Teatro Lirico di Cagliari | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Cagliari |
Indirizzo | Via Sant’Alenixedda 09128 |
Dati tecnici | |
Tipo | Sala con platea e due logge a balconata |
Fossa | presente |
Capienza | 1628[1] posti |
Realizzazione | |
Costruzione | 1971-1993 |
Inaugurazione | 2 settembre 1993[2] |
Architetto | Luciano Galmozzi Pierfrancesco Ginoulhiac Teresa Ginoulhiac Arslan |
Proprietario | Comune di Cagliari |
Sito ufficiale | |
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IlTeatro Lirico di Cagliari è il principaleteatro della città diCagliari.
Il Teatro lirico è stato concepito per rimpiazzare ilTeatro Civico, pesantemente danneggiato dai bombardamenti degliAlleati durante laseconda guerra mondiale, e il Politeama Regina Margherita, distrutto da un incendio nel 1942. Dopo la distruzione di queste due sale la città era infatti rimasta priva di un grande teatro. Il bando per l'appalto è stato pubblicato dal comune di Cagliari nel 1964[3] ed è stato vinto dal progetto degli architetti bergamaschi Luciano Galmozzi, Pierfrancesco Ginoulhiac e Teresa Ginoulhiac Arslan nel1967, su un totale di 34 progetti presentati, tra i quali si ricorda anche quello cui partecipa l'architettaMarta Lonzi, insieme aM.G. Dall'Erba,R. Maestro,A. Nuzzo. Il progetto è stato tuttavia inizialmente contestato dalla critica, favorevole invece al secondo classificato, disegnato dall'architetto romano Maurizio Sacripanti[1]. La messa in esecuzione del progetto è stata rallentata da diversi contrattempi, tra i quali una serie di scioperi e la scoperta di una falda acquifera sotto il sito destinato ad ospitare la struttura, e i lavori sono stati avviati solo nel 1971[4].
La struttura è stata inaugurata il 2 settembre 1993; alla sala principale e alfoyer sono stati aggiunti, dopo l'inaugurazione, laboratori (sartoria, attrezzeria, luci, scenotecnica-falegnameria, fabbro), sale prova, magazzini e uffici. È stata realizzata una libreria attigua al teatro, mentre nel foyer della platea sono stati collocati un bar e un ristorante. I lavori sono durati fino agli anni duemila, con la sistemazione (curata dall'architetto Massimo Zucchi) dell'ingresso principale, della biglietteria e della portineria, delle pareti e degli arredi del foyer e dell'illuminazione interna ed esterna[1].
Si tratta di una struttura in cemento e vetro dalle forme distintive, che si estende su una superficie complessiva di circa 5000 m². Il tetto della struttura ha una copertura in rame brunito[5]. La sala principale copre 1800 m² ed è suddivisa in tre livelli, con due logge a balconata (platea: 800 posti, 1ª loggia: 431 posti, 2ª loggia: 397 posti), pavimentata inparquet. L'arco scenico e le pareti sono coperti da pannelli di gesso e legno con inserzioni in ottone. Ilpalcoscenico ha una larghezza di 22-23,4 m e una profondità tra i 12,5 e i 25, con lagraticcia ad un'altezza di 23 m. Ilboccascena è alto 9 m, con un'apertura delletorri variabile tra 12 e 16 m[1].
Sono presenti diverse sale secondarie, usate principalmente per le prove; una sala con correzione acustica sulle pareti e sul soffitto è impiegata per le prove orchestrali e le audizioni (310 m²), una con gradinata a semicerchio per le prove corali (250 m²). Un'ampia sala, le cui vetrate si affacciano sulParco della Musica, è dedicata alle prove di ballo e coreografia. È presente anche un'altra sala di 113 m², dettaSala Rossa, con una platea di poltroncine e pareti con parziale correzione acustica. Usata in passato per le prove corali prima dell'approntamento della sala prove del coro, viene usata per le prove dei solisti, ma anche per conferenze e attività didattiche[1].
Il Teatro Lirico di Cagliari è sede dell'omonima fondazione, la cui attività principale è l'organizzazione annuale di una stagione concertistica (cameristica, sinfonica e corale) e una stagione lirica e di balletto. Oltre ciò, altre attività musicali vengono organizzate nel corso l'anno dalla fondazione usando gli spazi del teatro, il Parco della Musica adiacente, altri spazi a Cagliari e in altre città della Sardegna.
La stagione lirica del teatro propone spesso opere in prima rappresentazione italiana o comunque poco rappresentate, comeDie Feen diWagner (1998),Dalibor diSmetana (1999),Čerevički diČajkovskij (2000),Die ägyptische Helena diRichard Strauss (2001),Goyescas diGranados eLa vida breve diManuel de Falla (2001),Euryanthe diWeber (2002),A Village Romeo and Juliet diDelius (2002),Opričnik di Čajkovskij (2003),Alfonso und Estrella diSchubert (2004),Hans Heiling diMarschner (2004),Oedipe diEnescu (2005),Cherubin diMassenet (2006),Gli Uccelli diBraunfels (2007),La leggenda dell'invisibile città di Kitež e della fanciulla Fevronija diRimskij-Korsakov (2008),Lo schiavo diAntônio Carlos Gomes (2019).
Il Teatro Lirico di Cagliari ha ricevuto nel 2001 ilpremio Franco Abbiati nella sezione "Iniziative", per la qualità del programma, l'innovatività e il gran numero di prime esecuzioni italiane. Tale premio è stato assegnato anche a Denis Krief e Marcelo Alvarez perLucia di Lammermoor e a Stephen Medcalf perCarmen, opere prodotte dal Teatro Lirico di Cagliari nel2000 e nel2005[6]. Il teatro ha realizzato diverse trasmissioni radiofoniche perRai Radio 3 e numerose incisioni per l'etichettaDynamic. Tra queste ultime,Die Feen ha ottenuto nel 1999 il premio come disco operistico italiano diMusica e dischi, mentreDalibor ha ottenuto nel 2001 ilTimbre de Platine dalla rivista francese Opèra International[1].
Il Coro ha avuto tra i suoi direttoriBonaventura Somma,Roberto Benaglio,Giorgio Kirschner.Più recentemente è stato diretto per otto anni, che saranno definiti memorabili[7] , dal 1997 al 2005, daPaolo Vero. Successivamente dal giugno 2005 al dicembre 2007 da Andrea Faidutti, dal gennaio 2008 al dicembre 2011 da Fulvio Fogliazza, dal gennaio 2012 al novembre 2014 da Marco Faelli, dal dicembre 2014 al luglio 2017 da Gaetano Mastroiaco e, dal settembre 2017, da Donato Sivo. Importante caratteristica di questo coro è stata quella di saper interpretare e rappresentare lavori di epoche e stili diversi in lingua originale come ad esempioGli stivaletti diČajkovskij che nella prima italiana del 2000 viene registrato dal vivo e trasmesso in tutto il mondo dalla RAI con grande successo di critica e di pubblico[8][9] e che sarà replicato anche in anni successivi.
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