I principali centri urbani della Tasmania, oltre alla citata Hobart, sono le città diGlenorchy eClarence e le cittadine diLaunceston, Devonport e Burnie.
Il governo regionale della Tasmania ha anche in carico l'amministrazione dell'isola subantartica diMacquarie. Circa il 37% del suo territorio fa parte di riserve, parchi naturali o aree protette, e questa caratteristica ha portato l'isola a promuoversi e presentarsi come importante meta turistica e naturalistica.
1860 circa: gli ultimi quattro aborigeni tasmaniani.Truganini è l'ultima a destra.
I primi ad abitare la Tasmania furono gli aborigenitasmaniani: alcune testimonianze preistoriche dimostrano che i loro antenati vi giunsero non più tardi di 35 000 anni fa, quando ancora la Tasmania non era un'isola (la definitiva separazione dall'Australia avvenne infatti non più di 10 000 anni fa).
All'arrivo degli europei all'inizio dell'Ottocento la popolazione degli aborigeni tasmaniani ammontava a circa 5 000 individui. A causa dell'isolamento geografico, il contatto con i coloni europei fu fatale per i tasmaniani: nell'arco di un decennio si produsse un conflitto che degenerò in un vero e propriogenocidio della popolazione tasmaniana da parte dei coloni europei. Gli ultimi tasmaniani furono confinati presso l'isola di Flinders, andando incontro all'estinzione nella seconda metà dell'Ottocento.
L'ultima tasmaniana di sangue puro è generalmente considerataTruganini (1812-1876).
Il primo europeo ad avvistare la Tasmania fu, il 24 novembre 1642, l'esploratore olandeseAbel Tasman, il quale battezzò la nuova terra "Anthoonij van Diemenslandt", dal nome del finanziatore della sua spedizione,Anthony van Diemen, governatore delleIndie orientali olandesi. I britannici ne abbreviarono poi il nome, ribattezzando l'isola "Terra di Van Diemen".
Il capitano ingleseJames Cook avvistò nuovamente l'isola nel 1777 e a lui seguirono molti altri esploratori europei, alcuni dei quali arrivarono a sbarcarvi.
Il primo insediamento britannico, voluto soprattutto per impedire aifrancesi di rivendicare l'isola, risale al 1803: fu infatti in quell'occasione che un piccolo corpo di spedizione, partito daSydney sotto la guida del luogotenente John Bowen, si stanziò aRisdon Cove, sulla riva orientale del fiumeDerwent.
Nel 1804 si ebbe un nuovo insediamento,Sullivan's Cove, fondato dal capitano David Collins, 5 km più a sud del primo, sulla riva del Derwent. Mentre Risdon venne successivamente abbandonata, Sullivan's Cove si sviluppò (fino a diventare in seguito la capitale dell'attuale Stato) e fu ribattezzata Hobart Town o Hobarton (poi abbreviata in "Hobart"), dal nome del segretario coloniale dell'epoca, Lord Hobart.
I primi colonizzatori britannici erano soprattutto galeotti e guardie carcerarie, giunti per coltivare nuove terre. Nuovi insediamenti di galeotti furono creati negli anni successivi:Port Arthur, a sud-est, eMacquarie Harbour, sulla West Coast.
Il 3 dicembre 1825 la Tasmania, ancora nota come Terra di Van Diemen, fu dichiarata colonia separata dalNuovo Galles del Sud.
La Tasmania è bagnata a nord dallo stretto di Bass, a est dal Mar di Tasman e a sud e ovest dall'Oceano Indiano. I monti più alti sono Legges Tor 1 573 m e Ossa 1 617 m.
Fanno parte dello Stato 334 isole[2], tra cui:King Island e leisole Furneaux. I fiumi principali sono: Arthus e Derwent. I laghi principali sono: Gordon, Great e Pedder.
La Tasmania ospita numerose specie endemiche. Va però detto che l'arrivo dei colonizzatori europei ha notevolmente danneggiato la fauna originaria. Le specie più note sono iltilacino (ora estinto) e ildiavolo della Tasmania. Il primo, un marsupiale simile a un lupo noto anche come "tigre della Tasmania", è ormai da considerarsi estinto a partire daglianni trenta dello scorso secolo. Il secondo, dall'aspetto simile a un piccolo cane molto combattivo, è invece seriamente minacciato da un'epidemia scoppiata nel 2005.
Nell'isola si trovano molte specie di uccelli rintracciabili in tutta l'Australia. Vi sono però dodici specie endemiche, tra cui unrallide inadatto al volo, la gallinella della Tasmania (Tribonyx mortierii). Era anche presente una specie endemica diemù, estintasi intorno alla metà dell'Ottocento.
Sono inoltre presenti undici specie di rane, di cui tre diffuse solo in Tasmania (tra cuiCrinia nimbus, della famigliaMyobatrachidae, scoperto solo di recente).
Il 24 settembre 2007 è stato varato un programma volto a sterminare la popolazione divolpi rosse, importate dall'Europa, che minacciano seriamente leSpecie locale.