Mi piace FB.pngHai già messomi piace sullapaginafacebook diCathopedia?Mi piace FB rovesciato.png

Papa Liberio

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/BookmarkSegui @Cathopedia
(Reindirizzamento daLiberio)
Vai alla navigazioneVai alla ricerca
[[File:|120px]]
[[File:{{{Stemma istituzione}}}|50px]]
al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
{{{note}}}

El papa Liberio. Detalle del cuadro El patricio revela su sueño al papa Liberio.jpg

Bartolomé Esteban Murillo,Papa Liberio (part. daIl patrizio Giovanni narra la visione dellaMadonna a papa Liberio),1664-1665, olio su tela;Madrid (Spagna), Museo Nazionale del Prado
Titolo
Incarichi attuali
Età allamorte{{{età}}} anni
NascitaRoma
MorteRoma
24 settembre366
SepolturaRoma,Catacomba di Priscilla
Conversione
Appartenenza
Vestizione{{{V}}}
Vestizione[[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa[[{{{aPR}}}]]
Ordinatodiacono
Ordinazionepresbiterale{{{O}}}
Ordinazionepresbiterale[[{{{aO}}}]]
NominatoAbate{{{nominatoAB}}}
Nominatoamministratore apostolico{{{nominatoAA}}}
Nominatovescovo{{{nominato}}}
Nominatoarcivescovo{{{nominatoA}}}
Nominatoarcieparca{{{nominatoAE}}}
Nominatopatriarca{{{nominatoP}}}
Nominatoeparca{{{nominatoE}}}
Consacrazione vescovile{{{C}}}
Consacrazione vescovile[[ {{{aC}}} ]]
Elevazione adArcivescovo{{{elevato}}}
Elevazione aPatriarca{{{patriarca}}}
Elevazione adArcieparca{{{arcieparca}}}
Creazione
aCardinale
{{{P}}}
Creato
Errore nell'espressione: operatore < inatteso.
(vedi)
Creato
Cardinale
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
Cardinale perErrore: la data di partenza non è valida ca.
Cardinale per
Cardinale elettore
Creazione a
pseudocardinale
{{{pseudocardinale}}}
Creazione a
pseudocardinale
Eletto Antipapa{{{antipapa}}}
Consacrazione{{{Consacrazione}}}
Insediamento{{{Insediamento}}}
Fine pontificato{{{Fine pontificato}}}
Pseudocardinali creati{{{Pseudocardinali creati}}}
Sede{{{Sede}}}
Opposto a
Sostenuto da
Scomunicato da
Confermato cardinale{{{Confermato cardinale}}}
Nomina a pseudocardinale annullata da{{{Annullato da}}}
Riammesso da
Precedente{{{Precedente}}}
Successivo{{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
prima dell'elezione
36°vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
17 maggio352
Consacrazione{{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
24 settembre366
(per decesso)
Durata del
pontificato
14 anni, 4 mesi e 7 giorni
Segretario{{{segretario}}}
PredecessorePapa Giulio I
SuccessorePapa Damaso I
ExtraPapa Liberio
Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi{{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da{{{venerato da}}}
Venerabile il[[{{{aV}}}]]
Beatificazione[[{{{aB}}}]]
Canonizzazione[[{{{aS}}}]]
Ricorrenza[[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
Santuario principale{{{santuario principale}}}
Attributi{{{attributi}}}
Devozioni particolari{{{devozioni}}}
Patrono di
[[File:|250px]]
[[File:|100px|Stemma]]
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo{{{nome completo}}}
Trattamento{{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare{{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale{{{casa reale}}}
Dinastia{{{dinastia}}}
Padre{{{padre}}}
Madre{{{madre}}}
Coniuge

{{{coniuge 1}}}

Consorte

Consorte di

Figli
Religione{{{religione}}}
Motto reale{{{motto reale}}}
Firma[[File:{{{firma}}}|150x150px]]
(EN)Scheda sugcatholic.org
Scheda susantiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
{{{Festività}}}

Liberio (Roma; † Roma, 24 settembre 366) è stato il 36° vescovo diRoma epapaitaliano dal17 maggio352 alla suamorte e fu il primo papa a non essere proclamatosanto.

Indice

Biografia

I primi anni di pontificato

Papa Giulio I morì il 12 aprile 352 e, secondo ilCatalogo Liberiano, il suo successore, Papa Liberio, fuconsacrato il22 maggio. Poiché, però, il 22 maggio non era una domenica, è molto più probabile che Liberio fosse consacrato il 17. Della sua vita prima dell'incoronazione non si conosce nulla, salvo che era undiacono romano.

Dopo la morte di Costante I, avvenuta nel gennaio del 350, Costanzo II divenne imperatore e tentò di unificare i cristiani con una formula di compromesso tra ariani e cristiani chiamatasemiarianesimo. Liberio, però, come il suo predecessore Giulio, approvava l'assoluzione diAtanasio proclamata dalConcilio di Sardica, fondando la suaortodossia sulle decisioni delConcilio di Nicea.

Dopo la sconfitta finale dell'usurpatore Magnenzio e la sua morte nel 353, Liberio, d'accordo con un gran numero divescovi italiani, inviò deilegati presso l'imperatore in Gallia per implorarlo di riunire un Concilio ad Aquileia, nel quale discutere la questione di Atanasio. Costanzo, nel frattempo, stava esercitando forti pressioni sui vescovi di Gallia affinché condannassero ilvescovo di Alessandria, e ne riunì un certo numero adArles, dove aveva passato l'inverno. I vescovi di corte, che accompagnavano l'imperatore costantemente, erano i moderatori del concilio. I legati del papa, tra cui Vincenzo da Capua, che era stato uno dei legati papali al Concilio di Nicea, furono costretti dall'imperatore a sottoscrivere contro la propria volontà una condanna delpatriarca diAlessandria d'Egitto La sola cosa che riuscirono ad ottenere in cambio fu la promessa che tutti avrebbero condannato l'Arianesimo. Il partito di corte accettò il patto, ma non onorò la sua parte. Liberio, all'arrivo di tali notizie, scrisse adOsio di Cordova il suo profondo dolore per l'accaduto; lui stesso avrebbe preferito morire, piuttosto che essere accusato di aver accettato ingiustizia edeterodossia.

Prima di questi eventi, molti vescovi orientali sottoscrissero e fecero recapitare al papa una lettera contro Atanasio. Nel frattempo, Costanzo inviò un emissario molto particolare,Montano, ad Alessandria, dove arrivò il 22 maggio del 353 per informare il patriarca che l'imperatore era disposto a concedergli un'udienza personale; ma Atanasio che non l'aveva mai richiesta fiutò la trappola, e non si mosse dalla sua sede. Lasciò Alessandria solo il febbraio seguente, quando Giorgio, un ariano, fu nominato vescovo al suo posto e si appropriò della sede con la violenza. Ma Atanasio aveva già convocato un concilio di fronte al quale si era difeso, ed alla fine del maggio 353 arrivò a Roma una lettera in suo favore sottoscritta da settantacinque (od ottanta) vescovi egiziani. Costanzo, allora, accusò pubblicamente il papa di non volere la pace e di non tener conto della lettera dei vescovi orientali contro Atanasio. Liberio rispose con una lettera dignitosa e commovente (Obsecro, tranqullissime imperator) in cui dichiarava di aver letto la lettera dei vescovi orientali di fronte ad un concilio riunitosi a Roma (probabilmente un concilio di anniversario, il 17 maggio 353), ma, siccome la lettera arrivata dall'Egitto era sottoscritta da un numero superiore di vescovi, era impossibile condannare Atanasio; ed egli stesso non poteva essere in comunione con gli orientali, poiché alcuni di loro rifiutavano di condannareArio, ed erano in comunione con Giorgio di Alessandria, che accettava ipresbiteri Ariani cheAlessandro aveva scomunicato molto tempo prima. Inoltre, si lamentava del Concilio di Arles, ed implorava la convocazione di un altro concilio, attraverso il quale lafede esposta attraverso ilCredo Niceno potesse essere rafforzata. Latori della lettera furonoLucifero, vescovo diCalaris), il presbitero Pancrazio, e ildiaconoIlario di Poitiers.

Nella primavera del 355 si tenne un concilio a Milano.Eusebio da Vercelli fu convinto dal papa a presenziarlo in suo nome. Questi insistette affinché tutti i presenti iniziassero il concilio sottoscrivendo le delibere nicene. I vescovi di corte, però, declinarono l'invito e fecero entrare dei soldati. Costanzo allora ordinò che tutti i vescovi condannassero Atanasio. Eusebio, Lucifero da Cagliari eDionisio da Milano si rifiutarono, pertanto furono esiliati. Liberio inviò quindi un'altra lettera all'imperatore e, per tutta risposta, i suoi legati, il presbitero Eutropio ed il diacono Ilario furono esiliati, il diacono fu anche crudelmente picchiato. Inoltre, l'arianoAussenzio fu nominato vescovo di Milano.

In seguito, il papa scrisse una lettera, nota comeQuamuis sub imagine, ai vescovi esiliati, chiamandolimartiri, ed esprimendo il suo rammarico poiché lui non era stato il primo a soffrire così da poter essere di esempio per gli altri; chiese, inoltre, le loro preghiere, affinché potesse essere degno di condividere il loro esilio. Che queste non fossero semplici parole fu provato dalla condotta successiva del papa. Costanzo non era soddisfatto dalla rinnovata condanna di Atanasio da parte dei vescovi italiani, che avevano ceduto alle sue pressioni a Milano. Egli sapeva che il papa era l'unico superiore ecclesiastico del vescovo di Alessandria, e si "struggeva dal bruciante desiderio", (riporta il paganoAmmiano Marcellino) "che la sentenza fosse confermata dalla somma autorità del vescovo della città eterna". L'imperatore inviò, quindi, a Roma il suo prefetto di palazzo, l'eunucoEusebio, un personaggio molto potente, con una lettera e dei regali. Il suo messaggio era molto semplice: "Obbedisci all'imperatore e prendi questo", ma il papa disse che non poteva condannare Atanasio per il semplice motivo che questi era stato assolto da duesinodi generali ed era stato congedato in pace dalla Chiesa romana, né, in ogni caso, si poteva condannare una persona incontumacia; tale era la tradizione che gli era stata tramandata dai suoi predecessori e dasan Pietro; se l'imperatore desiderava la pace, avrebbe dovuto annullare ciò che aveva decretato contro Atanasio ed avrebbe dovuto convocare un concilio nel quale fosse preservato il Credo Niceno; i seguaci di Ario avrebbero dovuto essere espulsi e la loroeresia sottoposta adanatema; i non ortodossi non avrebbero dovuto sedere in tale sinodo. Prima si doveva stabilire la fede, solamente dopo si sarebbero potute trattare tutte le altre questioni; inoltreUrsacio di Singiduno eValente di Mursia, i vescovi di corte dellaPannonia dovevano essere messi da parte.

L'eunuco si irritò, ed andò via coi suoi doni, che abbandonò di fronte al sepolcro di San Pietro. Liberio rimproverò severamente i guardiani di quel luogo sacro per non avere prevenuto l'inauditosacrilegio. Gettò via i regali, cosa che irritò ancora di più l'eunuco, il quale scrisse all'imperatore che i termini del problema erano cambiati: non si trattava più di convincere Liberio a condannare Atanasio, ma di evitare di gettare formalmente l'anatema sugli ariani. Costanzo, allora, ordinò alpraefectus urbi di Roma,Flavio Leonzio, di catturare Liberio segretamente o con la violenza, e di portarlo a corte. Roma fu scossa da una specie dipersecuzione. Narrava Atanasio: i vescovi e le pie donne furono obbligati a nascondersi, imonaci non erano più al sicuro, gli stranieri furono espulsi, ed i cancelli ed il porto furono sorvegliati. Liberio fu portato davanti all'imperatore a Milano. Qui parlò audacemente, chiedendo a Costanzo di smettere di lottare controDio, e dichiarandosi pronto a recarsi immediatamente in esilio. Rifiutò di accettare le decisioni delConcilio di Tiro e di sconfessare Atanasio. L'imperatore concesse al papa tre giorni per ripensarci, e poi lo bandì a Beroea in Tracia, spedendogli cinquecento pezzi d'oro per le sue spese; ma Liberio li rifiutò dicendo che Costanzo ne avrebbe avuto bisogno per pagare i suoi soldati.

Esilio

Masolino da Panicale,Papa Liberio traccia il perimetro dellaBasilica di Santa Maria Maggiore sulla neve (1428-1429), tempera su tavola;Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte

Quando Liberio lasciò Roma, tutto ilclero giurò che non avrebbe riconosciuto altro vescovo all'infuori di lui. Ma presto molti di loro accettarono come papa l'arcidiaconoFelice, la cui consacrazione, officiata dal vescovo arianoAcacio di Cesarea, era stata organizzata dal vescovo diCentumcellae per ordine dell'imperatore. Il popolo di Roma, però, ignorò l'antipapa e, il1 aprile357, in occasione di una sua visita a Roma, Costanzo poté vedere da se stesso il fallimento del suo designato. L'imperatore, inoltre, era consapevole che non c'era alcuna giustificazione canonica per l'esilio di Liberio e l'intromissione di Felice. Egli fu anche impressionato dalle preghiere per il ritorno del papa audacemente indirizzategli dalle più nobili tra lematrone romane.

Non c'è alcun motivo per supporre che Felice fu riconosciuto da qualche vescovo fuori Roma, tranne da quelli del partito di corte e da qualche ariano estremo, e l'atteggiamento intransigente tenuto da Liberio durante il suo bando dovette fare molto danno alla causa che l'imperatore aveva a cuore. Non sorprende apprendere che Liberio tornò a Roma prima della fine del 357, e che all'estero si rumoreggiasse di una sua sottoscrizione della condanna di Atanasio e di una sua approvazione del Credo ariano. Alcuni critici, però, sostengono che la sua restaurazione avvenne nel 358, ma questo è impossibile, poiché Atanasio narrava che Liberio subì i rigori dell'esilio per due anni, ed ilGesta inter Liberium et Felicem episcopos, che costituiva la prefazione alLiber Precum di Faustino e Marcellino, riportava che tornò "nel terzo anno" di esilio.

Il motivo per cui l'imperatore fece tornare Liberio dall'esilio viene riferito in più versioni. SecondoTeodoreto di Ciro, Costanzo fu spinto dalle matrone romane a richiamare il papa , ma quando la sua lettera, che diceva che Liberio e Felice dovevano essere vescovi insieme, fu letta nel circo, i romani lo derisero, e proruppero nel grido di "Un soloDio, un soloCristo, un solo vescovo". SiaTirannio Rufino che lo storico arianoFilostorgio affermavano che i romani pretesero il ritorno del loro papa, mentreSulpicio Severo eSozomeno riportavano di violente sedizioni a Roma.Socrate Scolastico fu più preciso, e dichiarò che i romani si sollevarono contro Felice e lo scacciarono, cosicché l'imperatore fu obbligato ad essere acquiescente.

In ogni caso, l'ariano Filostorgio riferì che Liberio si reinsediò solamente quando ebbe acconsentito a sottoscrivere la seconda formula diSirmio, che fu elaborata, dopo l'estate del 357, dai vescovi di corte Germinio, Ursacio e Valente. Essa rifiutava i terminihomoousios ehomoiousios.Girolamo, nella suaCronaca, affermava che Liberio "vinto dalla noia dell'esilio, dopo aver sottoscritto l'eresia rientrò a Roma in trionfo." Anche la prefazione alLiber Precum parlava della sua caduta nell'eresia. Atanasio, scrivendo verso la fine del 357, disse: "Liberio, dopo essere stato esiliato, tornò dopo due anni, e, per paura della morte con la quale fu minacciato, firmò" (la condanna di Atanasio stesso) (Hist. Ar., XLI). Ilario, in un'opera del 360, scriveva a Costanzo: "Io non so quale sia stata l'empietà più grande, se il suo esilio o la sua restaurazione" (Contra Const., II).

Sozomeno raccontava una storia che non trova riscontro in nessun altro scrittore. Secondo quest'ultimo, Costanzo, dopo il suo ritorno da Roma, fece convocare Liberio a Sirmio (357), e là il papa fu costretto dai capisemiariani,Basilio di Ancira,Eustazio di Sebaste, ed Eleusio, a condannare l'Homoousion ed a sottoscrivere una combinazione di tre formule: quella del concilio diAntiochia del267 controPaolo di Samosata (nel quale l'homoousios venne rifiutato come tendenzasabelliana), quello del sinodo di Sirmio che condannòFotino nel351, ed il Credo del concilio di Antiochia del341. Queste formule non erano propriamente eretiche, e si dice che Liberio abbia preteso da Ursacio e Valente una confessione, che il Figlio è "in tutte le cose simile al Padre". Ma, questo racconto storicamente non può funzionare poiché i semiariani si unirono solo all'inizio del 358, e la loro breve influenza sull'imperatore cominciò a metà di quell'anno, inoltre, la formula "in tutte le cose come" non faceva parte dellapanoplia semiariana del 358, ma gli fu imposta nel359, anno in cui l'adottarono, dichiarando che era inclusa nella loro formula speciale "come in sostanza".

Ultimi anni di pontificato

Quando Liberio tornò a Roma, i romani non potevano aver saputo che Liberio era caduto, dato cheGirolamo riportava che il papa rientrò a Roma come un conquistatore. Inoltre non esistono indizi che possano portare ad una sua ammissione di cedimento. Nel 359, comunque, furono convocati simultaneamente i concili diSeleucia e diAriminium. Al secondo, dove la maggior parte dei circa 400 vescovi presenti era ortodossa, le pressioni, i ritardi e le subdole macchinazioni del partito di corte fecero cadere in errore i vescovi e gli fecero sottoscrivere una formula semi-ariana secondo cui il Figlio, pur non essendo creato dal Padre, non era costituito dalla stessa sostanza (homoousios) del Padre. NéFelice né il papa erano presenti o inviarono legati.

Dopo il concilio, la disapprovazione di Liberio fu presto palese. Alla fine del 361, quando morì Costanzo, il papa annullò pubblicamente le decisioni di Rimini e, con l'accordo di Atanasio ed Ilario, confermò nel loro incarico i vescovi che avevano sottoscritto e successivamente ritirato la loro adesione, a condizione di provare la sincerità del loro pentimento tramite lo zelo contro gli ariani. Inoltre, firmò un decreto che vietava di ribattezzare coloro che avevano ricevuto ilbattesimo ariano.

Intorno al 366 Liberio ricevette una delegazione di semiariani guidata da Eustazio. Li trattò dapprima come eretici, insistendo sulla loro accettazione della formula Nicena, poi ammise alla comunione i più moderati del vecchio partito ariano. Non poteva sapere che molti di loro sarebbero risultati, in seguito, contrari sulla questione della Divinità delloSpirito Santo. Liberio morì il24 settembre366.


Predecessore:PapaSuccessore:Emblem of the Papacy SE.svg
papa Giulio I17 maggio352 -24 settembre366papa Damaso II
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
papa Giulio I{{{data}}}papa Damaso I
v  d  m
Papi
I secoloPietro ·Lino ·Anacleto ·Clemente I ·Evaristo
II secoloAlessandro I ·Sisto I ·Telesforo ·Igino ·Pio I ·Aniceto ·Sotero ·Eleuterio ·Vittore I
III secoloZefirino ·Callisto I ·Urbano I ·Ponziano ·Antero ·Fabiano ·Cornelio ·Lucio I ·Stefano I ·Sisto II ·Dionisio ·Felice I ·Eutichiano ·Caio
IV secoloMarcellino ·Marcello I ·Eusebio ·Milziade ·Silvestro I ·Marco ·Giulio I ·Liberio ·Damaso I ·Siricio
V secoloAnastasio I ·Innocenzo I ·Zosimo ·Bonifacio I ·Celestino I ·Sisto III ·Leone I ·Ilario ·Simplicio ·Felice III ·Gelasio I ·Anastasio II
VI secoloSimmaco ·Ormisda ·Giovanni I ·Felice IV ·Bonifacio II ·Giovanni II ·Agapito I ·Silverio ·Vigilio ·Pelagio I ·Giovanni III ·Benedetto I ·Pelagio II ·Gregorio I
VII secoloSabiniano ·Bonifacio III ·Bonifacio IV ·Adeodato I ·Bonifacio V ·Onorio I ·Severino ·Giovanni IV ·Teodoro I ·Martino I ·Eugenio I ·Vitaliano ·Adeodato II ·Dono ·Agatone ·Leone II ·Benedetto II ·Giovanni V ·Conone ·Sergio I
VIII secoloGiovanni VI ·Giovanni VII ·Sisinnio ·Costantino ·Gregorio II ·Gregorio III ·Zaccaria ·Stefano II (eletto) ·Stefano II ·Paolo I ·Stefano III ·Adriano I
IX secoloLeone III ·Stefano IV ·Pasquale I ·Eugenio II ·Valentino ·Gregorio IV ·Sergio II ·Leone IV ·Benedetto III ·Niccolò I ·Adriano II ·Giovanni VIII ·Marino I ·Adriano III ·Stefano V ·Formoso ·Bonifacio VI ·Stefano VI ·Romano ·Teodoro II ·Giovanni IX
X secoloBenedetto IV ·Leone V ·Sergio III ·Anastasio III ·Lando ·Giovanni X ·Leone VI ·Stefano VII ·Giovanni XI ·Leone VII ·Stefano VIII ·Marino II ·Agapito II ·Giovanni XII ·Leone VIII ·Benedetto V ·Giovanni XIII ·Benedetto VI ·Benedetto VII ·Giovanni XIV ·Giovanni XV ·Gregorio V
XI secoloSilvestro II ·Giovanni XVII ·Giovanni XVIII ·Sergio IV ·Benedetto VIII ·Giovanni XIX ·Benedetto IX ·Silvestro III ·Benedetto IX ·Gregorio VI ·Clemente II ·Benedetto IX ·Damaso II ·Leone IX ·Vittore II ·Stefano IX ·Niccolò II ·Alessandro II ·Gregorio VII ·Vittore III ·Urbano II
XII secoloPasquale II ·Gelasio II ·Callisto II ·Onorio II ·Innocenzo II ·Celestino II ·Lucio II ·Eugenio III ·Anastasio IV ·Adriano IV ·Alessandro III ·Lucio III ·Urbano III ·Gregorio VIII ·Clemente III ·Celestino III
XIII secoloInnocenzo III ·Onorio III ·Gregorio IX ·Celestino IV ·Innocenzo IV ·Alessandro IV ·Urbano IV ·Clemente IV ·Gregorio X ·Innocenzo V ·Adriano V ·Giovanni XXI ·Niccolò III ·Martino IV ·Onorio IV ·Niccolò IV ·Celestino V ·Bonifacio VIII
XIV secoloBenedetto XI ·Clemente V ·Giovanni XXII ·Benedetto XII ·Clemente VI ·Innocenzo VI ·Urbano V ·Gregorio XI ·Urbano VI ·Bonifacio IX
XV secoloInnocenzo VII ·Gregorio XII ·Martino V ·Eugenio IV ·Niccolò V ·Callisto III ·Pio II ·Paolo II ·Sisto IV ·Innocenzo VIII ·Alessandro VI
XVI secoloPio III ·Giulio II ·Leone X ·Adriano VI ·Clemente VII ·Paolo III ·Giulio III ·Marcello II ·Paolo IV ·Pio IV ·Pio V ·Gregorio XIII ·Sisto V ·Urbano VII ·Gregorio XIV ·Innocenzo IX ·Clemente VIII
XVII secoloLeone XI ·Paolo V ·Gregorio XV ·Urbano VIII ·Innocenzo X ·Alessandro VII ·Clemente IX ·Clemente X ·Innocenzo XI ·Alessandro VIII ·Innocenzo XII
XVIII secoloClemente XI ·Innocenzo XIII ·Benedetto XIII ·Clemente XII ·Benedetto XIV ·Clemente XIII ·Clemente XIV ·Pio VI
XIX secoloPio VII ·Leone XII ·Pio VIII ·Gregorio XVI ·Pio IX ·Leone XIII
XX secoloPio X ·Benedetto XV ·Pio XI ·Pio XII ·Giovanni XXIII ·Paolo VI ·Giovanni Paolo I ·Giovanni Paolo II
XXI secoloBenedetto XVI ·Papa Francesco
Papi
Elenco dei Papi ·Martiri ·Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio
Fonti
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
Estratto da "http://it.cathopedia.org/w/index.php?title=Papa_Liberio&oldid=605670"
Categorie:
Categorie nascoste: