Il paese si trova a un'altitudine di 231 metri sul livello del mare, nei pressi dello sbocco del torrente Calabrò nelfiume Marro alle propaggini settentrionali dell'Aspromonte, al confine dellaPiana di Gioia Tauro, il clima è temperato.
Il paese sorse originariamente nell'attuale località "Il Salvatore" intorno all'anno 951. Il nome originario era "Marrapodi" (ingreco: Μαραποδιον) mutato in Barapodi, Baropedium, Varapodi e infine Varapodio all'inizio dell'Ottocento. Intorno al 1600 iniziò il trasferimento dell'abitato nell'attuale sede, già occupata dal convento degli Agostiniani. Con decreto del 4 maggio 1811 (numero 922) il paese divenne comune autonomo.
L'economia è prevalentemente agricola (olio, agrumi, ortaggi, frutta) mentre l'industria è presente con opifici a prevalente conduzione familiare ed alcune fabbriche di trasformazione degli agrumi.
Giovedì 27 maggio 2010, si è svolta la cerimonia in onore dei militari caduti nelle missioni di pace. La cerimonia, promossa dal Comune di Varapodio, con la svelatura della lapide apposta in piazza, intitolata aicaduti di Nassiriya. Durante la manifestazione sono stati ricordati tutti i caduti nelle missioni di pace appartenenti ai corpi militari dell'Esercito, Marina Militare, Aeronautica e Carabinieri.