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Papa Innocenzo X

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C o a Innocenzo X.svg
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al secolo Giovanni Battista Pamphilj
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
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PopeInnocentX.jpg

Diego Velázquez,Papa Innocenzo X (1650), olio su tela;Roma, Galleria Doria Pamphilj[1]
Titolo
Incarichi attuali
Età allamorte80 anni
NascitaRoma
6 maggio1574
MorteRoma
7 gennaio1655
SepolturaRoma,Chiesa di Sant'Agnese in Agone
Conversione
Appartenenza
Vestizione{{{V}}}
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Professione religiosa[[{{{aPR}}}]]
Ordinatodiacono
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Consacrazione vescovileCappella Sistina, 25 gennaio 1626 dal card.vescovoLaudivio Zacchia
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Creazione
aCardinale
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Creato
Cardinalein pectore
30 agosto1627 daUrbano VIII (vedi)
Pubblicato
Cardinale
19 novembre 1629 daUrbano VIII (vedi)
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
Cardinale per25 anni, 1 mese e 18 giorni
Cardinale per
Cardinale elettore
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pseudocardinale
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pseudocardinale
Eletto Antipapa{{{antipapa}}}
Consacrazione{{{Consacrazione}}}
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Fine pontificato{{{Fine pontificato}}}
Pseudocardinali creati{{{Pseudocardinali creati}}}
Sede{{{Sede}}}
Opposto a
Sostenuto da
Scomunicato da
Confermato cardinale{{{Confermato cardinale}}}
Nomina a pseudocardinale annullata da{{{Annullato da}}}
Riammesso da
Precedente{{{Precedente}}}
Successivo{{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
prima dell'elezione
236°vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
15 settembre1644
Conclave del 1644
Consacrazione4 ottobre1644
Fine del
pontificato
7 gennaio1655
(per decesso)
Durata del
pontificato
10 anni, 3 mesi e 22 giorni
Segretario{{{segretario}}}
Predecessorepapa Urbano VIII
Successorepapa Alessandro VII
ExtraPapa Innocenzo X
Anni di pontificato


Cardinali40creazioni in 8 concistori
ProclamazioniBeati
Antipapi{{{antipapi}}}
EventiGiubileo del 1650
Venerato da{{{venerato da}}}
Venerabile il[[{{{aV}}}]]
Beatificazione[[{{{aB}}}]]
Canonizzazione[[{{{aS}}}]]
Ricorrenza[[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
Santuario principale{{{santuario principale}}}
Attributi{{{attributi}}}
Devozioni particolari{{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo{{{nome completo}}}
Trattamento{{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare{{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale{{{casa reale}}}
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Consorte

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Invito all'ascolto
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Innocenzo X, al secoloGiovanni Battista Pamphilj (Roma,6 maggio1574; † Roma, 7 gennaio 1655) è stato il 236º vescovo diRoma epapaitaliano dal1644 al1655. Creatocardinale nel1629, salì al soglio di Pietro il15 settembre1644. Educato come avvocato, dal punto di vista politico fu uno dei pontefici più abili della sua epoca.

Indice

Biografia

Le origini e la carriera ecclesiastica

Giovanni Battista Pamphilj nacque a Roma il6 maggio1574 da Camillo Pamphilj e Maria Cancellieri del Bufalo. I Pamphilj erano unafamiglia eugubina stabilitasi a Roma alla fine delXV secolo. Giovanni Battista studiò sotto la supervisione dello zio, il cardinaleGirolamo Pamphilj, presso ilCollegio Romano, dove si laureò in giurisprudenza nel1594.Questo dottorato fu il suo trampolino di lancio per entrare inCuria, dove ricoprì, tra il1604 e il1629, vari incarichi prestigiosi.Il25 gennaio1627, nellaCappella Sistina, fu consacratovescovo dal cardinaleLaudivio Zacchia,vescovo di Montefiascone, assistito daAlfonso Manzanedo, patriarca latino titolare diGerusalemme e daFabio Lagonissa,arcivescovo di Conza.Nelconcistoro del30 agosto1627 fu creatocardinale in pectore daUrbano VIII. La sua nomina fu pubblicata nel concistoro del19 novembre1629. Il12 agosto1630 ricevette laberretta rossa e il titolo diSant'Eusebio.

Gli anni del pontificato

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voceConclave del 1644

Subito dopo la sua elezione, Innocenzo X intraprese un'azione legale contro la famiglia Barberini per malversazione. Taddeo Barberini aveva ricevuto dallaCamera Apostolica 5.000 scudi, altri 8.000 se li era procurati sotto ibenefici vacanti, 5.000 sui titoli delle conquiste e 2.000 dalla rendita degli uffici, senza contare palazzi, opere d'arte e oggetti preziosi. Il papa, naturalmente, voleva rientrare in possesso di questa fortuna.I Barberini, che erano malvisti anche dal popolo romano, per non essere presi fuggirono aParigi, dove trovarono un potente protettore nelcardinale Mazarino. Innocenzo X confiscò le loro proprietà e il19 febbraio1646 emise unabolla con la quale stabiliva che tutti i cardinali che avessero lasciato gliStati Pontifici per sei mesi senza l'espressa autorizzazione del papa, dovevano essere privati dei lorobenefici ed eventualmente del cardinalato. Il parlamento francese dichiarò l'ordinanza papale nulla inFrancia, ma Innocenzo X non cedette fino a quando Mazarino non si preparò a inviare truppe inItalia. Da quel momento, la politica papale nei confronti della Francia divenne più amichevole e in seguito anche i Barberini vennero riabilitati. Nel periodo che va dal1645 al1646, Innocenzo X cercò anche di regolarizzare i riticinesi e di incentivare le missioni inAfrica e in Oriente.Nel1647, nonostante si fosse in più occasioni mostrato benevolo verso laSpagna, condannò il malgoverno diNapoli.

L'avvenimento più importante accaduto durante il pontificato di Innocenzo X è la fine dellaGuerra dei Trent'anni, che si concluse con le firme dei trattati di Münster, traFrancia eImpero e di Osnabrück, tra Svezia e iprotestanti da una parte e icattolici e l'imperatore dall'altra (24 ottobre1648). I due trattati sono conosciuti come "Pace di Westfalia". Le clausole in essa contenute regolarono la legislazione religiosa europea: ogni confessione avrebbe avuto libertà di culto; cattolici e protestanti furono parificati di fronte alla legge; ogni principe avrebbe potuto scegliere la sua religione, mentre i suoi sudditi lo avrebbero dovuto seguire (principio del "cuius regio eius et religio"); i domìni ecclesiastici sarebbero stati secolarizzati. Innocenzo X protestò immediatamente contro le clausole dei trattati, perché l'immediata conseguenza per laChiesa cattolica era la perdita di tutti ivescovadi dellaGermania settentrionale e centrale e di molti conventi e monasteri.Al tavolo delle trattative, delegato dal Papa, sedette ilnunzioFabio Chigi, che protestò energicamente ma inutilmente. Il Papa, allora, scrisse ilBreve "Zelo domus Dei" (26 novembre1648). Tuttavia la protesta dellaSanta Sede venne completamente ignorata e non ebbe alcun effetto.Nel1649 scoppiò la seconda guerra di Castro, provocata dall'omicidio di monsignor Cristoforo Giarda, vescovo di Castro, che ebbe forse per mandante il duca Ranuccio II Farnese. L'esercito pontificio invase il ducato e, dopo un breve assedio, rase al suolo la città. Dopo aver sparso sale sulle rovine, fu innalzata una colonna con l'epigrafe: "Qui fu Castro".

Il Giubileo

Con la bollaAppropinquat dilectissimi filii del4 maggio1649, Innocenzo X proclamò il XIVGiubileo. La vigilia diNatale dello stesso anno, il papa in persona aprì laPorta Santa.Come già avevano fatto i suoi predecessori, provvide al blocco degli sfratti e degli affitti e a sospendere tutte leindulgenze eccetto quella dellaPorziuncola. Con questo Giubileo, per la prima volta, l'indulgenza giubilare fu estesa alle provincebelghe e alleIndie occidentali. Roma fu visitata da circa 700.000pellegrini e, per l'occasione, siconvertirono al cattolicesimo anche un certo numero di protestanti. A causa della massiccia presenza di pellegrini, il Papa ridusse il numero delle visite alle basiliche e concesse l'indulgenza anche a chi avesse assistito alla chiusura di una delle Porte Sante alla vigilia di Natale del1650, o avesse presenziato allabenedizione papale impartita dalla Loggia della Basilica Vaticana nel giorno di Natale.

Durante lo svolgimento del Giubileo, Spagna e Francia fecero quasi a gara nel dimostrare la propria ricchezza nelle cerimonie. Nel mese digennaioFilippo IV mandò 2 ambasciatori inVaticano, con un seguito di 460 carrozze. Inoltre non badò a spese perché le cerimonie organizzate nelle chiese e dalle confraternite spagnole superassero tutte le altre per magnificenza e splendore.

Nei ricordi popolari del XIV Giubileo sono rimasti due avvenimenti: l'incidente avvenuto all'apertura della Porta Santa diSanta Maria Maggiore e l'incidente dellaprocessione delCrocifisso diSan Marcello.

All'apertura della Porta Santa di Santa Maria Maggiore, il diciassettenne Francesco Maidalchini, nipote di Donna Olimpia Maidalchini, s'incaricò della funzione al posto del cardinalearciprete. All'apertura, quando il giovane vide una cassetta di oggetti preziosi murata alla fine del giubileo precedente, tentò di portarsela via, ma gli fu impedito daicanonici di Santa Maria Maggiore. Il Crocifisso miracoloso di San Marcello venne portato a San Pietro dallaCompagnia del Crocifisso la notte delGiovedì Santo. Lungo il percorso, mentre cinque cardinali, l'ambasciatore di Spagna, oltre cento flagellanti, cori musicali e la gente incedevano con lumi accesi, alcuni cavalli s'imbizzarrirono e terrorizzarono i presenti a tal punto che tutti fuggirono.

Fuori dalle quattro basiliche spesso avvenivano anche scontri tra le varie confraternite per questioni di precedenza. La cerimonia più importante dell'anno fu laMessa celebrata inPiazza Navona dal Papa stesso.Durante questo anno giubilare, Alessandro Algardi scolpì l'altorilievo raffigurante ilpapa Leone Magno mentre ferma Attila e la statua di Innocenzo X in Campidoglio; ilBernini scolpì l'estasi diSanta Teresa d'Ávila e il Borromini restauròSan Giovanni in Laterano. Inoltre si diede inizio ai lavori per la costruzione del palazzo di Montecitorio. Tra i pellegrini che visitarono Roma ci fu anche la regina Cristina di Svezia.

Innocenzo X e il Giansenismo

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voceGiansenismo

La più importante delle sue decisioni dottrinarie fu la condanna dell'opera diGiansenio, l'"Augustinus". Spinto da 88 vescovi francesi e daSan Vincenzo de'Paoli, istituì una commissione che doveva esaminare le cinque proposizioni tratte da quel libro e ricavate dal dottore della Sorbona Niccolò Cornet. Tali proposizioni affermavano:

  • 1. Alcuni precetti diDio sono impossibili da osservare, neppure dai giusti, per la mancanza dellaGrazia necessaria;
  • 2. Alla grazia interiore, nello stato di natura decaduta, l'uomo non può resistere;
  • 3. Per acquistare merito o demerito non si richiede la libertà dalla necessità interna, ma soltanto la libertà dalla costrizione esterna;
  • 4. Isemipelagiani errarono insegnando che la volontà umana può resistere allaGrazia o assecondarla;
  • 5. È un errore semipelagiano affermare cheCristo è morto per tutti.

Il31 maggio1653, con la bolla "Cum occasione", le tesi diGiansenio vennero condannate comeeretiche.

I giansenisti rispettarono la sentenza papale, riconoscendo come eretiche le proposizioni censurate, ma, seguendo le tesi diAntoine Arnauld e diBlaise Pascal, negarono che le proposizioni riflettessero la vera dottrina di Giansenio. LaCompagnia di Gesù fece una lotta spietata a quest'eresia. Gliagostiniani si trovarono in gravi difficoltà, perché venivano accusati di approvare le dottrine diMichele Baio e di Giansenio, entrambi lettori diSant'Agostino.

Donna Olimpia Maidalchini

Innocenzo X subì fortemente l'influenza di Olimpia Maidalchini, moglie del fratello scomparso e soprannominata Pimpaccia.La donna, nata a Viterbo nel1592, era bella, intelligente e furba. Dopo essere rimasta vedova, riuscì a sposare Pamphilio Pamphilj, più vecchio di trent'anni e fratello del futuro papa, la cui ascesa la cognata supportò (e poi sfruttò) energicamente. Rimasta nuovamente vedova ed entrata nelle grazie di Innocenzo, divenne sua consigliera. A Roma era risaputo che qualsiasi decisione importante veniva presa solo dopo una consultazione con Donna Olimpia. Per questo nel giro di pochi anni divenne la donna più temuta e più odiata, di Roma.

Il soprannome di Pimpaccia derivò da una pasquinata: "Olim pia, nunc impia", che tradotto dal latino suona 'una volta religiosa, adesso empia'.Ovviamente Donna Olimpia sistemò anche il figlio Camillo, che fu prima nominato capo della flotta e delle forze dell'Ordine della Chiesa e poi fatto cardinale. Rinunciò alla porpora per sposare Olimpia Aldobrandini, giovane figlia del principe Borghese. I contrasti tra le due Olimpie diventarono l'argomento centrale dei pettegolezzi delle famiglie nobili di Roma. Negli ultimi anni di vita del pontefice, Olimpia vendettebenefici ecclesiastici per l'importo di 500.000 scudi. Il successore di Innocenzo X,papa Alessandro VII], la esiliò aOrvieto; alla sua morte, nel1657, Olimpia lasciò in eredità 2.000.000 di scudi.

Piazza Navona

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la vocePiazza Navona

Capolavoro artistico di Innocenzo X fu la sistemazione di Piazza Navona, iniziata nel1647 con la sistemazione dell'obelisco ritrovato nel Circo di Massenzio, sulla Via Appia. Nel1650 il Papa bandì una gara d'appalto per la costruzione della Fontana dei Quattro Fiumi. Il progetto fu inizialmente affidato al Borromini, ma ilBernini, con uno stratagemma, riuscì ad aggiudicarsi il lavoro. Fece recapitare a Donna Olimpia un modellino d'argento della fontana con grotte, leoni, palme e sopra l'obelisco. Il Pontefice, vedendo "per caso" il modellino, ne rimase entusiasta e gli affidò i lavori.La fontana fu inaugurata nel1651 e fu pagata con i proventi delle tasse sul pane, sul vino e su altri generi di consumo, attirando sul Papa il risentimento popolare.

Nel1653 il Bernini modificò la fontana, progettata nel1575 da Giacomo della Porta, aggiungendo un delfino che reggeva, sulla coda alzata, una lumaca, ma la figura non piacque e quindi fu sostituita dal busto di un africano che accarezza un delfino. Per questo motivo la fontana si chiama oggi "Fontana del Moro". La terza fontana non fu toccata.

Morte e sepoltura del papa

Giovanni Battista Maini,Monumento funebre di papa Innocenzo X (1730 ca.), marmo;Roma,Chiesa di Sant'Agnese in Agone, controfacciata

Innocenzo Xmorì il7 gennaio1655.

Donna Olimpia fece sparire dai suoi appartamenti tutto ciò che trovò e non volle dare nulla per lasepoltura. Per l'avarizia dei parenti, la salma del pontefice rimase per un giorno in una stanza e, solo grazie alla generosità delmaggiordomomons.Ranuccio Scotti Douglas, che fece costruire una povera cassa e del canonico Segni, che spese cinque scudi per la sepoltura, Innocenzo poté essere inumato nella basilica patriarcale del Vaticano.

Successivamente, le sue spoglie vennero traslate nellaChiesa di Sant'Agnese in Agone, adiacente al Palazzo Pamphilj e inumate nelmonumento funebre marmoreo, scolpito nel1730 circa daGiovanni Battista Maini su commissione del nipote Camillo e del pronipote Giovanni Battista, posto sulla controfacciata dell'edificio sacro.[2]

Successione Apostolica

Cardinali creati da Innocenzo X

Elenco dei Concistori di Innocenzo X
Concistoro del 14 novembre 1644
  1. (1)Camillo Francesco Maria Pamphilj, nipote di Sua Santità (+26 luglio1666)[3];
  2. (2)Giancarlo de' Medici, fratello del granduca di Toscana (+23 gennaio1663);

Cardinali riservati"in pectore":

  1. (3)Domenico Cecchini, uditore dellaSacra Rota edatario di Sua Santità (+1º maggio1656)[4];
  2. (4)Francesco Maria Farnese, fratello del duca di Parma e Piacenza (+12 luglio1647)[5].

Concistoro del 6 marzo 1645

  1. (5)Niccolò Albergati-Ludovisi, arcivescovo diBologna (+9 agosto1687);
  2. (6)Tiberio Cenci, vescovo diJesi (+26 febbraio1653);
  3. (7)Pierluigi Carafa seniore, vescovo diTricarico (+15 febbraio1655);
  4. (8)Orazio Giustiniani,C.O. vescovo diNocera (+25 luglio1649);
  5. (9)Federico Sforza,protonotario apostolico (+26 maggio1676);
  6. (10)Alderano Cybo-Malaspina, referendario delTribunale della Segnatura Apostolica (+22 luglio1700);
  7. (11)Benedetto Odescalchi,chierico dellaCamera Apostolica, elettoPapa Innocenzo XI il21 settembre1689 (+ 12 agosto 1689, beatificato il7 ottobre1956).

Concistoro del 28 maggio 1646

  1. (12)Jan Kazimierz Waza,S.J., fratello minore di Ladislao IV Vasa re di Polonia (+16 dicembre1672)[6].

Concistoro del 7 ottobre 1647

  1. (13)Fabrizio Savelli, arcivescovo diSalerno (+26 febbraio1659);
  2. (14)Michel Mazarin,O.P., arcivescovo diAix (+31 agosto1648);
  3. (15)Francesco Cherubini,cameriere e uditore di Sua Santità (+21 aprile1656);
  4. (16)Cristoforo Vidman, uditore dellaCamera Apostolica (+30 settembre1660);
  5. (17)Lorenzo Raggi,Tesoriere generale della Camera Apostolica (+14 gennaio1687);
  6. (18)Francesco Maidalchini canonico capitolare dellaBasilica Vaticana (+10 giugno1700).

Cardinale riservato"in pectore":

  1. (19)Antonio de Aragón-Córdoba-Cardona y Fernández de Córdoba (+7 ottobre1650 senza essersi mai recato a Roma per ricevere la diaconia)[7].

Concistoro del 19 settembre 1650

  1. (20)Camillo Astalli-Pamphilj,chierico dellaCamera Apostolica e presidente delle Carceri (+21 dicembre1663).

Concistoro del 19 febbraio 1652

  1. (21)Giovan Francesco Paolo di Gondi, arcivescovo titolare diCorinto, arcivescovo coadiutore diParigi (+24 agosto1679);
  2. (22)Domingo Pimentel Zúñiga,O.P., arcivescovo diSiviglia (+2 dicembre1653);
  3. (23)Fabio Chigi, vescovo diNardò, elettoPapa Alessandro VII il7 aprile1655 (+22 maggio1667);
  4. (24)Giovanni Girolamo Lomellini,tesoriere generale di Sua Santità (+4 aprile1659);
  5. (25)Luigi Alessandro Omodei,protonotario apostolico, decano dellaCamera Apostolica +26 aprile1685
  6. (26)Pietro Vito Ottoboni, uditore dellaSacra Rota, elettoPapa Alessandro VIII il6 ottobre1689 (+1º febbraio1691);
  7. (27)Giacomo Corradi, uditore dellaSacra Rota (+17 gennaio1666);
  8. (28)Marcello Santacroce, referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica (+19 dicembre1674);
  9. (29)Baccio Aldobrandini,cameriere segreto di Sua Santità (+21 gennaio1665);
  10. (30)Federico d'Assia-Darmstadt,O.S.Io.Hieros.gran priore in Germania dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (+19 febbraio1682);

Cardinali riservati"in pectore"[8]:

  1. (31)Lorenzo Imperiali,chierico dellaCamera Apostolica,governatore di Roma evicecamerlengo di Santa Romana Chiesa (+21 settembre1673);
  2. (32)Giberto Borromeo, referendario deiTribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia (+6 gennaio1672).

Concistoro del 23 giugno 1653

  1. (33)Carlo Barberini, nipote diUrbano VIII, prefetto di Roma (+2 ottobre1704).

Concistoro del 2 marzo 1654

  1. (34)Giovanni Battista Spada, patriarca titolare diCostantinopoli (+23 gennaio1675);
  2. (35)Prospero Caffarelli, uditore generale dellaCamera Apostolica (+14 agosto1659);
  3. (36)Francesco Albizzi, referendario delTribunale della Segnatura Apostolica e assessore della Suprema Santa Congregazione dell'Inquisizione (+5 ottobre1684);
  4. (37)Ottavio Acquaviva d'Aragona juniore, referendario delTribunale della Segnatura Apostolica (+26 settembre1674);
  5. (38)Carlo Pio di Savoia juniore,tesoriere generale di Sua Santità (+13 febbraio1689);
  6. (39)Carlo Gualterio, referendario delTribunale della Segnatura Apostolica e avvocato dei poveri (+1º gennaio1673);
  7. (40)Decio Azzolini juniore,segretario dei Brevi e segretario del Sacro Collegio dei Cardinali (+7 giugno1689).

Onorificenze

Gran Maestro dell'Ordine supremo del Cristo - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine supremo del Cristo

Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore:Nunzio apostolico per il Regno di NapoliSuccessore:Emblem Holy See.svg
Paolo Emilio Filonardi26 marzo1621 -26 marzo1625Lorenzo Tramallo
(ad interim)
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Paolo Emilio Filonardi{{{data}}}Lorenzo Tramallo
(ad interim)
Predecessore:Patriarca titolare di AntiochiaSuccessore:PatriarchNonCardinal PioM.svg
Luigi Caetani19 gennaio1626 -19 novembre1629Cesare MontiI
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Luigi Caetani{{{data}}}Cesare Monti
Predecessore:Nunzio apostolico in SpagnaSuccessore:Emblem Holy See.svg
Giulio Cesare Sacchetti30 maggio1626 -1º marzo1630Cesare MontiI
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giulio Cesare Sacchetti{{{data}}}Cesare Monti
Predecessore:Cardinale presbitero di Sant'EusebioSuccessore:CardinalCoA PioM.svg
Giacomo Cavalieri12 agosto1630 -15 settembre1644Girolamo Grimaldi-CavalleroniI
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giacomo Cavalieri{{{data}}}Girolamo Grimaldi-Cavalleroni
Predecessore:Prefetto della Congregazione del ConcilioSuccessore:Emblem Holy See.svg
Fabrizio Verospi27 gennaio1639 -15 settembre1644Francesco Cennini de' SalamandriI
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Fabrizio Verospi{{{data}}}Francesco Cennini de' Salamandri
Predecessore:Camerlengo del Collegio CardinalizioSuccessore:Emblem Holy See.svg
Giandomenico Spinola12 gennaio1643 -14 marzo1644Gil Carrillo de AlbornozI
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giandomenico Spinola{{{data}}}Gil Carrillo de Albornoz


Predecessore:PapaSuccessore:Emblem of the Papacy SE.svg
Papa Urbano VIII15 settembre1644 -7 gennaio1655Papa Alessandro VIII
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Papa Urbano VIII{{{data}}}Papa Alessandro VII
v  d  m
Papi
I secoloPietro ·Lino ·Anacleto ·Clemente I ·Evaristo
II secoloAlessandro I ·Sisto I ·Telesforo ·Igino ·Pio I ·Aniceto ·Sotero ·Eleuterio ·Vittore I
III secoloZefirino ·Callisto I ·Urbano I ·Ponziano ·Antero ·Fabiano ·Cornelio ·Lucio I ·Stefano I ·Sisto II ·Dionisio ·Felice I ·Eutichiano ·Caio
IV secoloMarcellino ·Marcello I ·Eusebio ·Milziade ·Silvestro I ·Marco ·Giulio I ·Liberio ·Damaso I ·Siricio
V secoloAnastasio I ·Innocenzo I ·Zosimo ·Bonifacio I ·Celestino I ·Sisto III ·Leone I ·Ilario ·Simplicio ·Felice III ·Gelasio I ·Anastasio II
VI secoloSimmaco ·Ormisda ·Giovanni I ·Felice IV ·Bonifacio II ·Giovanni II ·Agapito I ·Silverio ·Vigilio ·Pelagio I ·Giovanni III ·Benedetto I ·Pelagio II ·Gregorio I
VII secoloSabiniano ·Bonifacio III ·Bonifacio IV ·Adeodato I ·Bonifacio V ·Onorio I ·Severino ·Giovanni IV ·Teodoro I ·Martino I ·Eugenio I ·Vitaliano ·Adeodato II ·Dono ·Agatone ·Leone II ·Benedetto II ·Giovanni V ·Conone ·Sergio I
VIII secoloGiovanni VI ·Giovanni VII ·Sisinnio ·Costantino ·Gregorio II ·Gregorio III ·Zaccaria ·Stefano II (eletto) ·Stefano II ·Paolo I ·Stefano III ·Adriano I
IX secoloLeone III ·Stefano IV ·Pasquale I ·Eugenio II ·Valentino ·Gregorio IV ·Sergio II ·Leone IV ·Benedetto III ·Niccolò I ·Adriano II ·Giovanni VIII ·Marino I ·Adriano III ·Stefano V ·Formoso ·Bonifacio VI ·Stefano VI ·Romano ·Teodoro II ·Giovanni IX
X secoloBenedetto IV ·Leone V ·Sergio III ·Anastasio III ·Lando ·Giovanni X ·Leone VI ·Stefano VII ·Giovanni XI ·Leone VII ·Stefano VIII ·Marino II ·Agapito II ·Giovanni XII ·Leone VIII ·Benedetto V ·Giovanni XIII ·Benedetto VI ·Benedetto VII ·Giovanni XIV ·Giovanni XV ·Gregorio V
XI secoloSilvestro II ·Giovanni XVII ·Giovanni XVIII ·Sergio IV ·Benedetto VIII ·Giovanni XIX ·Benedetto IX ·Silvestro III ·Benedetto IX ·Gregorio VI ·Clemente II ·Benedetto IX ·Damaso II ·Leone IX ·Vittore II ·Stefano IX ·Niccolò II ·Alessandro II ·Gregorio VII ·Vittore III ·Urbano II
XII secoloPasquale II ·Gelasio II ·Callisto II ·Onorio II ·Innocenzo II ·Celestino II ·Lucio II ·Eugenio III ·Anastasio IV ·Adriano IV ·Alessandro III ·Lucio III ·Urbano III ·Gregorio VIII ·Clemente III ·Celestino III
XIII secoloInnocenzo III ·Onorio III ·Gregorio IX ·Celestino IV ·Innocenzo IV ·Alessandro IV ·Urbano IV ·Clemente IV ·Gregorio X ·Innocenzo V ·Adriano V ·Giovanni XXI ·Niccolò III ·Martino IV ·Onorio IV ·Niccolò IV ·Celestino V ·Bonifacio VIII
XIV secoloBenedetto XI ·Clemente V ·Giovanni XXII ·Benedetto XII ·Clemente VI ·Innocenzo VI ·Urbano V ·Gregorio XI ·Urbano VI ·Bonifacio IX
XV secoloInnocenzo VII ·Gregorio XII ·Martino V ·Eugenio IV ·Niccolò V ·Callisto III ·Pio II ·Paolo II ·Sisto IV ·Innocenzo VIII ·Alessandro VI
XVI secoloPio III ·Giulio II ·Leone X ·Adriano VI ·Clemente VII ·Paolo III ·Giulio III ·Marcello II ·Paolo IV ·Pio IV ·Pio V ·Gregorio XIII ·Sisto V ·Urbano VII ·Gregorio XIV ·Innocenzo IX ·Clemente VIII
XVII secoloLeone XI ·Paolo V ·Gregorio XV ·Urbano VIII ·Innocenzo X ·Alessandro VII ·Clemente IX ·Clemente X ·Innocenzo XI ·Alessandro VIII ·Innocenzo XII
XVIII secoloClemente XI ·Innocenzo XIII ·Benedetto XIII ·Clemente XII ·Benedetto XIV ·Clemente XIII ·Clemente XIV ·Pio VI
XIX secoloPio VII ·Leone XII ·Pio VIII ·Gregorio XVI ·Pio IX ·Leone XIII
XX secoloPio X ·Benedetto XV ·Pio XI ·Pio XII ·Giovanni XXIII ·Paolo VI ·Giovanni Paolo I ·Giovanni Paolo II
XXI secoloBenedetto XVI ·Papa Francesco
Papi
Elenco dei Papi ·Martiri ·Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio
Note
  1. Il ritratto diDiego Velázquez venne giudicato dallo stessopontefice "troppo realistico".
  2. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri". URL consultato il 5.2.2019
  3. rinunciò al cardinalato il21 gennaio1647 - sposò Olimpia Aldobrandini il10 febbraio
  4. pubblicato nelconcistoro del 6 marzo 1645
  5. pubblicato nel concistoro del4 dicembre1645
  6. rinunciò al cardinalato con lettera del9 novembre1647, dimissionato nel concistoro del6 luglio1648
  7. pubblicato nel concistoro del14 marzo1650
  8. pubblicato nelconcistoro del 2 marzo 1654
Bibliografia
  • Olivier Poncet,Enciclopedia dei Papi, III,Roma,2000, pp. 321-335.
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