Papa Innocenzo X
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al secolo Giovanni Battista Pamphilj | |
battezzato | |
ERRORE in "fase canonizz" | |
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Diego Velázquez,Papa Innocenzo X (1650), olio su tela;Roma, Galleria Doria Pamphilj[1] | |
Titolo | |
Incarichi attuali | |
Età allamorte | 80 anni |
Nascita | Roma 6 maggio1574 |
Morte | Roma 7 gennaio1655 |
Sepoltura | Roma,Chiesa di Sant'Agnese in Agone |
Conversione | |
Appartenenza | |
Vestizione | {{{V}}} |
Vestizione | [[{{{aVest}}}]] |
Professione religiosa | [[{{{aPR}}}]] |
Ordinatodiacono | |
Ordinazionepresbiterale | non si hanno informazioni |
Ordinazionepresbiterale | [[{{{aO}}}]] |
NominatoAbate | {{{nominatoAB}}} |
Nominatoamministratore apostolico | {{{nominatoAA}}} |
Nominatovescovo | {{{nominato}}} |
Nominatoarcivescovo | {{{nominatoA}}} |
Nominatoarcieparca | {{{nominatoAE}}} |
Nominatopatriarca | 19 gennaio1626 daUrbano VIII |
Nominatoeparca | {{{nominatoE}}} |
Consacrazione vescovile | {{{C}}} |
Consacrazione vescovile | Cappella Sistina, 25 gennaio 1626 dal card.vescovoLaudivio Zacchia |
Elevazione adArcivescovo | {{{elevato}}} |
Elevazione aPatriarca | {{{patriarca}}} |
Elevazione adArcieparca | {{{arcieparca}}} |
Creazione aCardinale | {{{P}}} |
Creato Cardinalein pectore | 30 agosto1627 daUrbano VIII (vedi) |
Pubblicato Cardinale | 19 novembre 1629 daUrbano VIII (vedi) |
Deposto dal cardinalato | [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]] |
Dimissioni dal cardinalato | [[{{{aPdim}}}]] |
Cardinale per | 25 anni, 1 mese e 18 giorni |
Cardinale per | |
Cardinale elettore | |
Creazione a pseudocardinale | {{{pseudocardinale}}} |
Creazione a pseudocardinale | |
Eletto Antipapa | {{{antipapa}}} |
Consacrazione | {{{Consacrazione}}} |
Insediamento | {{{Insediamento}}} |
Fine pontificato | {{{Fine pontificato}}} |
Pseudocardinali creati | {{{Pseudocardinali creati}}} |
Sede | {{{Sede}}} |
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Nomina a pseudocardinale annullata da | {{{Annullato da}}} |
Riammesso da | |
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Successivo | {{{Successivo}}} |
Incarichi ricoperti prima dell'elezione | |
236°vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato | 15 settembre1644 Conclave del 1644 |
Consacrazione | 4 ottobre1644 |
Fine del pontificato | 7 gennaio1655 (per decesso) |
Durata del pontificato | 10 anni, 3 mesi e 22 giorni |
Segretario | {{{segretario}}} |
Predecessore | papa Urbano VIII |
Successore | papa Alessandro VII |
Extra | Papa Innocenzo X Anni di pontificato |
Cardinali | 40creazioni in 8 concistori |
Proclamazioni | Beati |
Antipapi | {{{antipapi}}} |
Eventi | Giubileo del 1650 |
Venerato da | {{{venerato da}}} |
Venerabile il | [[{{{aV}}}]] |
Beatificazione | [[{{{aB}}}]] |
Canonizzazione | [[{{{aS}}}]] |
Ricorrenza | [[{{{ricorrenza}}}]] |
Altre ricorrenze | |
Santuario principale | {{{santuario principale}}} |
Attributi | {{{attributi}}} |
Devozioni particolari | {{{devozioni}}} |
Patrono di | |
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Incoronazione | |
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Predecessore | |
Erede | |
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Nome completo | {{{nome completo}}} |
Trattamento | {{{trattamento}}} |
Onorificenze | |
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Nomi postumi | |
Altri titoli | |
Casa reale | {{{casa reale}}} |
Dinastia | {{{dinastia}}} |
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Madre | {{{madre}}} |
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Consorte di | |
Figli | |
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Motto reale | {{{motto reale}}} |
Firma | [[File:{{{firma}}}|150x150px]] |
(EN)Scheda sugcatholic.org (EN)Scheda sucatholic-hierarchy.org (EN)Scheda suSalvador Miranda Scheda susantiebeati.it | |
Invito all'ascolto | |
Firma autografa | |
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Innocenzo X, al secoloGiovanni Battista Pamphilj (Roma,6 maggio1574; † Roma, 7 gennaio 1655) è stato il 236º vescovo diRoma epapaitaliano dal1644 al1655. Creatocardinale nel1629, salì al soglio di Pietro il15 settembre1644. Educato come avvocato, dal punto di vista politico fu uno dei pontefici più abili della sua epoca.
Biografia
Le origini e la carriera ecclesiastica
Giovanni Battista Pamphilj nacque a Roma il6 maggio1574 da Camillo Pamphilj e Maria Cancellieri del Bufalo. I Pamphilj erano unafamiglia eugubina stabilitasi a Roma alla fine delXV secolo. Giovanni Battista studiò sotto la supervisione dello zio, il cardinaleGirolamo Pamphilj, presso ilCollegio Romano, dove si laureò in giurisprudenza nel1594.Questo dottorato fu il suo trampolino di lancio per entrare inCuria, dove ricoprì, tra il1604 e il1629, vari incarichi prestigiosi.Il25 gennaio1627, nellaCappella Sistina, fu consacratovescovo dal cardinaleLaudivio Zacchia,vescovo di Montefiascone, assistito daAlfonso Manzanedo, patriarca latino titolare diGerusalemme e daFabio Lagonissa,arcivescovo di Conza.Nelconcistoro del30 agosto1627 fu creatocardinale in pectore daUrbano VIII. La sua nomina fu pubblicata nel concistoro del19 novembre1629. Il12 agosto1630 ricevette laberretta rossa e il titolo diSant'Eusebio.
Gli anni del pontificato
![]() | Per approfondire, vedi la voceConclave del 1644 |
Subito dopo la sua elezione, Innocenzo X intraprese un'azione legale contro la famiglia Barberini per malversazione. Taddeo Barberini aveva ricevuto dallaCamera Apostolica 5.000 scudi, altri 8.000 se li era procurati sotto ibenefici vacanti, 5.000 sui titoli delle conquiste e 2.000 dalla rendita degli uffici, senza contare palazzi, opere d'arte e oggetti preziosi. Il papa, naturalmente, voleva rientrare in possesso di questa fortuna.I Barberini, che erano malvisti anche dal popolo romano, per non essere presi fuggirono aParigi, dove trovarono un potente protettore nelcardinale Mazarino. Innocenzo X confiscò le loro proprietà e il19 febbraio1646 emise unabolla con la quale stabiliva che tutti i cardinali che avessero lasciato gliStati Pontifici per sei mesi senza l'espressa autorizzazione del papa, dovevano essere privati dei lorobenefici ed eventualmente del cardinalato. Il parlamento francese dichiarò l'ordinanza papale nulla inFrancia, ma Innocenzo X non cedette fino a quando Mazarino non si preparò a inviare truppe inItalia. Da quel momento, la politica papale nei confronti della Francia divenne più amichevole e in seguito anche i Barberini vennero riabilitati. Nel periodo che va dal1645 al1646, Innocenzo X cercò anche di regolarizzare i riticinesi e di incentivare le missioni inAfrica e in Oriente.Nel1647, nonostante si fosse in più occasioni mostrato benevolo verso laSpagna, condannò il malgoverno diNapoli.
L'avvenimento più importante accaduto durante il pontificato di Innocenzo X è la fine dellaGuerra dei Trent'anni, che si concluse con le firme dei trattati di Münster, traFrancia eImpero e di Osnabrück, tra Svezia e iprotestanti da una parte e icattolici e l'imperatore dall'altra (24 ottobre1648). I due trattati sono conosciuti come "Pace di Westfalia". Le clausole in essa contenute regolarono la legislazione religiosa europea: ogni confessione avrebbe avuto libertà di culto; cattolici e protestanti furono parificati di fronte alla legge; ogni principe avrebbe potuto scegliere la sua religione, mentre i suoi sudditi lo avrebbero dovuto seguire (principio del "cuius regio eius et religio"); i domìni ecclesiastici sarebbero stati secolarizzati. Innocenzo X protestò immediatamente contro le clausole dei trattati, perché l'immediata conseguenza per laChiesa cattolica era la perdita di tutti ivescovadi dellaGermania settentrionale e centrale e di molti conventi e monasteri.Al tavolo delle trattative, delegato dal Papa, sedette ilnunzioFabio Chigi, che protestò energicamente ma inutilmente. Il Papa, allora, scrisse ilBreve "Zelo domus Dei" (26 novembre1648). Tuttavia la protesta dellaSanta Sede venne completamente ignorata e non ebbe alcun effetto.Nel1649 scoppiò la seconda guerra di Castro, provocata dall'omicidio di monsignor Cristoforo Giarda, vescovo di Castro, che ebbe forse per mandante il duca Ranuccio II Farnese. L'esercito pontificio invase il ducato e, dopo un breve assedio, rase al suolo la città. Dopo aver sparso sale sulle rovine, fu innalzata una colonna con l'epigrafe: "Qui fu Castro".
Il Giubileo
Con la bollaAppropinquat dilectissimi filii del4 maggio1649, Innocenzo X proclamò il XIVGiubileo. La vigilia diNatale dello stesso anno, il papa in persona aprì laPorta Santa.Come già avevano fatto i suoi predecessori, provvide al blocco degli sfratti e degli affitti e a sospendere tutte leindulgenze eccetto quella dellaPorziuncola. Con questo Giubileo, per la prima volta, l'indulgenza giubilare fu estesa alle provincebelghe e alleIndie occidentali. Roma fu visitata da circa 700.000pellegrini e, per l'occasione, siconvertirono al cattolicesimo anche un certo numero di protestanti. A causa della massiccia presenza di pellegrini, il Papa ridusse il numero delle visite alle basiliche e concesse l'indulgenza anche a chi avesse assistito alla chiusura di una delle Porte Sante alla vigilia di Natale del1650, o avesse presenziato allabenedizione papale impartita dalla Loggia della Basilica Vaticana nel giorno di Natale.
Durante lo svolgimento del Giubileo, Spagna e Francia fecero quasi a gara nel dimostrare la propria ricchezza nelle cerimonie. Nel mese digennaioFilippo IV mandò 2 ambasciatori inVaticano, con un seguito di 460 carrozze. Inoltre non badò a spese perché le cerimonie organizzate nelle chiese e dalle confraternite spagnole superassero tutte le altre per magnificenza e splendore.
Nei ricordi popolari del XIV Giubileo sono rimasti due avvenimenti: l'incidente avvenuto all'apertura della Porta Santa diSanta Maria Maggiore e l'incidente dellaprocessione delCrocifisso diSan Marcello.
All'apertura della Porta Santa di Santa Maria Maggiore, il diciassettenne Francesco Maidalchini, nipote di Donna Olimpia Maidalchini, s'incaricò della funzione al posto del cardinalearciprete. All'apertura, quando il giovane vide una cassetta di oggetti preziosi murata alla fine del giubileo precedente, tentò di portarsela via, ma gli fu impedito daicanonici di Santa Maria Maggiore. Il Crocifisso miracoloso di San Marcello venne portato a San Pietro dallaCompagnia del Crocifisso la notte delGiovedì Santo. Lungo il percorso, mentre cinque cardinali, l'ambasciatore di Spagna, oltre cento flagellanti, cori musicali e la gente incedevano con lumi accesi, alcuni cavalli s'imbizzarrirono e terrorizzarono i presenti a tal punto che tutti fuggirono.
Fuori dalle quattro basiliche spesso avvenivano anche scontri tra le varie confraternite per questioni di precedenza. La cerimonia più importante dell'anno fu laMessa celebrata inPiazza Navona dal Papa stesso.Durante questo anno giubilare, Alessandro Algardi scolpì l'altorilievo raffigurante ilpapa Leone Magno mentre ferma Attila e la statua di Innocenzo X in Campidoglio; ilBernini scolpì l'estasi diSanta Teresa d'Ávila e il Borromini restauròSan Giovanni in Laterano. Inoltre si diede inizio ai lavori per la costruzione del palazzo di Montecitorio. Tra i pellegrini che visitarono Roma ci fu anche la regina Cristina di Svezia.
Innocenzo X e il Giansenismo
![]() | Per approfondire, vedi la voceGiansenismo |
La più importante delle sue decisioni dottrinarie fu la condanna dell'opera diGiansenio, l'"Augustinus". Spinto da 88 vescovi francesi e daSan Vincenzo de'Paoli, istituì una commissione che doveva esaminare le cinque proposizioni tratte da quel libro e ricavate dal dottore della Sorbona Niccolò Cornet. Tali proposizioni affermavano:
- 1. Alcuni precetti diDio sono impossibili da osservare, neppure dai giusti, per la mancanza dellaGrazia necessaria;
- 2. Alla grazia interiore, nello stato di natura decaduta, l'uomo non può resistere;
- 3. Per acquistare merito o demerito non si richiede la libertà dalla necessità interna, ma soltanto la libertà dalla costrizione esterna;
- 4. Isemipelagiani errarono insegnando che la volontà umana può resistere allaGrazia o assecondarla;
- 5. È un errore semipelagiano affermare cheCristo è morto per tutti.
Il31 maggio1653, con la bolla "Cum occasione", le tesi diGiansenio vennero condannate comeeretiche.
I giansenisti rispettarono la sentenza papale, riconoscendo come eretiche le proposizioni censurate, ma, seguendo le tesi diAntoine Arnauld e diBlaise Pascal, negarono che le proposizioni riflettessero la vera dottrina di Giansenio. LaCompagnia di Gesù fece una lotta spietata a quest'eresia. Gliagostiniani si trovarono in gravi difficoltà, perché venivano accusati di approvare le dottrine diMichele Baio e di Giansenio, entrambi lettori diSant'Agostino.
Donna Olimpia Maidalchini
Innocenzo X subì fortemente l'influenza di Olimpia Maidalchini, moglie del fratello scomparso e soprannominata Pimpaccia.La donna, nata a Viterbo nel1592, era bella, intelligente e furba. Dopo essere rimasta vedova, riuscì a sposare Pamphilio Pamphilj, più vecchio di trent'anni e fratello del futuro papa, la cui ascesa la cognata supportò (e poi sfruttò) energicamente. Rimasta nuovamente vedova ed entrata nelle grazie di Innocenzo, divenne sua consigliera. A Roma era risaputo che qualsiasi decisione importante veniva presa solo dopo una consultazione con Donna Olimpia. Per questo nel giro di pochi anni divenne la donna più temuta e più odiata, di Roma.
Il soprannome di Pimpaccia derivò da una pasquinata: "Olim pia, nunc impia", che tradotto dal latino suona 'una volta religiosa, adesso empia'.Ovviamente Donna Olimpia sistemò anche il figlio Camillo, che fu prima nominato capo della flotta e delle forze dell'Ordine della Chiesa e poi fatto cardinale. Rinunciò alla porpora per sposare Olimpia Aldobrandini, giovane figlia del principe Borghese. I contrasti tra le due Olimpie diventarono l'argomento centrale dei pettegolezzi delle famiglie nobili di Roma. Negli ultimi anni di vita del pontefice, Olimpia vendettebenefici ecclesiastici per l'importo di 500.000 scudi. Il successore di Innocenzo X,papa Alessandro VII], la esiliò aOrvieto; alla sua morte, nel1657, Olimpia lasciò in eredità 2.000.000 di scudi.
Piazza Navona
![]() | Per approfondire, vedi la vocePiazza Navona |
Capolavoro artistico di Innocenzo X fu la sistemazione di Piazza Navona, iniziata nel1647 con la sistemazione dell'obelisco ritrovato nel Circo di Massenzio, sulla Via Appia. Nel1650 il Papa bandì una gara d'appalto per la costruzione della Fontana dei Quattro Fiumi. Il progetto fu inizialmente affidato al Borromini, ma ilBernini, con uno stratagemma, riuscì ad aggiudicarsi il lavoro. Fece recapitare a Donna Olimpia un modellino d'argento della fontana con grotte, leoni, palme e sopra l'obelisco. Il Pontefice, vedendo "per caso" il modellino, ne rimase entusiasta e gli affidò i lavori.La fontana fu inaugurata nel1651 e fu pagata con i proventi delle tasse sul pane, sul vino e su altri generi di consumo, attirando sul Papa il risentimento popolare.
Nel1653 il Bernini modificò la fontana, progettata nel1575 da Giacomo della Porta, aggiungendo un delfino che reggeva, sulla coda alzata, una lumaca, ma la figura non piacque e quindi fu sostituita dal busto di un africano che accarezza un delfino. Per questo motivo la fontana si chiama oggi "Fontana del Moro". La terza fontana non fu toccata.
Morte e sepoltura del papa

Innocenzo Xmorì il7 gennaio1655.
Donna Olimpia fece sparire dai suoi appartamenti tutto ciò che trovò e non volle dare nulla per lasepoltura. Per l'avarizia dei parenti, la salma del pontefice rimase per un giorno in una stanza e, solo grazie alla generosità delmaggiordomomons.Ranuccio Scotti Douglas, che fece costruire una povera cassa e del canonico Segni, che spese cinque scudi per la sepoltura, Innocenzo poté essere inumato nella basilica patriarcale del Vaticano.
Successivamente, le sue spoglie vennero traslate nellaChiesa di Sant'Agnese in Agone, adiacente al Palazzo Pamphilj e inumate nelmonumento funebre marmoreo, scolpito nel1730 circa daGiovanni Battista Maini su commissione del nipote Camillo e del pronipote Giovanni Battista, posto sulla controfacciata dell'edificio sacro.[2]
Successione Apostolica
- PapaGiulio II
- CardinaleRaffaele Sansone Riario
- PapaLeone X
- PapaPaolo III
- CardinaleFrancesco Pisani
- CardinaleAlfonso Gesualdo di Conza
- PapaClemente VIII
- CardinalePietro Aldobrandini
- CardinaleLaudivio Zacchia
- PapaInnocenzo X
Cardinali creati da Innocenzo X
- (1)Camillo Francesco Maria Pamphilj, nipote di Sua Santità (+26 luglio1666)[3];
- (2)Giancarlo de' Medici, fratello del granduca di Toscana (+23 gennaio1663);
Cardinali riservati"in pectore":
- (3)Domenico Cecchini, uditore dellaSacra Rota edatario di Sua Santità (+1º maggio1656)[4];
- (4)Francesco Maria Farnese, fratello del duca di Parma e Piacenza (+12 luglio1647)[5].
Concistoro del 6 marzo 1645
- (5)Niccolò Albergati-Ludovisi, arcivescovo diBologna (+9 agosto1687);
- (6)Tiberio Cenci, vescovo diJesi (+26 febbraio1653);
- (7)Pierluigi Carafa seniore, vescovo diTricarico (+15 febbraio1655);
- (8)Orazio Giustiniani,C.O. vescovo diNocera (+25 luglio1649);
- (9)Federico Sforza,protonotario apostolico (+26 maggio1676);
- (10)Alderano Cybo-Malaspina, referendario delTribunale della Segnatura Apostolica (+22 luglio1700);
- (11)Benedetto Odescalchi,chierico dellaCamera Apostolica, elettoPapa Innocenzo XI il21 settembre1689 (+ 12 agosto 1689, beatificato il7 ottobre1956).
Concistoro del 28 maggio 1646
- (12)Jan Kazimierz Waza,S.J., fratello minore di Ladislao IV Vasa re di Polonia (+16 dicembre1672)[6].
Concistoro del 7 ottobre 1647
- (13)Fabrizio Savelli, arcivescovo diSalerno (+26 febbraio1659);
- (14)Michel Mazarin,O.P., arcivescovo diAix (+31 agosto1648);
- (15)Francesco Cherubini,cameriere e uditore di Sua Santità (+21 aprile1656);
- (16)Cristoforo Vidman, uditore dellaCamera Apostolica (+30 settembre1660);
- (17)Lorenzo Raggi,Tesoriere generale della Camera Apostolica (+14 gennaio1687);
- (18)Francesco Maidalchini canonico capitolare dellaBasilica Vaticana (+10 giugno1700).
Cardinale riservato"in pectore":
- (19)Antonio de Aragón-Córdoba-Cardona y Fernández de Córdoba (+7 ottobre1650 senza essersi mai recato a Roma per ricevere la diaconia)[7].
Concistoro del 19 settembre 1650
- (20)Camillo Astalli-Pamphilj,chierico dellaCamera Apostolica e presidente delle Carceri (+21 dicembre1663).
Concistoro del 19 febbraio 1652
- (21)Giovan Francesco Paolo di Gondi, arcivescovo titolare diCorinto, arcivescovo coadiutore diParigi (+24 agosto1679);
- (22)Domingo Pimentel Zúñiga,O.P., arcivescovo diSiviglia (+2 dicembre1653);
- (23)Fabio Chigi, vescovo diNardò, elettoPapa Alessandro VII il7 aprile1655 (+22 maggio1667);
- (24)Giovanni Girolamo Lomellini,tesoriere generale di Sua Santità (+4 aprile1659);
- (25)Luigi Alessandro Omodei,protonotario apostolico, decano dellaCamera Apostolica +26 aprile1685
- (26)Pietro Vito Ottoboni, uditore dellaSacra Rota, elettoPapa Alessandro VIII il6 ottobre1689 (+1º febbraio1691);
- (27)Giacomo Corradi, uditore dellaSacra Rota (+17 gennaio1666);
- (28)Marcello Santacroce, referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica (+19 dicembre1674);
- (29)Baccio Aldobrandini,cameriere segreto di Sua Santità (+21 gennaio1665);
- (30)Federico d'Assia-Darmstadt,O.S.Io.Hieros.gran priore in Germania dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (+19 febbraio1682);
Cardinali riservati"in pectore"[8]:
- (31)Lorenzo Imperiali,chierico dellaCamera Apostolica,governatore di Roma evicecamerlengo di Santa Romana Chiesa (+21 settembre1673);
- (32)Giberto Borromeo, referendario deiTribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia (+6 gennaio1672).
Concistoro del 23 giugno 1653
- (33)Carlo Barberini, nipote diUrbano VIII, prefetto di Roma (+2 ottobre1704).
Concistoro del 2 marzo 1654
- (34)Giovanni Battista Spada, patriarca titolare diCostantinopoli (+23 gennaio1675);
- (35)Prospero Caffarelli, uditore generale dellaCamera Apostolica (+14 agosto1659);
- (36)Francesco Albizzi, referendario delTribunale della Segnatura Apostolica e assessore della Suprema Santa Congregazione dell'Inquisizione (+5 ottobre1684);
- (37)Ottavio Acquaviva d'Aragona juniore, referendario delTribunale della Segnatura Apostolica (+26 settembre1674);
- (38)Carlo Pio di Savoia juniore,tesoriere generale di Sua Santità (+13 febbraio1689);
- (39)Carlo Gualterio, referendario delTribunale della Segnatura Apostolica e avvocato dei poveri (+1º gennaio1673);
- (40)Decio Azzolini juniore,segretario dei Brevi e segretario del Sacro Collegio dei Cardinali (+7 giugno1689).
Onorificenze
![]() | Gran Maestro dell'Ordine supremo del Cristo |
Genealogia episcopale
- CardinaleGuillaume d'Estouteville,O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- CardinaleRaffaele Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- CardinaleFrancesco Pisani
- CardinaleAlfonso Gesualdo
- Papa Clemente VIII
- CardinalePietro Aldobrandini
- CardinaleLaudivio Zacchia
- Papa Innocenzo X
Successione degli incarichi
Predecessore: | Nunzio apostolico per il Regno di Napoli | Successore: | ![]() |
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Paolo Emilio Filonardi | 26 marzo1621 -26 marzo1625 | Lorenzo Tramallo (ad interim) | I |
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Paolo Emilio Filonardi | {{{data}}} | Lorenzo Tramallo (ad interim) |
Predecessore: | Patriarca titolare di Antiochia | Successore: | ![]() |
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Luigi Caetani | 19 gennaio1626 -19 novembre1629 | Cesare Monti | I |
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Luigi Caetani | {{{data}}} | Cesare Monti |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Spagna | Successore: | ![]() |
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Giulio Cesare Sacchetti | 30 maggio1626 -1º marzo1630 | Cesare Monti | I |
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Giulio Cesare Sacchetti | {{{data}}} | Cesare Monti |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Eusebio | Successore: | ![]() |
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Giacomo Cavalieri | 12 agosto1630 -15 settembre1644 | Girolamo Grimaldi-Cavalleroni | I |
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Giacomo Cavalieri | {{{data}}} | Girolamo Grimaldi-Cavalleroni |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione del Concilio | Successore: | ![]() |
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Fabrizio Verospi | 27 gennaio1639 -15 settembre1644 | Francesco Cennini de' Salamandri | I |
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Fabrizio Verospi | {{{data}}} | Francesco Cennini de' Salamandri |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | ![]() |
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Giandomenico Spinola | 12 gennaio1643 -14 marzo1644 | Gil Carrillo de Albornoz | I |
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Giandomenico Spinola | {{{data}}} | Gil Carrillo de Albornoz |
Predecessore: | Papa | Successore: | ![]() |
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Papa Urbano VIII | 15 settembre1644 -7 gennaio1655 | Papa Alessandro VII | I |
II | |||
III | |||
IV | |||
V | |||
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VIII | |||
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Papa Urbano VIII | {{{data}}} | Papa Alessandro VII |
Note | |
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Bibliografia | |
Voci correlate | |
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Collegamenti esterni | |
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- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Urbano VIII
- Nunzi apostolici per il Regno di Napoli
- Patriarchi di Antiochia
- Nunzi apostolici per la Spagna
- Cardinali presbiteri di Sant'Eusebio
- Prefetti della Sacra Congregazione del concilio
- Cardinali Camerlenghi
- Vescovi consacrati nel 1626
- Vescovi italiani del XVII secolo
- Italiani del XVII secolo
- Vescovi del XVII secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Laudivio Zacchia
- Concistoro 19 novembre 1629
- Concistoro 30 agosto 1627
- Cardinali italiani del XVII secolo
- Cardinali del XVII secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Urbano VIII
- Papa Innocenzo X
- Papi
- Papi del XVII secolo
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- Biografie
- Vescovi italiani
- Nati nel 1574
- Nati il 6 maggio
- Nati nel XVI secolo
- Morti nel 1655
- Morti il 7 gennaio
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