Apprezzato dalla critica fin dalle prime proiezioni, il film ottenne 11 candidature agliOscar, vincendo tre statuette. Uscito il 4 agosto1950 negliStati Uniti, è ancora oggi uno dei film più noti e apprezzati del cinema americano. La sceneggiatura, scritta dallo stesso Wilder in collaborazione conCharles Brackett eD.M. Marshmann Jr., non nasconde una forte critica ai cinici meccanismi e alle stravaganze diHollywood, in particolare dellostar system.
La vicenda viene narrata dal protagonista già morto che racconta la sua verità allo spettatore in un lungoflashback. Joe Gillis è un giovanesoggettista di Hollywood, il cui cadavere galleggia nella piscina di una villa sulSunset Boulevard, aLos Angeles. Il racconto in prima persona da parte di un morto fu un paradosso narrativo che aveva però una giustificazione poetica, poiché il film si poneva come grande omaggio al cinema del passato.
Il racconto di Gillis inizia spiegando come, sei mesi prima, fuggendo dagli emissari di una società finanziaria che volevano sequestrargli l'automobile come pagamento per i suoi debiti, egli trova casualmente rifugio in Sunset Boulevard, nella villa diNorma Desmond, una cinquantenne ex-diva delcinema muto, ritiratasi a vivere in solitudine. La villa è immensa, ma ha un che di fatiscente come se fosse abbandonata. Accolto dal maggiordomo Max, Gillis viene scambiato dalla Desmond per uno deinecrofori incaricati del funerale della propria scimmietta.
Incuriosito dalla situazione, Gillis fa la conoscenza dell'attrice, che vive attorniata da centinaia di sue fotografie e nel totale disprezzo per il cinema moderno, che considera rovinato e corrotto dall'avvento delsonoro e delTechnicolor. Poiché sogna un ritorno alla celebrità, Desmond impone a Gillis di visionare ilcopione di un film di cui lei ha curato la stesura, incentrato sul personaggio diSalomè, e per questo lo ospita, trattenendolo nella sua isolata e sfarzosa dimora. Le intenzioni dell'attrice vanno però al di là di un semplice rapporto di lavoro: ella, infatti, s'innamora di Joe, lo lusinga con costosi regali, ma viene da lui rifiutata. Durante ilparty dicapodanno, in un impeto d'ira la Desmond colpisce Gillis, che si allontana dalla villa.
Recatosi in casa dell'amico Artie Green, v'incontra la giovane fidanzata di questi, Betty Schaefer, una ragazza conosciuta tempo prima negli uffici dellaParamount. Durante la serata, Gillis telefona a Max, maggiordomo della Desmond, per farsi spedire indietro i propri effetti personali, ma scopre che l'attrice ha tentato ilsuicidio. Sconvolto, il giovane si precipita al suo capezzale, promettendole di non allontanarsi ancora.
Da questo punto in avanti Gillis conduce una doppia vita: passa le giornate nella villa in compagnia della Desmond mentre, di sera, esce di soppiatto per recarsi presso glistudios della Paramount e scrivere insieme a Betty il soggetto per un film. Quando Betty gli confessa, però, il suo amore per lui, Joe rimane turbato e se ne va senza darle una risposta. Norma, scoperto il motivo delle misteriose uscite notturne di Gillis, ormai al culmine della pazzia e rosa dalla gelosia, telefona a Betty raccontandole della doppia vita di Joe. Questi la scopre durante la conversazione e invita la ragazza a recarsi alla villa di Sunset Boulevard per chiarire la faccenda. Quando la ragazza arriva, Gillis le spiega della sfarzosa vita che conduce con la matura Norma; scioccata e affranta, la ragazza fugge in lacrime. Gillis si reca dunque in camera, intenzionato a fare i bagagli e ad andarsene; Norma lo insegue fino in giardino e gli spara tre colpi di pistola, uccidendolo. Il corpo senza vita di Joe cade nella piscina.
Si torna così all'inizio della vicenda, sul bordo della piscina. All'arrivo della polizia, Norma Desmond appare completamente estraniata dalla realtà e non comprende cosa stia succedendo veramente. Il fido maggiordomo Max, che era il suo pigmalione e primo marito, le dice che sono arrivati gli operatori delcinegiornale per la produzione del film del suo rientro nel cinema. La diva, credendo che ci sia il suo registaCecil B. DeMille pronto a filmarla, scende allora maestosamente le scale e, circondata daireporter, si sente l'attrice acclamata di un tempo. Dopo aver ringraziato tutti i presenti, guardando la cinepresa pronuncia la famosa battuta finale:
«Eccomi De Mille, sono pronta per il mio primo piano.»
Viale del tramonto è considerato uno dei migliori film di Hollywood suldivismo[4] e sul cinema del passato.Norma Desmond incarna un mondo che sia il pubblico sia lo studios system sembrano aver dimenticato: quello degli ex-divi, un tempo acclamati come semidei e ora ridotti a relitti abbandonati. Non a caso la vita attuale di Norma Desmond ha qualcosa di funereo, di fatiscente, ma ha anche un fascino sublime, che strega tanto il protagonista quanto lo spettatore.
Durante la scena della proiezione privata, Joe scopre tutta la potenza del cinema muto e la sua carica espressiva. «Non avevamo bisogno di parole, avevamo dei volti!» dice Norma a Joe. Il film mostra quindi con ambiguità sia la grandezza del divismo, sia i suoi orrori: Norma uccide Joe in preda alla pazzia e, mentre viene portata via dagli infermieri e dai poliziotti, crede di andare a girare un film in studio.[senza fonte]
A causa di numerose defezioni, la scelta degli attori non fu facile per Wilder. Il ruolo di Joe Gillis fu affidato inizialmente aMontgomery Clift, il quale ruppe il contratto due settimane prima dell'inizio delle riprese; fu poi contattatoFred MacMurray, che non accettò di interpretare un personaggio con le caratteristiche di ungigolò; fu quindi propostoMarlon Brando, che la produzione scartò in quanto non abbastanza conosciuto.Gene Kelly firmò un pre-accordo ma laMGM, che aveva con lui un contratto di esclusiva, oppose il veto.William Holden fu dunque la classica scelta di ripiego, peraltro tenacemente contrastata da Wilder. Paradossalmente, Wilder scritturò successivamente Holden per altri suoi film, e fra loro proseguì una fruttuosa collaborazione professionale.
Altrettanto difficile fu la scelta dell'attrice protagonista, che si volle cercare tra vere dive del cinema muto.Mae West fu la prima a declinare, in quanto si riteneva troppo giovane per la parte. SuccessivamenteMary Pickford diedeforfait dopo che la sua richiesta di apportare alcune modifiche alla sceneggiatura, a tutela della propria immagine, venne rifiutata.Pola Negri fu scartata a causa del suo forteaccento polacco, mentreGreta Garbo non prese neppure in considerazione la proposta. Solo alla fine fu contattataGloria Swanson, diva del muto che negli ultimi quindici anni aveva girato un solo film e la cui situazione, dunque, aveva molti parallelismi con quella del personaggio che avrebbe interpretato, così comeErich von Stroheim, nei panni del maggiordomo ed ex-regista Max.
Già nel1948 Wilder e Brackett avevano iniziato a lavorare al film, non rimanendo però soddisfatti del risultato; determinante fu la collaborazione con D.M. Marshan Jr., un ex-giornalista diLife che aveva colpito i due autori per lo stile con cui aveva recensito in quell'annoIl valzer dell'imperatore. Fonte d'ispirazione per gli autori fu la vicenda diMabel Normand, un'attrice morta nel1930, travolta da uno scandalo nel1922 poiché sospettata dell'omicidio del suo collega e amanteWilliam Desmond Taylor. Dai nomi dei due personaggi ebbe origine il nome di Norma Desmond.
Quando iniziarono le riprese solo un terzo della sceneggiatura era stata stesa. Wilder desiderava vedere che cosa sarebbe scaturito dall'alchimia fra gli attori, prima di decidere diversi particolari della storia. Originariamente il film iniziava in una camera mortuaria, dalla quale il cadavere di Gillis raccontava la sua storia[5]. La scena non ebbe successo: durante un'anteprima adEvanston, nell'Illinois, il pubblico scoppiò a ridere. Fu dunque elaborata l'idea della piscina.
Elemento di notevole importanza nel film sono le luci, per le quali Wilder contattòJohn Seitz, che era già stato suo collaboratore perLa fiamma del peccato. Particolare attenzione fu data, sotto questo punto di vista, alle scene del funerale della scimmia della Desmond e della proiezione privata del film.
Particolarmente difficile fu la preparazione della scena in cui, dal fondo della piscina, si vede il cadavere di Gillis galleggiare sull'acqua: un primo esperimento fu fatto con una cinepresa che venne immersa nell'acqua con la protezione di una speciale scatola, ma Wilder non ne fu soddisfatto; la soluzione definitiva fu dunque quella di piazzare sul fondo della piscina uno specchio, e filmare il riflesso del corpo galleggiante di Gillis-William Holden[6]. Questo secondo tentativo ebbe successo, anche per l'effetto distorto che le immagini dei poliziotti sul bordo della grande vasca assumevano nello specchio.
Per dare all'abitazione di Norma Desmond l'aspetto di un luogo in decadenza, Wilder chiese inoltre ad alcuni cineoperatori di soffiare dellapietra pomice sbriciolata sull'obiettivo della cinepresa, prima delciak.
Lefotografie che ricoprono le pareti della casa di Norma Desmond provenivano dalla collezione di Gloria Swanson; un particolare curioso riguarda il film proiettato nella sala privata della villa della Desmond, che nella finzione vedeva protagonista la stessa diva: si tratta deLa regina Kelly (1927), con la stessa Swanson protagonista e diretto peraltro da Erich von Stroheim, rimasto poi incompiuto proprio a causa del licenziamento del regista da parte dell'attrice, che era anche produttrice, e poi per l'avvento del sonoro. Il film era inedito all'epoca e le immagini apparse inViale del tramonto furono per decenni le uniche mai mostrate al pubblico.
Durante la visita agli studi Paramount, la Desmond viene accolta dal registaCecil B. DeMille, nel ruolo di se stesso, il quale sta effettuando delle riprese. La sequenza è stata filmata sul veroset del film cui il regista stava lavorando all'epoca:Sansone e Dalila.
La colonna sonora, vincitrice del premio Oscar e del Golden Globe, fu composta daFranz Waxman e pubblicata su CD solo nel2002, in un'edizione in cui l'intera colonna sonora fu ri-registrata da Joel McNeely e dalla Scottish Symphony Orchestra[7].
Nella versione italiana, Joe Gillis giunge a casa dell'amico e questi lo presenta come sospettato di spionaggio; nell'originale, però, egli veniva presentato come sospettato di avere ucciso laDalia Nera.
Il film provocò grande malcontento nelloshow-business:Louis B. Mayer sottolineò il disappunto che provava nel vedere Wilder criticare l'industria che gli dava da vivere.Mae Murray, diva del muto, contemporanea della Swanson, si dichiarò offesa dal personaggio di Norma Desmond[senza fonte].
Di parere opposto furono i critici: tra gli altri,Time lodò il film, definendolo «...il lato peggiore di Hollywood raccontato nel modo migliore». Il film fu proiettato alRadio City Music Hall per sette settimane, nel corso delle quali guadagnò oltre un milione didollari e divenne un grande successo anche grazie allatournée di Gloria Swanson, che visitò 33 città statunitensi per promuovere la pellicola[senza fonte].
Una versionemusicale del film, intitolataSunset Boulevard è stata realizzata da sirAndrew Lloyd Webber con liriche e libretto diDon Black eChristopher Hampton ed esordì al Sydmonthon Festival nel1992 prima di aprire aLondra, l'anno successivo.La trama del musical segue fedelmente quella del film, eliminando la gran parte dei dialoghi per rimpiazzarli con canzoni (le più famose sonoWith One Look,As If We Never Said Goodbye eThe Perfect Year) e con una scenografia molto simile.La produzione piacque molto aBilly Wilder, che definìPatti LuPone, la cantante che ricopriva il ruolo di Norma Desmond, una "vera diva". Negli Stati Uniti invece il successo del musical si deve in particolare all'attriceGlenn Close, paradigmatica interprete di questo ruolo col quale vinse ilTony Award come migliore attrice in un musical.
Nel febbraio 2019 è stato inoltre confermato l'adattamento cinematografico del musical di Webber; il film avrà come protagonista Glenn Close e sarà diretto daRob Ashford.[9]
Il personaggio diGordon Cole inTwin Peaks è ispirato all'omonimo personaggio del film di Billy Wilder. La stessa pellicola è citata nell'episodio 15 dellanuova serie nel qualeDale Cooper s'imbatte nella trasmissione del film, ancora immerso nel suo stato catatonico; quando sente il nome del vecchio collega si scuote dal suo torpore e infila una forchetta in una presa elettrica, folgorandosi[10]. Al risveglio dal coma, nell'episodio successivo, torna in possesso delle sue piene facoltà[11].
Nella serie animata statunitenseAmerican Dad Steve, diventato autore di fama per un certo periodo di tempo, muore nello stesso modo di Joe Gillis (anche se poi si scopre che a morire è stato un suo sosia). La scena del corpo galleggiante nella piscina viene ripresa quasi alla lettera. Inoltre lo stesso episodio viene narrato in terza persona dallo stesso Steve, come nella pellicola di Wilder.
InThe Dressmaker - Il diavolo è tornato, film ambientato negli anni 50 con protagonista Kate Winslet nei panni di una geniale stilista, nella scena in cui i due protagonisti vanno al cinema è trasmesso lo spezzone in cui Joe Gillis e Norma Desmond sono abbracciati sul divano nella grande e nostalgica villa dell'attrice.