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Concistoro

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Ilconcistoro oconcistorio (dallatinoconsistorium = seduta, assemblea, consiglio) è la formale riunione delcollegio cardinalizio convocata e presieduta dalRomano Pontefice.

Miniatura conPapa Clemente V circondato da cardinali riuniti in concistoro; Avignone,Archives départementales de Vaucluse

Storia

Il nome di concistoro si trova usato per indicare l'assemblea deicardinali fin dalMedioevo, e deriva dal nome con cui negli ultimi secoli dell'Impero romano veniva designata l'adunanza dei dignitari imperiali presieduta dall'imperatore[1].

Medioevo

Già nell'XI secolo il concistoro iniziò a sostituire ilsinodo romano che veniva frequentemente convocato daipapi per discutere i principali problemi dellaChiesa[2]. All'inizio nel concistoro - convocato con regolare frequenza - venivano discusse e decise tutte le questioni di rilievo sia in campo ecclesiastico, sia in quello temporale; esso fungeva anche datribunale per ricorsi in determinate questioni giudiziarie[3].

La grande importanza di cui il concistoro ha goduto nelMedioevo è testimoniata dalla frequenza delle sue riunioni, che - fissate daAlessandro III (1159-1181) a una volta al mese - vennero portate già daInnocenzo III (1198-1216) a tre volte alla settimana[4].

Dopo l'istituzione delleCongregazioni Romane, avvenuta alla fine delXVI secolo, il concistoro perse gran parte della propria importanza e servì a conferire un carattere di solennità ad avvenimenti importanti nella vita della Chiesa[5].

Età moderna

Nell'età moderna si sono avuti tre tipi di concistori: segreto (od ordinario), pubblico (o straordinario), semipubblico; il primo era riservato ai soli cardinali; gli altri prevedevano l'intervento di altre persone, ecclesiastici e laici:

«Prima [del Codice di diritto canonico del 1983] si distinguevano tre specie di Concistori:ordinario osegreto, per la nomina di nuoviCardinali, conferimento dei cosiddettibenefici concistoriali, concessione delpallio aiMetropoliti, ecc.straordinario opubblico, che in realtà era una cerimonia solenne, durante la quale venivano pronunciati i discorsi ufficiali delle cause dibeatificazione e dicanonizzazione, l'imposizione delgalero ai nuovi Cardinali, ecc.; e, infine, ilsemipubblico, con l'assistenza non solo dei cardinali, ma anche di altri prelati, per lo studio delle cause di beatificazione e di canonizzazione. »
(Pedro Lombardía,Juan Ignacio Arrieta (a cura di),Codice di Diritto Canonico. Edizione bilingue commentata, Volume I: libri I/II/III, Logos,Roma1986, p. 288)

Concistoro segreto

Al concistoro segreto intervenivano ilpapa ed i solicardinali. Prima del suo inizio veniva intimato l'extra omnes in modo che tutte le persone estranee potessero lasciare la sala e le porte venissero chiuse. Il concistoro segreto iniziava con la lettura da parte del sommo pontefice di unaallocuzione su argomenti di grande importanza ed attualità religiosa o di politica ecclesiastica. Erano poi trattate questioni come l'annunzio da parte del papa di eventuali rinunce di cardinali, le nomine di cardinalilegati a latere, la nomina delcardinale camerlengo ocancelliere di Santa Romana Chiesa, la nomina di nuovi cardinali, le opzioni dei cardinali, la preconizzazione di nuoviarcivescovi,vescovi,prelati oabatinullius, la promulgazione dell'Anno Santo e la nomina deilegati per l'apertura o per la chiusura dellePorte Sante. Nel concistoro segreto, inoltre, e previa relazione del cardinale prefetto dellaSacra Congregazione dei Riti, si chiedeva ai cardinali se si potesse procedere allacanonizzazione di qualchebeato. Alla conclusione del concistoro segreto si dava spazio aimetropoliti e ad altri vescovi che ne avessero avuto il diritto perchè potessero chiedere al papa, loro stessi o per mezzo di procuratore, il privilegio delpallio. Nel caso, poi, ci fossero state le nomine di nuovi cardinali, si tenevano due concistori segreti, uno di lunedì e l'altro di giovedì o venerdì, intramezzati da un concistorio pubblico che si teneva il giovedì: le nomine dei nuovi cardinali venivano pubblicate nel concistorio segreto del lunedì in modo che i nuovi nominati, se presenti aRoma, potessero partecipare al concistoro pubblico del giovedì, durante il quale ricevevano ilcappello cardinalizio, ed anche al secondo concistoro segreto durante il quale il papa chiudeva ed apriva loro la bocca, consegnava loro l'anello cardinalizio e conferiva, infine, iltitolo o ladiaconia.

Concistoro pubblico

Al concistoro pubblico vi prendevano parte oltre alpapa e aicardinali, altri prelati, laici dellacorte pontificia, membri del corpo diplomatico accreditato presso laSanta Sede. In esso si avevano anzitutto le perorazioni (istanze dicanonizzazione) delle cause di santi trattati nel precedente concistoro segreto: queste perorazioni venivano fatte da unavvocato concistoriale e ad esse rispondeva a nome del papa ilSegretario dei Breviad Principes, rinviando generalmente, per la decisione definitiva, ad un concistoro semipubblico. In secondo luogo il papa imponeva nel concistoro pubblico ai nuovi cardinali ilcappello cardinalizio. Infine, qualora ve ne fossero state, c'erano le perorazioni per le cause di beatificazione fatte anche queste da un avvocato concistoriale.

Concistoro semipubblico

Al concistoro semipubblico vi partecipavano, oltre il papa e i cardinali, tutti gliarcivescovi evescovi la cui sede distava meno di cento miglia daRoma; vi potevano intervenire, inoltre, tutti ipatriarchi,arcivescovi evescovi che avessero voluto. Nel concistoro semipubblico il papa chiedeva se si potesse procedere allecanonizzazioni di cui si era trattato negli ultimi concistori segreto e pubblico. Avute le risposte, iprotonotari apostolici venivano incaricati di redigere il relativo verbale.

Dal Codice di diritto canonico (1983) ad oggi

Con la pubblicazione del nuovoCodice di Diritto Canonico (1983) le varie forme storiche di concistoro (segreto, pubblico, semipubblico) sono state sostituite da sole due classi:

 
Concistorio ordinario pubblico dell'11 febbraio2013 durante il qualeBenedetto XVI annunziò la suarinuncia all'ufficio di Romano Pontefice
«Can. 353 - §1. I Cardinali prestano principalmente aiuto con attività collegiale al Supremo Pastore della Chiesa nei Concistori, nei quali si riuniscono per ordine del Romano Pontefice e sotto la sua presidenza; i Concistori possono essere ordinari o straordinari.

§2. Nel Concistoro ordinario vengono convocati tutti i Cardinali, almeno quelli che si trovano nell'Urbe, per essere consultati su qualche questione grave, che tuttavia si verifica più comunemente, o per compiere determinati atti della massima solennità.

§3. Nel Concistoro straordinario, che si celebra quando lo suggeriscono peculiari necessità della Chiesa o la trattazione di questioni particolarmente gravi, vengono convocati tutti i Cardinali.

§4. Solo il Concistoro ordinario in cui si celebrino particolari solennità può essere pubblico, in cui cioè, oltre ai Cardinali, vengono ammessi i Prelati, i legati delle società civili ed altri che vi sono invitati. »

(Codice di Diritto Canonico,1983)

Concistoro straordinario

 
Il concistoro ordinario pubblico del30 settembre2013 durante il qualePapa Francesco decretò la data dicanonizzazione diGiovanni XXIII eGiovanni Paolo II

Il Concistoro straordinario si celebra quando lo suggeriscono peculiari necessità della Chiesa o la trattazione di questioni particolarmente gravi. Vengono convocati per il concistoro straordinario tutti i cardinali.

Concistoro ordinario

Il concistoro ordinario si celebra quando il pontefice ha necessità di consultare i cardinali su qualche questione importante ma ordinaria o per compiere atti di grande solennità. Per il concistoro ordinario vengono convocati almeno i cardinali che si trovano aRoma. Il concistoro ordinario può essere pubblico nel caso vi siano ammessi oltre i cardinali anche altri ecclesiastici o laici.

Concistoro ordinario pubblico

Il concistoro ordinario pubblico è convocato per solennizzare particolari atti del pontefice quali, ad esempio: la provvisione delle Chiese con la nomina dei principalivescovi residenziali; la perorazione dellecause di canonizzazione, quando il relativoiter presso laCongregazione per le Cause dei Santi è terminato con la richiesta delplacet ossia del giudizio sull'opportunità, nelle attuali circostanze, che il beato sia proposto come modello di santità alla Chiesa universale; le opzioni dei cardinali per ititoli presbiterali e lediaconie diRoma, la conferma della nomina delcardinale protodiacono, la pubblicazione dei nuovi cardinali, creati con decreto del romano pontefice[6].

 
Benedetto XVI impone laberretta al cardinalePaolo Sardi nel concistoro ordinario pubblico per la creazione di nuovi cardinali del20 novembre2010
Concistoro ordinario pubblico per la creazione di nuovi cardinali

Nella Chiesa contemporanea parecchio interesse suscitano nei fedeli i concistori pubblici per la creazione di nuovi cardinali. Il rito legato a questo tipo di concistoro è stato riformato dopo ilConcilio Vaticano II nel1969 daPaolo VI[7] e pur avendo assunto una forma più sobria e semplificata rispetto al passato ha conservato comunque gli elementi essenziali: ilgiuramento, l'imposizione dellaberretta (al posto delgalero) e l'assegnazione deltitolo o delladiaconia; la consegna dell'anello cardinalizio avveniva nellamessa concelebrata dal Papa con i nuovi cardinali il giorno successivo al Concistoro. In questi ultimi decenni il rito ha subito ulteriori modifiche e variazione nella prassi fino alle ultime modifiche introdotte daBenedetto XVI in occasione del concistoro del18 febbraio2012[8]. Il nuovo rito si inserisce in un contesto dipreghiera e non di una celebrazioneliturgica. Ilpapa, indossato l'abito corale (conmozzetta estola), inizia il rito con una sosta per un momento di preghiera silenziosa sulla tomba dell'apostoloPietro; dopo l'orazione viene proclamata la pericope evangelica diMarco10,32-45 seguita dall'allocuzione del Santo Padre. Il Papa elenca quindi i nomi dei nuovi cardinali e annuncia l'ordine al quale vengono assegnati. Dopo laprofessione di fede e il giuramento dei nuovi cardinali ilpapa impone loro laberretta, consegna l'anello, assegna iltitolo o ladiaconia, consegna labolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del titolo o della diaconia e quindi scambia con il nuovo cardinale l'abbraccio di pace. Il nuovo cardinale scambia con gli altri cardinali l'abbraccio di pace e raggiunge la sede per lui preparata. Il rito si conclude con ilPadre Nostro e l'orazione.

Lamessa del giorno successivo il concistoro è una celebrazione di ringraziamento al Signore per il dono dei nuovi cardinali alla Chiesa; all'inizio della celebrazione il primo tra i nuovi cardinali rivolge una parola di gratitudine al Santo Padre a nome di tutti i porporati[9].

Note
  1. Erede delconsilium principis, ilsacrum consistorium fu dall'inizio delIII secolo il consiglio privato dell'imperatore, composto dai suoi collaboratori più stretti. Ne facevano parte il capo dell'amministrazione imperiale (magister officiorum), il ministro delle finanze (comes sacrarum largitionum), il ministro della giustizia (quaesto sacri palatii), il ministro delle proprietà terriere private (comes rerum privatarum); ne potevano far parte, ma non in pianta stabile, il gran ciambellano (praepositus sacri cubiculi) e altri funzionari dettispectabiles. Cfr.Giovanni Cicogna,Consilium principis. Consistorium. Ricerche di diritto romano pubblico e di diritto privato, L'erma Di Bretschneider,Roma1971 (prima edizione:1902).
  2. Spiega Niccolò Del Re:
    «Come organo di governo in senso stretto, il Concistoro era sorto sì nelsecolo XI, ma le sue origini si possono tuttavia far risalire almeno alla prima metà delIX, rintracciabili agevolmente nelle antiche riunioni deipresbyteri cardinales, fissate daLeone IV (847-855) a due volte allasettimana, come risulta chiaramente da una costituzione diGiovanni VIII dell'882, con cui il papa provvide a rinnovare ai cardinali l'ordine di convenire "bis in hebdomada ad sacrosanctum Palatium, iuxta decreta praedecessoris nostri Leonis Quarti". [..] Ilconsistorium fu comunque efficiente in pieno già a principio del secondo quarto delsecolo XII »
    (Niccolò Del Re,LaCuria Romana. Lineamenti storico-giuridici,Libreria Editrice Vaticana,Città del Vaticano 1988, p. 26)

    Cfr. pureJürgen Sydow],Il "concistorium" dopo lo scisma del1130, inRivista di storia della Chiesa in Italia 9 (1955) 165-176.

  3. Carlo Fantappié afferma:
    «Ilcollegio cardinalizio perde il carattere di istituzione locale (romana) e viene chiamata a funzioni di responsabilità e di collaborazione diretta col papa nella guida dell'intera Chiesa. Da qui l'istituzione delconcistoro - sembra già conUrbano II (1088-1099) - sotto forma di consiglio papale a cui vengono riservate materie delicate come lascomunica dei re e dell'imperatore o le decisioni sulle controversie sulle elezioni canoniche [..]. Aipatriarchi e aimetropoliti si sostituisce ilcollegio cardinalizio, mentre ilsinodo romano lascia posto al concistoro. »
    (Carlo Fantappié,Storia deldiritto canonico e delle istituzioni dellaChiesa, Il Mulino,Bologna2011, p. 95)
  4. Cfr.Niccolò Del Re,Concistoro, inNiccolò Del Re (a cura di),Mondo Vaticano. Passato e presente,Libreria Editrice Vaticana,Città del Vaticano1995, p-. 325.
  5. Ancora Carlo Fantappié:
    «Il processo di esautoramento del collegio cardinalizio e di valorizzazione del peso individuale dei cardinali culmina nel grande sforzo accentratore diSisto V che con la bollaImmensa Aeterni Dei del1588, demolisce l'antico organo del concistoro, lo rimpiazza con un sistema di congregazioni permanenti e procede a ristrutturare una vasta parte della curia romana. »
    (Carlo Fantappié,Storia del diritto canonico e delle istituzioni della Chiesa, Il Mulino, Bologna 2011, p. 186)

    Cfr. pureJosé Orlandis,Le istituzioni della Chiesa Cattolica. Storia, diritto, attualità,Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo2005, p. 47-48.

  6. Cfr.Tarcisio Bertone,Concistoro, inEnciclopedia del cristianesimo, De Agostini, Novara 1997, p. 175-176.
  7. Cfr.Notitiae 5 (1969) 289-291.
  8. Cfr.Guido Marini,Un concistoro fra tradizione e innovazione, inL'Osservatore Romano,17 febbraio2012,online.
  9. il nuovo rito introdotto in occasione del concistoro del18 febbraio2012.
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