Teatro Sociale di Como | |
---|---|
![]() | |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Como |
Indirizzo | Via Bellini 3 - 22100 Como - Italia |
Dati tecnici | |
Tipo | Sala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e due gallerie |
Fossa | Meccanizzata (a scomparsa) |
Capienza | 999 posti |
Realizzazione | |
Costruzione | 1811-1821 |
Inaugurazione | 1813 |
Architetto | Giuseppe Cusi,Luigi Canonica |
Sito ufficiale | |
Modifica dati su Wikidata ·Manuale |
IlTeatro Sociale di Como è ilteatro d'opera diComo. OspitòNiccolò Paganini,[1]Franz Liszt[2] eGiuditta Pasta[3]. È affiliato all'associazioneAsLiCo[4], Associazione Lirica e Concertistica[5], come pure Opera Education.[6]
Il teatro venne edificato a partire dal 1811 in luogo delCastello della Torre Rotonda, per volontà della Società dei Palchettisti del Teatro di Como costituita dalpodestà di ComoGian Pietro Porro. Progettato dell'architettoGiuseppe Cusi, il teatro fu inaugurato il 28 agosto 1813 con la rappresentazione di "Adriano in Siria".[7][8][9]
Per l'inaugurazione,Alessandro Sanquirico realizzò - nel 1812[10] - un grandesipario, raffigurante la morte del comascoPlinio il Vecchio aPompei durante l'eruzione delVesuvio del79 d.C.;[11] restaurato nel 2008–09 il sipario è stato esposto aTorino in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità nazionale[12].
Al momento dell'inaugurazione, le facciate del teatro non erano ancora state ultimate: se quella sul lato settentrionale era ancora puntellata,[13] i lavori a quella sul fronte meridionale erano fortemente rallentati a causa sia di problemi statici sia di contenziosi con la proprietà, per cui in un primo tempo intervenne l'architettoZanoja,[14] rettore dellaAccademia di Brera (la principale scuola di architettura dell'alloraRegno italico, poi fu incaricatoLuigi Canonica, il massimo costruttore di teatri dell'epoca. Canonica, che già nel 1812 era stato incaricato di proseguire la realizzazione del progetto di Cusi,[13] alla fine portò a termine la facciata settentrionale (1819[13]) e, dopo averla riprogettata, anche quella meridionale[13] (1819–1821).
Nel corso delXIX secolo, il teatro subì periodici interventi di restauro, tra i quali si ricordano:
Gli interventi del 1855 coinvolsero anche la volta del teatro, sulla quale era originariamente raffigurata l'incoronazione del poetaVittorio Alfieri, circondato da baccanti, candelabri e festoni; questo dipinto, attribuito ad Alessandro Fiori, nel 1855 venne sostituito da una raffigurazione delleMuse incoronatrici, pittura eseguita daEleuterio Pagliano su progetto diGaetano Spelluzzi.[16][18] A quest'ultimo si deve anche il disegno dell'imponente lampadario che illumina la sala principale del teatro.[18] Quattro anni prima era stata aperta al pubblico l'arena, realizzata secondo i piani del Cusi alle spalle della facciata meridionale.[19] In quel tempo, l'arena era caratterizzata dalla presenza di gradinate disposte aferro di cavallo, circondate da vegetazione e da un monumento[20].
Ulteriori interventi seguirono nel corso delNovecento.
Agli inizi del secolo, alcuni lavori permisero all'arena di essere utilizzata comecinema all'aperto.[20]
All'interno del vastoridotto dell'edificio, dove ha anche sede laSocietà del Casino 1821, nel 1904–05 si ristrutturò la sala principale, la quale venne parzialmente rinnovata dallo scultore e pittore lombardoLudovico Pogliaghi in collaborazione con l'architetto comascoFederico Frigerio. A quest'ultimo si deve la decisione di ridipingere tutte le pareti della sala di bianco, motivo per cui la stanza è comunemente nota come 'Sala Bianca'.[21]
All'esterno, i primi interventi, commissionati ad artisti della famigliableviana degliArtaria, interessarono lalira fino ad allora dipinta nelfrontone della facciata settentrionale, raffigurazione che venne trasformata in una decorazione a stucco.[22]
Tra il 1909 e il 1913 fu la volta degli interni, con la trasformazione della IV fila di palchi in un'unica galleria.[23]
Successivamente, si procedette anche alla decorazione della cosiddetta 'Sala Zodiaco', una stanza del ridotto che si arricchì di alcuni dipinti eseguiti nel 1911 da Gersan Turri sul modello degli affreschi presenti nell'omonima stanza del Palazzo Vertemate-Franchi diPiuro[24].
Alla fine deglianni trenta, un progettorazionalista dell'ingegnerCarlo Ponci comportò la copertura della facciata meridionale da una grande torre scenica, affacciata su una nuova gradinata all'aperto che andò a soppiantare le gradinate già esistenti. Nel 1939 la gestione dell'arena fu affidata all'Azienda autonoma di Soggiorno e Turismo di Como, ente che fino al 1948 si occupò autonomamente dell'organizzazione di eventi in loco.[25]
Dopo che i bombardamenti del 1943 danneggiarono gravemente ilTeatro alla Scala diMilano, questo si trasferì al Sociale per la stagione lirica 1943-44[26].[27]
Nelsettimo decennio del Novecento, l'arena fu riconvertita in un parcheggio.[28]
Nel 1975 venne restaurata la 'Sala Bianca', caratterizzata dalla presenza di grandi specchi e lampadari.[21]
Negli anni 1984–88 il teatro venne adeguato normativamente a spese della Società dei Palchettisti.[29] A partire dal 2002, la stessa società assegnò definitivamente la gestione del teatro all'associazioneAsLiCo.[30] Tra il 2004 e il 2006, la Società dei Palchettisti, con l'aiuto delle istituzioni pubbliche, fece eseguire un ulteriore restauro del teatro;[31] nel 2010 venne demolita la torre scenica affacciata sulla retrostante arena,[32] dove nell'estate 2013 fu celebrato il bicentenario del teatro[33]. In vista dei festeggiamenti, l'area dell'arena fu soggetta a un intervento finalizzato a renderla fruibile non solo come parcheggio ma anche come spazio per spettacoli all'aperto[34].
Nel 2011 fu usato come location del videoclip musicale diChi se ne frega della musica dal rapper puglieseCaparezza.
Nel 2015 iniziarono ulteriori lavori di adeguamento normativo, fino a quando nel 2018-19 con un nuovo progetto ed a seguito del sopralluogo effettuato dalla Commissione di Vigilanza per il Pubblico spettacolo il 26 febbraio 2019 la struttura ottenne il Certificato di Prevenzione Incendi e l'Agibilità.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF(EN) 124144529 |
---|