Sotto la minaccia degliUnni di Attila, suo padre, Teodorico I, tornò all'alleanza con i Romani; nel 451 Attila lasciò laPannonia con un esercito valutato attorno ai 500000 uomini, nel giorno di Pasqua passò ilReno e invase laBelgica, proseguendo versoOrléans, doveSangibano, re degliAlani, che governava la zona, avrebbe accolto Attila; ma il generale RomanoEzio, con l'alleato Teodorico I lo precedettero costringendo gli infidi Alani a schierarsi dalla loro parte. Gli Unni allora, di fronte alle mura ben difese, si ritirarono verso est. La battaglia decisiva avvenne in una piana traChâlons-sur-Marne eTroyes, e denominata laBattaglia dei Campi Catalaunici, dove alla fine i Romani di Ezio, e i Goti, guidati da suo padre, Teodorico I, che perse la vita, e da Torismondo, ebbero la meglio sugli Unni diAttila, obbligandoli ad abbandonare i territori dell'impero[3]. Dopo che il cadavere di Teodorico I era stato rinvenuto Torismondo fu acclamato re sul campo dibattaglia dei Campi Catalaunici e dopo essere stato eletto re incitò i suoi Goti all'attacco per vendicare la morte del padre, ma Ezio lo fermò riuscendo a convincere Torismondo a tornare a Tolosa per prevenire i suoi fratelli che tramavano per impadronirsi del potere[4]. L'avvenimento viene riportato da Idazio[5], Isidoro di Siviglia[6] eGiordane[7]. Della morte di Teodorico vi sono due versioni: secondo la prima il re visigoto sarebbe caduto da cavallo e morto calpestato; la seconda versione coinvolge il patrono di Giordane, l'ostrogotoGuntige (di cui era segretario), il cui figlio Andagis avrebbe ucciso con la lancia Teodorico[2]. In ogni caso la battaglia fu vinta grazie al fatto che l'esercito visigoto trovò un valido successore nel figlio di Teodorico I, Torismondo[8].
Continuò la politica nazionale già adottata dal padre[9], avendo, forse per il primo, una visione del regno visigoto indipendente da Roma, una <<politica contrario alla pace romana>>[10]; questa sua politica lo portò ad inimicarsi il generale romano Ezio.
Torismondo soggiogò gliAlani della zona diOrléans guidati dal reSangibano, progettando di estendere il regno oltre laLoira[9]. Poi tentò, senza riuscirci, di assoggettareArles[9] (cui tolse l'assedio dietro pressione diTonanzio Ferreolo prefetto del Pretorio della Gallia nel 453), ma dovette rientrare nel proprio paese perché i fratelliTeodorico eFederico, sembra spinti dallo stesso Ezio, avevano dato il via ad una rivolta e dopo alcuni scontri, nel 453, Torismondo venne assassinato[9] daTeodorico[11], che gli succedette. IlHerimanni Augiensis Chronicon riporta che Torismondo fu ucciso nel 452 e gli succedette il fratelloTeodorico[12]. Il Chronica Regum Visigotthorum riporta che regnò 3 anni (Thurismodus regnavit annos III)[13]. Sia ilChronicon Albeldense che ilDe origine Gothorum di Isidoro di Siviglia riportano che Torismondo fu ucciso dai fratelliTeodorico eFederico (a Theuderico et Frigdarico est fratribus interfectus)[14][15], mentre il vescovo Idazio riporta che fu trucidato dai due fratelli e Teodorico gli succedette (Thorismo Rex Gothorum, spirans hostilia, Theuderico et Frederico fratribus jugulatur, cui Theudericus succedit in regno)[16], ed infineGiordane riporta che Torismondo, nel suo terzo anno di regno si ammalò, e, mentre lo stavano curando, un certo Ascalc lo uccise, facendolo morire dissanguato[17] e dopo la sua morte il fratelloTeodorico gli succedette (Theoderidus germanus eius Vesaegotharum in regno succedens)[18].
Nonostante il suo breve regno, terminato così tragicamente, il suo comportamento eroico nella battaglia dei campi catalani fece probabilmente di Torismondo una figura leggendaria nell'epopea gotica e germanica successiva. In tal modo H. Wolfram ha identificato con Torismondo il personaggio epico omonimo che la successiva tradizione gotica fece nonno di Amalo Eutarico (morto intorno al 519). Quest'ultimo era figlio di Viderico o Vidimiro, un Amalo residente in Pannonia emigrato alla corte gotica di Tolosa, dove, secondo Wolfram, avrebbe sposato Berimund, che sarebbe una Balta figlia del re Torismondo[1].