Šturje | |
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Stato | ![]() |
Regione statistica | Goriziano |
Città | Aidussina |
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Šturje (initaliano tra le due guerreSturie delle Fusine[1][2]) è un quartiere della città slovena diAidussina, un tempo costituiva un centro abitato autonomo che fu capoluogo comunale sino al 1928.
La località si trova nella riva sinistra del torrente Hubelj, corso d'acqua che fino alla fine della prima guerra mondiale fungeva da confine tra il Litorale austriaco e laCarniola.
Durante il dominio asburgico Sturie fu comune autonomo delDucato di Carniola (a sua volta compreso fino al 1849 nelRegno d'Illiria).[3] Il comune comprendeva i villaggi di Kozmani (in tedescoKosmani), Žapuže (oZapuža, in tedescoSapusche), Griče (in tedescoGritsche) e Fužine (in tedescoFuschine).[4] La località era nota con i toponimi italiani diSturie[3] oSturia[5] e con i toponimi sloveni diSturja,Šturije, oŠturje. Nella seconda metà del XIX secolo il comune si estese andando a inglobare anche il comune catastale di Kouk (Kovk). Dal punto di vista amministrativo era inquadrato nel distretto giudiziario diVipacco (Vipava,Wippach) e in quello politico diPostumia (Postojna,Adelsberg).[6][7][8]
Nell1920 il comune venne annesso assieme al resto della regione alRegno d'Italia. Nel 1923 il comune venne rinominatoSturie delle Fusine[9] e fu inquadrato nelCircondario di Gorizia dellaprovincia del Friuli, salvo tornare quattro anni dopo nella ricostituitaProvincia di Gorizia. La circoscrizione territoriale comunale rimase la medesima che in epoca asburgica, includendo le frazioni di Sapuse (Žapuže), col centro di Cosmani (Kožmani), e di Cucco (Kovk).[10] Fu comune autonomo fino al 1928, quando fu soppresso e aggregato adAidussina.[11]
Nel 1947, in seguito alla seconda guerra mondiale e aiTrattati di Parigi, la località passò alla Jugoslavia. Nel secondo dopoguerra la località entrò a far parte del comune di Aidussina. Dal 1991 fa parte dellaSlovenia.
Il suo nucleo storico è costituito da caratteristiche viuzze, dette «gase» (dal.tedescoGasse, ossiavicolo), che conducono alla piazza del paese nella quale la chiesa di San Giorgio (Sv. Jurij) custodisce una volta affrescata con scene dellaVia crucis, opera del pittore slovenoTone Kralj. Negli anni Venti del secolo scorso vi visse e lavorò Milan Klemenčič, un burattinaio, che proprio nella sua casa fondò il primo teatro dei burattini nel territorio dell'odierna Slovenia. I suoi burattini erano marionette, la maggioranza delle quali si trova ora al Teatro delle marionette diLubiana, dove alcuni anni fa hanno rappresentato di nuovo ilFaust di Klemenčič.
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