Trivicum (secondo altre ipotesiTrivicus[1], oTrivicium[2]) era un insediamentoromano, o forse preromano, situato nelSannio irpino alle soglie dell'Apulia. Citato unicamente daOrazio con riferimento a unavicina Trivici villa ove lo stesso poeta alloggiò per una notte, l'insediamento doveva essere ubicato all'altezza di un valicoappenninico, neimonti della Daunia (i ventosi monti dell'Apulia sferzati dalfavonio, secondo la descrizione di Orazio)[3].
Nella primavera del 37 a.C. il celebre poeta Quinto Orazio Flacco (all'epoca ventisettenne), incaricato di una missione diplomatica, era in marcia con alcuni suoi collaboratori daBeneventum versoCanusium lungo una pista poco battuta, corrispondente con ogni probabilità alle valli dei torrentiFiumarella eCalaggio (qualche secolo più tardi tale direttrice sarebbe stata poi ricalcata dallavia Aurelia Aeclanensis)[4].
Pur essendo possibile cheTrivicum fosse una semplicevilla romana, si ritiene assai più probabile che costituisse invece un insediamento relativamente più corposo (del resto lo stesso toponimo sembrerebbe alludere a un triplicevicus). Non è neppure chiaro se la forma aggettivalevicina, concordata convilla e costruita stranamente con ilgenitivo, avesse lo stesso significato che in italiano o se invece conservasse la primitiva accezione etimologica; nel primo caso lavilla oraziana doveva trovarsi nei paraggi diTrivicum, diversamente doveva essere collocata proprio all'interno delvicus. Secondo alcuni autori[5]è plausibile cheTrivicum fosse stato un vero e propriooppidum (villaggio fortificato) al tempo delleguerre sannitiche, e che la sua ubicazione corrispondesse a quella dell'attualeTrevico, benché tale centro, noto inlatino medievale comeMontem de Vico (derivante forse da una corruzione diMonte[m] Trivicu[m]) o anche semplicemente comeVicum, abbia acquisito la corrente denominazione soltanto in epoca moderna[6].
Appare comunque inverosimile che un'impervia altura isolata quale quella su cui sorge l'attuale Trevico potesse essere stata prescelta quale sede di un insediamento romano, agricolo o commerciale che fosse; in considerazione della toponomastica è stato infatti ipotizzato che laTrivicum romana potesse piuttosto corrispondere alla moderna frazioneCivita diSan Sossio Baronia (già casale diVicum fino al basso medioevo). In quanto allavilla citata da Orazio, essa poteva invece trovarsi all'altezza dell'Osteria delle Noci pressoVallesaccarda (già frazione di Trevico fino al 1958) o, più probabilmente, sulle colline prossime aScampitella (anch'essa frazione di Trevico fino al 1948), almeno a giudicare dall'itinerario dettagliatamente descritto dal poeta; in entrambi i luoghi sono state inoltre rinvenute alcune epigrafi, segno che tali località erano effettivamente frequentate in epoca romana[7][8].
Non è dato sapere se lavicina Trivici villa fosse una vera e propria villa privata appartenente a qualcuno della sua comitiva, o piuttosto una semplice ma accoglientetaverna; Orazio riferisce comunque che al suo interno l'aria era pervasa dal fumo (a causa di una stufa malfunzionante) e descrive anche la sua frustrazione per un mancato incontro con una fanciulla[4]. L'indomani il gruppo lascia lavilla per dirigersi verso una località non espressamente nominata, ma da ricercarsi con ogni verosimiglianza in Apulia (probabilmenteAusculum oHerdoniae, oppureCorleto/Corneto a sud-est della stessaAusculum[8]); da allora in poiTrivicum non è più citata, se non dallo scoliastaPomponio Porfirione che in unaglossa diepoca tardo-antica apposta alla stessa opera di Orazio scrive"Trivici oppidum in fine Campaniae est" (="L'oppidum diTrivicum/Trivicium/Trivicus è al confine dellaCampania"), con probabile riferimento alla provincia diCampania istituita neltardo impero romano e avente per capoluogoCapua[9]. L'appartenenza diTrivicum alla provincia diCampania è stata però messa in dubbio da ricerche più recenti che ipotizzano che Porfirione intendesse invece riferirsi alla collocazione geografica dell'oppidum sul versante tirrenico dellaPenisola, mentre il territorio diTrivicum doveva essere più probabilmente incluso nella provincia diApulia et Calabria, avente per capoluogoCanusium[10].
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