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Élisabeth Borne

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Abbozzo politici francesi
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Élisabeth Borne
Élisabeth Borne nel 2022

Primo ministro della Francia
Durata mandato16 maggio 2022 –
9 gennaio 2024
PresidenteEmmanuel Macron
PredecessoreJean Castex
SuccessoreGabriel Attal

Ministro del lavoro, dell'occupazione e dell'integrazione
Durata mandato6 luglio 2020 –
16 maggio 2022
PresidenteEmmanuel Macron
Capo del governoJean Castex
PredecessoreMuriel Pénicaud
SuccessoreOlivier Dussopt

Ministro della transizione ecologica e inclusiva
Durata mandato16 luglio 2019 –
6 luglio 2020
PresidenteEmmanuel Macron
Capo del governoÉdouard Philippe
PredecessoreFrançois de Rugy
SuccessoreBarbara Pompili

Ministro responsabile dei trasporti
Durata mandato17 maggio 2017 –
16 luglio 2019
PresidenteEmmanuel Macron
Capo del governoÉdouard Philippe
PredecessoreAlain Vidalies
(segretario di Stato)
SuccessoreJean-Baptiste Djebbari
(segretario di Stato)

Dati generali
Partito politicoRenaissance
Università
ProfessioneAlto funzionario pubblico
FirmaFirma di Élisabeth Borne

Élisabeth Borne (AFI:elizabɛt bɔʁn;Parigi,18 aprile1961) è unapoliticafrancese,primo ministro della Francia dal 16 maggio 2022 al 9 gennaio 2024.

A lungo vicina al Partito socialista, ha votato perEmmanuel Macron alle elezioni presidenziali del 2017, poi si è unita aLa République en marche. Nel 2020 è entrata a far parte del partito Territoires de progrès.

L'8 gennaio 2024 ha rassegnato le dimissioni dalla carica di primo ministro,[1] ufficializzate con la nomina diGabriel Attal come suo sostituto il giorno successivo.

Biografia

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Élisabeth Borne è nata nell'aprile 1961 nel 15º arrondissement di Parigi dal matrimonio di Joseph Borne e Marguerite Lescene. Suo padre, nato Bornstein,[2]ebreo belga di origine russa resistente durante la seconda guerra mondiale, e sua madre, normanna, gestivano un laboratorio farmaceutico. Ha studiato all'École Polytechniquee e si è laureata iningegneria civile[3] presso l'École Nationale des Ponts et Chaussées nel 1986. Nello stesso anno ha iniziato ilMaster of Business Administration (MBA), conseguito l'anno successivo, presso ilCollège des Ingénieurs.[4][5]

Ha iniziato la sua carriera nel 1987, quando è entrata a far parte del Ministero delle Attrezzature, prima di lavorare per la Direzione Regionale delle Attrezzature dell'Île-de-France nel 1989. Il 30 giugno di tale anno si è sposata con Olivier Allix, un accademico; da tale matrimonio è nato un figlio. In seguito la coppia ha divorziato. Nei primi anni 1990, è diventata consulente del Ministero dell'Educazione Nazionale diLionel Jospin e poi diJack Lang. Prefetto della regionePoitou-Charentes dal 2013 al 2014, fu anche presidente dellaRégie autonome des transports parisiens (RATP) dal 2015 al 2017. Con la sua nomina a premier, è la seconda donna a rivestire questo ruolo, trent'anni dopoEdith Cresson.

Dal 17 maggio 2017 al 16 luglio 2019 occupò la carica di ministra dei trasporti sotto il governoÉdouard Philippe[6]; dal 16 luglio 2019 al 6 luglio 2020 ricoprì la carica diministra della transizione ecologica e solidale sempre nel governo diÉdouard Philippe; infine, dal 6 luglio 2020 al 16 maggio 2022, occupò la carica diministra del lavoro nel governo diJean Castex. In seguito alleelezioni legislative in Francia del 2022, la coalizione centristaEnsemble che sosteneva il presidente della Repubblica franceseEmmanuel Macron non riuscì ad ottenere la maggioranza assoluta (fermandosi a 245 seggi, mentre ne sarebbero serviti 289 per ottenere la maggioranza assoluta). Borne decise pertanto di rassegnare le dimissioni da premier, respinte dal presidente Macron. In un discorso ella affermò che una situazione simile non si era mai verificata in tutta laQuinta Repubblica francese.

L'11 luglio 2022 una mozione di sfiducia del suo governo è stata presentata daNUPES e successivamente respinta a causa dell'astensione delle forze di opposizione di destra.[7]

Riforma delle pensioni

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Accusata durante una manifestazione di protesta contro il progetto di riforma delle pensioni in Francia nel 2023

Il 23 gennaio 2023 il governo ha adottato la riforma delle pensioni in Consiglio dei ministri, mostrando la sua "determinazione" ad andare fino in fondo senza "rinunciare" al rinvio dell'età pensionabile.[8]. Élisabeth Borne ha risposto alle domande dei giornalisti durante i suoi auguri di Capodanno alla stampa, senza mai mettere in dubbio i meriti della riforma.[9][10] Franck Riester, ministro incaricato dei Rapporti con il Parlamento, afferma che le donne sono "un po' penalizzate dallo slittamento dell'età legale, su questo non siamo assolutamente in disaccordo".

Il 29 gennaio 2023, in un'intervista aFrance Info, ha ribadito che l'età pensionabile di 64 anni "non è più negoziabile". Dichiara che non chiude la porta a una discussione sulla questione dell'uso dei locali di maternità e di assistenza all'infanzia per le donne che hanno avuto figli.[11]. Il progetto era stato oggetto di una trattativa preliminare prima di presentare la legge e concluso con un accordo con i presidenti dei due gruppi parlamentari LR, Olivier Marleix all'Assemblea nazionale e Bruno Retailleau al Senato:[12] sono state accolte le richieste di LR di innalzare l'età minima di pensionamento a 64 anni,[12] votata ogni anno dal Senato con una maggioranza di destra,[12] piuttosto che i 65 anni proposti da Emmanuel Macron nella sua campagna presidenziale del 2022.[12].

Il 2 febbraio 2023, intervistata da Caroline Roux suFrance 2, ha affermato che la riforma è protettiva per le donne, invocando un'inversione del periodo contributivo tra uomini e donne[13] e sottolineando che il meccanismo volto a migliorare le pensioni di modesta entità riguarderà principalmente le donne.[14]

Il 16 marzo 2023, di fronte all'incertezza sulla possibilità di mettere ai voti la riforma a causa del gruppo Les Républicains diviso,[15] si è avvalsa dell'articolo 49, paragrafo 3, della Costituzione per far approvare il progetto di legge senza votazione.[16] In risposta, il gruppo LIOT ("Groupe Libertés, indépendants, outre-mer et territoires") ha presentato una mozione di censura trasversale contro il governo. Quella stessa sera, scoppiarono disordini nell'8º arrondissement diParigi, così come intorno aPlace de la Concorde.[17] Violenti scontri tra manifestanti e polizia antisommossa si sono verificati anche in diverse grandi città della Francia, tra cuiRennes,Bordeaux,Nantes eLione.[18] La mozione di censura trasversale è stata respinta il 20 marzo, con 278 voti a favore sui 287 necessari per rovesciare il governo.[19] Ancora una volta, scene di disordini si sono verificate la sera stessa in diverse città della Francia, tra cui Parigi, dove 171 persone sono state arrestate dalla polizia.[20].

Dimissioni

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Ha presentato le sue dimissioni l'8 gennaio 2024 a Emmanuel Macron, che le ha accettate.[21] Nella sua lettera di dimissioni ha lasciato intendere che avrebbe lasciato la sua posizione su richiesta del presidente.[22] Le sue dimissioni sono state ufficializzate con decreto del 9 gennaio 2024.Gabriel Attal è stato scelto il 9 gennaio da Macron per subentrare all'incarico.[23] Il 10 febbraio 2024, un mese dopo aver lasciatoMatignon, si è insediata ufficialmente come membro dell'Assemblea Nazionale, per la sesta circoscrizione del Calvados, esercitando di fatto il suo primo mandato elettorale.[24][25] Si è poi riunita al partito Territoires de progrès, che aveva lasciato nel 2022.[26] Nel 2024 entra a far parte di Sistemic, movimento volto ad aumentare la presenza delle donne nella scienza e nella tecnologia, di cui ha il ruolo di portavoce.[27]

Onorificenze

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Commendatore dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 3 luglio 2024
Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 2013[28]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Nazionale al Merito (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 2022[29]
Ufficiale dell'Ordine Nazionale al Merito (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 2016[30]
Cavaliere dell'Ordine Nazionale al Merito (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 2008[31]
Commendatore dell'Ordine al merito marittimo (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 2019[32]
Commendatore dell'Ordine delle Palme accademiche (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 2024

Note

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  1. ^Si è dimessa la prima ministra francese, Élisabeth Borne, suIl Post, 8 gennaio 2024.
  2. ^Sarah Cattan, Élisabeth Borne. De la Famille Bornstein. De «Pupille de la Nation» à «Ministre»,(FR)Élisabeth Borne. De la Famille Bornstein. De « Pupille de la Nation » à « Ministre », 17 maggio 2022.URL consultato l'8 luglio 2022.
  3. ^ Condé Nast,Francia, chi è Elisabeth Borne, nuovo primo ministro francese, suVanity Fair Italia, 17 maggio 2022.URL consultato il 10 gennaio 2024.
  4. ^Francia, Elisabeth Borne nominata nuova premier, suIl Sole 24 ORE, 16 maggio 2022.URL consultato il 10 gennaio 2024.
  5. ^Borne, Élisabeth - Treccani, suTreccani.URL consultato il 10 gennaio 2024.
  6. ^(FR)Élisabeth Borne, ministre des transports, 56 ans, 17 maggio 2017.URL consultato l'8 luglio 2019.
  7. ^(EN)https://www.facebook.com/FRANCE24.English,Macron’s government survives no-confidence vote in parliament, suFrance 24, 11 luglio 2022.URL consultato il 1º luglio 2023.
  8. ^(FR)Retraites: pour Olivier Dussopt, revenir sur les 64 ans «serait renoncer au retour à l’équilibre» du système, suL'Obs.URL consultato il 24 gennaio 2023.
  9. ^(FR) Julien Martin,Retraites: Elisabeth Borne défend coûte que coûte sa réforme même si «ça ne fait pas plaisir à grand monde», suL'Obs.URL consultato il 24 gennaio 2023.
  10. ^(FR)Elisabeth Borne: quel bilan retenir de ses six premiers mois à Matignon?, surtl.fr.URL consultato il 26 gennaio 2023.
  11. ^(FR)Réforme des retraites: "Ce n'est plus négociable", Elisabeth Borne inflexible sur l'âge de départ, suMidi libre, 29 gennaio 2023.URL consultato il 29 gennaio 2023.
  12. ^abcd(FR)Retraites: le gouvernement devance le débat parlementaire, craignant l'obstruction, inAgence France-Presse, 18 gennaio 2023.
  13. ^(FR)Réforme des retraites: femmes, pénibilité, seniors… Que retenir de l’interview de Borne sur France 2?, suSudOuest.fr, 2 febbraio 2023.URL consultato il 16 luglio 2023.
  14. ^(FR) Juliette Geay,Réforme des retraites: ce qu'il faut retenir de l'interview d'Elisabeth Borne sur France 2, suFrance Inter, 2 febbraio 2023.URL consultato l'8 febbraio 2023.
  15. ^(FR) Ludovic Vigogne,Retraites: chez Les Républicains, jusqu'au bout, le grand flou, sulopinion.fr, 16 marzo 2023.URL consultato il 16 marzo 2023.
  16. ^(FR) Alexandre Bozio,Réforme des retraites: Élisabeth Borne actionne le 49-3 pour faire passer le texte à l'Assemblée, inLe Journal du dimanche.URL consultato il 16 marzo 2023.
  17. ^(FR) Valentin Dechambre, Benoît Leroy, Nicolas Barreiro,Retraites: 49.3 dégainé, plus de 200 interpellations à Paris après des heurts, inLe Point, 16 marzo 2023.URL consultato il 17 marzo 2023.
  18. ^(FR)Retraites: des scènes de chaos partout en France après le déclenchement du 49.3, inLe Figaro, 16 marzo 2023.URL consultato il 17 marzo 2023.
  19. ^(FR)Réforme des retraites: l’Assemblée rejette à 9 voix près la motion de censure transpartisane, inL'Express, 20 marzo 2023.URL consultato il 21 marzo 2023.
  20. ^(FR)Manifestations nocturnes: au moins 171 interpellations à Paris, de nombreuses scènes de violences policières, inLibération.URL consultato il 21 marzo 2023.
  21. ^(FR)Élisabeth Borne a présenté la démission du gouvernement à Emmanuel Macron, qui l'a acceptée, sufrancebleu.fr, 8 gennaio 2024.URL consultato l'8 gennaio 2024.
  22. ^(FR)Élisabeth Borne démissionne, Emmanuel Macron salue son travail «exemplaire» au «service de la nation», inLe Monde, 8 gennaio 2024.URL consultato il 9 gennaio 2024.
  23. ^(FR)L'ascension fulgurante de Gabriel Attal, plus jeune Premier ministre de la Vᵉ République, sutf1info.fr, 9 gennaio 2024.URL consultato il 9 gennaio 2024.
  24. ^(FR)Élisabeth Borne retourne à l'Assemblée comme simple députée, suFrance 24, 13 febbraio 2024.URL consultato il 17 febbraio 2024.
  25. ^(FR)L'ancienne Première ministre Elisabeth Borne retourne à l'Assemblée nationale, en tant que députée, suFranceinfo, 13 febbraio 2024.URL consultato il 17 febbraio 2024.
  26. ^(FR) Anthony Lattier,Hayer-Bardella: premiers coups, inPolitico, 1º marzo 2024.
  27. ^(FR)Élisabeth Borne rejoint un mouvement de promotion des femmes dans les filières scientifiques et technologiques, inLe Figaro, 13 maggio 2024.
  28. ^legifrance.gouv.fr,https://www.legifrance.gouv.fr/jorf/id/JORFTEXT000027697953 Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  29. ^fr.news.yahoo.com,https://fr.news.yahoo.com/lors-dune-remise-d%C3%A9coration-macron-131124856.html Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  30. ^legifrance.gouv.fr,https://www.legifrance.gouv.fr/jorf/id/JORFTEXT000033385452 Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  31. ^legifrance.gouv.fr,https://www.legifrance.gouv.fr/jorf/id/JORFTEXT000018038516 Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  32. ^meritemaritime-fnmm.com,https://www.meritemaritime-fnmm.com/_files/ugd/80c489_053d59345663494894aa292477e651ec.pdf Titolo mancante per urlurl (aiuto).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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PredecessorePrimo ministro della FranciaSuccessore
Jean Castex16 maggio 2022 – 9 gennaio 2024Gabriel Attal
V · D · M
Francia (bandiera)Capi di governo della Francia
Restaurazione
(1814–1830)
Presidente del Consiglio dei ministri
Charles Maurice de Talleyrand-Périgord (1815) ·Armand Emmanuel de Vignerot du Plessis de Richelieu (1815-1818) ·Jean Joseph Dessolles (1818-1819) ·Élie Decazes (1819-1820) ·Armand Emmanuel de Vignerot du Plessis de Richelieu (1820-1821) ·Jean-Baptiste de Villèle (1821-1828) ·Jean-Baptiste Gaye (1828-1829 ·Polignac (1829-1830)Stemma della Repubblica francese
Monarchia di luglio
(1830–1848)
Presidente del Consiglio dei ministri
Jacques Laffitte (1830-1831) ·Casimir Pierre Périer (1831-1832) ·Nicolas Jean-de-Dieu Soult (1832-1834) ·Étienne Maurice Gérard (1834) ·Hugues-Bernard Maret (1834) ·Édouard Adolphe Casimir Joseph Mortier (1834-1835) ·Victor de Broglie (1835-1836) ·Adolphe Thiers (1836) ·Louis-Mathieu Molé (1836-1839) ·Nicolas Jean-de-Dieu Soult (1839-1840) ·Adolphe Thiers (1840) ·Nicolas Jean-de-Dieu Soult (1840-1847) ·François Guizot (1847-1848) ·Louis-Mathieu Molé (1848)
Seconda Repubblica
(1848–1852)
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Secondo Impero
(1852–1870)
Émile Ollivier (1870) ·Cousin-Montauban (1870)
Governo di difesa nazionale
(1870–1871)
Presidente del governo
Louis-Jules Trochu (1870-1871)
Terza Repubblica
(1871–1940)
Presidente del Consiglio dei ministri
Jules-Armand Dufaure (1871-1873) ·Albert de Broglie (1873-1874) ·Ernest Courtot de Cissey (1874-1875) ·Louis Buffet (1875-1876) ·Jules-Armand Dufaure (1876) ·Jules Simon (1876-1877) ·Albert de Broglie (1877) ·Gaëtan de Rochebouët (1877) ·Jules-Armand Dufaure (1877-1879) ·William Henry Waddington (1879) ·Charles de Freycinet (1879-1880) ·Jules Ferry (1880-1881) ·Léon Gambetta (1881-1882) ·Charles de Freycinet (1882) ·Charles Duclerc (1882-1883) ·Armand Fallières (1883) ·Jules Ferry (1883-1885) ·Henri Brisson (1885-1886) ·Charles de Freycinet (1886) ·René Goblet (1886-1887) ·Maurice Rouvier (1887) ·Pierre Tirard (1887-1888) ·Charles Floquet (1888-1889) ·Pierre Tirard (1889-1890) ·Charles de Freycinet (1890-1892) ·Émile Loubet (1892) ·Alexandre Ribot (1892-1893) ·Charles Dupuy (1893) ·Jean Casimir-Perier (1893-1894) ·Charles Dupuy (1894-1895) ·Alexandre Ribot (1895) ·Léon Bourgeois (1895-1896) ·Jules Méline (1896-1898) ·Henri Brisson (1898) ·Charles Dupuy (1898-1899) ·Pierre Waldeck-Rousseau (1899-1902) ·Émile Combes (1902-1905) ·Maurice Rouvier (1905-1906) ·Ferdinand Sarrien (1906) ·Georges Clemenceau (1906-1909) ·Aristide Briand (1909-1911) ·Ernest Monis (1911) ·Joseph Caillaux (1911-1912) ·Raymond Poincaré (1912-1913) ·Aristide Briand (1913) ·Louis Barthou (1913) ·Gaston Doumergue (1913-1914) ·Alexandre Ribot (1914) ·René Viviani (1914-1915) ·Aristide Briand (1915-1917) ·Alexandre Ribot (1917) ·Paul Painlevé (1917) ·Georges Clemenceau (1917-1920) ·Alexandre Millerand (1920) ·Georges Leygues (1920-1921) ·Aristide Briand (1921-1922) ·Raymond Poincaré (1922-1924) ·Frédéric François-Marsal (1924) ·Édouard Herriot (1924-1925) ·Paul Painlevé (1925) ·Aristide Briand (1925-1926) ·Édouard Herriot (1926) ·Raymond Poincaré (1926-1929) ·Aristide Briand (1929) ·André Tardieu (1929-1930) ·Camille Chautemps (1930) ·André Tardieu (1930) ·Théodore Steeg (1930-1931) ·Pierre Laval (1931-1932) ·André Tardieu (1932) ·Édouard Herriot (1932) ·Joseph Paul-Boncour (1932-1933) ·Édouard Daladier (1933) ·Albert Sarraut (1933) ·Camille Chautemps (1933-1934) ·Édouard Daladier (1934) ·Gaston Doumergue (1934) ·Pierre-Étienne Flandin (1934-1935) ·Fernand Bouisson (1935) ·Pierre Laval (1935-1936) ·Albert Sarraut (1936) ·Léon Blum (1936-1937) ·Camille Chautemps (1937-1938) ·Léon Blum (1938) ·Édouard Daladier (1938-1940) ·Paul Reynaud (1940) ·Philippe Pétain (1940)
Francia di Vichy
(1940-1944)
Presidente del Consiglio dei ministri
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(1944–1946)
Presidente del governo provvisorio
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Quarta Repubblica
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Quinta Repubblica
(1958–)
Primo ministro
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V · D · M
Renaissance(ex La République En Marche)
DirigentiEmmanuel Macron (presidente, 2016-2017) ·Catherine Barbaroux (presidentead interim, 2017) ·Arnaud Leroy,Bariza Khiari eAstrid Panosyan (direzione collegiale provvisoria, 2017) ·Christophe Castaner (delegato generale, 2017-2018) ·Philippe Grangeon (delegato generalead interim, 2018) ·Stanislas Guerini (delegato generale, 2018-2022) ·Stéphane Séjourné (segretario generale, dal 2022)Logo di Renaissance
Membri dell'ufficio esecutivoDavid Amiel ·Pieyre-Alexandre Anglade ·Antoine Armand ·Gabriel Attal · Marie-Ange Badin ·Quentin Bataillon ·Clément Beaune · Kolia Benié ·Aurore Bergé ·Jean-Marc Borello ·Élisabeth Borne ·Brigitte Bourguignon ·Yaël Braun-Pivet ·Maud Bregeon ·Pascal Canfin ·Christophe Castaner ·Émilie Chalas ·Bérangère Couillard ·Gérald Darmanin ·Anne de Bayser ·François de Rugy · Benjamin Djiane ·Olivier Dussopt ·Catherine Fabre ·Richard Ferrand ·Guillaume Gouffier Valente ·Philippe Grangeon ·Olivia Grégoire · Jonathan Guémas ·Stanislas Guerini ·Marie Guévenoux ·Valérie Hayer ·Sacha Houlié ·Xavier Iacovelli ·Fabienne Keller ·Bariza Khiari ·Bruno Le Maire ·Marie Lebec ·Emmanuel Macron ·Sylvain Maillard · Bertrand Mas-Fraissinet · Ambroise Méjean · Julien Miro ·Nathalie Nieson ·Astrid Panosyan ·François Patriat ·Franck Riester · Marie-Ange Rousselot ·Stéphane Séjourné
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