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Totò news 2006

Mostre,spettacoli,eventi e tutte le manifestazioni dedicate a Totò nel 2006

POMPEI - La serata conclusiva della terza edizione del Cabaret festival -premio Totò alla comicità, patrocinata dalla Regione Campania, dallaProvincia di Napoli, dal Comune di Pompei, dall'Azienda autonoma di cura,soggiorno e turismo di Pompei e da alcune associazioni del settore, siterrà giovedì 4 gennaio. Lo rende noto l'ideatore della manifestazione, PioPinto, presidente dell'Associazione moda Italia. Il premio, organizzato da Les protagonistes,è l'unico in Italia autorizzato dalla famiglia del compianto Antonio deCurtis.
L'appuntamento è presso il teatro Di Costanzo - Mattiello alle ore 20.
Anche quest'anno la comicità saràrappresentata da dieci finalisti provenienti da varie regioni d'Italia. Non mancheranno momenti che permetteranno ai giurati di esprimere un voto maggiormente ponderato, chesaranno animati dai corpi di ballo dell'Etoile du ballet, e dalla Katymendance e da sfilate delle indossatrici e degli indossatori dell'Associazionemoda Italia.
Cinque i premi che saranno assegnati.
Anche quest'anno si conferma il collaudato sistema che affida l'arduocompito di decidere i vincitori da un lato a una giuria di qualità, composta da addetti ai lavori guidati come di consueto da Liliana de Curtis, e dall'altro al pubblico presente insala. A chi otterrà complessivamente il punteggio più elevato sarà assegnato l'ormai prestigioso premio Totò. Il premio per la migliore interpretazione e il premio per il miglior testo vengono definiti esclusivamente dalla giuria tecnica. A questi premi si aggiunge il premio della critica, definito dai giornalisti accreditati, mentre un ulteriore riconoscimento sarà conferito a chi avrà ottenuto il maggior consenso da parte del pubblico.

Ospiti illustri Nino D'Angelo, a cui sarà conferito il premio speciale Totòalla carriera, Paolo Caiazzo, a cui sarà conferito il premio speciale allacomicità, e Vincenzo Coppola, al quale sarà conferito il premio specialeTotò. Interverrà Giulio Canfora, vincitore del premio Totò alla secondaedizione. Alla consuta regia di Pio Pinto collaborano l'attore pompeianoGiuseppe Coppola e Antonio Gatto. L'intera serata sarà trasmessa in direttasu Radio Club 91 e in differita, per la regia di Massimiliano Fieno, suCanale 9. Conducono Teresa Ciardi e, direttamente dagli studi di RadioNorba, Gianni Simioli. Direttore della fotografia Michele Nappi (Aloha).
Anche quest'anno Les protagonistes si è avvalsa della collaborazione della Ennestudioadvertising, che cura il marketing e la comunicazione pubblicitaria, e delsupporto del gruppo Miranda cars.

Questo l'elenco dei finalisti, quasi tutti giovanissimi, selezionati dallesedi settoriali Mary star di Montecatini terme, Cafè cabaret di Afragola eGenius management di Rossano:
I succhi gastrici da Civitella Roveto (Abruzzo)
Gi.No e Michele da Ercolano
Mariagiovanna Triscuzzi da Bari
Francesco Cicchella da Casoria
Emanuele Bianchi da Guardistallo
Cristiano & Ivan da Napoli
Sergio Silvestri da Veruno (Piemonte)
Rocco Palazzo da Formia
Ugo Crispino da Qualiano
Antonello Gallucci da San Severo

UFFICIO STAMPA
LP COMUNICATION
AMEDEO FRANCESCO MOSCA (tel. 3472210103)
per accrediti inviare una mail a lp.comunication@libero.it
o telefonare al 3409342485







Roma 15 dicembre 2006 Camera dei Deputati Sala della Biblioteca

Gianluigi Rondi, ha ricevuto la Medaglia d’Argento della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Premio Antonio De Curtis, in arte Totò per la sua carriera di critico cinematografico per oltre cinquant'anni; tra i molteplici incarichi e riconoscimenti ricevuti, è ora presidente dell'Ente David di Donatello e del Premio Vittorio De Sica.

Ezio Greggio, ha ricevuto il Premio Antonio De Curtis in arte Totò, il Premio della Radio Vaticana e la Medaglia del Senato della Repubblica, per le sue iniziative benefiche in particolare per l’ Associazione Ezio Greggio nata per aiutare i reparti pediatrici italiani con la donazione di apparecchiature destinate a ridurre il rischio di mortalita' dei nati prematuri.

Marcantonio Scaramuzza, giovane attore, imitatore, showman, napoletano ha ricevuto il Premio Antonio De Curtis in arte Totò, il Premio della Radio Vaticana e la Medaglia del Senato della Repubblica , come artista emergente per essersi distinto grazie alle sue capacità artistiche rese note da programmi televisivi Rai e Mediaset .

articolo tratto dawww.comunicati.net del 17/12/2006







La sceneggiatura e la regia di Pasolini, la carica interpretativa di Totò nel film Uccellacci e Uccellini e nei due cortometraggi La Terra vista dalla Luna e Che cosa sono le nuvole?

Partendo dal cinema di poesia di Pasolini e ricordando la comicità di Totò, Emanuela Patriarca mette in relazione questi due diversi mondi, tanto distanti quanto umani, per rileggere le opere che hanno visto uniti i due artisti. Così, da un film di straordinaria bellezza come Uccellacci e Uccellini ai due cortometraggi La Terra vista dalla Luna e Che cosa sono le nuvole?, l’Autrice percorre il cammino che ha permesso a Pasolini di guidare un attore indomabile come Totò nella recitazione, spogliandolo della sua crudeltà recitativa e rendendolo fragile “come un implume”. Un saggio che offre un interessante approfondimento della vicenda umana e artistica del grande scrittore e regista italiano

è nata a Frascati e vive a Arce, in provincia di Roma. Si è laureata in Lettere nel gruppo di Discipline dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con una tesi in Storia e critica del cinema intitolata “Totò nel cinema di poesia di Pier Paolo Pasolini” con la quale ha conseguito il superpremio nel settore “Tesi di Laurea” del Premio Internazionale “Victor Hugo”. Insegna nei P.O.F. della scuola pubblica come Esperto di storia e critica del cinema.

Maremmi Editori - Firenze libri







L’amore senza frontiere per Totò, al secolo Antonio De Curtis, è all’origine di un innovativo connubio gastronomico che sta unendo, proprio in questi giorni, l’Umbria alla Campania. Protagonisti di questa iniziativa: Liliana De Curtis, figlia dell’immortale attore napoletano, Maria Scicolone, esperta di gastronomia e sorella di Sofia Loren, e il ristoratore umbro Franco Cricchi (tutti nella foto). La De Curtis e la Scicolone ieri sono state ospiste dell’imprenditore umbro nel ristorante-pizzeria di Ellera «La Malafemmena». Un incontro che dovrebbe rappresentare uno dei passi finali verso la nascita di un franchising umbro-campana che rinverdirà in tutta l’Italia sia la cucina tradizionale delle due regioni che il mito dell’attore Totò. «Anche a Roma — ha spiegato Franco Cricchi — sbarcherà il nostro progetto di nuova ristorazione che prenderà anche nella capitale il nome di Malafemmena. La pizza napoletana, quella vera e tradizionale, sarà al centro del menù. Ma ci sarà spazio anche per piatti di eccellenza come il riso agli agrumi, molto apprezzato da Maria Scicolone».

articolo diNicola Bossi tratta da La Nazione (Umbria) del 12/11/2006







Un pranzo friulano aperto a tutti i fan di Totò, il mitico attore napoletano che anche nella nostra città raccoglie tanti consensi. Per oggi, domenica 12 novembre, alle 13, nell'Osteria "La Barchessa" di Villanova di Pordenone, è stato organizzato un incontro conviviale per "parlare di lavoro", come ha deliberato la Commissione "Birra e salsiccia" del "Totò Fans Club". «L'invito è esteso a tutti gli appassionati - spiega Natale Sorrentino, co-fondatore del sodalizio culturale che ha sede nella mediateca i Cinemazero - si tratta di un vero e proprio pranzo di lavoro, perché si discuterà del filo conduttore della prossima rassegna cinematografica, ogni ultimo venerdì del mese. L'ultima è stata intitolata "Totò e le donne" e ha ottenuto un buon riscontro. Ma io un'idea per la prossima già ce l'ho: Totò e il fisco, tema che non potrebbe essere più attuale di questi tempi. I posti disponibili sono soltanto 80».Lavoro a parte, anche il palato troverà il suo soddisfacimento. Il menù friulano della serata consiste in una ricca serie di antipasti "misti(ci)" della casa con radicchio marinato; primo: Cjalsons con sughetto ai funghi; secondo: frico e salame con l'aceto, con contorno di verdure; dessert: trittico composto da strudel, torna di noci e mousse di castagna, con degustazione di caffé alla napoletana, sgroppino e limoncello. Il tutto innaffiato da bianchi e rossi (totale euro 20).«Fra una pietanza e l'altro, a prescindere prima, dopo e durante - conclude Sorrentino - i soci del club serviranno a tutti i "commensaliscendi" una porzione di quisquilie, bazzecole, pinzillacchere e amenità varie».

articolo di Alessandra Betto tratto da Il gazzettino online del 12/11/2006
articolo di Chiara Benotti sulIl messaggero Veneto del 2/01/2007







È stato per decenni un testimonial d’eccezione per far conoscere dovunque il nome del comune, e oggi finalmente arriva il riconoscimento con l’intitolazione di una piazza del paese. Chi non ha sorriso almeno una volta per la simpatia del maestro Antonio Scannagatti, il «cigno di Caianiello», il compositore dilettante alla ricerca di un contratto con gli editori Discordi e Zozzogno? «Totò a Colori» (1952) è certo tra i film più noti del grande attore napoletano e ancor oggi a ogni passaggio in tv è accolto con simpatia, regalando momenti di sana allegria e rilanciando nello stesso tempo il nome della cittadina. La promessa della intitolazione di una piazza a Totò è arrivata dal sindaco di Caianello, Lamberto Di Caprio, al termine di una serata-evento dedicata all’indimenticabile artista con la partecipazione della figlia Liliana de Curtis. Nel corso della manifestazione nell’affollata sala consiliare (organizzata dalle associazioni Caianellum, presieduta da Giampiero Del Vecchio, e «Gli Amici di Totò» di Roccamonfina, di cui è animatore Antonio Migliozzi) è stato presentato anche l'ultimo libro di Liliana de Curtis dal titolo »Un Principe chiamato Totò», con la proiezione dell’inedito film-documentario, «Lei non sa chi è Totò!».

articolo di Ildebrando Caputi tratto da Il Mattino dell 11/11/2006







Manca poco ormai al giorno in cui Bagnoli avrà la sua statua di Totò. L'opera scultorea, forgiata dalle mani del maestro Antonio Ruffini, autore dei Leoni d'oro di Venezia, alla fine di novembre sarà collocata in viale Campi Flegrei. Una decisione che è stata il frutto dell'incontro tra il maestro, il suo allievo partenopeo Pietro Loffredo, che sta seguendo la vicenda, il presidente della Municipalità di Bagnoli-Fuorigrotta Giuseppe Balzamo, l'assessore alla Cultura Salvatore Borrelli ed il consigliere dei Verdi Roberto Russo che, circa un anno fa, propose che l'opera fosse donata all'area ovest della città.La storia della statua risale a circa cinquantanni fa, a seguito dell'incontro tra il maestro Ruffini ed il Principe De Curtis. Una statua che è il simbolo di una promessa.
Lo scultore, infatti, promise a Totò che, qualora da lui la morte fosse sopraggiunta per primo,in suo onore,gli avrebbe eretto una statua che sarebbe stata donata alla sua città natale. E così è stato. Un' opera che tuttavia, una volta realizzata ha dovuto affrontare numerose vicessitudini, che sembrano essere giunte al termine. La statua, presentata Venezia alla fine dell' estate, farà presto rotta verso Napoli. «L'incontro mi ha molto soddisfatto - ha dichiarato il maestro Ruffini, visibilmente emozionato. Presto potrò tenere fede alla promessa che feci tanti anni fa al Principe». Soddisfazione anche per la collocazionescelta: l'isola pedonale di viale. Campi Flegrei. «Credo-ha affermato Loffredo - che uno spazio migliore non ci possa essere.La statua sarà posizionata in una zona alberata, chiusa al traffico, dove la gente potrà ammirarla».
La scultura in bronzo raffigura Totò non in una delle tante pose da lui create e rimaste nella storia del cinema e non solo, ma bensì in un atteggiamento quotidiano. Il Principe è riprodotto come se stesse camminando e parlando. Un'omaggio che dunque è principalmente rivolto all'uomo De Curtis piuttosto che all'attore Totò. Una decisione che evidenzia ancora di più le ragioni che hanno spinto Ruffini a realizzare la scultura: l'amicizia che lo ha legato all' artista partenopeo. Il monumento, inoltre, rispetta anche dal punto di vista visivo le dimensioni deIIa persona Antonio De Curtis.
La statua è alta 1 metro e 63 centimetri, così come era Totò, ed è poggiata su una base.Ora non resta che attendere che giunga la convocazione in cui sarà indicato il giorno e l'ora esatta in cui sarà alzato il velo sulla statuadel Prncipe.Un evento che l'autore attende dal momento in cui fece sua promessa, ma che anche la cittadinanza brama. Sebbene Totò sia nato aIIa Sanità, è un uomo, una figura simbolo dell'intera città, e pertanto, ogni buon napoletano gioisce nel vedere riconosciuta la sua arte.

articolo di Sarah Ricca tratto da Napolipiù del 7/11/2006







La pellicola recuperata grazie all’intervento di un imprenditore napoletano.
Anteprima a New York poi al Bellini il 13 novembre

Ocar Cosulich Jack, Maggie e Frank, i tre gangster americani che piombano a Napoli con l’intento di rubare il tesoro di San Gennaro, ordendo un astuto piano con l’aiuto di Dudù, sono di nuovo sulla breccia: quarant’anni dopo, infatti, «Operazione San Gennaro» di Dino Risi, su uno dei furti più folli e audaci della storia del cinema, torna sugli schermi più splendente che mai. L’evento è previsto in anteprima mondiale a New York il prossimo 2 novembre (nell’ambito del festival «41esimo Parallelo»), per poi approdare a Napoli (il 13 novembre al Teatro Bellini), grazie all’amorevole restauro della pellicola.
Lo ha voluto e realizzato un imprenditore napoletano, tanto appassionato di questo film da lanciarsi nell’impresa con ingenti investimenti di tempo e denaro. È Giancarlo Cangiano che con il nome del film ha anche battezzato la sua barca, recente vincitrice del Mondiale Powerboat di motonautica. Cangiano ha acquistato dalla Titanus il diritto di restaurare «Operazione San Gennaro» e, per farlo, ha chiesto la consulenza di Valerio Caprara, critico de “Il Mattino”. Quindi si è appoggiato alla Cineteca di Bologna. Non contento, ha preparato anche i sottotitoli in inglese per la copia che sarà proiettata a New York perché, come racconta lui stesso, voleva che «anche il pubblico americano potesse divertirsi capendo ciò che accade sullo schermo».
Parallelamente, Cangiano ha anche curato un volume che accompagna il film restaurato (anche questo in doppia versione italo-inglese) con foto di scena, interviste al regista Dino Risi e testi introduttivi e critici coordinati dallo stesso Caprara. Insomma, un’iniziativa degna di un museo del Cinema. «Ho rivisto il film con grande piacere nella rinnovata qualità della pellicola restaurata - commenta Risi, che sarà a Napoli per la prima proiezione italiana - non vedo l’ora di tornare a Napoli, anche perché durante l’operazione di restauro ho potuto constatare la rinnovata e grande vitalità dei napoletani: a differenza di quanto a volte si dice, non sono tutti morti dal punto di vista culturale. Del resto - rivela il maestro - l’idea di “Operazione San Gennaro” era nata proprio per il mio desiderio di fare un film a Napoli. In precedenza avevo girato “Strade di Napoli”, un documentario sulla città di cui però metà delle pizze furono rubate». Tanti i ricordi del set: «Fare un film a Napoli fu un’esperienza curiosa: spesso ci è capitato di dover contrattare con qualche capoquartiere il permesso per filmare indisturbati, o abbiamo subito piccoli furti, ma ogni volta l’intervento di Totò metteva a posto ogni cosa. Ma in fondo allora, Napoli nonostante tutto, aveva un’atmosfera molto vivibile mentre oggi, per quello che ho capito, è diventata una vera città di frontiera, specchio del degrado della nostra società».
In un cast in cui brillano Totò e Nino Manfredi, appare anche un giovanissimo Pippo Baudo, nei panni di se stesso. L’audace colpo, infatti, è compiuto durante il Festival di Napoli, evento canoro che, all’epoca, mobilitava l’intera città e quindi, permetteva agli autori del furto di agire indisturbati. «Come attore sono negato, infatti tutte le volte che ci ho provato sono apparso in pellicole francamente orrende», ricorda SuperPippo. «Quella volta, però, il mio cameo fu molto carino, perché Risi si limitò a prendere un filmato di repertorio, in cui io presentavo sul serio il Festival di Napoli, chiedendomi di doppiare alcune battute. Il risultato è stato per me molto divertente e così ho avuto anche la soddisfazione di essere l’involontario complice di Totò. Sono molto contento di questo restauro - conclude Baudo - e farò di tutto per essere a Napoli per la prima, magari potrebbe essere l’occasione di rilanciare un festival della canzone napoletana fatto come si deve!».

articolo tratto da Il Mattino del 29/10/2006






Martedì 10 ottobre presso la sede di New York della Regione Campania verrà inaugurata la personale dell'artista beneventanoAndrea Petrone dal titolo "Genius Loci". Se da sempre "l'ossessione" dell'artista campano è stata la grande maschera di Totò "nella veste classica", ora la sua fervida fantasia lo ha portato a configurare le più svariate situazioni immaginando trasformazioni che sottendono ancora una volta l'universalità dell'arte dell'attore. Dal pennello e dal genio di Andrea Petrone nascono allora "TotòMarylin", "TotòWarhol" , "TotòGioconda", "TotòLeonardo", "TotòGuevara".
Durante l'inaugurazione l'artista donerà una sua opera in bronzo raffigurante Totò, al direttore della sede americana della Regione Campania.
La mostra è stata curata dalla rivista l'Espresso napoletano che, al suo terzo anno di vita, rappresenta ormai un appuntamento irrinunciabile per quanti sostengono con forza l'immagine della Partenope che vive e che sogna.

Martedì 10 Ottobre - Giovedì 19 Ottobre
Orari mostra: dal lunedi al venerdi 10.00 - 17.00
Vernissage: Martedi 10 Ottobre, ore 18.00
Regione Campania
4 East 54th Street, IV piano - New York


From the 10 to the 19th of October the Regione Campania and l'Espresso napoletano present Andrea Petrone's art exhibition "Genius Loci". Although Totò has always been the most important theme of his art, his work has been improved by developing different and more up to date works: "TotòMarylin", "TotòWarhol", "TotòGioconda", "TotòLeonardo", "TotòGuevara".
During the presentation the artist will give a bronze statue of Totò to the director of Regione Campania in New York.
The art exhibition is sponsored by "l'Espresso napoletano", the Neapolitan magazine whose main aim is to improve Neapolitan traditions and culture, underlining the role of history and culture for neapolitan social growth. Not only is "l'Espresso napoletano" dedicated to professional people and intellectuals who live in Naples and love reading books, going to the cinema, visiting museums, but also to those who, even if they don't live there, hold Naples in their hearts.

Tuesday 10 October - Thursday 19 0ctober
From Monday to Thursday 10.00 am - 5.00 pm
Opening day: Tuesday 10 October, 6.00pm
Regione Campania
4 East 54th Street 4th floor - New York







Tre giornate per ricordare Totò, la sedicesima edizione del "Premio Totò", proiezioni ed incontri, ma sopratutto una grande mostra di cimeli che andrà poi in giro per il mondo a ricordare il principe della risata che cinquant´anni fa scomparve lasciando una memoria indelebile nella grande platea dei suoi ammiratori. Si inaugura stasera nel Chiostro del Convento di Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno, la mostra "Il Baule di Totò", realizzata dall´Ente Autonomo Antonio De Curtis, curata dallo storico del cinema Orio Caldiron insieme a Vito Cesaro, Antonino Miele, con la collaborazione dell´Università La Sapienza di Roma, della Fondazione Nazionale di Cinema, dell´Eti (Ente Teatrale Italiano), dell´Accademia di Belle Arti di Napoli e con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione, del Comune, della Provincia. Onore al grande, amatissimo attore dunque, con tutte quelle tracce emozionanti racchiuse nel "prezioso" baule «contenitore-cassaforte di tutti i più intimi segreti per essere Totò, gentilmente concesso dal proprietario e geloso custode Federico Clemente», dicono gli organizzatori della mostra,In quel vecchio baule si ritrovano tutti insieme, e magari disordinatamente, i frammenti della biografia privata e della straordinaria avventura artistica di Antonio de Curtis. I costumi di scena e la scatola del trucco, il nècessaire per cucire con ago, filo, bottoni e lo stick Max Factor con la scatola di cipria Elisabeth Arden, il fondotinta Hollywood Extra e la scatola delle amate sigarette Tourmac Rouge. E si trovano anche gli elementi che Totò adoperava per trasformare il suo volto in tante divertentissime apparizioni, vedremo così disposti in bell´ordine il naso finto, i baffi, la barba che qualcuno riconoscerà ritrovandone i segni in una divertita memoria. «Ci sono le foto di famiglia e i pennacchi da bersagliere adoperati per il "gran finale in passerella", l´attestato della consulta araldica che conferma i suoi nobili ascendenti e la camicia color avorio con lo stemma imperiale, l´immancabile ferro da cavallo portafortuna e il guanto di Studio Uno, il prontuario di citazioni latine "Regulae Juris" e il tascabile con i tre testi di Zavattini da "Parliamo tanto di me" a "I poveri sono matti" e "Io sono il diavolo", la pergamena di laurea attribuitagli da ammiratori napoletani e la raccolta di firme degli italiani all´estero». Insomma, c´è da perdersi tra tanta parte della storia gloriosa di una attore già leggendario in vita che, colto da un´improvvisa cecità mentre al Teatro Politeama di Palermo recitava nella rivista "A Prescindere", lasciò definitivamente le tavole del palcoscenico nel 1957, dedicandosi esclusivamente al cinema fino al 1967, anno della sua scomparsa.Di grande bellezza e importanza il materiale cartaceo esposto nel percorso della mostra, per ricostruire cinquant´anni di attività attraverso fotografie, documenti e locandine la straordinaria avventura teatrale e cinematografica. Ma non solo questo c´è nella mostra dedicata a Totò che, dopo la breve sosta a Montecorvino, andrà in giro per l´Italia e giungerà fino in Argentina per la delizia delle comunità italiane d´oltreoceano. «Abbiamo anche un filmato inedito relativo ad un provino cinematografico tratto dalla Rivista Cines n. 4 del 1932 e alcune gigantografie di altrettanti momenti della vita e della carriera di Totò - dicono ancora Vito Cesaro e Antonino Miele aggiungendo all´elenco delle sorprese - e il video della via Santa Maria Antesaecula dove è nato, della sua folgorante apparizione teatrale in "I Tre Moschettieri", dell´incontro con Anna Magnani, all´epoca delle riviste di Galdieri, di "Guardie e ladri" quando interpretò il "mariuolo" inseguito da Aldo Fabrizi, e ancora il mitico sketch del vagone-letto in "Totò a colori", le scene del pazzariello di "L´oro di Napoli" e quelle di "Uccellacci e uccellini", fino alle sue ultime apparizioni televisive».Rivive così il mito di Totò con la bombetta e i pantaloni "a zompafosso", con i costumi storici noti al pubblico degli appassionati "totoisti", come quello del Pinocchio già ammirato nel Museo dell´Attore Napoletano, o il costume di Otello indossato nell´ultima rivista "A Prescindere", o ancora la divisa da ufficiale indossata nel "Comandante", suo ultimo film.







Sabato 23 settembre alle ore 18,30 Fiera di Pordenone.
Nell'ambito della manifestazione "Pordenonelegge" Liliana De Curtis presenta
Le ricette di casa Totò
Incontro e degustazione di ricette Totoiste a cura dagli allievi dello IAL di Aviano

www.pordenonelegge.it







La scuola di cinema di roma INVITAdomenica 25 giugno alle ore 10alla proiezione del filmTEMPI NOSTRI (1953)di Alessandro Blasetticon Totò, Vittorio De Sica, Eduardo De Filippo, Marcello Mastroianni, Sophia Loren

NELLA SALA 3 DELWARNER VILLAGE MODERNOPIAZZA DELLA REPUBBLICA, ROMA
UNA DELLE PIÙ PRESTIGIOSE SALE CINEMATOGRAFICHE, CON 450 POSTI ED UNO SCHERMO DI 18 METRI

la partecipazione all’evento è offerta da www.scuoladicinema.it ed è gratuita!

informazioni:
06.48.15.676, info@scuoladicinema.it
stand della scuola all’Isola del Cinema

è un nuovo appuntamento di “Corto ma Grande” il cinema italiano ad episodiproiezione di un grande film italiano del passato una domenica mattina al meseal Warner Village Moderno piazza della Repubblica, Roma







    

Il 31 maggio 2006, nella sala teatro della Scuola Media Statale “G. Garibaldi” di Mentana, Liliana de Curtis ha presenziato alla “Napoli milionaria” messa in scena dagli alunni della III D. La sceneggiatura della commedia in tre atti di Eduardo de Filippo è stata parzialmente modificata per seguire la trasposizione cinematografica che vide la partecipazione di Totò. Prima della commedia cinque attrici hanno recitato poesie di Antonio de Curtis dedicate alla donna e all’amore; dopo la “Preghiera del Clown”, pronunciata dalla voce del grande Artista, due Pulcinella dai tratti femminili hanno dialogato sul Totò leggenda vivente, sui modi di dire entrati nel linguaggio comune, sulla Totòterapia praticata negli ospedali. In Napoli Milionaria, ambientata nei vicoli e in un basso della città, il tranviere Gennaro e l’amico Pasquale Miele (nel film, Totò) apprendono insieme dello scoppio della guerra. Un giorno, Pasquale è chiamato in soccorso di Gennaro: per evitare l’accusa di borsa nera, Pasquale deve fingersi morto sul letto di Gennaro, sotto cui è nascosta la “merce”, e all’arrivo della Polizia neanche un improvviso bombardamento riuscirà a distoglierlo dal “delicato incarico”. All’inizio del secondo atto i giovani attori hanno ballato “La Tammurriata Nera”, composta nel 1944 da E.A.Mario e Nicolardi; la canzone “Malafemmena” ha incorniciato uno dei passi più struggenti della commedia del grande Eduardo. Quando alla fine del terzo atto il sipario è calato, l’attore-Pasquale Miele ha declamato in onore di Antonio de Curtis “’O sole”.Liliana de Curtis si è complimentata con i giovani attori, ponendo l’accento sul gran lavoro delle professoresse Maria Cristina Marcaccini, Silvia Sarcone e Pamela Pierelli - coadiuvate dal Professor Salvatore Romano per la pronuncia corretta della lingua napoletana -, e ha auspicato che il Teatro trovi posto in tutte le scuole, perché per i giovani é strumento di crescita e di coesione.







    

Giovedi' 18 marzo la giunta comunale di Napoli ha deciso di intitolare a Totò la cosiddetta "fontana delle paparelle" di piazza Cavour e i giardini che la circondano, siti nelle immediate vicinanze del quartiere Sanità dove Totò nacque nel 1898.Nei giardini di piazza Cavour verrà posta una targa commemorativa "Antonio de Curtis in arte Totò".





Dall' 8 al 21 maggio si tiene a Napoli in occasione di "Maggio dei Monumenti 2006" presso il Castel dell'Ovo la Mostra fotografica della Canzone Napoletana da fine ottocento ai nostri giorni.
All'interno dell'esposizione riguardante autori, cantanti ed editori, oltre a tutti i grandi che hanno reso grande nel mondo la musica e il teatro napoletano, e' presente anche Totò.
La mostra, curata dal prof. Aldo De Gioia, e' aperta nei giorni feriali dalle 10,00 alle 18,00 e nei festivi dalle 10,00 alle 14,00.
L'ingresso e' libero





Non si spengono mai i riflettori sugli eventi e le manifestazioni di quell’altro, che di Antonio de Curtis, rappresenta l’anima immortale. Totò, il personaggio – come ama ricordare la figlia Liliana, parafrasando Pirandello – può infischiarsene della morte, perché non muore più.Ancora una volta quest’imprevedibile ed irriverente personaggio, continua ad andare in tournée, raggiungendo la splendida ed a lui tanto cara Firenze.Nell’ambito di un grande Evento dedicato a Totò, realizzato con i Fondi Lotto ed organizzato da Liliana de Curtis, Anna Maria Mecchia, Gianluca Tenti, Enrico e Renata Martellozzo di Belpoggio , il Principe Antonio de Curtis, geniale protagonista della cultura del Novecento, sarà presente con il nuovo allestimento della mostra “Un Principe chiamato Totò”, collocandosi nella “Sala Oro” del Teatro della Pergola.

Una mostra per dare voce a lui, Totò, e ascoltare le voci che hanno riempito la sua vita, le voci e le testimonianze colme di emozione di chi lo ha conosciuto come uomo o chi soltanto ne conosce le vesti attore, di chi ha amato lui, Antonio de Curtis, e di chi soltanto ha amato Totò, i suoi film, il suo teatro, la sua arte. Un atto d’amore, verso Totò, verso i suoi amici e verso i suoi ammiratori.

Diana de Curtis , curatrice della mostra, ricostruendo l’itinerario artistico di Totò, vuole narrare la dimensione di attore, autore, personaggio, più nota al grande pubblico, ma anche svelarne la dimensione privata e più intima di uomo.

La mostra percorre, secondo un criterio cronologico sistematico, attraverso materiali sia noti che inediti e anche privati, messi a disposizione dalla famiglia de Curtis, tutta la vita artistica, ossia quella dedicata al teatro e alle esperienze cinematografiche di Totò ed anche gli aspetti e le curiosità artistiche, letterarie, musicali, araldiche e della vita privata del Principe Antonio de Curtis.
Attraverso il percorso espositivo, tutti potranno respirare l’aria del futurismo, del varietà, della rivista e dell’avanspettacolo, del cinema, della televisione, apprezzandone i documenti e gli oggetti che testimoniano una grande “gavetta” artistica e di vita a molti sconosciuta, oltre ad ammirarne, attraverso una vasta documentazione, anche gli aspetti più noti: contratti, inediti, autografi, lettere d’amore, vestiario e oggetti di scena, partiture musicali con manoscritti originali delle canzoni e delle poesie, targhe e premi, abum contenenti foto originali di scena e vita privata, anche poco conosciute del grande artista, locandine dei films, contributi critici: ispirati a Totò, i pensieri e i commenti di chi tanto lo stimava.

Quattro momenti speciali sono dedicati a “Totò visto attraverso il tratto grafico di Federico Fellini”, “Totò e Pier Paolo Pasolini”, il regista che lo diresse in Uccellacci Uccellini, “Totò e il grande amico Aldo Fabrizi”, uno specifico è dedicata al “San Giovanni decollato” . E ancora “momenti privati del Principe”: immagini inedite che ritraggono Antonio de Curtis nella sua casa di Viale Parioli a Roma, “la beneficenza”: immagini inedite che ritraggono Antonio de Curtis con i bambini.

L’ allestimento riserva uno spazio per la proiezione sia di un inedito assoluto di una cinerivista CINES del 1930, concesso in esclusiva dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma che un collage di sequenze dei suoi primi sei film.

Nella giornata inaugurale prevista per venerdì 9 Marzo la Principessa Liliana de Curtis, unica figlia dell’artista, incontrerà il pubblico e la stampa e subito dopo aprirà il percorso della mostra che lo stesso allestimento propone . Nell’ambito della serata inaugurale verrà proiettato il documentario “Lei non sa chi è Toto” realizzato da Sky Cinema Classics Cinecittà Ent. e la famiglia de Curtis.
Il Maestro Gianni La Magna eseguirà il brano “Felicità” di A.de Curtis dal suo ultimo CD “Le forme incantate” edito da RAITRADE

Sala Oro
Teatro della Pergola
Firenze

Serata: Giovedì 9 Marzo ore 18.00 (solo invito)
Durata Allestimento: dal 10 Marzo al 30 Marzo
Apertura al pubblico: tutti i giorni dalle ore 19,00 alle ore 20,00

Ingresso libero
Per info: Studio Mercatali
055/2305233 mercatali@dada.it







A cura di Uthòpia Librerie Capua domani alle 18,30 a San Nicola la Strada nel Salone Borbonico di piazza Municipio si terrà la presentazione del libro "Un principe chiamato Totò" (Rizzoli) di Liliana de Curtis. La presentazione del libro sarà preceduta dalla proiezione del video "Lei non sa chi è Totò". L’iniziativa rientra nella rassegna letteraria "Autori di carta", organizzata dal Comune in collaborazione con la Libreria Uthòpia di Capua, che intende portare a San Nicola la Strada autori noti contemporanei. Alla serata interverranno il sindaco Angelo Pascariello, l'assessore alla Cultura e Tradizioni Popolari Raffele Narducci, Antonio Migliozzi, giornalista e presidente dell'associazione "Amici di Totò", oltre all'autrice Liliana de Curtis. Il libro "Un principe chiamato Totò" è nato dalla raccolta di foto, testimonianze e "pinzillacchere" esposte in una mostra itinerante che ha fatto tappa in tutto il mondo, da Napoli a New York e vuole essere un tributo dedicato alla vita e alla carriera del più celebre comico italiano del Novecento.

articolo tratto da Il Mattino - ed. Caserta del 17 febbraio 2006







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L'anno prossimo saranno trascorsi quarant'anni dalla scomparsa di Totò ma l'interesse per il principe napoletano non accenna a diminuire, anzi si moltiplicano le occasioni di ricordo e di studio: rassegne di film perfino negli Usa, mostre di pittura, convegni universitari, pubblicazione di libri a ritmo continuo. Perché, a differenza di altri e anche famosi interpreti, ancora tanta attenzione per un attore? Forse perché, e qui azzardo un'ipotesi, Totò è molto di più di un attore, di una maschera. E' probabilmente un “autore”, certo non per il valore della scrittura cinematografica o per l'innovazione della messa in scena, ma per la sua sola presenza, per l'uso straordinario del suo corpo, che per lui, regista di se stesso, non è uno strumento per eseguire partiture altrui ma per crearne in maniera varia e originalissima. Nel suo Totò proibito. Storia puntigliosa e grottesca dei rapporti tra il principe De Curti e la censura, pp. 234, Lindau, Torino 2005, euro18,50, molto stimolante e ben documentato come gli altri suoi libri che l'hanno preceduto (Il cinema di Totò 1930-1946, I film di Totò 1947-1967, Totò e Peppino, fratelli d'Italia), Alberto Anile sostiene, a ragione, che “nella comicità di Totò c'è un io e un es, una forma umoristica scopertamente divertente e un contenuto che agisce in profondità, in una zona intima e segreta della personalità dello spettatore, di tutti gli spettatori. Dietro il lazzo, il qui proquo e la mascella slogata, la platea intercettava, e intercetta, più o meno chiaramente, la miscela devastante di cui Totò è impregnato, il fuoco sessuale da cui è agitato, la fame atavica che lo consuma, il macabro balletto meccanico del suo scheletro, la catena di disgrazie e di tragedie che si trascina dietro, l'abisso folle di una personalità che si perde e si ritrova nei meandri di mille personaggi diversi. (…) La fame di donne, le sgrammaticature sublimi in coppia con Peppino, il dislocamento delle proprie ossa a destra e a manca sembravano puro divertimento ed erano invece uno stralunato incitamento all'anarchia, meravigliosi attentati eversivi al buon senso comune e alle autorità costituite.”. La censura cinematografica,come quella teatrale per le sue riviste dove la miscela sovversiva di Totò raggiungeva il suo culmine e che purtroppo ci è documentata solo dalle testimonianze degli spettatori, non poteva non accorgersene e così dal 1949, da quando i suoi film cominciarono a diventare sempre più popolari e sicuramente proprio per questo, i film di Totò subirono l'attenzione continua dei censori (dagli ex-fascisti De Pirro e Scicluna Sorge ai sottosegretari democristiani Andreotti e Scalfaro) che intervenivano pesantemente sia in sede di sceneggiatura che di montaggio, stravolgendo scene, dialoghi, personaggi, mettendo così in crisi case di produzione e riducendo i possibili incassi. Utilizzando documenti inediti e confrontando le varie copie dei film, Anile racconta con garbo ed ironia un aspetto insolito dell'opera di Totò, dai casi sensazionali di Totò e Carolina, di Totò e i re di Roma, di Totò, Peppino e la dolce vita, più censurato dell'originale, fino agli sketch televisivi di TuttoTotò, tagliati dalla Rai bernabeiana e che il principe ebbe la fortuna di non amareggiarsi nel vederli, perché la notte fra il 14 e il 15 aprile 1967 il Supremo Censore recide il filo. Antonio De Curtis abbandona le sue spoglie mortali e si trasferisce nel mito.

articolo tratto da www.cinemazero.org



alcune foto della manifestazione per gentile concessione di Vittorio Polsinelli







Alla serata conclusiva del Cabaret festival - premio nazionale Totòalla comicità, che si terrà al teatro Di Costanzo - Mattiello inPompei il 28 gennaio, sono attesi anche Patrizio Rispo e MarioPorfìto. I due popolari volti televisivi (Rispo interpreta RaffaeleGiordano, storico personaggio della soap di Raitre "Un posto al sole",mentre Porfìto è l'ispettore Antonio Ramaglia della fiction partenopea"La Squadra") hanno confermato nei giorni scorsi la loropartecipazione. Rispo ritirerà un premio speciale che la presidenzadel premio ha deciso di conferirgli per la ventennale carriera nelteatro di prosa. I due attori si aggiungono alla lista di nomiprestigiosi che daranno lustro all'evento, tra cui Maria Stefananche,assistente alla regia presso il Piccolo di Milano, e naturalmenteLiliana de Curtis, che presiede la giuria tecnica. È prevista lapartecipazione di esponenti politici. Per la conduzione di TeresaCiardi e la regia di Pio Pinto, i dieci finalisti che si contenderannoi quattro premi provengono da Toscana, Lazio, Campania e Basilicata.

UFFICIO STAMPAAmedeo Francesco Mosca - tel. 3803115107per accrediti Lp.comunication 3409342485(gli operatori dell'informazione accreditati potranno far parte dellagiuria per il premio della critica)

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ufficio stampaLp.comunicationvia S. Abbondio, 3180045 Pompei (NA)infoline 3409342485www.lesprotagonistes.com







POMPEI ­ Si terrà sabato 28 gennaio la serata finale della seconda edizionedel Cabaret festival - Premio nazionale Totò alla comicità, la maratonadella comicità ideata da Pio Pinto. Sette i solisti e tre i gruppi che sicontenderanno il premio della critica, il premio per il miglior testo, ilpremio interpretazione e l'ambitissimo premio Totò. Come al solito presiedela giuria tecnica ­ composta tra gli altri da Tina Piccolo, ambasciatricedella poesia italiana nel mondo, e Maria Stefananche, assistente alla regiapresso il Piccolo teatro di Milano ­ Liliana de Curtis, attesissima comesempre nella cittadina mariana. L'evento ha già registrato grandi consensi,come testimoniano le numerose prenotazioni pervenute a Les protagonistes,che organizza la manifestazione per conto dell'Associazione moda Italia. Unintero pullman raggiungerà la città di Bartolo Longo dalla Toscana. Con laconduzione della vulcanica Teresa Ciardi, parteciperanno il cabarettistaPierpaolo d'Antonio e il noto prestigiatore toscano Alfons. Tra gli ospitiistituzionali il presidente della Provincia Dino di Palma, il consigliereprovinciale Giuseppe Tortora e Claudio d'Alessio, sindaco di Pompei.Alterneranno i momenti di cabaret le scuole di danza Katymen dance diAfragola ed Elsa dance studios di Pompei, nonché le indossatricidell'Associazione moda Italia, tra cui Katia Kukushka, vincitrice delconcorso "Un volto per la bionda" 2005. Parte del ricavato sarà devolutoall'Associazione italiana ematologia oncologica pediatrica. Per prenotare ibiglietti è possibile contattare lo 0818506925 o il 3477033723.

Sono ancora disponibili posti per gli operatori dell'informazioneinteressati a recensire l'evento. Per accreditarsi telefonare al 3409342485o inviare un'e-mail a lp.comunication@libero.it.Per ulteriori informazioni e per ricevere in anticipo il materialepredisposto per la stampa è possibile contattare Amedeo Francesco Mosca alnumero 3803115107.

I FINALISTIGiulio Carfora, Afragola, CampaniaUgo Crispino, Qualiano, CampaniaFortunato Cipriani (La Briciola), Salerno, CampaniaRaffaele Digioia, Ardea, LazioI Diana Josh (Serena Lauro e Giosuè Zurzolo), Napoli, CampaniaVannina Maramao e Vincenzo Schettino, Frosinone, Lazio, e Lauria, BasilicataI Pulpito, Prato, ToscanaFrancesco Spera, Saviano, CampaniaEnzo Stasino, Napoli, CampaniaAntonio Vitale, Caivano, Campania

OSPITI: I lazzari felici (Napoli), vincitori passata edizione







Zagarolo (Rm), 9 gennaio 2006 - Totò e Antonio de Curtis. Due uomini, due personaggi, due grandi nomi della storia del mondo dello spettacolo italiano. Due vite parallele narrate, con grande maestria ed eleganza, nella commedia scritta, diretta e interpretata da Lino Moretti - Direttore Artistico de “La Compagnia delle Stelle”, compagnia stabile dei matinée del teatro “Il Sistina” di Roma - che vestirà ancora una volta i panni di Totò (insieme a quelli di Ninì Santoro, il Bel Ciccillo e Marionetta), affiancato come sempre dalla grande interpretazione di Anna Maria Piva nel ruolo di Franca Faldini. Una commedia divertente e coinvolgente che narra, su due strade parallele, la vita di Antonio de Curtis da una parte e la vita di Totò attore e artista dall’altra. Un ricordo della sua vita, il suo esordio, gli sketchs più divertenti che hanno fatto del “principe” il simbolo dello spettacolo italiano, l’artista che ha portato nel mondo, con le sue caricature, le sue macchiette, i suoi personaggi, il varietà italiano. La commedia scritta e diretta da Lino Moretti – con la collaborazione di Liliana de Curtis - vuole rendere omaggio al grande artista attraverso scenette leggere, coinvolgenti, divertentissime. L’antonio de Curtis e il “Totò” vengono interpretati sulla scena da due attori diversi, creando così quel gioco di flashback che fa della narrazione un excursus completo sulla carriera del grande artista napoletano. La presenza sul palcoscenico in alcuni momenti di entrambe le figure rende perfettamente l’idea del parallelismo della narrazione. Antonio de Curtis ripercorre la sua vita di attore ponendosi di fronte ad uno specchio dove viene riflessa la sua immagine di uomo, che racchiude in sé una lunga carriera fatta di teatro, di cinema, di musica, di canzoni e della immortale maschera di “Totò”. Uno specchio immaginario, rappresentato nella messinscena dal pubblico. Il “principe” racconta sé stesso uomo e artista. Una commedia che "La Compagnia delle Stelle" porta in teatri e piazze d’Italia ormai da ben tredici anni. Grandissimi successi di pubblico e numerosi consensi dalla critica specializzata. Quattro attori in scena in una commedia di un’ora e mezza che coinvolge sempre in modo unico il pubblico che si sente partecipe, rivivendo da vicino la vita e l’arte di un "grande" dello spettacolo italiano. Questa volta a fare da cornice alla esilarante commedia sarà il Salone delle Bandiere dello storico Palazzo Rospigliosi di Zagarolo, dove il principe "de Curtis" potrà fare ritorno alle sue origni, al suo ambiente. Un progetto quello proposto da "La Compagnia delle Stelle" in collaborazione con l'Amministrazione Provinciale di Roma che vuole, attraverso l'arte del teatro esaltare l'unicità e le peculiarità di un sito storico importante quale è appunto Palazzo Rospigliosi.

Lunedì 16 gennaio 2006 ore 17.30 Salone delle Bandiere di Palazzo Rospigliosi -P.zza dell'Indipendenza, Zagarolo (Rm). Ingresso libero. Testo e regia di Lino Moretti con interpreti e personaggi (in ordine alfabetico) Dario Bucci: Antonio de Curtis, Settebellizze, prof. Caccavallo; Emilio Fabrizio La Marca: Nick, Jovinelli, Gennarino, Brigadiere Lomacchio, Clown; Lino Moretti: Totò, Ninì Santoro, il bel Ciccillo, Commissario Magnapizza, la Marionetta; Anna Maria Piva: Franca Faldini, il Fine Dicitore, Gioconda Mosca, sig.Ra Gianduia, Clown; Sax: Osvaldo Bisello.
Infoline: 06.24408383 - 06.97614126 - 393.9930913
www.Lacompagniadellestelle.it

articolo tratto da www.marketpress.info del 9 gennaio 2006







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