«Ché cristiana son io ma non ricordo
dove e quando finì dentro il mio cuore
tutto quel paganesimo che vivo. -
Alda Merini,Rinnovate ho per te. -[1]»
Tu sei Pietro è un'antologia dipoesie dellascrittriceitalianaAlda Merini.
Nel1961 l'editoreScheiwiller pubblica questa nuova raccolta di poesie d'amore non corrisposto dedicate al medico Pietro Paschale che aveva in cura le sue due figlie. Come affermaMaria Corti[2] nella prefazione all'edizione del volume da lei curata,"Questasilloge poetica venne suggerita ad Alda Merini dall'astrologa e letterata di quegli anni, Violetta Besesti, destinataria dellalirica 'Sogno'".
Scrive Maria Corti[3]"Questa raccolta del 1961, cui seguirà un ventennio di silenzio, è un anello di congiunzione fra il prima e il dopo: già il titolo "Tu sei Pietro" è segnale di una sovrapposizione dellametaforabiblicoevangelica a un evento terreno drammatico, il che si ripeterà nella raccoltaLa Terra Santa (1984), il capolavoro della Merini."
La raccolta è divisa in tre parti. Nella prima parte forti sono i richiamievangelici mentre nella seconda e nella terza domina il senso tragico delfato che investe ogni evento della vita.
- Se tu mi hai posto in grembo e nella mente/ questo seme dolcissimo di amore,/ versa sopr'esso un'aria che lo allevi/ e che gli dia più facile respiro! (daInno)
- Sempre, Violetta, il tempo ti oscurava/ dentro quella mordente nostalgia/ di cose pure, nate dal pensiero/ purificate al vivo nel dolore. (daSogno)
- Se affidassi al buon vento questo viso/ dove già s'accavallano le tracce/ di un'antica bellezza e mi affissassi/ alla mano pulita della luce,/ so che ne tornerei trasfigurata.(daL'aria infiammata che mi invoca a danze)
- Dentro la Tua pietà rendimi una/ perché a te che io tendo dalla vita/ prima che conoscessi questi inferni. (daCome posso perciò trasfigurare)
- Ho buttato il mio verbo come Iddio/ (l'amore fa di questi prepotenti/ e nuovissimi doni) ed ho creato/ proprio col soffio identico iniziale/ con cui Dio ha fatto l'uomo. (daHo buttato il mio verbo)
- O fermento/ bello di donna dalle dritte spalle/ cui le dita di angelo racchiuso/ hanno impresso una curva di mistero/ mentre che all'apparenza ne gioivi/ profondamente come in veste nuova. (daDonna al pianoforte)
- Come quieta fontana o soleggiato/ pesce scherzoso avvolto ad una spina,/ come il prisma del grano che profonda/ la sua attesa nel sole/ prima di denudarla dentro il pane,/ così sei religioso per tua sorte/ dacché cali i tuoi spiriti pensosi/ sopra le immonde piazze dei poeti./ So per me stessa tutta la visione/ del tuo canto patito come neve/ che ti preme d'amore alle ginocchia. (daA Vanni Schweiller)
- ^Alda Merini, daRinnovate ho per te inTu sei Pietro,Alda Merini , Poesie. Fiore di Poesie. 1951-1997, Einaudi, Torino, 1998, pag. 55
- ^Maria Corti, inPrefazione aAlda Merini. Poesie. 1951-1997, Einaudi, Torino, pag. X
- ^op. cit., pag. X