Laventosa ostetrica è uno strumento utilizzato per assistere lanascita di unfeto, quando esistono ostacoli alla sua progressione spontanea, allo scopo di accelerare o facilitare la fuoriuscita della testa del nascituro.
La tecnica prevede l'applicazione di un cappuccio d'acciaio sulla testa fetale. Un compressore determina il vuoto aspirando l'aria tramite un tubo e facendo così aderire tenacemente il cappuccio alla testa del nascituro. L'ostetrico, simultaneamente alle contrazioni uterine ed alle spinte materne, esercita una trazione verso l'esterno che determina la fuoriuscita della testa fetale. A quel punto la ventosa si stacca interrompendo l'aspirazione dell'aria ed il parto può essere completato.
La tecnica è abbastanza sicura e comporta rari rischi materni o fetali. Per la buona riuscita della manovra è fondamentale applicare correttamente lo strumento la cui coppa aspirante deve essere posizionata nel cosiddettoflexion point o punto di flessione, che si trova tre centimetri davanti allafontanella posteriore. Se l'applicazione della ventosa fallisce una prima volta (la coppa può staccarsi perché perde tenuta sulla testa fetale), può essere effettuato un secondo tentativo.
Sono state anche prodotte ventose ostetriche di materiale plastico monouso che hanno quasi del tutto sostituito le vecchie ventose con cappuccio in acciaio.
Esistono delle condizioni necessarie perché sia possibile l'utilizzo di questo strumento:
La ventosa quindi, nonostante possa comportare dei rischi, costituisce un'alternativa sicura[1] all'uso del forcipe durante un parto.
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