La città è situata al centro dellaregione storica friulana. Dista, in linea d'aria, poco più di20 km dallaSlovenia, e circa54 km dall'Austria. Ciò la pone in una posizione strategica, presso l'intersezione delle direttrici europee est-ovest (Corridoio V o Mediterraneo) e nord-sud (Via Iulia Augusta, ora riconosciuta dalUnione europea come parte del Corridoio Baltico-Adriatico[9]), sulla via che porta verso l'Austria e verso l'est europeo.
Sorge nell'altapianura, a pochi chilometri dalla fascia collinare, ed è costeggiata dal torrenteCormor a ovest e dal torrenteTorre ad est. Al centro della città si trova in un colle isolato, in cima al quale è situato ilcastello: secondo la leggenda il colle è stato edificato daAttila per ammirare l'incendio che lui stesso provocò alla città diAquileia. In realtà si pensava che fosse formato da rocce conglomeratiche antiche più di 100 000 anni, mentre recenti scavi archeologici hanno dimostrato che si tratta di un rilievo artificiale, privo di rocce[10][11].
Vedute dal Castello
Vista panoramica dal castello della città di Udine verso l'orizzonte nord occidentale, nord e nord orientale del FriuliVista sudVista sud-ovestVista ovestVista nord-ovestVista nord-ovest
Su territorio sono presenti lastazione meteorologica di Udine Centro, lastazione meteorologica di Udine Campoformido e lastazione meteorologica di Udine Rivolto e dalle osservazioni rilevate risulta che Udine haclima continentale temperato, con temperature abbastanza elevate d'estate e relativamente rigide d'inverno, ma con minor continentalità rispetto alle città dellapianura Padana centrale e occidentale. L'inverno è la stagione meno piovosa, mentre d'estate sono frequenti i fenomeni temporaleschi, anche accompagnati da forti grandinate. Nel complesso risulta essere uno dei capoluoghi di provincia più piovosi d'Italia.[12]Udine è comunque una delle zone meno nevose delle pianure settentrionali, con circa10 cm di precipitazioni nevose annuali.La decrescita rispetto ai primi decenni del secolo scorso tuttavia è minore rispetto a molte città del Nord-Ovest italiano (13 cm la media a Udine nel 1910,Torino invece ha perso ben28 cm di nevosità, passando da 55 a 27).Dopo il decennio 1991–2000, con una bassissima media nevosa (4 cm), il decennio attuale mostra un discreto aumento (media di12 cm), grazie alle abbondanti nevicate del 2005 e 2010.Le nevicate più abbondanti dal gennaio 1985 (30 cm di accumulo) furono:
gennaio 1987 (40 cm)
31 dicembre 1996 (10 cm)
21 febbraio 2005 (8 cm)
3 marzo 2005 (15 cm)
29 dicembre 2005 (20–25 cm)
17 dicembre 2010 (10–15 cm).
Spesso sono differenti gli accumuli da nord a sud della città: verso nord infatti c'è meno disturbo eolico e spesso maggior esposizione alle correnti di SW, vere fautrici delle rare nevicate udinesi.La classica configurazione da neve per Udine è la formazione di un minimo depressionario nel golfo ligure e la sua traslazione verso ilgolfo di Venezia, con la formazione contemporanea di un minimo a occhiale. Un caso eccezionale fu il gennaio '85, quando un "cuscino freddo" resistette ai venti di scirocco formatosi con le straordinarie temperature dei giorni precedenti (record di freddo con−14,8 °C)
Giovanni Frau ipotizza che "Udine" derivi da un toponimo pre-latino, una formazione dalla radice *oudh- / *udh- «mammella» o «colle», seguita da un suffisso non del tutto chiaro. Prime attestazioni sono:Udene (983),Utinum (latinizzazione daUd-; attorno al 1000). Un'altra possibile etimologia è la derivazione da variantilongobardo-sassoni del teonimo "Odino" (scandinavoOdhinn, longobardoGuodan,[13] sassoneUoden), Dio supremo nel ramo settentrionale dellareligione germanica. Infatti, iLongobardi, un raggruppamento di popoli di origine germanica che includeva i Longobardi veri e propri e un vasto numero diSassoni, tra gli altri, attorno alVI secolo si insediarono a partire da questa zona prima di espandersi al resto delNord Italia (Lombardia in senso lato). Non a casoCividale del Friuli era un importante centro di questa popolazione. Si noti anche come il nomesloveno della città,Videm, sia unipercorrettismo sviluppato nel XIX secolo sulla base di toponimi identici in Slovenia, laddove il nome precedente, e più proprio, della città in sloveno eraVidan.[14]
Capitale della regione storica delFriuli, è abitata sin dalneolitico[15], epoca alla quale risalgono i resti di unantico Castelliere che si sviluppava attorno al colle del castello circa 3500 anni fa[16]. Nonostante ritrovamenti archeologici risalenti alI secolo a.C. testimonino la sua esistenza anche in epoca romana[17], la città di Udine accrebbe la sua importanza grazie al declino diAquileia prima eCividale poi.
Citata in occasione della donazione del castello cittadino da parte dell'imperatoreOttone II nel983 con il nome diUdene, dal1222 divenne una delle residenze deiPatriarchi di Aquileia, grazie al PatriarcaBertoldo di Andechs che si trasferì da Cividale a Udine in seguito a un terremoto che lesionò la sua residenza (25 dicembre). Per la sua centralità fu sempre più preferita dai Patriarchi, che vi fecero in seguito erigere il palazzo patriarcale. NelXIV secolo Udine divenne la città più importante della regione per il commercio e i traffici a scapito diAquileia e Cividale del Friuli. Il 7 giugno1420, in seguito alla guerra tra Venezia e il Patriarcato di Aquileia, la città venne conquistata dalle truppe veneziane, segnando la caduta e la fine del potere temporale dei Patriarchi. Famiglia nobile friulana di riferimento per conto della serenissima in città quella deiSavorgnan il cui stemma di famiglia diventa, di fatto, quello della città.
La città di Udine fu interessata, a partire dal 27 febbraio1511, da unaguerra civile passata alla storia con il nome dicrudel zobia grassa che si rivelò sanguinosa e che si estese presto a tutto il Friuli. Ad aggravare le condizioni della popolazione fu, nei giorni immediatamente successivi, un violento terremoto in seguito al quale si svilupparono numerosi incendi e il crollo del castello cittadino. Da ultima, lapeste determinò un ulteriore peggioramento della situazione.[18] Legato alla Zobia Grassa è l'origine friulana di Romeo e Giulietta, due giovani, Lucina e Luigi, appartenenti alle famiglie rivali deiSavorgnan e dei Da Porto.[19]
Nel1848, durante laprima guerra d'indipendenza, la città insorse contro gli austriaci insieme con il resto del Friuli. Venne creato un Governo Provvisorio aPalmanova sotto la guida del generaleCarlo Zucchi. L'esercito asburgico prese Palmanova, incendiò molti paesi vicini e, infine, bombardò Udine, che capitolò. Queste vicende vennero appassionatamente raccontate dalla scrittriceCaterina Percoto, testimone oculare dei fatti. Nel1866 al termine dellaTerza guerra d'Indipendenza ci fu l'annessione alRegno d'Italia.
Dalla prima guerra mondiale alla fine del Novecento
Durante laprima guerra mondiale Udine fu, fino alladisfatta di Caporetto, sede dell'altoComando supremo militare italiano, tanto da ricevere l'appellativo di "capitale della guerra".Dal 17 agosto 1915 era sede anche del II Gruppo (poi2º Gruppo volo).L'ospedale psichiatrico diSant'Osvaldo, a pochi chilometri dal comando militare delle operazioni di guerra, era stato trasformato nel1916 in un ospedale militare. I malati di mente vennero trasferiti in altri ospedali italiani ma l'ospedale ospitava comunque un migliaio di degenti, in parte militari.
Proprio nei pressi dell'ospedale si costituì un deposito di munizioni. Il 27 agosto del1917 alle ore 11.00 il deposito di munizioni esplose, causando un disastro del quale non venne mai riconosciuto il numero esatto delle vittime civili e militari e che causò la completa distruzione delle abitazioni di una vastissima zona, della chiesa di Sant'Osvaldo e dell'asilo di Sant'Osvaldo. Il disastro, causato probabilmente dalla sottovalutazione del pericolo di stoccaggio di munizioni e gas da parte dei militari italiani, passò sotto censura da parte delle autorità militari, peraltro in quei mesi presenti in città per dirigere la guerra, e viene ricordato dalla popolazione udinese con il nome di "scoppio di Sant'Osvaldo" o "la Polveriera di Sant'Osvaldo".[21] Meno di due mesi dopo seguì ladisfatta di Caporetto, il 24 ottobre1917.
Nel primo dopoguerra la città divenne capoluogo dellaProvincia del Friuli, che comprendeva l'alloraprovincia di Gorizia (fino al1927), e le attuali province diPordenone (fino al1968) e Udine. Dopo l'8 settembre 1943 venne posta sotto la diretta amministrazione militare delIII Reich nell'ambito delZona d'operazioni del Litorale adriatico che cessò con la fine dell'occupazione tedesca nell'aprile1945. Il 6 maggio1976 la città venne colpita dal disastrosoterremoto del Friuli. Sebbene a Udine il numero delle vittime non fosse elevato, il comune e la cittadinanza contribuirono in modo sostanziale alla ricostruzione, organizzando gli aiuti alla popolazione colpita. In seguito al disastroso terremoto venne nominato dal governo italiano commissario per la Protezione civileGiuseppe Zamberletti. Proprio in quella occasione nacque una moderna e organizzataProtezione civile italiana.
Lo stemma del Comune di Udine è uno scudo bianconero sormontato da una corona ducale, che peraltro riprende lo stemma della FamigliaSavorgnan. Sulla corona ducale è posto un cavallo nascente. Lo scudo è circondato da un ramo di alloro e di quercia, legati da un nastro tricolore al quale è appuntata la medaglia d'oro al valor militare. È stato riconosciuto ufficialmente assieme al gonfalone con decreto delCapo del governo del 2 ottobre 1939.[22]
«D'argento, alcapriolo di nero, scudo sormontato dalla corona ducale,cimiero con cavallo nascente d'argento posto in maestà.[23]»
Gonfalone
«drappo partito di nero e di bianco terminante in banda, riccamente ornato di ricami d’oro, caricato dello stemma civico, con l’iscrizione centrata in bianco e nero:Città di Udine. Le parti di metallo sono dorate. Nella freccia è rappresentato lo stemma della città. I cordoni e le frange sono a destra di bianco ed a sinistra di nero.[24][23]»
Allo stesso modo si presenta la bandiera comunale.
«Fedele alle tradizioni dei padri, anelante a riscattarsi dalla tirannide e a rinascere a libertà, il popolo Friulano, dopo l'8 settembre 1943, sorgeva compatto contro l'oppressione tedesca e fascista, sostenendo per 19 mesi una lotta che sa di leggenda. A domarne la resistenza, il tedesco guidava e lanciava, in disperati sforzi, orde fameliche di mercenari, mentre il livore fascista a servizio delle barbarie tradiva il generoso sangue del popolo. La fede ardente e l'indomito valore delle genti Friulane vincevano sulle rappresaglie, sul terrore, sulla fame. Nelle giornate radiose dell'insurrezione, i suoi ventimila partigiani, schierati dai monti al mare, scattavano con epico eroismo per ridonare a vita e a libertà la loro terra. Duemilaseicento morti, milleseicento feriti, settemila deportati, ventimila perseguiti sentono ancora nello spirito le ansie e i patemi e nelle carni il bruciore delle ferite e delle torture, testimoniano il cruento e glorioso sacrificio offerto dal popolo, alla madre comune, e dai roghi ardenti dei paesi distrutti si leva al cielo la sacra fiamma dell'amore per l'Italia e per la libertà. Settembre 1943 - maggio 1945» — 4 giugno1947[25]
Vista di Via Mercatovecchio, nel cuore della città
La città di Udine conserva, dal punto di vista urbanistico, la tipica impronta delle città medievali. La città si è sviluppata intorno al colle del castello, al centro, espandendosi a partire dal X secolo (si contarono ben cinquecerchie murarie successive, fino al XV secolo, con relative porte e portoni).
Tra i monumenti più famosi: ilCastello sito su un colle che domina la città, ilDuomo, laLoggia del Lionello, ilPalazzo Arcivescovile con gli affreschi delTiepolo, lapiazza Libertà in stile veneziano epiazza Matteotti, che rappresenta il cuore cittadino assieme avia Mercatovecchio. Per quanto riguarda le opere moderne, da segnalare ilTeatro Nuovo Giovanni da Udine, inaugurato nel1997, il progetto porta la firma dell'ingegner Giuliano Parmegiani e dell'architetto Lorenzo Giacomuzzi Moore.
Loggia del Lionello
La Loggia del LionelloLa Loggia del Lionello in notturnaLa facciataLa Loggia e piazza LibertàSotto il porticatoSotto il porticatoSotto il porticatoSotto il porticato con la visuale della Loggia di S. Giovanni
Loggia del Lionello Costruita a fasce alterne di pietre bianche e rosa è affacciata sulla centralepiazza Libertà (in precedenza chiamataContarena e "Vittorio Emanuele II"). È una loggia pubblica in stile gotico veneziano, i cui lavori iniziarono nel1448 a opera diBartolomeo delle Cisterne su disegno dell'orafoNicolò Lionello e terminarono nel1457. Nei secoli a seguire subì varie modifiche e, a seguito del rovinoso incendio che la distrusse nel1876, fu restaurata da Andrea Scala che tenne fede ai disegni originali. Molte delle opere che erano presenti all'interno sono ora conservate nel museo della città. Fra queste sono importanti il ciclo di tele della Serenissima Repubblica di Venezia e laMadonna con bambino diGiovanni Antonio de' Sacchis, datata1516.
Loggia e tempietto di San Giovanni Di fronte allaloggia del Lionello si trovano la loggia e il tempietto di San Giovanni, erette nel1533 dall'architetto lombardo Bernardino daMorcote. La loro realizzazione comportò numerosi problemi, sia sul piano urbanistico che pratico. L'opera che ne risultò ha un vago saporebrunelleschiano. La chiesa, anticamente dedicata a san Giovanni, ora è adibita a tempietto ai Caduti. Sempre di fronte alla loggia del Lionello, si ergono le statue di Ercole e Caco, attribuite ad Angelo de Putti.
Loggia di San Giovanni e Torre
La loggia di San Giovanni con la torre dell'OrologioIl porticato di San Giovanni, sullo sfondo la tozza torre del campanile del duomoParticolare della torre dell'OrologioParticolare lato della torre dell'OrologioParticolare del retro della torre dell'OrologioLa loggia di San Giovanni con il castelloLa loggia di San GiovanniLa loggia di San Giovanni
Torre dell'Orologio Inglobata nella loggia di San Giovanni, la torre fu costruita nel1527 su disegno diGiovanni da Udine che si ispirò alla torre veneziana dipiazza San Marco. Alla sua sommità sorgono i due mori che battono le ore su una campana, le attuali sculture in rame risalgono al1852 e hanno sostituito quelle originali in legno.
Arco Bollani e chiesa di Santa Maria in Castello Da piazza Libertà si prosegue lungo la salita del Castello, dove poi si attraversa l'arco Bollani, del1556, progettato daAndrea Palladio e sormontato dalleone di San Marco. Si percorre quindi la loggia del Lippomano, datata1487. Si giunge così allachiesa di Santa Maria di Castello, la più antica della città. Alla chiesa di Santa Maria è addossata la "casa della Confraternita", edificio medievale restaurato nel1930. Accanto sorge l'"arco Grimani" eretto nel1522 in onore del doge omonimo, originariamente situato in via Portanuova e qui ricomposto nel1902, attraverso l'arco si giunge al piazzale del castello.
L'imponente costruzione domina il colle e l'intera città di Udine. Da tempo immemorabile, era presente sul colle un sito fortificato testimoniato dai resti neolitici e romani ritrovati sul colle del castello. Dopo numerosi rimaneggiamenti quest'ultimo fu gravemente danneggiato nel terremoto del1511. Il 2 ottobre1517 fu dato avvio alla ricostruzione, che tuttavia si protrasse a lungo nel tempo, per mancanza di fondi, vastità e complessità dei lavori. Questi vennero inizialmente affidati a Giovanni Fontana, che però lasciò la città rinunciando all'incarico nel1519.La casa della Contadinanza
L'aspetto romano-cinquecentesco dell'edificio, che lo rende più simile a una residenza signorile che a un'infrastruttura militare, è dovuto all'intervento diGiovanni da Udine, che, a partire dal1547, riprese e portò a termine il cantiere. Altre modifiche interne furono apportate nei secoli successivi per poterlo adibire agli usi più vari: carcere, caserma, sede municipale ecc. Il castello ospita il salone delParlamento dellaPatria del Friuli risalente alXII secolo è uno dei più antichi d'Europa.
Casa della Contadinanza Sullo spiazzo erboso alla sommità del colle del castello, sorge la casa della Contadinanza in cui risiedevano i rappresentanti dei contadini friulani, terzo corpo politico della Patria del Friuli. Quella visibile nel ventunesimo secolo è la copia qui ricomposta nel1931 di un edificio risalente alXVI secolo che si trovava tra via Vittorio Veneto e via Rauscedo. L'edificio ha in seguito ospitato l'armeria del castello e nei tempi successivi è stato adibito a locale per la degustazione di prodotti tipici friulani.
Edificata a partire dal1236 per volere del patriarcaBertoldo di Andechs-Merania. La costruzione venne ultimata in un centinaio di anni. A fianco del Duomo si trova il campanile con il battistero, sede di un piccolo Museo del Duomo.
Chiesa dell'Oratorio della Purità Posta a destra del Duomo, fu eretta nel1757 per volere del cardinaleDaniele Dolfin, il quale fece acquistare e abbattere il precedente teatro appartenente alla famiglia Mantica, in modo che vicino alla cattedrale cittadina non fosse presente un luogo di divertimento. Il progetto fu affidato a Luca Andreoli. All'interno affreschi diGiambattista Tiepolo e del figlioGiandomenico.
Chiesa della Madonna della carità Situata presso l'Istituto Filippo Renati, risalente al1762 è diventata sede della parrocchia ortodossa romena
Chiesa della presentazione di Maria al tempio Dettachiesa delle zitelle fa parte dell'antico convitto di via Zanon fondato nel1595.
La facciata neoclassica della chiesa del Redentore
Chiesa del Redentore Risale al1733; la facciata, in stileneoclassico, è stata realizzata un secolo dopo dall'architetto friulanoGiovanni Battista Bassi; si trova in via Mantica.
Chiesa di San Cristoforo, sede della Missione Romena Unita a Roma "San Cristoforo" (dal 2002/2003) Qui si può ammirare il belportale in puro stilerinascimentale scolpito nel1518 dallo scultore lombardoBernardino da Bissone.
Chiesa di San Francesco La chiesa fu consacrata nel1266 e con l'attiguo convento costituisce l'inizio della penetrazione dell'ordine deifrati francescani nelPatriarcato di Aquileia. I frati furono introdotti dal patriarcaBertoldo di Andechs-Merania, amico personale di sanFrancesco d'Assisi. È ritenuta una delle chiese più belle della città per la sua pura e semplice linea francescana. All'interno, formato da un'unica navata che termina con tre absidi, sono visibili affreschi trecenteschi, molto deperiti; rappresentano i più antichi esempi di pittura in città. La chiesa (sconsacrata) è utilizzata per mostre temporanee, mentre il convento è la sede delTribunale.
Chiesa di San Giacomo Eretta nel1378 per volere della "Confraternita dei pellicciai", inizialmente come cappella poi ingrandita, è situata nell'antica "piazza delle Erbe", in seguito diventata piazza Matteotti, ma più conosciuta comepiazza San Giacomo. La facciata attuale risale al1525 ad opera diBernardino da Morcote, mentre la cappella laterale fu aggiunta dopo il1650. Accanto sorge la "Cappella delle anime" realizzata nel1744 con all'interno una tela diMichelangelo Grigoletti.
Chiesa di San Pietro Martire Si trova in via Valvasone , faceva parte dell'antico convento duecentesco deidomenicani, fu consacrata nel1285, l'attuale edificio risale alXIX secolo; Della costruzione primitiva conserva solo il portale lombardesco e il campanile. L'interno è formato da una sola aula senza navate e a suo tempo era decorato con numerosi dipinti. La chiesa fu saccheggiata nel1797 dalle truppe francesi, che vi si insediarono per un certo periodo. Sono conservate le tombe di nobili personaggi, un dipinto diPomponio Amalteo raffigurante ilMartirio di san Pietro e alcuni altorilievi diGiuseppe Torretti, inoltre vi sono affreschi diAndrea Urbani.
Chiesa del Santo Spirito L'edificio originario, situato in via Crispi, risale al1395, fu poi ricostruito su progetto diGiorgio Massari nelXVIII secolo. Ha pianta ottagonale e conserva due tele del pittore settecentescoFrancesco Zugno.
Chiesa di San Valentino Risalente al1574 si trova in via Pracchiuso, uno degli antichi borghi della città, qui si svolge annualmente la festa dedicata al Santo.
Chiesa della Santa Maria della Misericordia nell'ospedale civile Edificata nel 1959 su progetto diGiacomo Della Mea, all'interno presenta mosaici diFred Pittino, bronzi di Giulio eMax Piccini e nel pronao graffiti diErnesto Mitri.
Tempio ossario dei Caduti d'Italia Realizzato tra il1925 e il1936 per volere di mons. Cossettini su progetto diProvino Valle, con la sua mole domina l'antistante piazzale XXVI Luglio 1866, all'interno sono conservate, secondo la tradizione, 25 000 salme di caduti durante laprima guerra mondiale. In realtà le salme sono 21 874.
Cappella Manin Edificiosettecentesco del1733 a pianta esagonale in stilebarocco commissionato aDomenico Rossi dal conte Lodovico Alvise Manin, padre del futuro dogeLudovico Manin. Al suo interno sull'altare si può ammirare unaMadonna con Gesù bambino, opera diGiuseppe Torretti. Sempre opera sua sono gli altorilievi presenti alle pareti:Nascita della Vergine,Visitazione,Presentazione di Gesù al tempio ePresentazione di Maria bambina al tempio.
Cappella di Santa Maria del Monte Annessa al palazzo del Monte di Pietà ospita opere diGiulio Quaglio.
Oratorio della Purità
Basilica santuario della Beata Vergine delle Grazie
Chiesa della Beata Vergine del Carmine
Chiesa di Sant'Antonio Abate
L’Angelo del campanile della Chiesa di Santa Maria di Castello di Udine
Palazzo Patriarcale È uno dei più celebri tra i palazzi della città, sede dell'Arcivescovado.
Palazzo della Provincia Il palazzo Antonini-Belgrado dal1891 è sede della Provincia, si trova ai lati del palazzo Arcivescovile, risale alla seconda metà delXVII secolo, in stilebarocco, all'interno è affrescato con scene storiche e mitologiche di particolare pregio ad opera diGiulio Quaglio.
Palazzo del Comune Tipico esempio d'architettura instile Liberty delXX secolo è il palazzo del Comune o D'Aronco dal nome dell'architetto friulanoRaimondo D'Aronco che lo progettò. Fu costruito a partire dal1911 sul luogo di un precedente edificio del Cinquecento, fu ultimato nel1932.
Palazzo Valvasone-Morpurgo Situato in via Savorgnana, in stileneoclassico risale alXVIII secolo e nel1969 è stato donato al Comune di Udine, è dotato di un giardino con annessa loggetta. Dopo il restauro, ospita le "Gallerie del Progetto" che espongono gli archivi di architettura e design di proprietà dei Civici Musei; inoltre, è sede dell'Assessorato al Turismo e alla Cultura e di un punto d'informazioni turistiche.
Casa Cavazzini Storico palazzo, situato tra le vie Cavour e Savorgnana, di fronte alla sede municipale nel pieno centro storico. Oggetto di un lungo restauro, completato nel 2011, su progetto originario diGae Aulenti, è ora sede delMuseo di arte moderna e contemporanea. Il complesso è costituito dal cinquecentesco palazzo Savorgnan della bandiera e dalla contigua casa Cavazzini (donata al Comune dalla famiglia del commerciante e filantropo udineseDante Cavazzini). I restauri hanno portato alla luce ritrovamenti archeologici visibili al piano terra attraverso il pavimento in vetro: una vasca-cisterna veneziana del XVI secolo e un deposito di vasellame protostorico databile alla prima metà del ferro (seconda metà dell'VIII secolo a.C.), che costituisce il ritrovamento più antico documentato nel sito. Nell'appartamento Cavazzini sono presenti inoltre affreschi diAfro Basaldella,Mirko Basaldella eCorrado Cagli; al primo piano del palazzo Savorgnan della Bandiera sono invece presenti degli affreschi assegnabili alla seconda metà del Trecento, testimonianze pittoriche di soggetto profano e di notevole importanza per lo studio della pittura gotica in area friulana. In una delle due sale dove sono stati ritrovati gli affreschi si sono conservate tracce di una decorazione raffigurante un tendaggio retto da giovinette e giovani a mezza figura, secondo schemi ispirati all'iconografia di composizioni sacre. A giudicare dalla decorazione l'ambiente fu forse adibito ad alcova: i giovani infatti sorreggono il tendaggio come a proteggere l'intimità della stanza. Appartenente ad epoca successiva, invece, dovrebbe essere la decorazione della sala adiacente, con le pareti occupate interamente da comparti geometrici e da formelle quadrangolari a finto marmo con figure mostruose e fantastiche derivate dalle tradizioni del bestiario medioevale.
Questi sono i principali edifici cittadini che ospitano manifestazioni teatrali e di spettacolo (per quanto riguarda gli enti e le associazioni teatrali si veda la sezione Cultura/Teatro):
Essendo Udine una ex città industriale in seguito convertita al terziario, sono presenti numerosi siti diarcheologia industriale, su tutti il sito delleacciaierie SAFAU nella parte sud della città e lo stabilimento dismessoDormisch - Birra Peroni. Altri importanti siti come quelli delleacciaierie Bertoli nella parte nord della città e lo stabilimento dellaBirra Moretti a poca distanza dal centro storico sono stati demoliti per la realizzazione di lottizzazioni residenziali, direzionali e commerciali.
Piazza Matteotti, chiamata in epoca medievaledel mercato nuovo, in seguito dettapiazza San Giacomo dopo la costruzione dell'omonima chiesa nel1399 nome che popolarmente mantiene nel ventunesimo secolo.
Piazza I Maggio, detta anchegiardin grande, nel1866 fu chiamatapiazza d'armi e nel1900 fu intitolata, anche se non ufficialmente, aUmberto I in seguito alla sua morte[26]. La data dell'intitolazione odierna fa riferimento all'anno1945, in cui Udine fu liberata dall'occupazione nazista con l'arrivo in città delle truppe alleate.
Piazza Venerio, anticamente dettapiazza della ghiacciaia e poiplazze dai lens ovvero piazza delle legna che ivi venivano smerciate. L'attuale piazza era occupata dal palazzo della famiglia nobile deiSavorgnan che nel1549, su ordine dei veneziani, fu fatto radere al suolo in seguito alla condanna per omicidio di Girolamo Savorgnan, fu quindi popolarmente soprannominata la piazza della rovina.
Piazza XX Settembre, detta anchepiazza dei grani, in precedenza, era occupata da alcuni edifici della famiglia dei della Torre poi fatti demolire nel1717 dal governo dellaRepubblica di Venezia, fu detta quindipiazza dei Torriani, nel1868 fu acquisita dal comune. Dal2011 è sede del mercato trasferitosi da piazza Matteotti.[27]
Piazzale Cella
Piazzale Chiavris
Piazzale Gabriele D'Annunzio
Piazzale Paolo Diacono
Piazzale Guglielmo Oberdan
Piazzale Osoppo
Piazzale XXVI Luglio 1866, la data fa riferimento all'arrivo in città delle truppe italiane e alla fine del dominio austriaco.
Nella città di Udine restano tracce o notizie di cinque cerchia dimura di cinta del centro urbano, costruite nell'arco di quasi cinquecento anni (tra l'XI e il XV secolo). Ancor più antico fu il terrapieno delcastelliere, risalente all'età del bronzo.
Delle sei rogge che l'attraversano nel Medioevo, sono sopravvissute la roggia di Udine e la roggia di Palma. Sono documentate (per la concessione d'uso ai mulini) al 1217 per la roggia di Udine, e al 1171 per quella di Palma. Proprio lo studio dei salti delle rogge cittadine permisero adArturo Malignani di divenire un pioniere nello studio delle centrali idroelettriche.
Parco del Cormôr: sorge lungo l'omonimo torrente, e si sviluppa anche nei comuni di Martignacco, Campoformido e Pozzuolo del Friuli. Il parco comprende due zone, quella a nord vicino alla fiera ha una superficie di258765m², la zona a sud nei pressi del viale Venezia ha una superficie di66759 m².
Parco del Torre: sorge lungo l'omonimo torrente, e si sviluppa anche nel comune di Remanzacco, si estende su una superficie di69478 m².
Parco urbano "Moretti" (già "parco Alfredo Foni"): sorge nell'area un tempo occupata dal demolitostadio Moretti nei pressi del viale Venezia si estende su una superficie di66900 m².
Parco urbano "Ardito Desio": sorge nei pressi dello Stadio Friuli e occupa una superficie di28733 m².
Giardini storici
Parco della Rimembranza: è uno dei giardini storici della città, costeggia per tutta la lunghezza via Diaz, da viale della Vittoria a viale Trieste occupando una superficie di17044 m².
Giardino Loris Fortuna: piccolo parco di5765 m²5765 a fianco della centralepiazza I Maggio.
Area verde Giardin Grande: occupa la parte centrale dipiazza I Maggio con una superficie di19406 m².
Area verde del piazzale del Castello: posto sulla sommità del colle del Castello con una superficie di4478 m².
Giardini del Torso: sorgono accanto all'omonimo palazzo invia del Sale su una superficie di1261 m², sono stati usati in passato per le proiezioni del cinema all'aperto durante l'estate.
Giardino Ricasoli: si trova nei pressi dipiazza Patriarcato con una superficie di1002 m², qui ha trovato posto il monumento equestre dedicato aVittorio Emanuele II collocato in precedenza in piazza Libertà. È attraversato dalla roggia di Palma.
Giardino Giovanni Pascoli: sorge nella zona divia Carducci evia Dante su992 m².
Aree verdi
Area verde Ilaria Alpi: parco attrezzato con campo da tennis, campo da basket e giochi per i bambini su7523 m² in via Melegnano.
Area verde Lord Baden Powell: adiacente al centro storico, attrezzato con giochi per bambini su4538 m².
Area verde Ambrosoli: sorge nei pressi del Liceo Classico su5633 m².
Area verde McBride: sorge nei pressi del Palamostre su9490 m².
Area verde Umberto Saba: sorge in via Joppi su12102 m².
Area verde Marchiol: sorge in zona Baldasseria su9700 m².
Area verde Salgari: sorge in via Del Bon su9000 m².
Area verde Marcello D'Olivo: sorge in viale Afro su9228 m².
Area verde Cesare Scoccimarro: sorge in zona San Gottardo su10860 m².
Area verde Giacomo Della Mea: sorge in zona viale dello Sport su10620 m².
Area verde Robin Hood: sorge in zona Paparotti su5500 m².
Altre aree verdi di minori dimensioni sorgono in ogni quartiere cittadino.[28]
Nonostante negli anni novanta ci sia stato un progressivo spopolamento del comune di Udine a favore dei comuni del circondario, l'andamento demografico nell'ultimo decennio è comunque positivo grazie all'immigrazione di cittadini stranieri. L'andamento demografico di Udine e del circondario nel suo complesso è quindi in crescita costante. Nel febbraio 2012 Udine ha di nuovo superato i 100.000 abitanti, per poi tornare ai 99.180 del 2019.
Dei quattro capoluoghi di provincia della regione Friuli-Venezia Giulia, al 31 dicembre 2022, Udine ha la seconda più alta percentuale di residenti stranieri: 14 386 presenze ovvero il 14,7% della popolazione totale, superiore alla media regionale del 9,2%.[30][31]
A Udine, accanto allalingua italiana, la popolazione utilizza lalingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, la città è inserita nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[32]. La lingua friulana che si parla a Udine rientra fra le varianti appartenenti alfriulano centrale[33]. In centro città è presente inoltre un dialettoveneto, l'udinese, tutelato dalla L.R. nr. 5 del 17 febbraio 2010[34][35], eredità dei tempi della dominazione della città da parte della Repubblica di Venezia. Inizialmente diffuso tra le classi agiate e borghesi della città e utilizzato come simbolo dell'alto stato sociale, una volta estintasi la dominazione della Serenissima, l'udinese ha vissuto una fase d'espansione nell'Ottocento e si è diffuso anche a livello popolare grazie alla sua affinità con la lingua italiana. Le testimonianze letterarie del dialetto udinese sono ridotte al minimo, ma va sicuramente ricordato lo scrittore e giornalista udinese Renzo Valente che scrisse una serie di articoli autobiografici sulla vita della città rappresentando (con fine sensibilità e una sottile vena d'umorismo) il modo di parlare e di vivere della borghesia udinese.
Curiosità: il saluto friulano "Mandi" è stato utilizzato dal comico e cabarettistaMarco Milano per dare il nome al suo personaggio "Mandi Mandi", un originale giornalista friulano che si collegava da Udine durante la trasmissioneMai dire Gol[36].
Istituto di medicina fisica e riabilitazione "Gervasutta", dotato di circa 100 posti letto
Casa di cura Città di Udine, ospedale privato convenzionato con il sistema sanitario regionale
Hanno sede a Udine diversi enti, istituzioni e associazioni di vario tipo, tra cui:
Società Filologica Friulana[37], principale istituto regionale per lo studio, la valorizzazione e la promozione della lingua e della cultura friulana, riconosciuta dalla Regione autonoma e dal Ministero per i Beni culturali, fondata a Gorizia nel 1919;
Associazione Culturale Udine Sipario[38], è un'associazione no profit costituitasi nel1996 che si occupa dell'organizzazione di numerose e importanti attività culturali cittadine e ha dato costante sostegno alle istituzioni teatrali esistenti sul territorio.
Associazione Vicino-Lontano, è un'associazione culturale costituitasi nel2004, organizza ogni anno il "Premio letterario internazionaleTiziano Terzani".
Centro Internazionale per le Scienze Meccaniche, con sede in piazza Garibaldi presso Palazzo Mangilli-Del Torso, fu istituito nel1968.
Deputazione di Storia Patria per il Friuli, con sede in via Manin, fu istituita nel1918 al fine di « [...] raccogliere e pubblicare, per mezzo della stampa, studi, storie, cronache, statuti e documenti diplomatici e altre carte che siano particolarmente importanti per la storia civile, militare, giuridica, economica e artistica del Friuli».[39]
Ente Friuli nel Mondo, con sede in via del Sale, fu fondato nel1953 per assistere i friulani all'estero e per coordinare le attività deiFogolârs Furlans. Esso pubblica un mensile,Friuli nel mondo, che supera le 25 000 copie distribuite in 78 stati. Le attività dell'Ente sono informative, di collegamento e di mantenimento dell'identità friulana soprattutto tra le nuove generazioni.
Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, con sede in viale Ungheria, fu istituito nel1970.
del Seminario, biblioteca pubblica specializzata in opere storiche e teologiche, possiede circa 90.000 volumi
Biblioteca d'arte dei civici musei, ospita oltre 35.000 volumi, attivata agli inizi degli anni sessanta solo dal1987 è aperta al pubblico nella sede del Castello di Udine, non effettua prestiti ma solo la consultazione.
Biblioteca del Museo friulano di storia naturale, possiede circa 38.000 volumi
Biblioteca dellaSocietà filologica friulana "G. I. Ascoli", ospitata nella sede di Palazzo Mantica in via Manin, sono conservati circa 20.000 volumi divisi nelle sezioni: generale, ladino dolomitico, romancio, catalano, Venezia Giulia, lingua e cultura friulana. La biblioteca svolge sia il servizio di consultazione che di prestito.
Mediateca "Mario Quargnolo", aperta al pubblico nel2009 è ospitata presso la struttura del cinema multisalaVisionario gestita dalCentro Espressioni Cinematografiche, possiede circa 2.500 volumi e circa 3.000 DVD.
Sono presenti in città 21scuole primarie suddivise in quattro circoli scolastici, 8scuole secondarie, 11istituti d'istruzione superiore tra i quali illiceo classico Jacopo Stellini, L'ISIS Caterina Percoto, con i suoi quattro indirizzi: musicale, linguistico, economico sociale e delle scienze umane; dal1981 inoltre vi è la possibilità di frequentare ilConservatorio statale di MusicaJacopo Tomadini. L'ISIS Arturo Malignani di Udine è tra le prime scuole in Italia che forniscono un'eccellente preparazione nel campo dell'aerotecnica, l'ex comandante delleFrecce Tricolori Marco Lant ha frequentato questo istituto, da qui anche la notorietà della scuola. L'ISIS ha in dotazione strumentazioni donate dalle industrie per formare adeguatamente gli studenti, inoltre nell'hangar sono presenti velivoli tra cui ilNorth American F-86 Sabre e l'Aermacchi MB-326, altri costruiti dagli stessi studenti. L'istituto tecnico (ex commerciale)Antonio Zanon, fondato nel 1866, ad opera del commissario regioQuintino Sella; tra gli insegnanti si distinseroGiovanni Marinelli, geografo che dalla cattedra dello Zanon passò all'insegnamento universitario, lo scrittoreCarlo Sgorlon; tra gli allieviBonaldo Stringher, governatore dellaBanca d'Italia, e lo scienziatoArturo Malignani.[40]. Alle suddette scuole pubbliche si affiancano alcuni istituti privati soprattutto nell'ambito dellescuole dell'infanzia.
Aermacchi MB-326 nell'hangar dell'ISIS A. Malignani
L'istituzione dell'università, in particolare delle facoltà di medicina e di magistero, era stata richiesta fin daglianni cinquanta: il Comitato per l'università friulana, presieduto daTarcisio Petracco, aveva raccolto 125.000 firme a favore della fondazione dell'ateneo.
Ha tra i suoi obiettivi, oltre alla ricerca e alla formazione, comuni a tutti gli atenei, anche quello di "contribuire al progresso civile, sociale ed economico del Friuli e di divenire organico strumento di sviluppo e di rinnovamento dei filoni originari della cultura, della lingua, delle tradizioni e della storia del Friuli"[41].
L'università ha promosso la costituzione di diverse istituzioni:
Nel2014 viene fondata l'Accademia di Belle Arti di Udine G.B. Tiepolo. L'Accademia offre vari corsi quali Arti Visive, Comunicazione Web, Design, corsi di Lingua Italiana e corsi di alta specializzazione in Tatuaggio Artistico.[45]
Civici musei e gallerie di storia e arte: dal1906 hanno sede presso il Castello e si compongono di Museo Archeologico, Galleria d'Arte Antica, Galleria dei Disegni e delle Stampa, Museo Friulano della Fotografia, Fototeca e Collezioni Risorgimentali[46]
Palazzo GiacomelliMuseo etnografico del Friuli: allestito nel restaurato Palazzo Giacomelli in borgo Grazzano, ospita dal 2010 oggetti e manufatti della vita tradizionale friulana e del sacro, oggetti della vita quotidiana, dell'abbigliamento, delle maschere, del gioco, della musica e dello spettacolo.
Gallerie del Progetto: hanno sede a Palazzo Morpurgo e conservano gli archivi di architettura e design; spiccano in particolare gli archivi degli architettiRaimondo D'Aronco,Ottorino Aloisio,Pietro Zanini,Marcello D'Olivo,Angelo Masieri e, per il design, l'archivio dell'Electrolux Zanussi. Le Gallerie ospitano anche mostre a tema.
Questi sono gli enti e le associazioni teatrali e cinematografici principali della città (per quanto riguarda gli edifici si veda la sezione Monumenti e luoghi d'interesse/Teatri):
CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia
Teatro Club Udine
Civica accademia d'arte drammatica Nico Pepe
Ente regionale teatrale del Friuli-Venezia Giulia
Associazione teatrale friulana
CEC - Centro Espressioni Cinematografiche (Cinema Visionario e Cinema Centrale)[47]
Il teatro Club di Udine organizza dal 1971 il Palio Teatrale Studentesco Città di Udine, che vede come attori da 40 anni gli studenti delle scuole superiori di Udine.
Dal2000 grazie all'opera dellaFVG film commission si sono realizzate diverse produzioni cinematografiche che hanno avuto comelocation la città, tra queste:La ragazza del lago,Come Dio comanda,Riparo-Anis tra di noi di Marco Simon Puccioni.
Dal1999 Udine è la sede delFar East Film Festival, un'importante rassegna cinematografica sul cinema del lontano Oriente.
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Motivo:Nella sezione vanno riportate esclusivamente le pietanze e le bevande tipiche del comune, senza ripetere quelle già indicate nella voce sulla cucina regionale della regione di appartenenza.
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La cucina friulana è caratterizzata da piatti sostanziosi come lapolenta, ilfrico, le minestre e i minestroni, i prodotti dalla macellazione del maiale, labrovada e ilmusetto, le frittate, soprattutto con le erbe del territorio, la selvaggina, generalmente accompagnati da vino bianco (taj di blanc) o rosso (taj di neri).
Data la vicinanza e la facilità con cui si può raggiungere la Slovenia (mezz'ora da Udine) si sono introdotti nella cucina locale piatti della tradizione slava, in particolare ilgulasch e ićevapčići, accompagnati da polenta, e infine prodotti del territorio quali ilprosciutto di San Daniele, la trota e gli asparagi. Relativa l'influenza della cucina goriziana (patate in tecia). Marginale, invece, l'influenza della cucina triestina su quella udinese, sopravvissuta quasi esclusivamente nell'offerta dellajota e dei bolliti (cragno e porcina).
Importante la produzione di formaggi, in particolare delMontasio (formaggio D.O.P. a pasta cruda) , ingrediente principale delfrico, e dei salumi, fra i quali il prosciutto di San Daniele, il salame, la soppressa, il lardo, la lingua, il prosciutto cotto nel pane. Il pane ha la caratteristica forma del doppio cornetto. I piatti della cucina udinese si trovano nelle sopravvissute osterie udinesi.
GubanaStrucchi
Fra i dolci, tipici sono lagubana e gli strucchi, i crostoli durante il periodo del carnevale e le favette fra iDolci dei morti.
I principali vini della produzione locale sono, fra i grandi bianchi friulani, ilFriulano, ilRamandolo, ilVerduzzo, laRibolla Gialla, oltra a vitigni internazionali comeChardonnay e Pinot e fra i rossi, Il Refosco dal Peduncolo Rosso, lo Schioppettino oltre agli internazionaliMerlot eCabernet.
Notevole anche l'offerta delle grappe, ricordando che in Friuli sono nate le monovitigno.
La cucina udinese, oltre che nelle osterie e nelle trattorie della cinta cittadina, si può trovare nelle sagre. In Borgo Grazzano, è tipica la sagra delle rane (crots). Da diversi anniFriuli Doc è un'importante vetrina dedicata alla cucina locale.Alcune pietanze vengono preparate in occasione di ricorrenze particolari. È il caso della trippa, preparata in brodo o in umido (vigilia di Natale), l'aringa con la cipolla ilmercoledì delle ceneri, il vin brulè il giorno dell'Epifania.
Un capitolo a parte merita lapolenta, piatto principale della dieta delle famiglie più povere dei friulani e degli udinesi per almeno cento anni, dalla metà dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale.
L'inchiestaJacini sulle condizioni di vita della popolazione agricola italiana (1881-1886) riconosce come la polenta digranturco al momento dell'unificazione fosse l'unico alimento accessibile per la maggior parte delle famiglie friulane contadine. La grande prevalenza dell'uso del granturco sugli altri alimenti originava dalla distruzione dei raccolti delle patate a causa del fungoperonospora intorno al1850 e dell'infezione dellafillossera per la vite, oltre che dalla generale crisi agraria. La dieta povera a base di polenta poteva causare lapellagra peravitaminosi. Preparata nellacjalderie (paiolo) di rame sulfogolâr (caminetto), la farina di granturco cotta nell'acqua faceva da colazione, pranzo e cena per le famiglie di contadini. La polenta, a differenza della pasta, non si presta a molte varianti nella cucina. Laddove la pasta può essere lessata e condita, ma anche riempita, oppure fatta al forno in forma di pasticcio, aggiunta alle minestre, e persino aggiunta alla frittata, la polenta è poco versatile, e può essere servita solo cotta nel paiolo o al massimo pasticciata, ovvero preparata a strati con ragù o funghi. Con il mutamento delle condizioni di vita della popolazione e l'accesso della donna nel mondo del lavoro è diventata una pietanza assai più limitata nel consumo per via dei tempi di cottura necessari che consistono in almeno 45 minuti. Sostituita dal pane e dalla pasta, è diventata soprattutto un accompagnamento per gli spezzatini, i gulasch e i piatti di selvaggina, in sostanza un piatto invernale e persino di festa, oppure viene servita a fette nelle sagre, sempre con diversi accompagnamenti.
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Motivo:La sezione contiene eventi da verificare con fonti terze che ne accertino la rilevanza "almeno nazionale". Le feste popolari religiose vanno collocate nella sezione "Tradizioni e folclore", le manifestazioni sportive nella sezione "Sport". Da ristrutturare come daWikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Eventi
Calendidonna (marzo), festival delle lettere, arti e scienze al femminile.
Far East Film Festival (aprile), dal1997 Udine ospita una delle più importanti vetrine mondiali dedicate alla cinematografia asiatica. Organizzato dal Centro Espressioni Cinematografiche, si svolge ogni anno tra aprile e maggio alTeatro Nuovo Giovanni da Udine e nelle sale del cinema Visionario.
Vicino/Lontano - Premio Terzani (maggio), manifestazione culturale sul tema delle identità e delle differenze che si svolge dal2005 dal giovedì alla domenica con dibattiti e conferenze tematiche che vedono la partecipazione di filosofi, scrittori, giornalisti e studiosi. Durante la manifestazione nella serata del sabato al Teatro Giovanni da Udine viene assegnato il Premio letterario internazionale intitolato al giornalista e scrittoreTiziano Terzani. Gli incontri, nelle prime edizioni si sono svolti presso la chiesa sconsacrata di San Francesco e all'ex mercato del pesce, nel2008 si sono concentrati nella zona di piazza Libertà: nella sala Ajace della loggia e in un tendone appositamente allestito sullo sterrato della piazza.
Palio Teatrale Studentesco (aprile) è una rassegna teatrale che vede impegnati ogni anno da oltre 40 anni gli studenti delle scuole superiori di Udine.
Maratonina Città di Udine (settembre)
Festival internazionale di chitarra (giugno), si svolge nel salone del Parlamento al Castello
Free Cormor Rock (giugno), rassegna musicale e sportiva che si tiene presso il parco del Cormor
Udine Pedala (giugno), è una pedalata non competitiva che si tiene annualmente ed è aperta a tutti. La manifestazione è particolarmente famosa per essere entrata per ben due volte nelguinness dei primati con il record di partecipanti, la prima volta nel1999 in cui alla partenza si presentarono 33 000 iscritti. L'anno successivo, nel2000, presero parte alla gara 48 015 persone battendo così il precedente record.[48] Nel2006 ha cambiato denominazione inUdinBike.
Friuli doc (settembre), è una rassegna enogastronomica che si tiene dal1995 nelle principali piazze e vie del centro storico cittadino in cui vengono allestiti stand e punti di ristoro. La manifestazione si svolge nell'arco di quattro giorni, dal giovedì alla domenica ed ha come mottovini, vivande, vicende, vedute. L'edizione che ha sinora avuto più successo (2007) ha visto la presenza di oltre un milione e duecentomila visitatori.
Udine grazie alla presenza delloStadio Friuli ospita spesso importantimanifestazioni musicali a livello nazionale e internazionale, nell'estate2009 si sono tenuti tre importanti concerti che hanno visto la presenza di circa 120 000 spettatori[49].
Il comune ha un'estensione di 55,81km² e ha un'altitudine di 113ms.l.m..
Patto per il Sistema Urbano Udinese Il 30 gennaio2009 è stato sottoscritto a Udine ilpatto per il Sistema Urbano Udinese[50] tra i Comuni di Udine, Campoformido, Martignacco, Tavagnacco, Pasian di Prato, Pradamano, Tricesimo, Pozzuolo del Friuli, Pavia di Udine, Remanzacco, Pagnacco e Povoletto, con l'obiettivo di promuovere la cooperazione a livello sovracomunale nell'ambito dei settori dell'ambiente, mobilità e pianificazione.
Da quando esistono lecircoscrizioni le località sono considerate come quartieri cittadini. Alcune di esse sono periferiche al centro storico, come Cussignacco, Laipacco, Paparotti, Paderno, altre sono appena fuori, come Chiavris, una zona circostante ad una rotatoria inserita in piena città, per la quale oramai il termine località è del tutto fuorviante.In generale sono ancora poche le località non conurbate alla città, e sono ancora di meno quelle che conservano una definita identità di paese. Tra queste si possono ricordare Beivars, Godia, che si trova a circa 6 km a nord-est dal centro cittadino, e San Bernardo che è situata anch'essa nell'estrema periferia nord-orientale del comune udinese e lambisce i confini dei comuni diReana del Rojale ePovoletto.
I principali quartieri:
Baldasseria, Beivârs, Casali Sartori, Chiavris, Cormôr, Cussignacco, Gervasutta, Godia, Laipacco, Molin Nuovo, Paderno, Paparotti, Rizzi, San Bernardo, San Domenico,San Gottardo, Sant'Osvaldo, San Paolo, San Rocco, Sant'Ulderico, Vât, Villaggio del Sole.
Udine è amministrativamente suddivisa in sette circoscrizioni che comprendono quartieri cittadini. Fino al2008 erano dotate di propri organi amministrativi ad elezione diretta, con l'entrata in vigore della nuova legge finanziaria questi organi rappresentativi sono stati soppressi e sostituiti da un consigliere comunale che funge da rappresentante circoscrizionale.
A Udine sono presenti 7 borghi storici rientranti nell'area delimitata dalle antiche mura medievali facenti parte del centro storico e quindi della 1 circoscrizione, inoltre si aggiungono alcune contrade storiche al di fuori delle mura come il quartiere di Cussignacco. Attraverso ilcomitato dei borghi storici vengono organizzate feste e manifestazioni culturali in ogni borgo cittadino.I borghi sono:
Udine è al primo posto tra i quattro comuni capoluoghi di provincia dellaregione per reddito imponibile medio ai fini Irpef (dati 2010).[52][53]Le attività economiche peculiari del capoluogo friulano sono legate principalmente alla sua funzione amministrativa e culturale essendo sede di Provincia, Regione, ospedali, banche, scuole, università e vari enti e associazioni. Di grande importanza anche il ruolo delcommercio che ha sempre caratterizzato Udine come città emporiale punto di riferimento per tutto ilFriuli, di contro è andata via via perdendo il ruolo di città industriale, sono stati infatti chiusi i grandi stabilimenti soprattutto nel settoresiderurgico edalimentare, ad essi si sono sostituiti piccoli e medi insediamenti che hanno trovato spazi adeguati nella cosiddettaZIU ovvero laZona Industriale Udinese, presente a sud della città.
All'industria pesante in fase di generale declino, si è sostituito con successo il modello dell'azienda manifatturiera medio-piccola, a struttura generalmente familiare, derivante dall'esperienza dell'artigianato. Le industrie siderurgiche, un tempo presenti nel capoluogo friulano (acciaierie Bertoli,SAFAU) si sono trasferite nell'hinterland udinese (ABS diCargnacco) oppure lontano dal capoluogo (comePittini diOsoppo). Hanno cessato la loro attività anche importanti stabilimenti dell'industria alimentare come laBirra Moretti e la sede di imbottigliamento dellaCoca-Cola.
I grandi stabilimenti industriali sono stati sostituiti da una fitta rete di distribuzione commerciale di dimensioni medio-grandi concentrata specialmente a nord della città, sulla cosiddettaTresemane ostrada degli acquisti. Ilsettore terziario, soprattutto nell'hinterland udinese, ha raggiunto un grande peso economico e rappresenta circa 2/3 dell'occupazione totale. Sono presenti numerosi insediamenti dellagrande distribuzione organizzata e specializzata, nel territorio comunale sorgono 2parchi commerciali e 3ipermercati, nei vicini comuni dell'hinterland, esistono invece 5centri commerciali (Martignacco, Pradamano, Tavagnacco, Cassacco e Basiliano) e 7 ipermercati. Sono presenti inoltre 2 grandi complessi cinematografici, i cosiddettimultiplex, rispettivamente con 2.500 posti in 12 sale e 2.122 posti in 11 sale. Nel centro cittadino opera un circuito di 5 sale ospitate in due cinema multisala con un totale di 722 posti.
Di una certa importanza anche ilquartiere fieristico diUdineFiere[54], sorto nell'area che ospitava l'ottocentescoCotonificio Udinese presso Torreano nel confinante comune di Martignacco. Il complesso occupa una superficie di 240.000 m² ed è dotato di 9 padiglioni che con le aree esterne offrono un'area espositiva di 31.000 m². Vi si svolge una decina di eventi annuali tra cui ilsalone internazionale della sedia e la fieraCasa moderna[55]. Nel2006 in seguito alla fusione con la fiera diGorizia si è costituita laUdine e Gorizia Fiere spa, nel complesso il polo fieristico conta su circa 500.000 visitatori annui.
Essendo Udine una città situata in prossimità dei confini conAustria eSlovenia è interessata dal passaggio di strade internazionali.Fra le principali si ricordano:
Lastazione di Udine è la più importante stazione della regione Friuli-Venezia Giulia per numero annuale di passeggeri ed è capolinea di cinque linee ferroviarie:
Esistevano in precedenza progetti di collegamento conMajano di cui rimangono tuttora delle tracce come il viadotto che passa sopra il Cormor nei pressi diPagnacco, un viadotto in rovina che doveva passare sopra viale Vat e il terrapieno che segue il percorso dalla periferia di Udine fino aPagnacco. Altro progetto era laferrovia Udine-Portogruaro il cui tratto comincia aLestizza e termina nei pressi diTeglio Veneto; l'intero percorso ora è utilizzato come strada provinciale denominata SP 95 che, proprio per questo motivo, viene chiamata "ferrata".
Nel piazzale antistante la stazione ferroviaria è presente la fermata del bus ÖBB Intercity perVillaco eKlagenfurt.
Dall'8 giugno2008, nel territorio comunale è presente unafermata ferroviaria situata nella zona orientale lungo laUdine – Cividale, la quale è denominataSan Gottardo ed è a servizio dell'omonima frazione.
Il mezzo di trasporto più utilizzato è l'automobile, con una media di 64 auto private ogni 100 abitanti.[56].
Il traffico urbano, specie negli ultimi anni, è molto consistente, spesso critico nelle zone del centro come via Poscolle, via del Gelso, via Zanon o nei dintorni come viale Leonardo da Vinci, viale Cadore, piazzale Osoppo (la zona più inquinata dalle polveri sottili), viale della Vittoria, viale Palmanova e via Martignacco[senza fonte]. Nonostante questo, Udine è una tra le poche città capoluogo italiane a non aver superato nel 2012 la soglia limite di polveri sottili in un anno previste dal decreto legislativo 155/2010 (35 giorni/anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3)[57].
Il principale mezzo pubblico è l'autobus,che risulta essere molto utilizzato[senza fonte]. LaSocietà Autoservizi Friuli-Venezia Giulia (SAF) gestisce il trasporto urbano. Sono attive 11 linee urbane, più altre linee speciali istituite nel periodo scolastico. Secondo lo studio divulgato da un'associazione ambientalista, nel 2012 Udine risultava la città italiana con il minor impatto ambientale dei mezzi pubblici[56].
Fra il1887 e il1952 a Udine era attiva unarete tranviaria, elettrificata nel 1908, a scartamento metrico; un tratto di essa era comune alle tranvieUdine-San Daniele eUdine-Tarcento, che avevano quale principale terminal urbano la scomparsa stazione di Udine Porta Gemona.
A.S.D. Contea di Cussignacco - Prima Categoria Campionato L.C.F.C.
Basket: la squadra maschileAssociazione Pallacanestro Udinese ha disputato alcune stagioni nella massima serie del campionato italiano cessando l'attività nel 1992, successivamente anche laPallalcesto Amatori Udine ha disputato alcune stagioni nella massima serie cessando a sua volta l'attività nel 2011, quindi laGSA Amici Pallacanestro Udinese ha riportato Udine fino alla serie A2 nella stagione 2016/17.
Pallamano: in serie A, dalla stagione 2008-09, milita la squadra femminile di pallamano del CUS Udine, l'Atomat, in serie B militava la squadra maschile di pallamano della Pallamano Malignani. La Campoformido Pallamano con 3 squadre; due femminili Under 16 e 18 e una squadra maschile di amatori.
Scuderia Friuli scuderia automobilistica del ACI Udine[58]
Scherma ASU:Associazione Sportiva Udinese, nata nel 1875 come Società di Ginnastica e Scherma. La sezione scherma ha contribuito a formare numerosi atleti, maestri e commissari tecnici di fama internazionale, comeDorina Vaccaroni,Margherita Granbassi eAndrea Magro. La squadra di calcio dell'ASU vinse nel 1896 il Primo campionato Nazionale del gioco del calcio, mai riconosciuto in quanto la Federazione Italiana Football venne creata solo nel 1898.[59]
^Copia archiviata, suclisun.casaccia.enea.it.URL consultato il 30 ottobre 2015(archiviato il 5 dicembre 2015).
^Si noti che la grafia del teonimo longobardoGodan oGuodan perOdino è attestata con G iniziale per un probabile processo di latinizzazione della trascrizione grafica del suono germanico /wu/, /uu/, altrimenti comunemente rappresentato da W, verificatasi anche, ad esempio, per i nomiWaltari divenuto "Gualtiero", oWido divenuto "Guido".
^Toporišič, Jože. 2002. "Pavle Merkù o Slovenskem pravopisu 2001."Kras 54/55: 62–64. Reprinted in: Jože Toporišič. 2011.Intervjuji in polemike, pp. 329–333. Ljubljana: Založba ZRC, p. 330.
In neretto icapoluoghi di regione, in corsivo lecittà metropolitane. (1): lo statuto dell'Emilia-Romagna indica lacittà metropolitana di Bologna come capoluogo della regione.