La famiglia delle Solanacee comprende soprattutto piante erbacee, piante rampicanti, arbusti e raramente piccoli alberi. Le Solanaceae presentano fiori attinomorfi, gamosepali e gamopetali disposti in cime ascellari e talvolta i fiori sono singoli. I pezzi fiorali delcalice e dellacorolla sono in numero di 5. I sepali sono parzialmente fusi, di solito sono persistenti e possono svilupparsi intorno al frutto, come accade nel generePhysalis.
L'androceo è formato da 5stami (a seconda dei generi da quattro ad otto) talvolta saldati per leantere; l'ovario è supero, formato da due carpelli. I frutti possono esserebacche come nel caso del pomodoro ocapsule come nel caso dellaDatura. I semi sono di solito piatti e tondeggianti con un diametro medio di circa 2–4 mm. I fiori delle Solanacee sono generalmente appariscenti ed attraggono molti insetti tra cui api, vespe solitarie, mosche, lepidotteri e coleotteri. Le specie appartenenti al genereSolanum non producono nettare e sono visitati dagli insetti solo per il polline.
Le foglie hanno un aspetto molto variabile per dimensione e forma, possono essere intere o variamente suddivise. Lestipole sono sempre assenti, ladisposizione in genere è alterna.
Le Solanaceae sono rappresentate allo stato spontaneo in tutti i continenti, con un maggior numero di specie nelcontinente americano, e ben si adattano a quasi tutti gliecosistemi, nonostante la maggior parte di esse prediliga il caldo piuttosto che il freddo intenso[4].
Le Solanacee si caratterizzano per essere una delle famiglie più ricche di specie pericolose; tale tossicità si deve soprattutto aglialcaloidi tropanici, riscontrati in varie specie, ma anche aglialcaloidi steroidici, tipici del genereSolanum, i quali possono causare addiritturacalcinosi negli animali. In alcune zone del mondo, come inAmerica del Sud ed inAustralia, sono infatti considerate un pericolo di un certo rilievo per il bestiame che ne viene a contatto, spesso vittima della già citata calcinosi causata sovente daCestrum diurnum, o di necrosi epatica, indotta comunemente daCestrum parqui. Si riscontra un'elevata tossicità anche nel genereDatura, seppure in questo caso l'ingestione da parte di animali sia rara a causa del suo odore disgustoso e fortemente dissuasivo; in particolare si sono osservati effetti gravi conseguenti all'intossicazione dastramonio comune, che può causare debolezza muscolare, disorientamento, febbre alta,tachicardia ed allucinazioni che, in caso di dosi elevate, possono durare fino a quattro giorni.[5]
Glialcaloidi sono sostanze organiche azotate prodotte dalle piante come metabolita secondario e che svolgono un'intensa azione fisiologica sugli animali anche a basse dosi. Le Solanacee sono note per produrre una vasta gamma di alcaloidi, tra cui i più noti sono itropani. Molte specie contengono una varietà di alcaloidi che possono essere più o meno attivi o velenosi, comescopolamina,atropina,iosciamina enicotina.
Alcuni degli alcaloidi che si trovano nelle Solanaceae sono:
Struttura chimica della solaninasolanina: un alcaloide tossico con un sapore amaro, la cui formula è C45H73NO15. È formato dall'alcaloide solanidina con una catena laterale di carboidrati. Si trova in foglie, frutti e tuberi - generalmente in tutte le parti verdi - di varie solanacee come ad esempio la patata e il pomodoro. Si ritiene che la sua produzione per la pianta sia una strategia di difesa adattativa contro gli erbivori. La solanina è stata occasionalmente responsabile di avvelenamenti nelle persone che hanno mangiato bacche di specie come l'erba morella, ladulcamara o parti inverdite delle patate[6][7]. La solanina è presente nella patata in basse dosi (meno di 10 mg per 100 g) ed è concentrata soprattutto nella buccia, che quindi è meglio eliminare. Quando la concentrazione dell’alcaloide diviene più elevata, come accade in alcune varietà della pianta, ne deriva un gusto amaro del tubero. Per le patate, il contenuto massimo accettabile di solanina è stato stimato in 25 mg per 100 g.
Struttura chimica di un tropanotropani: Il termine "tropane" deriva da un genere in cui si trovano,Atropa (a cui appartiene labelladonna). Atropa prende il nome da una delle tre Moire della mitologia greca,Atropo, colei che taglia il filo della vita e determina la morte. Questo nome riflette la sua tossicità e letalità. Sono composti azotati organici biciclici (nomenclaturaIUPAC: 8-metil-8-azabiciclo [3.2.1] ottano), con la formula chimica C8H15N. I tropani includono, tra gli altri,atropina,cocaina,scopolamina e iosciamina. Si trovano in varie specie, come la mandragora (Mandragora officinarum e M. autumnalis), la belladonna puzzolente (Hyoscyamus niger), belladonna (Atropa belladonna), lo stramonio (Datura stramonium) leBrugmansia, nonché molte altre nella famiglia delle Solanaceae[8].