Ospita numerosi gruppi etnici tra cuiuiguri,han,kazaki,tibetani,hui,tagiki,kirghizi,mongoli,russi exibe.[1] La maggioranza della sua popolazione èuigura (45%). Più di una dozzina di prefetture e contee autonome per le minoranze si trovano nello Xinjiang. Le opere di riferimento più vecchie spesso si riferiscono all'area comeTurkestan cinese.[2] Lo Xinjiang è diviso trabacino della Zungaria a nord ebacino del Tarim a sud, separati dalla catena montuosa delTien Shan. Solo circa il 9,7% della superficie dello Xinjiang è adatto all'abitazione umana.[3]
"Xinjiang" letteralmente significa "Nuova Frontiera", un nome dato durante laDinastia Qing. Il nome è considerato offensivo dai molti sostenitori dell'indipendenza che preferiscono usare nomi storici o etnici comeUiguristan (in uiguroئۇيغۇرىستان,Uyğuristan, "Уйғуристан") oTurkestan Orientale[4]. A loro volta questi nomi, essendo associati al movimento di indipendenza, sono considerati offensivi dalgoverno dellaRepubblica Popolare Cinese e dai molti residenti cinesi locali dietniahan (41% della popolazione). La capitale e città più popolata dello Xinjiang èÜrümqi. La provincia occupa unasuperficie di 1.650.000 km² e la popolazione è di circa 22 milioni di abitanti.
Con una storia documentata di almeno 2.500 anni, un susseguirsi di imperi hanno gareggiato per il controllo su tutto o parte di questo territorio. Il territorio passò sotto il dominio delladinastia Qing nel XVIII secolo, che fu successivamente sostituito dal governo dellaRepubblica di Cina. Dal 1949, fa parte della Repubblica Popolare Cinese dopo laguerra civile cinese. Nel 1954, loXinjiang Bingtuan fu istituito[non chiaro] per rafforzare la difesa delle frontiere contro l'Unione Sovietica e promuovere anche l'economia locale. Nel 1955, lo Xinjiang fu trasformato in unaregione autonoma da una provincia. Negli ultimi decenni, il movimento indipendente delTurkestan orientale, ilconflitto separatista, l'influenza dell'Islam radicale, le repressioni violente del governo cinese[5] e l'introduzione dicampi di "rieducazione" per gli uiguri ed altre minoranze, dove alcuni osservatoriONU e diverse relazioni mediatiche internazionali stimano sia plausibile la detenzione di 1-3 milioni di persone[6][7][8][9][10][11][12][13][14][15][16] e la cui detenzione è condannata da 22 Stati membri dell'ONU[17], hanno provocato tensioni e disordini nella regione, con occasionali attentati terroristici, scontri tra forze separatiste e governative e accuse digenocidio culturale o etnocidio degli uiguri al governo cinese.[18][19]
Attraversato dallaVia della seta, lo Xinjiang è il nome cinese per le regioni del Tarim e dello Jungar dell'odiernaCina nord-occidentale. Nel corso degli ultimi duemillenni, la regione dello Xinjiang è stata governata dalTibet, dal Regno Uiguro di Idiqut, dalKhanato moghul dello Yarkland, dagli Zungari e per circa 125 anni dallaDinastia Han e dallaDinastia Tang. L'impero Qing controllò il territorio della regione fino alla conquista da parte dell'imperatoremanciù Qianlong nel 1758. Il controlloManciù era esercitato dal Generale di Ili, di stanza a Gulja.Yaqub Beg ottenne l'indipendenza dello Xinjiang a spese del governo manciù nel 1864. Nel 1877 iManciù ripresero il controllo del territorio e nel 1884 stabilirono la provincia dello Xinjiang (nuova frontiera). Durante la tardaDinastia Qing la maggior parte dello Xinjiang nord-occidentale fino allago Balkhash fu governata dall'Impero russo. Questa area corrisponde oggi a parte delKazakistan, delKirghizistan e delTagikistan.
Grazie all'aiuto sovietico allaRibellione Ili venne fondata nel 1944 laSeconda Repubblica del Turkestan orientale (conosciuta anche comeribellione dei tre distretti) nel territorio dell'attuale prefettura autonoma diIli Kazakh, nel nord dello Xinjiang. L'esperienza della Seconda Repubblica del Turkestan orientale si concluse nel 1949 quando l'Esercito Popolare di Liberazione prese il controllo dello Xinjiang.
Il mercato domenicale degli animali (detto "dei cammelli") di Kashgar
Secondo laRepubblica Popolare Cinese l'esercito popolare venne accolto con ospitalità e ricevette la cooperazione della Seconda Repubblica del Turkestan orientale. Il processo è conosciuto comela pacifica liberazione dello Xinjiang. La Repubblica Popolare Cinese considera l'esperienza della Seconda Repubblica del Turkestan orientale positiva e parte integrante dellaRivoluzione comunista cinese. Al contrario i sostenitori dell'indipendenza dello Xinjiang ritengono la Seconda Repubblica del Turkestan orientale un tentativo per ottenere la piena indipendenza e considerano l'entrata dell'Esercito Popolare di Liberazione un'invasione. Il 1º ottobre, 1955 la regione autonoma sostituì la provincia.
Continuano tuttora a esserci tensioni nella regione, dovute sia alle aspirazioni d'indipendenza e al risentimento degliuiguri nei confronti di quella che viene percepita come una repressione della cultura nonhan (Amnesty International,Human Rights Watch), sia al risentimento dei cinesihan nei confronti di tali aspirazioni e della politica di autonomia etnica da parte della Repubblica Popolare Cinese, percepita come discriminatoria verso i cinesihan. I sostenitori dell'indipendenza dello Xinjiang ritengono che il controllo cinese e politiche come ilcorpo di produzione e costruzione dello Xinjiang siano segni tangibili dell'imperialismo cinese.
Queste tensioni occasionalmente provocano incidenti e violenti scontri come l'esodo kazako del 1962, quando60 000 rifugiati entrarono nel territorio dell'Unione Sovietica; la rivolta di Baren del 5 aprile 1990, durante la quale si registrarono 50 morti; la rivolta diGhulja del 5 febbraio 1997, quando un migliaio di uiguri si scontrarono con la polizia militare; le bombe sui bus diÜrümqi del 25 febbraio 1997 che provocarono 9 morti e 68 feriti. Di recente l'opposizione uighura esule in America e nel mondo ha trovato la sua voce nellapasionaria e scrittrice Rebiya Kadeer,[20], già imprenditrice di successo in Cina e deputata all'Assemblea del Popolo, ove tenne nel 1997 un duro discorso a porte chiuse di fronte alla dirigenza cinese, a seguito del quale ebbe a conoscere il carcere e più tardi l'esilio negli Stati Uniti.
A seguito della decisione, da parte della autorità cinese, di radere al suolo il centro storico della città diKashgar, abitata quasi esclusivamente da uiguri, si sono riaccesi gli odi razziali.[21].Da domenica 5 luglio del 2009, nello Xinjiang si sono verificati scontri violenti fra gli abitanti di etnia han e uigura; l'agenzia di informazioni cineseXinhua, ripresa dalle fonti occidentali, ha riferito che negli scontri hanno perso la vita 156 persone[22], mentre Dolkun Isa, portavoce delWorld Uyghur Congress, ha contestato le cifre ufficiali, affermando che avevano partecipato alle proteste 10.000 persone e che le vittime erano state 600[23]. Gli scontri sarebbero iniziati alla fine di una manifestazione nella quale si chiedeva giustizia per due membri della etnia uigura uccisi il 25 giugno 2009[24],accusati di aver violentato due donne cinesi di etnia han nella provincia diGuangdong[25].
LaCina ha disposto il coprifuoco dalle 21 alle 8 del mattino[22], e ha previsto la pena di morte per coloro che fomentano i disordini[22]. L'agenziaXinhua ha in seguito fornito un nuovo numero degli scontri, riportando che al 10 luglio il numero di vittime era di 184 morti, di cui 137 di etnia han, 46 di etnia uigura ed una vittima di etnia Hui[26].
Campi di "rieducazione" e genocidio culturale uiguro
In un rapporto pubblicato il 10 giugno 2021,Amnesty International ha accusato le autorità cinesi di aver creato nello Xinjiang "un infernodistopico di dimensioni sbalorditive" ed ha invitato leNazioni Unite a indagare sul regime di detenzione di massa, sorveglianza e tortura, cui il governo cinese avrebbe sottopostouiguri, kazaki e gli altrimusulmani della regione[27].[28].
Lo Xinjiang è la più estesa divisione amministrativa della Repubblica Popolare Cinese. È diviso in duebacini idrografici dal monte Tianshan. Il bacino Dzungarian è nel nord dello Xinjiang e quello delTarim nel sud. Ildeserto del Taklamakan occupa un'area di 270.000 km² del bacino del Tarim. Il punto più basso della regione è a 155 metri sotto il livello delmare (corrisponde al punto più basso della Repubblica Popolare Cinese). La vetta più alta della regione raggiunge gli 8611 metri sopra il livello del mare lungo il confine con ilKashmir.
Un insediamento presso il fiume Ili nella prefettura autonoma di Ili Kazakh
Il punto della terra più distante dal mare (46°16.8′N 86°40.2′E46°16.8′N,86°40.2′E) si trova nello Xinjiang, nel deserto Dzoosotoyn Elisen a 2648 km in linea d'aria dalla più vicina costa. Il confine tra Xinjiang eKirghizistan è segnato dalla catena dei montiTian Shan. Lungo la catena e sul confine è posto ilpasso Torugart a 3752 metri di altezza. Scorre nella regione ilfiume Tarim; nella parte settentrionale (Zungaria), il fiumeUlungur, che sfocia nel lagoomonimo.
Il lagoTianchi, a quota 2000 m sui monti del Tian Shan, è considerato tra i più belli della Cina. Le principali città sonoÜrümqi,Turfan,Kashgar,Karamay, Yining, Shihezi.
lo Xinjiang è la regione più arida della Cina. Nessun'altra nel paese è così riparata dall'apporto di umidità degli oceani. La maggior parte della regione, principalmente nelbacino del Tarim, riceve meno di 50 mm annui di pioggia, con un minimo assoluto attorno a Ruoqiang di meno di 5 mm all'anno. Sulle montagne che circondano ilfiume Tarim si arriva a 100 mm e solo nellaZungaria settentrionale ai 200 mm. La scarsa umidità che la regione riceve proviene non solo dalgolfo del Bengala e dalmare di Oman, ma anche dall'Atlantico, e lo Xinjiang è l'unica regione della Cina in cui l'andamento mensile delle precipitazioni non ha i caratteristici massimi estivi. Dalle rilevazioni dei due osservatori meteorologici diÜrümqi eKashgar si osserva invece un andamento ondulatorio delle precipitazioni piovose con massimi in primavera ed in autunno.
La temperatura media annua prevalente è sui 10 °C, ma esistono notevoli differenze stagionali e locali. Nel bacino del Tarim si arriva a -8 °C in gennaio e 24 °C in luglio, nella depressione del Turfan rispettivamente -10 °C e 32 °C (il massimo assoluto di tutta la Cina), nella valle dell'altoIrtysh rispettivamente -12 °C e 22 °C. Sulle montagne la temperatura è più fresca in relazione all'altitudine. Date queste temperature si hanno nel Tarim circa 200 giornate libere dal gelo e nella Zungaria meno di 150. Ai forti sbalzi stagionali si accompagnano anche le maggiori escursioni termiche tra i massimi delle ore meridiane e i minimi delle ore notturne. Ciò è in relazione con la straordinaria limpidezza dell'aria e con la forte irradiazione, per le quali si hanno in media 2750 ore di insolazione nella maggior parte del territorio, con massimi di oltre 3000 ai confini con la Mongolia e minimi di 2500 sull'orlo montano meridionale.
Benché le condizioni climatiche facciano dello Xinjiang la regione della Cina in cui la porzione occupata dal deserto - oltre metà della superficie totale - sia la maggiore del paese, sono presenti manifestazione di vita vegetale talora anche lussureggiante. Ampie praterie, simili a quelle della Mongolia orientale, si trovano sugliAltaj a nord della valle dell'Irtyš e nella magnifica vallata dell'Ili. Foreste di conifere, miste a latifoglie nelle pendici più basse, coprono le vallate delTien Shan e delle maggiori catene periferiche, miste a pascoli e a distese di arbusti montani.
Il resto della superficie è coperto di steppa arida, che grazie alla presenza di acqua corrente in superficie o emergente da falde sotterranee, dà luogo talora ad estesi acquitrini salmastri bordati ditamarischi etacamahac. Frequenti sono le oasi e gruppi o catene di oasi, che punteggiano tutta la fascia pedemontana, sia attorno alTaklamakan che a nord del Tien Shan. Altre zone ricche di oasi sono quelle lungo il Tarim, il Manas e gli altri più importanti fiumi. Da oltre 2000 anni gli abitanti di queste zone coltivano le terre delle oasi impiegando il sistema di irrigazione dettoqanat, diffuso in tutta l'Asia centrale eanteriore, ottenendo meravigliosi raccolti di cereali e frutta. Tale sistema consiste nello sfruttamento delle falde acquifere e nell'adduzione delle acque per via di canali sotterranei in modo da evitare le dispersioni perevaporazione.
I principali sforzi per migliorare la produttività del suolo consistono nell'utilizzare al massimo tutte le risorse idriche esistenti, nell'allargare le superfici messe a coltura, nel liberare ampie distese irrigue dalla salinità, nel difendere le zone coltivate dall'invasione delle sabbie e nell'aumentare al massimo le superfici boschive ed erbose.
Il primo livello di suddivisione amministrativa dello Xinjiang è composto da duecittà-prefettura, 7 prefetture e 5 prefetture autonome (2 delle 7 prefetture sono subordinate alla prefettura autonoma di Ili). Il livello successivo comprende 11 distretti, 20 città con status di contea, 62 contee e 6 contee autonome; 4 città con status di contea non appartengono a nessuna prefettura e sonode facto amministrate dalCorpo di produzione e costruzione dello Xinjiang.
IlPIL nominale dello Xinjiang ammontava a circa 187 miliardi direnminbi nel 2003. La crescita delPIL nel 2004, pari a 220 miliardi direnminbi, è stata incentivata dalla politica di sviluppo delle regioni occidentali della repubblica messa in atto dalle autorità centrali.IlPIL pro capite ammontava nel 2003 a circa 9710renminbi.
La regione dello Xinjiang dispone di vasti giacimenti di minerali, gas e petrolio e l'industria petrolifera nelle prefetture di Aksu e Karamay è in piena espansione. Un progetto prevede la costruzione di un oleodotto tra ilKazakistan, lo Xinjiang e la città diShanghai. Il bacino del Tarim è anche un'importante riserva di gas naturale. Il governo cinese ha avviato la costruzione di un gasdotto con l'aiuto di diverse imprese straniere.L'attenzione delle autorità governative nei confronti delle riserve energetiche dello Xinjiang è dettata dalle crescenti esigenze energetiche delle dinamiche regioni orientali. Le frequenti sospensioni nell'erogazione di elettricità, dovute al progressivo esaurimento dei giacimenti orientali, hanno spinto il governo ad investire nelle regioni occidentali. La distanza dello Xinjiang dalla province orientali della repubblica, la profondità dei giacimenti e le difficili condizioni climatiche creano difficoltà all'attività di sfruttamento dei giacimenti dipetrolio e gas.
Le esportazioni dello Xinjiang ammontavano a 3 miliardi circa didollari nel 2004; le importazioni a circa 2,5 miliardi didollari. La maggior parte degli scambi commerciali della regione passano attraverso il passo di Ala, sito al confine con il Kazakistan.
Anche se ufficialmente tutta la Cina adotta il "Tempo di Pechino" (UTC+8), nello Xinjiang, sia per la sua posizione all'estremo ovest del Paese, sia per ragioni etniche, è assai diffuso, parallelamente, il "Tempo dello Xinjiang", spostato due ore più indietro (UTC+6).[29][30][31]
In virtù del processo di sinizzazione portato avanti dal governo di Pechino, la percentuale di cinesi di etnia han sul totale della popolazione dello Xinjiang è cresciuta dal 6% del 1949 al 33% del 1964 fino al 40,6% del 2000.
Questo dato non tiene conto del personale militare, dei loro familiari e dei molti lavoratori immigrati non registrati. Buona parte di questa crescita della percentuale dei cinesi han può essere attribuita alCorpo di produzione e costruzione dello Xinjiang, un'organizzazione para-militare di coloni che ha costruito fattorie, villaggi e città sparse per il territorio dello Xinjiang.La trasformazione demografica viene comunemente considerata una minaccia alla conservazione della cultura dell'etnia uigura e di altri gruppi non han.
Gliuiguri sono il gruppo etnico maggioritario dello Xinjiang occidentale, che comprende le prefetture di Kashgar, Khotan e Aqsu e della prefettura di Turpan nello Xinjiang orientale. Gli uiguri sono passati dal costituire il 75% della popolazione secondo il censimento del 1953 al 54% del 1964, per poi scender ulteriormente al 45% del 2000.
I cinesi han sono la maggioranza nello Xinjiang orientale e settentrionale, incluse le città di Ürümqi, Karamay, Shihezi e le prefetture di Changji, Bayin'gholin, Ili (specialmente la città di Kuitun) e Kumul. IKazaki sono concentrati nella prefettura di Ili nel nord dello Xinjiang.
Qualche studioso uiguro sostiene che il suo popolo discenda sia dagli uiguri turcomanni sia dai pre-turcomannitocari (popolo indoeuropeo). Alcuni tipici tratti fisici "caucasoidi" come il colore relativamente chiaro della pelle, degli occhi e dei capelli (depigmentazione) sono abbastanza comuni tra gli uiguri. Generalmente assomigliano alle popolazioni che vivono inAfghanistan,Pakistan eIndia settentrionale.
Nel 2002 risiedevano nello Xinjiang 9.632.600 abitanti di sesso maschile (tasso di crescita 1,0%) e 9.419.300 abitanti di sesso femminile (tasso di crescita 2,2%).
La regione autonoma dello Xinjiang è caratterizzata da una tradizione musicale variegata per via dei numerosi gruppi etnici presenti, tra i quali il maggiore è quello degli uiguri di origine turcomanna. Esistono differenze nei vari stili musicali tra le varie regioni dello Xinjiang. Nell'area meridionale sono diffusi il genere musicale Hotan, la danza Kuga e il complesso ritmo delle canzoni Kashgar.La regione di Ili molto probabilmente offre la tradizione musicale meglio conosciuta dello Xinjiang. Maida, Eytixish e Kuxak sono generi musicali popolari di canzoni solitamente d'amore. La Sanam è una tradizionale danza altrettanto popolare tra gli uiguri.
La composizione più famosa della musica uigura è la On Ikki Muqam, una complessasuite di dodici sezioni con riferimenti a forme musicali uzbeche e tagiche. I tipici strumenti della composizione Muqam sono percussioni,violini,liuti esalteri. Pipa, konghou, rawap, tanbur e dutar completano il quadro degli strumenti della tradizione musicale uigura.
Oggi, grazie alle minori restrizioni culturali, la scena musicale dello Xinjiang include produzioni di nuovi generi musicali che sono il risultato di commistioni tra le tradizioni uigure e i generi pop e rap occidentali.Alim Jan è un famoso musicista dello Xinjiang, conosciuto per il contributo dato alla colonna sonora del filmLa tigre e il dragone.
I ristoranti gestiti da cinesi musulmani dello Xinjiang sono molto diffusi nelle principali città dellaRepubblica Popolare Cinese: non servono carne dimaiale e offrono una maggiore varietà di carne di agnello e montone rispetto ai tipici ristoranti mandarini.I locali sono generalmente addobbati con rappresentazioni e scritte tradizionali musulmane. Gliyang rou chuan sono diffusi ovunque in Cina, dove vengono venduti anche nei banchetti in strada.
Peter Hopkirk,Il Grande Gioco. I servizi segreti in Asia Centrale, Milano, Adelphi, 2004,ISBN88-459-1813-0.
Lilla Russell-Smith,Uygur Patronage in Dunhuang: Regional Art Centres on the Northern Silk Road in the Tenth Century (Brill's Inner Asian Library), 900414241X, 9789004142411, Leida, Brill Academic Pub, 2005.
Maria Morigi, Xinjiang nuova frontiera tra antiche e nuove vie della seta, Anteo edizioni 2019.