Papa Urbano VIII
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al secolo Vincenzo Maffeo Barberini | |
battezzato | |
ERRORE in "fase canonizz" | |
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Pietro da Cortona,Ritratto dipapa Urbano VIII (1624 -1627 ca.), olio su tela;Roma, Musei Capitolini | |
Titolo | |
Incarichi attuali | |
Età allamorte | 76 anni |
Nascita | Firenze 5 aprile1568 |
Morte | Roma 29 luglio1644 |
Sepoltura | Città del Vaticano,Basilica di San Pietro |
Conversione | |
Appartenenza | |
Vestizione | {{{V}}} |
Vestizione | [[{{{aVest}}}]] |
Professione religiosa | [[{{{aPR}}}]] |
Ordinatodiacono | |
Ordinazionepresbiterale | {{{O}}} |
Ordinazionepresbiterale | ottobre 1604 |
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Nominatopatriarca | {{{nominatoP}}} |
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Consacrazione vescovile | {{{C}}} |
Consacrazione vescovile | 28 ottobre 1604 |
Elevazione adArcivescovo | {{{elevato}}} |
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Creazione aCardinale | {{{P}}} |
Creato Errore nell'espressione: operatore < inatteso. | (vedi) |
Creato Cardinale | 11 settembre 1606 daPaolo V (vedi) |
Deposto dal cardinalato | [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]] |
Dimissioni dal cardinalato | [[{{{aPdim}}}]] |
Cardinale per | 37 anni, 10 mesi e 18 giorni |
Cardinale per | |
Cardinale elettore | |
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Creazione a pseudocardinale | |
Eletto Antipapa | {{{antipapa}}} |
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Incarichi ricoperti prima dell'elezione |
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235°vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato | 6 agosto1623 Conclave del 1623 |
Consacrazione | 29 settembre1623 |
Fine del pontificato | 29 luglio1644 (per decesso) |
Durata del pontificato | 20 anni, 11 mesi e 23 giorni |
Segretario | {{{segretario}}} |
Predecessore | papa Gregorio XV |
Successore | papa Innocenzo X |
Extra | Papa Urbano VIII Anni di pontificato |
Cardinali | 74creazioni in 8 concistori |
Proclamazioni | BeatiSanti |
Antipapi | {{{antipapi}}} |
Eventi | Giubileo del 1625 |
Venerato da | {{{venerato da}}} |
Venerabile il | [[{{{aV}}}]] |
Beatificazione | [[{{{aB}}}]] |
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Invito all'ascolto | |
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Papa Urbano VIII, al secoloVincenzo Maffeo Barberini (Firenze,5 aprile1568; † Roma, 29 luglio 1644) è stato il 235º vescovo diRoma epapaitaliano in carica dal1623 alla suamorte, avvenuta nel1644.
Biografia
Le origini e la carriera ecclesiastica

Maffeo Barberini, nato a Firenze il5 aprile1568, era il quinto dei sei figli di un ricco mercante. Studiò presso igesuiti prima e presso ilCollegio Romano poi. Trasferitosi aPisa, conseguì la laurea in giurisprudenza, così come era desiderio della famiglia.
A soli venti anni entrò, come avvocato, nell'amministrazione delloStato Pontificio, ove svolse una lunga e prestigiosa carriera, coronata anche dall'incarico dinunzio apostolico aParigi. Dal1604 al1608 fuarcivescovo diNazareth,Canne eMonteverde, con sede aBarletta inPuglia.[1] In questo periodo, all'età di 38 anni (ovvero nel1606), ricevette laberretta cardinalizia dapapa Paolo V, che gli fu impostaaddirittura dalle mani di Enrico IV, re di Francia. Due anni più tardi lasciò la sede nazarena e divenne arcivescovo diSpoleto.
Morto lo zio che, da giovane, lo aveva ospitato aRoma, ne ereditò il cospicuo patrimonio, con il quale acquistò un prestigioso palazzo, arredandolo in maniera sfarzosa, in stile rinascimentale.
Il suo atteggiamento neutrale gli fu di aiuto per la sua elezione.
Il conclave
![]() | Per approfondire, vedi la voceConclave del 1623 |
Dopo lamorte dipapa Gregorio XV (al secolo Alessandro Ludovisi), ilcollegio cardinalizio, proseguendo l'operato del defunto pontefice, aveva tentato di arginare le ingerenze degli stati cattolici nell'elezione pontificia.
Spagna,Francia eAustria, infatti, a ogni elezione, esercitavano la loro decisiva influenza tramite i rispettivi cardinali presenti inconclave. Contro queste interferenze, Gregorio XV aveva emanato nel1621 labollaAeterni Patris, seguita, l'anno successivo, dalla bollaDecet Romanorum Pontificem, in cui veniva riaffermata la necessità dellaclausura durante il conclave, l'obbligo dell'elezione a maggioranza dei due terzi del Sacro Collegio e tutta una serie di atti formali a garanzia degli obblighi citati.
Ma le aspettative di riportare l'elezione papale nell'esclusivo ambito ecclesiastico, per effetto degli atti emanati da papa Gregorio, andarono deluse quando giunse il momento di eleggere il suo successore.
IlSacro Collegio si riunì in conclave il19 luglio1623 e subito cominciarono le schermaglie tra le due fazioni presenti, quella filo-francese e quella filo-spagnola, disattendendo totalmente quanto papa Ludovisi aveva stabilito mediante le due Bolle emanate qualche anno prima. I lavori del conclave erano condizionati, tra l'altro, anche dalle vicende del grande conflitto in corso nell'Europa centrale, che aveva avuto inizio nel1618 e che è noto come "guerra dei trent'anni".
Il Sacro Collegio era composto di 67cardinali, ma soltanto 55 presero parte al conclave.
Il conclave era nelle mani della Spagna, che lo gestiva da giorni e giorni attraverso un autentico gioco a eliminazione, fin quando la grande calura estiva, unita a un'epidemia di malaria che aveva cominciato a decimare i porporati, non indusse il Sacro Collegio a far convergere i voti necessari sul nome del cardinal Maffeo Barberini, fiorentino. Aveva 55 anni.
Il pontificato
Il pontificato del Barberini si aprì quando laGuerra dei trent'anni era in pieno svolgimento. Le operazioni belliche erano, infatti, già iniziate da ben cinque anni e si stava per concludere il cosiddetto "periodo boemo-palatino", con la sconfitta deiprotestanti, la vittoria degli imperiali e l'esilio di Federico V,principe elettore delPalatinato.
Stava anche per iniziare il "periodo danese", che vedeva uno schieramento di alleanze alquanto diverso da quello che aveva caratterizzato il precedente arco di tempo. La Francia, infatti, non era più nelle mani della reggente Maria de'Medici, ma in quelle del potentecardinale Richelieu, primo ministro di Luigi XIII di Francia. Il Richelieu, purcattolico, non intendeva più appoggiare il cattolicissimo Impero asburgico, onde evitare un nuovo accerchiamento come ai tempi dell'Imperatore Carlo V delSacro Romano Impero. Facendo, quindi, prevalere la ragion di stato, si schierò dalla parte dell'alleanza traInghilterra,Olanda eDanimarca, in funzione antiasburgica. La qual cosa significava l'appoggio della Francia ai prìncipi luterani, con la conseguenza della fine di ogni possibilità di restaurazione cattolica in Europa.
Urbano VIII, ritenendo che la guerra in Europa si combattesse ancora per fini di religione, si era schierato con la Francia, ancor prima che Richelieu decidesse di schierarsi contro l'Impero. Questo errore di valutazione politica e strategica ebbe come conseguenza la perdita di credibilità della figura delPapa come arbitro delle controversie internazionali.
L'errore fondamentale del Barberini stava nel fatto che, invece di proporsi come arbitro delle controversie religiose, egli tentò di proporsi come arbitro delle controversie politiche tra gli Stati in lotta, autoproclamandosi, in tal modo, egli stesso come uno Stato al di sopra degli Stati. Non si era reso conto che lo Stato Pontificio, con lo scoppio della guerra dei trent'anni, ormai contava ben poco politicamente.
Nel1627, con lacostituzione apostolicaDebitum istituì laCongregazione dei Confini per provvedere alla difesa delloStato Ecclesiastico, impedendo ogni cessione illegale, risolvendo ogni vertenza giurisdizionale interna o con gli stati esteri limitrofi e cercando di riavere i territori perduti.
Una vicenda importante lo vide impegnato nell'impresa della riconquista del ducato di Castro e Ronciglione, che in quel momento era nelle mani di Odoardo I Farnese. Il ducato di Castro, ubicato alle porte di Roma, era stato assegnato dapapa Paolo III (Alessandro Farnese) ai nipoti, unitamente a notevoli privilegi fiscali. Ma Urbano VIII veniva da unafamiglia rivale dellafamiglia Farnese e nello stesso tempo intendeva riportare il ducato sotto il governo delloStato della Chiesa.
Approfittando del fatto che i Farnese in quel momento erano fortemente indebitati presso alcuni banchieri romani, il Papa confiscò tutti i loro beni e dichiarò loro guerra. Il ducato di Castro fu occupato nel mese diottobre1641; successivamente Odoardo Farnese fuscomunicato e il Pontefice lo dichiarò decaduto da tutti i diritti di proprietà e sovranità, minacciandolo di privarlo anche del ducato diParma ePiacenza.
Fallito ogni tentativo di giungere a un accordo, il Papa dichiarò che il ducato di Castro era possedimento della Chiesa e la famiglia Farnese ne aveva usurpato il titolo. L'atteggiamento del Papa su questa vicenda, però, indusse gli altri prìncipi italiani a guardare con sospetto la posizione del Pontefice. Costui, infatti, se fosse venuto in possesso anche del ducato di Parma e Piacenza, avrebbe costituito una potenziale minaccia all'integrità territoriale degli Stati dell'Italia del Nord, soprattutto perché Urbano VIII era appoggiato dalle armi francesi.
Odoardo Farnese, presa coscienza di avere l'appoggio di tutte le signorie dell'Italia del Nord e ottenuta l'alleanza diFirenze eVenezia, allestì un piccolo esercito, alla testa del quale marciò verso Roma, dando inizio a una vera e propria guerra che andò avanti, con alterna fortuna, per ben quattro anni. Le operazioni militari ebbero termine soltanto a causa dell'esaurimento delle finanze da parte di tutti i belligeranti. Nel1644 si raggiunse un accordo di pace, che vide non solo la revoca della scomunica da parte del Papa, ma anche la restituzione del ducato di Castro al Farnese. Si era consumato, in tal modo, un altro fallimento della politica di Urbano VIII.
Sul piano dei rapporti internazionali, il papato di Urbano VIII si svolse contemporaneamente alle vicende legate allaGuerra dei trent'anni, di cui il Pontefice non riuscì a vedere la conclusione. Aumentò ulteriormente la divisione tra cattolici e protestanti schierandosi contro l'Impero, così che l'Imperatore Ferdinando II d'Asburgo, dopo aver firmato il ben noto "Editto di restituzione", mediante il quale restituiva allaChiesa cattolica le sedi ecclesiastiche sottratte ai protestanti, iniziò a nominarne i vescovi, nonostante il netto rifiuto papale ad autorizzarlo in tale pratica, del quale l'Imperatore non tenne alcun conto. L'autorità papale ne uscì umiliata e il Barberini non si oppose a questa decisione.
Anche re Gustavo II Adolfo diSvezia, sebbene alleato del Papa contro l'Imperatore, si ribellò alle richieste papali, rifiutandosi di consegnare al Pontefice i vescovadi sottratti ai protestanti nellaGermania del Nord durante la guerra.
Papa Urbano VIII si oppose blandamente algiansenismo, proibendo ogni disquisizione sul tema dellagrazia e su quello dellibero arbitrio, rinviando a quanto aveva stabilito al riguardo alConcilio di Trento, ma non applicò mai condanne.
Durante il suo pontificato, il Barberini attinse a piene mani dalle casse dello Stato, sia per favorire i suoi familiari, cui concesse cospicue donazioni consentendo arricchimenti scandalosi e illeciti, sia per realizzare i numerosi interventi edilizi, civili e militari che caratterizzarono il suo ventennio sulla cattedra di Pietro. Ciò comportò un dissanguamento delle finanze dello Stato, che impose il ricorso a numerose ed elevate tassazioni a scapito del popolo, facendo salvi i privilegi della classe nobiliare e delclero.
Il malcontento popolare crebbe a tal punto che il Papa dovette far ricorso a interventi alternativi per accontentare i suoi sudditi, riesumando vecchie abitudini festaiole cadute in disuso da anni per effetto dellaControriforma e dell'Inquisizione. Ripresero le pubbliche feste, la caccia e le rappresentazioni teatrali, con l'effetto di peggiorare la finanza dello Stato. Concesse persino al clero, al livello delle più alte cariche ecclesiastiche, di abbandonarsi ad atteggiamenti prodighi, pur di accattivarsene le simpatie.
Durante il suo pontificato convocò ottoconcistori, nel corso dei quali procedette alla nomina di ben 74 cardinali. Tra essi figuravanoFrancesco Barberini eAntonio Marcello Barberini, rispettivamente nipote e fratello del Papa;Giovanni Battista Pamphili, Patriarca titolare diAntiochia, che venne poi eletto Papa il15 settembre1644 col nome diInnocenzo X;Antonio Barberini, altro nipote del Papa;Lorenzo Magalotti, cognato del Papa;Ascanio Filomarino,Arcivescovo di Napoli;Marco Antonio Bragadin,Vescovo di Vicenza.Canonizzò moltisanti, tra i quali ricordiamoSan Francesco Saverio,San Filippo Neri,San Luigi Gonzaga eSant'Ignazio di Loyola;beatificòMaria Maddalena de' Pazzi.
Il poeta
Fin da giovane si era dilettato a comporre versi, in latino e in volgare. Anche da papa continuò in questa sua attività, tanto che nel1637 diede alle stampe una raccolta di sue composizioni firmandosi, però, semplicemente comeMaphei Cardinalis Barberini.
Si circondò di poeti con cui era entrato in rapporti di amicizia, come ad esempio Gabriello Chiabrera (uno dei principali lirici del Seicento), Giovanni Ciampoli e Francesco Bracciolini, intelligente sperimentatore di forme poetiche e inventore, assieme ad Alessandro Tassoni, del poema eroicomico. Il Bracciolini celebrò l'ascesa del Pontefice al soglio con il poema "L'Elettione di Urbano Papa VIII" (1628), in 23 canti.
Ebbe rapporti particolarmente stretti con due gesuiti stranieri,Giacomo Balde, alsaziano eCasimiro Sarbiewski, polacco, la cui collaborazione nel rifacimento degli inni del suoBreviario romano, produsse soltanto un perfezionamento formale con un notevole impoverimento dei contenuti.
Urbano VIII non fu l'unico Papa-poeta. Era stato preceduto, anni prima, daLeone X. Come il Medici, anche il Barberini amava circondarsi di poeti e menestrelli, che allietavano le sue giornate soprattutto nel periodo estivo, quando la corte si trasferiva nelpalazzo apostolico di Castel Gandolfo.
Chiamò a Roma e diede loro asilo e protezione anche altri artisti, come Athanasius Kircher, erudito di multiforme ingegno, Giovanni Girolamo Kapsberger, musicista e virtuoso della tiorba e i pittori Claude Lorrain, lorenese e Nicolas Poussin, francese.
Roma barocca
Probabilmente il merito maggiore di Urbano VIII è ascrivibile agli interventi edilizi che caratterizzarono tutto il suo pontificato e che furono affidati agli artisti più eccelsi della sua epoca, anche se le opere volute dal Papa furono realizzate a danno di altre monumentali opere che erano pervenute a lui, pressoché intatte, sfidando per secoli l'incuria degli uomini e l'inclemenza del tempo.
Il baldacchino in bronzo sull'altare maggiore, al centro della crociera dellaBasilica di San Pietro, opera del Bernini, è forse la più alta espressione della scultura barocca. Nei bassorilievi che ornano la scultura (otto stemmi della famiglia Barberini), l'artista volle rappresentare laMater Ecclesia con un doppio volto, la sofferenza della partoriente e la gioia del bimbo che si affaccia alla vita: in effetti l'ispirazione diretta per le figure fu data a Bernini dal laborioso parto di una nipote del papa, Giulia Barberini, la progressione del quale viene riportata in modo eccezionalmente naturalistico, a partire dalla figura dell'angolo di sud-est, via via fino al felice epilogo della gioiosa figura dell'angioletto nell'angolo di nord-est. Nel1621, dopo ben 170 anni di lavori, ebbe a consacrare la nuovaBasilica di San Pietro, anche se incompleta nei suoi ornamenti interni.
Oltre aGian Lorenzo Bernini, Urbano VIII affidò la realizzazione di numerose opere anche ad altri prestigiosi artisti, quali Andrea Sacchi, Pietro da Cortona, Gasparo Mola e Carlo Maderno. A quest'ultimo si deve la sistemazione delpalazzo apostolico di Castel Gandolfo, come lo vediamo ancora oggi.

Fu costruita la Biblioteca Barberini, nella quale furono raccolti numerosi e preziosissimi manoscritti, il Palazzo Barberini ai piedi del Quirinale, il Palazzo di Propaganda Fide, la fontana del Tritone e numerose Chiese. In campo militare procedette al potenziamento diCastel Sant'Angelo, fece fortificare l'intera città di Castelfranco e trasformò il porto diCivitavecchia in un vero e proprio porto militare.
Come detto, queste opere furono però realizzate attingendo i materiali da altre opere, che erano pervenute al Barberini sfidando i secoli. Tutti i bronzi del Pantheon, ad esempio, sia quelli delle travi dell'atrio che il rivestimento interno della cupola, furono rimossi, nuovamente fusi e riutilizzati per i cannoni di Castel Sant'Angelo e per il Baldacchino in San Pietro. Inoltre tutti i marmi del Colosseo furono riutilizzati per abbellire i palazzi romani e le pietre furono utilizzate addirittura per costruire nuovi palazzi. In altri termini, il Colosseo fu utilizzato come cava di materiali da costruzione. Questo scempio fece esclamare a Pasquino:
(LA) | (IT) | ||||
« | Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini » | « | Ciò che non fecero i barbari, lo fecero i Barberini » | ||
La morte
Il pontefice si spense il29 luglio1644.
LaBasilica di San Pietro raccoglie le spoglie mortali di Urbano VIII, in unmonumento funebre realizzato tra il1629 e il1647 circa daGian Lorenzo Bernini, in bronzo e marmo, commissionatogli dallo stesso papa.
Concistori tenuti da Urbano VIII per la creazione di nuovi cardinali
Concistoro del 2 ottobre 1623
- (1)Francesco Barberini, seniore,nipote di Sua Santità, governatore diFermo (+10 dicembre1679).
Concistoro del 7 ottobre 1624
- (2)Antonio Barberini, seniore,O.F.M. Cap.,fratello di Sua Santità (+11 settembre1646);
- (3)Lorenzo Magalotti,cognato di Sua Santità,Segretario di Stato (+19 settembre1637);
- (4)Pietro Maria Borghese,parente dipapa Paolo V (+15 giugno1642).
Concistoro del 19 gennaio 1626
- (5)Luigi Caetani, patriarca titolare diAntiochia dei Latini, arcivescovo diCapua (+15 aprile1642);
- (6)Denis Simon de Marquemont, arcivescovo diLione (+16 settembre1626);
- (7)Ernest Adalbert von Harrach zu Rohrau, arcivescovo diPraga (+25 ottobre1667);
- (8)Bernardino Spada, arcivescovo titolare diDamietta,nunzio apostolico in Francia (+10 novembre1661);
- (9)Laudivio Zacchia, vescovo diMontefiascone e Corneto,Maestro del sacro palazzo apostolico (+30 agosto1637);
- (10)Berlinghiero Gessi, vescovo emerito diRimini, governatore delDucato di Urbino (+6 aprile1639);
- (11)Federico Baldissera Bartolomeo Cornaro, vescovo diBergamo; (+5 giugno1653);
- (12)Giulio Cesare Sacchetti, vescovo diGravina,nunzio apostolico in Spagna (+28 giugno1663);
- (13)Giandomenico Spinola,uditore generale della Camera Apostolica, amministratore diocesano diMessina (+11 agosto1646);
- (14)Giacomo Cavalieri,datario apostolico,uditore dellaSacra Rota Romana (+28 gennaio1629);
- (15)Lelio Biscia, decano dellaCamera Apostolica (+19 novembre1638);
- (16)Enrique Guzmàn de Haros,canonico capitolare delle Cattedrali di Siviglia e Toledo (+21 giugno1626 senza essersi mai recato a Roma per ricevere il titolo);
Cardinali riservati"in pectore"[2]:
- (17)Nicola II di Lorena, amministratore diocesano diToul[3] (+27 gennaio1670);
- (18)Girolamo Vidoni,tesoriere generale della Camera Apostolica (+30 ottobre1632);
- (19)Marzio Ginetti, segretario dellaS.C. della Consulta (+1º marzo1671).
Concistoro del 30 agosto 1627
- (20)Fabrizio Verospi, governatore diPerugia e dell'Umbria (+27 gennaio1639);
- (21)Gil Carrillo de Albornoz, arcidiacono capitolare della Cattedrale di Burgos (Spagna) (+19 dicembre1649);
- (22)Pierre de Bérulle,C.O.I., superiore generale della sua Congregazione in Francia (+2 ottobre1629, senza essersi recato a Roma per ricevere il titolo);
- (23)Alessandro Cesarini juniore, referendario deiTribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia; (+25 gennaio1644);
Cardinali riservati"in pectore":
- (24)Antonio Barberini juniore,O.S.Io.Hieros., (+3 agosto1671)[4];
- (25)Girolamo Colonna (+4 settembre1666)[5];
- (26)Giambattista Pamphilj, patriarca titolare diAntiochia dei Latini,uditore dellaSacra Rota Romana,nunzio apostolico in Spagna; eletto papa con il nome diInnocenzo X (+7 gennaio1655)[6];
- (27)Gianfrancesco Guidi di Bagno, arcivescovo titolare diPatrasso, vescovo diCervia,nunzio apostolico in Francia (+24 luglio1641)[7].
Concistoro del 19 novembre 1629
- 1.Péter Pázmány,S.I., arcivescovo diStrigonio; creatocardinale presbitero diSan Girolamo degli Schiavoni (titolo ricevuto nel maggio 1632) (+19 marzo 1637)
- 2.Antonio Santacroce, arcivescovo titolare diSeleucia di Isauria,nunzio apostolico in Polonia;cardinale presbitero deiSanti Nereo e Achilleo (titolo ricevuto nell'agosto 1630) (+25 novembre 1641)
- 3.Alphonse-Louis du Plessis de Richelieu,O.Cart., arcivescovo diLione; creatocardinale presbitero dellaSantissima Trinità al Monte Pincio (titolo ricevuto nel giugno 1635) (+24 marzo 1653)
- 4.Giovanni Battista Maria Pallotta, arcivescovo diTessalonica,nunzio apostolico in Austria;cardinale presbitero diSan Silvestro in Capite (titolo ricevuto nel maggio 1631) (+22 gennaio 1668)
- 5.Gregorio Naro, uditore dellaCamera Apostolica; creatocardinale presbitero deiSanti Quirico e Giulitta (+7 agosto 1634)
- 6.Luca Antonio Virili, uditore dellaSacra Rota Romana; creatocardinale presbitero diSan Salvatore in Lauro (+4 giugno 1634)
- 7.Giangiacomo Teodoro Trivulzio,protonotario apostolico, chierico dellaCamera Apostolica; creatocardinale diacono diSan Cesareo in Palatio (+3 agosto 1656)
Cardinali riservati"in pectore"
- 1.Diego Guzmán de Haros, arcivescovo diSiviglia; creatocardinale presbitero (riservatoin pectore e pubblicato nel luglio 1630) (+21 gennaio 1631, senza aver ricevuto il titolo)
- 2.Jan Olbracht Waza,S.I., vescovo diCracovia;cardinale diacono (riservatoin pectore e pubblicato nel dicembre 1632, con la diaconia diSanta Maria in Aquiro) (+29 dicembre 1634)
- 3.Ciriaco Rocci, arcivescovo titolare diPatrasso,nunzio apostolico inSvizzera; creatocardinale presbitero (riservatoin pectore, pubblicato nel novembre 1633, col titolo diSan Salvatore in Lauro ricevuto nell'agosto 1635) (+25 settembre 1651)
- 4.Cesare Monti, patriarca titolare diAntiochia dei Latini,nunzio apostolico in Spagna; creatocardinale presbitero (riservatoin pectore, pubblicato nel novembre 1633, col titolo diSanta Maria in Traspontina ricevuto nell'agosto 1634) (+16 agosto 1650)
Concistoro del 28 novembre 1633
- (39)Francesco Maria Brancaccio, vescovo diCapaccio (+9 gennaio1675);
- (40)Alessandro Bichi, vescovo diCarpentras,nunzio apostolico in Francia (+25 maggio1657);
- (41)Ulderico Carpegna, vescovo diGubbio; (+24 gennaio1679);
- (42)Stefano Durazzo,tesoriere generale della Camera Apostolica (+11 luglio1667);
- (43)Agostino Oreggi,elemosiniere apostolico,canonico dellaBasilica Vaticana (+12 luglio1635);
- (44)Benedetto Ubaldi,uditore dellaSacra Rota Romana (+18 gennaio1644);
Cardinali riservati"in pectore"[8]:
Concistoro del 16 dicembre 1641
- (46)Francesco Maria Macchiavelli, patriarca diCostantinopoli dei Latini, vescovo diFerrara (+22 novembre1653);
- (47)Ascanio Filomarino, arcivescovo diNapoli (+3 novembre1666);
- (48)Marcantonio Bragadin, vescovo diVicenza (+28 marzo1658);
- (49)Ottaviano Raggi,uditore della Camera Apostolica (+31 dicembre1643);
- (50)Pierdonato Cesi, juniore, tesoriere generale dellaCamera Apostolica (+30 gennaio1656);
- (51)Girolamo Verospi,uditore dellaSacra Rota Romana) (+5 gennaio1652);
- (52)Vincenzo Maculani,O.P.,maestro del Sacro Palazzo Apostolico; (+16 febbraio1667);
- (53)Francesco Peretti di Montalto,pronipote dipapa Sisto V, (+3 maggio1653);
- (54)Giulio Gabrielli,chierico dellaCamera Apostolica; (+31 agosto1677);
- (55)Giulio Mazzarino,canonico dellaBasilica Vaticana, referendario deiTribunali della Segnatura Apostolica; (+9 marzo1661, senza aver mai ricevuto la diaconia);
- (56)Virginio Orsini,O.S.Io.Hieros., (+21 agosto1676);
- (57)Rinaldo d'Este (1618-1672), (+30 settembre1672).
Concistoro del 13 luglio 1643
- (58)Giovanni Giacomo Panciroli, patriarca titolare diCostantinopoli dei Latini (+3 settembre1651);
- (59)Fausto Poli, arcivescovo titolare diAmasea,prefetto della Casa Pontificia (+7 ottobre1653);
- (60)Lelio Falconieri, arcivescovo titolare diTebe, segretario dellaS.C. dei Vescovi e dei Regolari (+14 dicembre1648);
- (61)Gaspare Mattei,parente dipapa Paolo V, arcivescovo titolare diAtene,nunzio apostolico in Austria (+9 aprile1650);
- (62)Cesare Facchinetti,pronipote dipapa Innocenzo IX, arcivescovo titolare diDamietta, arcivescovo diSenigallia (+31 gennaio1683);
- (63)Girolamo Grimaldi-Cavalleroni, arcivescovo titolare diSeleucia di Isauria,nunzio apostolico in Francia (+4 novembre1685);
- (64)Carlo Rossetti, arcivescovo titolare diTarso, arcivescovo-vescovo diFaenza (+23 novembre1681);
- (65)Giambattista Altieri seniore, vescovo emerito diCamerino (+26 novembre1654);
- (66)Mario Theodoli,uditore della Camera Apostolica (+27 giugno1650);
- (67)Francesco Angelo Rapaccioli,tesoriere generale della Camera Apostolica (+15 maggio1657);
- (68)Francesco Adriano Ceva, referendario deiTribunali della Segnatura Apostolica (+12 ottobre1655);
- (69)Vincenzo Costaguti,chierico dellaCamera Apostolica (+6 dicembre1660);
- (70)Giovanni Stefano Donghi,chierico dellaCamera Apostolica (+26 novembre1669);
- (71)Paolo Emilio Rondinini,chierico dellaCamera Apostolica; (+16 settembre1668);
- (72)Angelo Giori,prefetto della Casa Pontificia (+8 agosto1662);
Cardinali riservati"in pectore"[10]:
- (73)Juan de Lugo y de Quiroga,S.J. (+20 agosto1660);
- (74)Achille d'Estampes de Valençay,O.S.Io.Hieros., generale dell'esercito pontificio (+27 giugno1646).
Onorificenze
![]() | Gran Maestro dell'Ordine supremo del Cristo |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Nazareth (Barletta) | Successore: | ![]() |
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Girolamo Bilacqua | 1604-1608 | Michelangelo Tonti | I |
II | |||
III | |||
IV | |||
V | |||
VI | |||
VII | |||
VIII | |||
IX | |||
X | |||
con | |||
con | |||
Girolamo Bilacqua | {{{data}}} | Michelangelo Tonti |
Predecessore: | Nunzio apostolico per la Francia | Successore: | ![]() |
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Innocenzo del Bufalo-Cancellieri | 1604 -1606 | ? | I |
II | |||
III | |||
IV | |||
V | |||
VI | |||
VII | |||
VIII | |||
IX | |||
X | |||
con | |||
con | |||
Innocenzo del Bufalo-Cancellieri | {{{data}}} | ? |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Pietro in Montorio | Successore: | ![]() |
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Anselmo Marzato | 1607-1610 | Domenico Toschi | I |
II | |||
III | |||
IV | |||
V | |||
VI | |||
VII | |||
VIII | |||
IX | |||
X | |||
con | |||
con | |||
Anselmo Marzato | {{{data}}} | Domenico Toschi |
Predecessore: | Arcivescovo di Spoleto | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Alfonso Visconti | 1608-1617 | Lorenzo Castrucci | I |
II | |||
III | |||
IV | |||
V | |||
VI | |||
VII | |||
VIII | |||
IX | |||
X | |||
con | |||
con | |||
Alfonso Visconti | {{{data}}} | Lorenzo Castrucci |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Onofrio | Successore: | ![]() |
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Domenico Toschi | 1610-1623 | Francesco Barberini | I |
II | |||
III | |||
IV | |||
V | |||
VI | |||
VII | |||
VIII | |||
IX | |||
X | |||
con | |||
con | |||
Domenico Toschi | {{{data}}} | Francesco Barberini |
Predecessore: | Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
? | 1610 -1623 | Antonio Barberini | I |
II | |||
III | |||
IV | |||
V | |||
VI | |||
VII | |||
VIII | |||
IX | |||
X | |||
con | |||
con | |||
? | {{{data}}} | Antonio Barberini |
Predecessore: | Legato apostolico di Bologna | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Benedetto Giustiniani | 31 agosto1611 -7 gennaio1614 | Luigi Capponi | I |
II | |||
III | |||
IV | |||
V | |||
VI | |||
VII | |||
VIII | |||
IX | |||
X | |||
con | |||
con | |||
Benedetto Giustiniani | {{{data}}} | Luigi Capponi |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | ![]() |
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Scipione Caffarelli-Borghese | 9 gennaio -6 agosto1623 | Giovanni Garzia Mellini | I |
II | |||
III | |||
IV | |||
V | |||
VI | |||
VII | |||
VIII | |||
IX | |||
X | |||
con | |||
con | |||
Scipione Caffarelli-Borghese | {{{data}}} | Giovanni Garzia Mellini |
Predecessore: | Papa | Successore: | ![]() |
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Papa Gregorio XV | 6 agosto1623 -29 luglio1644 | Papa Innocenzo X | I |
II | |||
III | |||
IV | |||
V | |||
VI | |||
VII | |||
VIII | |||
IX | |||
X | |||
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con | |||
Papa Gregorio XV | {{{data}}} | Papa Innocenzo X |
Note | |
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Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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