Situata su di una spianata alta circa 30 metri s.l.m., Selinunte prende il nome dalSelinon , il prezzemolo selvatico. Venne fondata da coloni diMegara Hyblaea guidati dall'ecista Pammilos, nel VII secolo a.C. Immigrazioni successive di coloni megaresisicelioti si ebbero sia negli ultimi decenni del VII sia per tutto il VI secolo fino agli inizi del V. Selinunte tentò di fondare delle colonie nella Sicilia occidentale (Eraclea Minoa). Quando, all'inizio del V secolo divampò la guerra fra Greci di Sicilia eCartaginesi, che si concluse con la battaglia di Himera nel 480, Selinunte, stranamente, preferì allearsi con Cartagine. Ebbe numerosi e forti contrasti conSegesta fino al 409, anno della sua distruzione avvenuta proprio ad opera dei Cartaginesi. Selinunte così si trovò sottomessa al dominio dei Punici che la fortificarono e la ricostruirono, nell'area dove prima sorgeva l'acropoli: i resti archeologici presentano un abitato misto, punico e greco. Il dominio cartaginese, durò fino allaI guerra punica. Cartagine, per difendersi dagli attacchi romani, decise di concentrare le sue forze a Lylibeo, trasferendovi la popolazione di Selinunte, distruggendone la città ed abbandonandola alla rovina. Un violento terremoto, nel secolo X o XI, finì forse per ridurre ad un cumulo di rovine i monumenti dell'antica città. Nella seconda metà del XVI secolo, la città fu riscoperta dallo storicoTommaso Fazello. Nel 1823 gli inglesi intrapresero degli scavi archeologici.
E' in fase di attuazione un vasto programma di studi e di ricerche del parco archeologico e di allestimento museografico.
Mappa sensibile
La zona archeologica di Selinunte è costituita dall'Acropoli, dallaCollina orientale, dal pianoro diContrada Manuzza, dal santuario dellaMalophoros incontrada Gaggerae da dueNecropoli (Manicalunga e Galera Bagliazzo). Tutto il materiale per costruire i templi fu ricavato dalleCave di Cusa