciuto in precedenza come iCampini, una struttura polifunzionale sita nel plesso dello stadio Artemio Franchi di Firenze.[59][60]
Società
Rocco Commisso (qui nel 2007), proprietario della Fiorentina dal 6 giugno 2019
Il club venne fondato il 29 agosto 1926 comeassociazione, con il nome "Associazione Calcio Firenze", dalla fusione delle sezioni calcistiche delClub Sportivo Firenze e dellaPalestra Ginnastica Fiorentina Libertas,[61] assumendo fin dal primo incontro ufficiale il nome di "Associazione Fiorentina del Calcio" e divenendo nel 1927 "Associazione Calcio Fiorentina";[62][63] il 21 giugno 1967 l'associazione fu trasformata in unasocietà per azioni[64] con la stessaragione sociale, che venne esclusa il 1º agosto 2002 dalcampionato italiano di calcio per inadempienze finanziarie con fallimento del successivo 27 settembre;[65] una nuovasocietà a responsabilità limitata, con la denominazione di "Fiorentina 1926 Florentia"[66] fu costituita il giorno seguente[67] e, dieci giorno dopo, cambiò nome in "Florentia Viola"[67] venendo iscritta dallaFederazione Italiana Giuoco Calcio in un campionato professionistico a rappresentare il precedente club viola; il sodalizio ricostituito, che nel frattempo era divenuto nuovamente una società per azioni, il 28 giugno 2003 riassunse la precedente denominazione ufficiale di "ACF Fiorentina" a seguito dell'acquisto del marchio della vecchia società fallita.[67][68] L'ultima modifica societaria è del dicembre 2021, con la trasformazione dell'ACF Fiorentina in una società a responsabilità limitata.[69]
Dal 6 giugno 2019 il club è controllato dall'imprenditoreitaloamericanoRocco Commisso:[72] questo è esercitato, dal 26 ottobre 2022, tramite lasocietàstatunitense Columbia Soccer Ventures LLC,[73] proprietaria del club viola con il 100,00% del capitale in qualità di socio unico e, a sua volta, di appartenenza per intero alla società statunitense JMCC Corporation,[73]holding finanziaria di Commisso,[73] della quale fa parte anche la squadra deiNew York Cosmos. In precedenza, dal 2019 al 2022, questo controllo del club da parte della JMCC Corporation era avvenuto tramite la società italiana New ACF Fiorentina s.r.l., creata appositamente per l'acquisto della squadra da parte di Commisso e, in seguito, fusa direttamente con la società viola.[73]
La società viola non possiede, al 2023, societàcontrollate ocollegate,[74] ma fino al 2020 eracapogruppo del "Gruppo ACF Fiorentina S.p.A.",[74] del quale facevano parte anche le controllate: Fiorentina Women's FC SSD a r.l. (al 100%) che si occupava della gestione dellasquadra femminile;[74] Firenze Viola s.r.l. (al 100%) che si occupava della gestione del marchio;[74] Promesse Viola s.r.l. (al 100%) che si occupava della gestione dellasettore giovanile;[74] il 18 giugno 2020 la proprietà procedette all'operazione di fusione delle tre società controllate con la società capogruppo.[74]
NellaDeloitte Football Money League, rapporto stilato fin dal 1997 dalla società di revisione e consulenza aziendale statunitenseDeloitte Touche Tohmatsu, che prende in esame annualmente i trenta club europei di calcio con il maggior fatturato per ricavi operativi,[75] la Fiorentina è stata rilevata in tre occasioni, con il migliore piazzamento nella classifica del 2001 (quattordicesimo posto)[76] e con il fatturato per ricavi più alto delle tre rilevazioni nella classifica del 2011 (106,4 milioni di euro, al ventunesimo posto).[77] Il valore delbrand Fiorentina è stato inserito una volta nel prospetto stilato annualmente dal 2010 dalla società di consulenza globale per la valutazione dei marchi, l'inglese Brand Finance, con cinquantesimo posto del 2022;[78] fuori da questa graduatoria, nel 2023 ilbrand viola è comunque al settimo posto inItalia, per un valore di 90 milioni di euro.[79]
Il club è membro ordinario dell'Associazione dei club europei,[80] organismo privato che rappresenta le società calcistiche a livello europeo e riconosciuto dall'UEFA.
La Fiorentina è attiva nel campo sociale eumanitario, soprattutto durante l'era Della Valle, istituendo un "modello Fiorentina". Il 7 luglio 2008 venne costituita laFondazione Fiorentina Onlus,[94] che si impegna attivamente per la difesa dei diritti fondamentali della persona, occupandosi di bambini, di malati, oltre che occuparsi della valorizzazione del patrimonio culturale e artistico di Firenze e della Toscana.[56]
Dall'agosto 2010, la Fiorentina è protagonista di una sponsorizzazione solidale, finanziandoSave the Children, una delle maggioriorganizzazioni non governative, già supportata nel 2008,[94][95] che presta aiuti immediati alle comunità in difficoltà e soccorso alle famiglie e ai bambini colpiti da disastri e catastrofi naturali, da conflitti e guerre.[96] Il club viola, in particolare, adottò il progettoEvery One.[94]
Il settore giovanile della Fiorentina è formato da nove squadre che giocano nei campionatiPrimavera,Allievi Nazionali e Regionali,Giovanissimi Nazionali, Regionali, Esordienti Regionali e Provinciali A e B e Pulcini. Le formazioni più esperte giocano nel campo "Poggioloni" diFiesole-Caldine, mentre le altre squadre nei campi minori di Firenze.
Nell'estate 2015 è stata istituita la sezione femminile del club, ilFiorentina Women's Football Club, che ha raccolto l'eredità delFirenze, fondato nel 1979.[102] Ha esordito nel successivocampionato diSerie A ed è divenuta campione d'Italia nella stagione2016-2017;[103] nello stesso anno ha vinto laCoppa Italia.[104] La Fiorentina femminile ha anche squadre giovanili iscritte nei rispettivi campionati.
Nellaletteratura,Indro Montanelli, tifoso viola e consigliere onorario della società negli anni 1990, inserì la Fiorentina in numerosi suoi scritti; neI rapaci in cortile diIncontri (1952) parla della squadra viola in termini di risultati e qualità,[106] mentre neI conti con me stesso. Diari 1957-1978 racconta del club toscano, soprattutto degli anni del primo scudetto.[107] Anche il poetaFranco Scataglini cita il club nel suoRimario Agontano (1987), nella poesiaPartita,[108] ricordando la sfidaAnconitana-Fiorentina del gennaio 1946.
Musica
La società gigliata viene infine citata nellamusica; nel 1964 esce in un 45 giriI magnifici undici, canzone per la Fiorentina cheNarciso Parigi scrisse insieme aMogol eCarlo Donida Labati per "Una canzone per la vostra squadra", festival organizzato dall'Assessorato al Turismo diSanremo e daGianni Ravera nelTeatro Ariston. La canzone viene rieditata dallo stesso Parigi nel disco da lui direttoItalia, America e ritorno e cantata da Lorenzo Andreaggi nel 2020.[109] Nel luglio 1981,Enzo Jannacci pubblicò, inE allora...Concerto,Bandiera fiorentina,[110] mentre nel 1998,Pupo incise un brano,È Fiorentina, proposto senza esiti positivi come nuovo inno ufficiale. Nel 1980 lo stesso Pupo aveva dedicato una parte di una strofa della canzoneFirenze Santa Maria Novella alla Fiorentina e al suo capitano di alloraGiancarlo Antognoni.Don Backy compose poi nel 1982 un altro brano dedicato alla squadra gigliata,Viola d'amore,[111] mentre nel 2019 scrive perNarciso Parigi una canzone dedicata alla città dove viene nominata anche la Fiorentina:Firenze storia, incisa poi nel 2021 da Lorenzo Andreaggi.[112] Nel 2016, per i novant'anni della Fiorentina,Lorenzo Baglioni compone su commissione della dirigenza90 anni viola.[113] Nel 2022 esce un'altra canzone dedicata alla squadra viola e sempre commissionata dalla dirigenza:Questa è Firenze.[114] La canzone, prodotta daPaolo Dossena e distribuita daCompagnia Nuove Indye, è cantata da Lorenzo Andreaggi mentre la musica e il testo sono di Alessandro Innocenti, Dario Matina e dello stesso Andreaggi. Il brano viene presentato ufficialmente il 26 settembre 2023 aBuongiorno Viola Park, programma on-line di informazione e intrattenimento sulla Fiorentina.[115]
I Viola hanno avuto, nel corso della lorostoria, 56 allenatori; il primo di questi fu l'unghereseKároly Csapkay. Molti sono stati i tecnici stranieri dei Viola; tra le loro nazionalità prevale comunque quella italiana con 34 rappresentanti, seguita dall'ungherese (9), dall'argentina e dalla svedese (2). Chiudono questa graduatoria la nazionalità austriaca, brasiliana, turca e serba, tutte con un rappresentante.[116]
Fulvio Bernardini con la Fiorentina campione d'Italia nel 1955-1956.
Luigi Ridolfi (primo presidente della Fiorentina) conGiuseppe Meazza, allo stadio Comunale nel marzo 1955.
In oltre novant'anni distoria societaria, alla guida della Fiorentina si sono avvicendati 24 presidenti, il primo dei quali fuLuigi Ridolfi Vay da Verrazzano, che ricoprì la carica per 16 anni. In questo arco di tempo, i Viola hanno il loro primo trofeo ufficiale, una Coppa Italia.[116]
Tra gli imprenditori che sono stati proprietari del club si ricordano:Flavio Pontello, dal 1980 al 1990, che però non ricoprì mai la carica di presidente; la famiglia Cecchi Gori, conMario presidente dal 1990 al 1993 e il figlioVittorio Cecchi Gori dal 1993 al 2002, intervallo di tempo nel quale furono vinte dueCoppe Italia e unaSupercoppa italiana; la famiglia Della Valle, dal 2002 al 2019, con la carica di presidente ricoperta dal 2004 al 2009 daAndrea e successivamente daMario Cognigni.[32][119] Dal 6 giugno 2019 il nuovo proprietario è l'imprenditore italo-americanoRocco Commisso.
In più di novant'anni distoria, oltre 850 calciatori hanno vestito la maglia della Fiorentina, in gran parte italiani; alcuni di questi ultimi hanno anche militato nellanazionale italiana.[32]
Kurt Hamrin (a sinistra) eGabriel Batistuta (a destra), i due giocatori con il maggior numero di reti segnate in maglia viola, rispettivamente 208 e 207.
La Fiorentina è stata la prima società di calcio italiana a presentare la propria Hall of fame, con una cerimonia realizzata dal Museo della Fiorentina che ha avuto luogo a Firenze il 6 ottobre 2012. I prescelti, che hanno contribuito a fare la storia del club gigliato, sono divisi nelle categorie dei giocatori, allenatori, dirigenti e ambasciatori, e vengono premiati con il "Marzocco Viola".[127]
Capitani
Sergio Cervato (a sinistra) eGiuseppe Chiappella (a destra), capitani della Fiorentina, rispettivamente, negli anni 1957-1959 e nel 1959-1960.
DopoClaudio Merlo (1974-1976),Giancarlo Antognoni divenne capitano dei Gigliati, portando la fascia per dodici anni, dal 1976 a 1987, seguito daSergio Battistini (1987-1990) e dal brasilianoDunga (1990-1992).Stefano Carobbi,Stefan Effenberg eFrancesco Baiano portarono la fascia per una sola stagione, dal 1992 al 1995, fino al lustro 1995-2000 quando divenne capitano l'argentinoGabriel Batistuta. La stagione successiva i gradi passarono al portogheseRui Costa, il quale con la fascia al braccio sollevò l'ultimo titolo vinto dai Viola, laCoppa Italia 2000-2001.Angelo Di Livio fu il capitano gigliato dal 2001 al 2004, rimanendo in squadra nonostante il fallimento della società e la ripartenza dallaSerie C2.[121] In seguito alla morte diDavide Astori nel periodo di militanza nella Fiorentina, della quale fu capitano nellastagione 2017-2018, venne poi ritirata la maglia numero 13.[128]
Contributo alle nazionali
La formazione dell'Italia scesa in campo nel febbraio del 1956[129] al "Comunale" di Bologna contro laFrancia: vi figurano 8 giocatori all'epoca militanti nella Fiorentina.
La Fiorentina ha disputato, nel corso della sua storia, 98 stagioni sportive, partecipando a 88 campionati diSerie A, a 5 diSerie B e a uno diSerie C2.[137] Ha vinto per 2 volte il campionato italiano, nel1955-1956 e nel1968-1969, giungendo seconda in 5 tornei e terza in 6 (14,44% di piazzamenti nelle prime tre rispetto alle partecipazioni). Dall'avvento del girone unico, i Viola sono stati per 5 voltecampione d'inverno (1934-1935, 1953-1954, 1955-1956, 1981-1982 e 1998-1999). Si trovano al quinto posto nellaClassifica perpetua della Serie A dal 1929 con 3495 punti, dietro aJuventus,Inter,Milan eRoma. Al giugno 2024, dei 2876 incontri nella massima serie, 1133 sono state le vittorie dei Viola, 877 i pareggi e 866 le sconfitte, con 4035 gol segnati e 3337 subiti.[137]
La vittoria in campionato con il maggior scarto fu un 8-0 a Firenze contro ilModena, il 10 maggio 1942 nellaSerie A 1941-1942, mentre la sconfitta più netta in Serie A fu invece un 0-8, subìto il 22 febbraio 1952 dallaJuventus al Comunale di Torino nelcampionato 1952-1953;[138] il 7 ottobre 1928 i bianconeri hanno inoltre inferto ai Viola la peggior sconfitta in tutte le serie della loro storia, uno 0-11 nellaDivisione Nazionale 1928-1929.[139] L'incontro con più gol vinto fu un 6-4 contro ilPadova, il 6 aprile 1996, nellaSerie A 1995-1996. Tra le sconfitte, quelle con il maggior numero di reti furono il 3-7 al "Franchi" contro ilMilan il 4 ottobre 1992, nelcampionato 1992-1993, e un 2-8 a Roma contro laLazio, il 5 marzo 1995, nellastagione 1994-1995. Mentre la sconfitta casalinga con maggior scarto è uno 0-5 contro laJuventus del 17 marzo 2012.[138]
La squadra gigliata fu per due volte miglior attacco del campionato e per otto miglior difesa, mentre fu la peggior difesa per tre volte e peggior attacco per due.[140] Le squadre più affrontate dai Viola in Serie A sonoJuventus,Inter eRoma, ciascuna con 161 incontri.[141] A livello di coppe nazionali, a fronte delle 6 vittorie, come ilNapoli, inCoppa Italia (quinta nella classifica, dietro aJuventus con 14 vittorie,Roma, con 9 successi e all'Inter con 9, ed allaLazio, con 7), la Fiorentina ha disputato 11 finali di tale torneo.[142] Ha partecipato inoltre a due finali diSupercoppa italiana, vincendone una, nel 1996. Per quanto riguarda il numero di tifosi, il 25 novembre 1984 venne stabilito il record di presenze nellostadio Artemio Franchi per una partita dei Gigliati, quando 58 271 spettatori assistettero a Fiorentina-Inter.[143]
La Fiorentina vanta inoltre 33 stagioni disputate nellecoppe europee; di esse, 5 sono relative allaCoppa dei Campioni/UEFA Champions League, 5 allaCoppa delle Coppe UEFA, 16 allaCoppa UEFA/Europa League, 5 allaCoppa delle Fiere e due allaUEFA Europa Conference League; inEuropa, assieme alla Fiorentina, solo altri quindici club hanno disputato una finale nelle trecompetizioni UEFA per club classiche — Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe e Coppa UEFA.[4] Fu la prima squadra italiana a raggiungere la finale nella massima competizione continentale, la Coppa dei Campioni nell'edizione1956-1957,[144] nonché la prima squadra italiana a vincere un trofeo confederale, la Coppa delle Coppe nell'edizione1960-1961, battendo in finale iRangers per 2-0 aGlasgow il 17 maggio 1961 e per 2-1 a Firenze il 27 dello stesso mese;[26][28][29] inoltre la finale diCoppa UEFA 1989-1990, persa contro la Juventus, ha visto per la prima volta due squadre italiane contendersi un trofeo confederale. Nel 2023, qualificandosi per la finale di Europa Conference League, persa contro ilWest Ham Utd, diventa la prima squadra a giocare finali in tutte e quattro le principali competizioni UEFA a eliminazione diretta, esistenti o soppresse.[145]
Includendo altre competizioni continentali di rango minore comeCoppa Grasshoppers,Coppa Mitropa,Coppa delle Alpi,Torneo Anglo-Italiano eCoppa di Lega Italo-Inglese, le finali europee disputate dalla Fiorentina sono 12, con 4 vittorie; oltre la Coppa delle Coppe nel 1961, i Viola hanno vinto una Coppa Grasshoppers nel quinquennio 1952-1957, una Coppa Mitropa nel1966 contro ilJednota Trenčín[26] e una Coppa di Lega Italo-Inglese nel1975 contro il West Ham Utd.[31] La vittoria più ampia fu un 6-1 a Firenze contro l'Elfsborg, l'8 novembre 2007, inCoppa UEFA, mentre il passivo maggiore venne subito dai Viola il 7 novembre 1984 aBruxelles, con la sconfitta per 6-2 contro l'Anderlecht, sempre inCoppa UEFA.[144]
Tra i calciatori che hanno vestito la maglia viola,Giancarlo Antognoni è colui ha siglato più presenze in maglia viola, dato che, tra il 1972 e il 1987, ha partecipato a 429 partite con la Fiorentina. Nella classifica delle presenze assolute con la squadra gigliata, il giocatore umbro precedeGiuseppe Brizi, con 389 presenze tra il 1962 e il 1976, eClaudio Merlo, con 367 presenze tra il 1965 e il 1976.[146] Quattro sono i calciatori hanno superato la soglia delle 300 presenze inSerie A con la squadra gigliata: il succitato Antognoni con 341,Giuseppe Chiappella con 329 partite giocate tra il 1949 e il 1960,Sergio Cervato con 316 presenze tra il 1948 e il 1959,[147] eManuel Pasqual con 302 partite tra il 2005 e il 2016. In campo europeo, il giocatore che ha totalizzato più presenze èRolando Mandragora, con 39 incontri giocati dal 2022 a oggi.[148]
I calciatori di nazionalità straniera hanno avuto sempre un ruolo importante nella storia del club, segnando le epoche più vittoriose della squadra; losvedeseKurt Hamrin è il giocatore non italiano con più presenze in viola, 362 tra il 1958 e il 1967, seguito dall'argentinoGabriel Omar Batistuta, 333 presenze tra il 1991 e il 2000, e ilportogheseRui Costa, 277 presenze tra il 1994 e il 2001.
Inoltre sono tre i calciatori non italiani nei primi tre posti della classifica dei migliori marcatori della Fiorentina; Hamrin e Batistuta hanno entrambi superato quota 200, segnando rispettivamente 208 (151 in Serie A) e 207 (152 nella massima serie),[149] seguiti dall'argentino naturalizzato italianoMiguel Montuori con 84 (72 in Serie A).[147][150] Giancarlo Antognoni è il giocatore italiano con più marcature con la squadra fiorentina, 72 (61 in Serie A).[32] Kurt Hamrin è inoltre il più prolifico realizzatore viola nelle manifestazioni UEFA, con 12 reti.[150]
Secondo un'indagine condotta e pubblicata annualmente da due società specializzate insondaggi ericerche di mercato, la StageUp e laIpsos, al 2023 la squadra risulta essere il settimo club più tifato d'Italia, potendo contare su un seguito stimato in circa 639 000 tifosi,[151] un dato in crescita rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti.[152][153]
Storia
Il nucleo storico della tifoseria viola è la Curva Fiesole, dove si trovano la maggior parte dei gruppi collettivi e dei Viola club, che, sin dagli anni settanta, hanno una condotta non politicizzata e completamente apartitica.[154] I primi tifosi viola cominciarono ad unirsi nella prima metà degli anni sessanta, con la nascita di alcuni Viola Club come ilVieusseux e il7bello; nel 1965 venne costituito ilCentro di Coordinamento dei Viola Club.[154][155] Il gruppo più noto della Fiesole è stato quello degliUltras Viola; fondati nel 1973 da Stefano Biagini detto "il Pompa", furono costretti allo scioglimento nel 1983. Nel 1986, agli Ultras succedette nella leadership del tifo ilCollettivo Autonomo Viola, scioltosi anch'esso nel 2011.[154][156]
Tifosi della Fiorentina gremiscono la Curva Fiesole del "Franchi" (2005).
I tifosi della Fiorentina sono storicamente gemellati con ilVerona fin dal 1978[157]; con ilCatanzaro, a partire dalla finale diCoppa Italia 1965-1966 e cresciuto agli inizi degli anni 1980 e, infine, con ilTorino, per il comune sentimento anti-juventino e per la vicinanza della società viola a quella granata dopo latragedia di Superga.[158] La tifoseria della Fiorentina è legata amichevolmente anche con ilModena, per la comune avversione nei confronti delBologna, e con laColligiana, soprattutto in chiave anti-senese.[143][158][159]
In Europa, la Fiorentina ha stretto altre amicizie in occasione delle sue partecipazioni alle competizioniUEFA; con loSporting Lisbona, originato dai buoni rapporti del viola clubSettebello con i tifosi bianco-verdi,[160] e con l'Újpest, amicizia favorita dal colore sociale in comune.[161]
La rivalità più forte e sentita dalla tifoseria viola è quella contro laJuventus: originatasi fin dagli anni 1950,[162][163] da parte fiorentina l'astio è andato ad acuirsi nel corso dei decenni, passando per episodi come l'accesa corsa scudetto delcampionato 1981-1982, i comportamenti censurabili di alcune frange del tifo viola – che dal 1985 in poi irridono le vittime dell'Heysel[164][165] e inneggiano aglihooligan responsabili dell'accaduto[166] –, la contrapposizione nellafinale della Coppa UEFA 1989-1990 e, nell'estate seguente, il contestato passaggio diRoberto Baggio da Firenze a Torino.[162][163]
Altre rivalità sono dovute alla vicinanza geografica di Firenze con altre cittàtoscane edemiliane, cosa che ha portato a considerare gli incontri sportivi tra queste dei veri e propriderby; il più famoso e storico è ilderby dell'Appennino, giocato tra Fiorentina eBologna, nato per motivi prevalentemente geografici, ma anche storici.[158] Esistono inoltre ilderby dell'Arno, incontro che vede di fronte i Viola e l'Empoli,[169] e ilderby guelfi-ghibellini tra Fiorentina eSiena.[170] Anche con le altre squadre toscane, comeLucchese ePisa, vi è un'accesa rivalità.[158]
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^A seguito di delibera dellaFederazione Italiana Giuoco Calcio, Comunicato Ufficiale n. 51 del 16 settembre 1966, in base alla quale venne stabilito lo scioglimento delle vecchie associazioni militanti nei campionati professionistici (Serie A eSerie B), con contestuale relativa nuova costituzione in veste di società commerciali munite di personalità giuridica, individuata quale condizione imprescindibile ai fini dell'iscrizione al campionato di calcio relativo alla stagione sportiva 1966-1967, cfr.Dimensione economica del calcio in Italia: origine e sviluppi, sufilodiritto.com.
^NellaDeloitte Football Money League sono considerate le entrate dei club per gli incontri casalinghi, i diritti di trasmissione e le fonti commerciali, con l'esclusione delle commissioni di trasferimento dei calciatori/allenatore, l'IVA e altre imposte relative alle vendite. Il tutto riferito alla stagione sportiva precedente all'anno di pubblicazione.
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