Via Quinzia Via Quinctia | |
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Localizzazione | |
Stato | Civiltà romana |
Stato attuale | ![]() |
Regione | Toscana |
Informazioni generali | |
Tipo | strada romana |
Inizio | Fiesole (Faesulae),Firenze (Florentia) |
Fine | Pisa |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Repubblica romana poiImpero romano |
Funzione strategica | collegava Fiesole e Firenze all'importante città portuale di Pisa. |
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LaVia Quinctia (anche nota comeVia Quinzia) era unastrada romana, che daFiesole eFirenze andava in direzione ovest fino a collegare l'importante città portuale diPisa. Ad Est collegavaFirenze conRavenna. Attualmente il suo percorso è stato ripreso dallaStrada statale 67 Tosco-Romagnola
In epoca medievale il tracciato fu in parte ripercorso dalla Via Pisana.
La strada fu costruita dal console romanoTito Quinzio Flaminino a partire dal 123 a.C. per collegare la principale colonia romana in Etruria settentrionale (Florentia) con lo sbocco a mare costituito da Pisa e il suo porto (Portus Pisanus)[1].
Il tracciato dellaVia Quinctia è riportato anche nellaTabula Peutingeriana[2].
LaTabula Peutingeriana riporta un percorso che unisceFlorentia Tuscorum aPisa passando perArnum Flumen,In Portu eValvata[2]. Sulla base dellaTabula Peutingeriana, la distanza tra Firenze e Pisa è stata stimata in 52miglia[3]. Tale distanza rimane comunque una ipotesi poiché proprio sull'antico stradario romano non sono riportate le miglia che dividonoArnum Flumen daFlorentia Tuscorum. Infatti le uniche distanze indicate e quindi certe sono solo quelle traPisis eArnum Flumen pari a 45 miglia romane (circa 66 km attuali).
Tra le varie ipotesi una teoria propone la possibilità che laVia Quinctia non corresse sempre lungo la sponda sinistra dell'Arno[1]. Si può proporre che la strada aSigna attraversasse l'Arno per salire e aggirare il poggio diArtimino, quindi scendere e riportarsi sulla sponda sinistra aCapraia, dove sono stati rinvenuti i possibili resti sommersi di un ponte presumibilmente romano[1]; è necessario comunque mantenere un ragionevole dubbio vista la mancanza di analisi scientificamente più approfondite riguardo alle strutture dell'attraversamento individuate.
Un'altra ipotesi, anch'essa attendibile per la sua ragionevolezza e per la corrispondenza delle distanze, proporrebbe che laVia Quinctia daFlorentia giungesse all'odierno paese di Lastra a Signa per poi salire per il crinale collinare dove oggi sorge il borgo fortificato medievale di Malmantile e che da lì proseguisse fino a giungere a Montelupo Fiorentino. La via consolare romana oggi sarebbe la via Vecchia Pisana. Raggiunto Montelupo avrebbe voltato verso ponente attraversando il torrente Pesa, ricalcando il percorso del viale dellaVilla Medicea dell'Ambrogiana, per poi dirigersi e raggiungereEmpoli(In Portu)[4]. Questa soluzione viene anche favorita dalla possibilità suggerita dalle fonti del '700 e dell'800 che lasciano dubbi sulla presenza, in età moderna, di due cippi miliari della via consolare; il primo presente in località Pietrafitta a Empoli e un secondo visto e descritto nel cimitero di San Michele a Luciana, piccolo agglomerato di poche case traMalmantile eMontelupo Fiorentino. In attesa di ulteriori indagini e scoperte la cautela rimane comunque d'obbligo[4].
Si deve inoltre segnalare la presenza, in antico, anche di un ponte monumentale che nei pressi del borgo fortificato diPontorme attraversava il torrente Orme. La struttura, fornita di arco trionfale, è oggi scomparsa ma la si può vedere rappresentata ancora riconoscibile, anche se in rovina, in vari documenti antichi; a tal proposito si può ricordare l'antico stemma del Comune di Pontorme, l'affresco raffigurante il castello di Empoli durante l‘assedio degli spagnoli diCarlo V avvenuto nell'anno 1530 (opera eseguito daJan Van der Straet latinizzato Stradanus, italianizzato Giovanni Stradano nella sala diClemente VII inPalazzo Vecchio), e mappe deiCapitani di Parte Guelfa (1580-95) e a fonte battesimale in marmo conservata nella chiesa diSan Michele Arcangelo sempre a Pontorme[5].
Il sito diIn Portu, indicato sullaTabula a 27 miglia da Firenze, dovrebbe corrispondere aEmpoli e non aSan Miniato Basso, come ipotizzato da Mosca[6].
Il sito diValvata, chiamatoBalbatum dall'Anonimo ravennate[7], potrebbe corrispondere alla località identificata da Via Barbata aMontopoli in Val d'Arno.
DellaVia Quinctia sono stati rinvenuti:
titolo
vuoto o mancante (aiuto)Walter Maiuri,La città, il territorio, il porto: Empoli in età romana. Tesi di Laurea, 2004/05