Via Flaminia Via Flaminia | |
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![]() ildiverticulum dellavia Flaminia nova (inmagenta), la variante marchigiana meridionale (inarancione). | |
Localizzazione | |
Stato | Impero romano![]() |
Stato attuale | ![]() |
Regione | Lazio Umbria Marche Emilia-Romagna |
Coordinate | 42°43′49.19″N 12°35′12.52″E42°43′49.19″N,12°35′12.52″E |
Informazioni generali | |
Tipo | strada romana |
Costruzione | 220 a.C.[1]-219 a.C.[1] |
Costruttore | Gaio Flaminio Nepote |
Condizione attuale | pochi resti antichi rinvenuti. |
Lunghezza | 210miglia romane Flaminia Vetus; 222 miglia Flaminia Nova = 310,5 Km. |
Inizio | Roma daPorta Flaminia |
Fine | Ariminum (Rimini) |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Repubblica romana poiImpero romano |
Funzione strategica | collegamento con lavia Emilia |
Dictionary of Greek and Roman Geography (1854) | |
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LaVia Flaminia è una via consolare romana che collegaRoma aRimini; oggi, nel tratto tra Roma eFano, è classificata comestrada statale 3 Via Flaminia.
Nell'anno220 a.C. il censoreGaio Flaminio Nepote diede inizio alla costruzione di unavia consolare che collegasseRoma con l'Italia settentrionale, unificando e risistemando vari tratti preesistenti nei territori diVeio,Capena eFalerii (Civita Castellana)[1][2]. La costruzione fu ultimata nel 219 a.C.[1].
La strada fu restaurata ed ampliata durante il governo degli imperatoriAugusto,[3]Vespasiano,Adriano. Svetonio racconta infatti che Augusto:
(Svetonio, Augustus, 30.)
È stata la prima, e per molti secoli l'unica, strada terrestre di collegamento tra Roma e il nord Italia. Da Rimini continuava verso Milano comeVia Emilia; da Milano le strade si diramavano verso le altre località europee.
Fra il1906 e il1932 numerosi tratti di strada ospitarono i binari dellatranvia Roma-Civita Castellana, gestita dalla Società Romana per le Ferrovie del Nord (SRFN)[4].
La strada iniziava il suo itinerario dalleMura Serviane assieme allaVia Cassia attraverso laPorta Fontinalis che si trovava nei pressi delCampidoglio e poi proseguiva versoPonte Milvio. Con la costruzione delleMura aureliane la via consolare diede nome allaPorta Flaminia, poiPorta del Popolo. Il tratto urbano prese quindi il nome diVia Lata prima eVia del Corso ancora oggi.
Da Ponte Milvio la Flaminia risaliva lavalle del Tevere, passava perFaleri Veteres (Civita Castellana), entrava in Umbria aOcriculum (Otricoli) e quindi raggiungevaNarnia (Narni).
DaNarni partivano due ramificazioni; una, che secondo la maggioranza degli storici è il percorso più antico ed è detta perciòvia Flaminia vetus, piegava verso nord-ovest passando sopra alPonte di Augusto, di notevole interesse tecnico, poi perCasventum (San Gemini),Carsulae,Vicus ad Martis (Massa Martana) e attraversoMevania (Bevagna) raggiungevaForum Flaminii (San Giovanni Profiamma) a nord-est diFulginium, chiamato così dal nome della via Flaminia stessa.
L'altro ramo, lavia Flaminia nova, partiva daNarni, giungeva aInteramna Nahars (Terni) e, attraversoSpoletium (Spoleto) eFulginium (Foligno), si ricongiungeva, aForum Flaminii, con il tracciato dellaFlaminia vetus.
PassatoForum Flaminii e attraversato il Ponte Centesimo (così chiamato perché a 100 miglia da Roma), raggiungevaNuceria Camellaria (Nocera Umbra), da cui partiva una variante, sempre diretta verso l'Adriatico. Il ramo principale proseguiva invece perTadinum (Gualdo Tadino),Helvillum (Fossato di Vico) per giungere infinead Ensem (Scheggia).
Il ramo principale della Flaminia attraversava gliAppennini grazie alpasso della Scheggia (m. 632) e seguendo la valle delBurano giungeva aLuceolis (Cantiano), alvicus Cale (Cagli), e allamutatioad Intercisa Saxa, posta poco prima dellagalleria romana del Furlo (forulum), scavata nella Gola del Furlo, tuttora esistente e di notevole interesse dal punto di vista tecnico; fu fatta scavare nel76 d.C. dall'imperatoreVespasiano.Dopo la gola del Furlo discendeva lungo la valle delMetauro passando perForum Sempronii (Fossombrone), lamutatioad Octavo (pressoCalcinelli) per raggiungere infine la costa adriatica aFanum Fortunae (Fano).
Da Fano proseguiva perPisaurum (l'odiernaPesaro); nel187 a.C. fu prolungata fino adAriminum (Rimini), dove terminava il suo corso presso l'Arco d'Augusto.
La Flaminia giungeva all'Adriatico anche con una variante più meridionale[5], che partiva in Umbria daNuceria Camellaria (Nocera Umbra), seguiva il confine traUmbria ePicenum e, passando perSeptempeda (San Severino Marche) eAuximum (Osimo), raggiungeva l'Adriatico adAncona. Da questo porto si diramava verso nord per ricongiungersi al ramo principale a Fano, oppure proseguiva verso sud. Questo tratto è oggi percorso dallaStrada Septempedana.
Altri progetti
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