| 185ª Divisione paracadutisti "Folgore" | |
|---|---|
| Descrizione generale | |
| Attiva | settembre1941 - 29 novembre 1942 |
| Nazione | |
| Servizio | |
| Tipo | divisione paracadutisti |
| Dimensione | divisione |
| Comando | Tarquinia |
| Soprannome | Folgore |
| Motto | Ex alto fulgor - Come folgore dal cielo |
| Battaglie/guerre | Seconda Guerra Mondiale Battaglia di El Alamein |
| Parte di | |
| 1942:X Corpo d'Armata | |
| Reparti dipendenti | |
| 1942: 186º Rgt. paracadutisti 187º Rgt. paracadutisti 185º Rgt. artiglieria (47/32) VIII Btg. guastatori paracadutisti "Folgore" 20ª Cp. paracadutisti mortai da 81 185ª Cp. genio minatori/artieri paracadutisti 185ª Cp. genio telegrafisti 185ª Sez. sanità 20ª Sez. sussistenza CLXXXV Autoreparto 185ª Sez. CC.RR. 260º Ufficio postale | |
| Comandanti | |
| Degni di nota | Gen. D.Enrico Frattini |
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LaDivisione paracadutisti"Folgore" è stata unagrande unità delRegio Esercito italiano durante laseconda guerra mondiale.[1]
(epigrafe davantisacrario militare italiano di El Alamein)
Il 15 ottobre 1939 venne istituita in Italia la Regia Scuola Paracadutisti dell'Aeronautica a Tarquinia, che iniziò l'addestramento dei primi istruttori dell'Esercito a giugno 1940 e i primi corsi per le reclute il mese successivo.
Le prime unità ad essere costituite aTarquinia (luglio 1940) furono il I e IIBattaglione paracadutisti ed il III BattaglioneCarabinieri paracadutisti (successivamente rinominati rispettivamente II, III e I). Nella primavera del 1941 si aggiunse il IV Battaglione paracadutisti, che con il II e III battaglione e la 1ª Compagnia cannoni controcarro andò a formare il1º Reggimento Paracadutisti. Elementi del II Battaglione effettuarono il 30 aprile 1941 un aviolancio sull'isolagreca diCefalonia, senza incontrare opposizione. Nel corso del 1941 vennero formati anche il 2º Reggimento (V, VI e VII Battaglione, 2ª Compagnia cannoni) ed il 3º Reggimento (IX, X ed XI Battaglione, 3ª Compagnia cannoni). L'VIII Battaglione venne invece riaddestrato presso la Scuola Guastatori del Genio. LeCompagnie cannoni reggimentali vennero quindi utilizzate come base per la costituzione del I, II e III Gruppo artiglieria paracadutisti, successivamente raggruppate nelReggimento artiglieria paracadutisti.

Da questi elementi il 1º settembre 1941 venne formata la 1ª Divisione Paracadutisti al comando del generale di brigataFrancesco Sapienza e quindi, dal 1º marzo 1942, dal generale di BrigataEnrico Frattini, ufficiale del genio, già addetto al capo di SMRE generale d'armataMario Roatta. Il nome "Folgore" venne ufficialmente aggiunto solo nell'agosto 1942.
Trasferita nellePuglie, nelle campagne traCeglie Messapica,Ostuni eVilla Castelli[2] fu sottoposta ad un duro addestramento in vista della progettata invasione diMalta (Operazione C3).
Nel luglio 1942 la divisione venne invece trasferita inAfrica Settentrionale sotto il nome di copertura di 185ª Divisione "Cacciatori d'Africa" (successivamente mutato in185ª Divisione Paracadutisti "Folgore") al comando del generaleEnrico Frattini. Contemporaneamente i battaglioni divennero da due a tre per Reggimento, reggimenti che cambiarono anche denominazione: prima della partenza dei tre Reggimenti di fanteria partirono solo il 186º e 187º, mentre il185º reggimento, e rimase in Italia per formare il nucleo della184ª Divisione paracadutisti "Nembo". Il Reggimento artiglieria assunse il numero 185º.
L'organizzazione divisionale alla sua costituzione era la seguente:
L'organizzazione divisionale ad agosto 1942 era la seguente,[3] con un organico teorico di 5.912 Uomini (di cui 299 ufficiali):
All'inizio di settembre la Divisione si schierò a difesa nel settore meridionale della linea difensiva di El Alamein, costituendo il X Corpo d'armata assieme alla 17ª Divisione Fanteria "Pavia" e riorganizzandosi come segue:
L'artiglieria divisionale contrasse i suoi Gruppi a due (I e III) e si suddivise in supporto diretto ai vari Raggruppamenti.
Per supplire alla mancanza di artiglieria campale della Divisione, venne costituito un Raggruppamento Tattico Artiglieria "Folgore" al comando del colonnello Boffa, costituito dai seguenti reparti:

Schierata nel deserto libico, fu usata come unità di fanteria leggera.La linea tenuta dai paracadutisti italiani viene attaccata la notte del 24 ottobre 1942 dalla 1ª brigata francese aNaqb Rala. Alle prime luci dell'alba la brigata venne però respinta e due suoi battaglioni semidistrutti.
La divisioneFolgore durante laseconda battaglia di El Alamein riuscì a resistere assieme ad elementi della Divisione "Pavia" ai ripetuti tentativi di sfondamento portati dalla 7ª Divisione corazzata britannica, così come al grande attacco concentrico sferrato il 25 ottobre da elementi della 7ª Divisione Corazzata e della 44ª e 50ª Divisione di fanteria, e l'ultimo tentativo della 132ª Brigata Fanteria (44ª Divisione) il giorno 27.
In ottemperanza agli ordini dell'ACIT la divisione "Folgore" iniziò la ritirata nella notte del 3 novembre 1942, in condizioni rese difficilissime dalla mancanza di mezzi di trasporto. Dopo due giorni di marcia nel deserto, alle 14:35 del giorno 6, dopo aver distrutto le armi, ciò che restava della Divisione si arrese alla 44ª divisione fanteria britannica del generale Hughes[4]. I paracadutisti italiani ottennero dai britannici l'onore delle armi e, dopo la resa, il generale Hughes volle ricevere i generaliFrattini e Riccardo Bignami e il colonnello Boffa, complimentandosi per il comportamento dei loro uomini.
Dopo la battaglia di El Alamein alla Divisione "Folgore" ed ai suoi Reggimenti verrà conferita laMedaglia d'Oro al Valor Militare.[5]Interamente distrutta in combattimento, la divisione "Folgore" venne sciolta a fine 1942.
Con alcuni sopravvissuti e rimpiazzi inLibia venne costituito ilCLXXXV Battaglione Paracadutisti "Folgore", comandato dal capitano Lombardini, articolato su cinque compagnie e inquadrato nel66º Reggimento fanteria dellaDivisione "Trieste" delXX Corpo d'armata prendendo parte dallacampagna di Tunisia in cui sostenne una serie di aspri combattimenti aMedenine,Gabès sull'Akarit e indifesa della linea del Mareth inTunisia nel1943, e anche in tale occasione diede un'eccellente prova, distinguendosi particolarmente nellabattaglia di Takrouna contro i neozelandesi, nella quale il battaglione venne distrutto.[6]
Tutte le bandiere di guerra dei Reggimenti della Divisione "Folgore" furono decorate della Medaglia d'Oro al Valor Militare:
Dalla storia della 185ª Divisione paracadutisti sono stati tratti diversi film:
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