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Strutturalismo (filosofia)

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Lostrutturalismo è un movimentofilosofico,scientifico ecritico letterario che, sviluppatosi soprattutto inFrancia durante gli anni sessanta del Secolo XX, estese all'antropologia, allacritica letteraria, allapsicoanalisi, almarxismo e all'epistemologia, le teorie e il metodo dellostrutturalismo linguistico.

In particolare nella critica artistica e letteraria (vedi gli studi diGérard Genette), è stata applicata la teoria e la prassi strutturalista che considera l'opera presa in esame (testo letterario, creazione pittorica o filmica) come un insieme organico scomponibile in elementi e unità, il cui valore funzionale è determinato dall'insieme dei rapporti fra ogni singolo livello dell'opera e tutti gli altri.

Fra i più importanti pensatori associati allo strutturalismo occorre ricordare il linguistaRoman Jakobson, l'antropologoClaude Lévi-Strauss, lo psicoanalistaJacques Lacan, il filosofo e storicoMichel Foucault, il filosofo marxistaLouis Althusser e il critico letterarioRoland Barthes.

Storia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Strutturalismo (linguistica).

Le origini dello strutturalismo si fanno risalire al lavoro diFerdinand de Saussure inlinguistica. Fino ad allora l'esistenzialismo era il movimento intellettuale dominante in Europa. Lo strutturalismo emerse soprattutto inFrancia, da cui poi si diffuse nel mondo.

Il termine "strutturalismo" è apparso nei lavori dell'antropologo franceseClaude Lévi-Strauss. Ciò portò all'emergere del movimento strutturalista in Francia, grazie anche all'opera diLouis Althusser eJacques Lacan. La maggior parte degli appartenenti a questo movimento non si consideravano parte di un movimento specifico.[1]

Lo strutturalismo rifiuta il concetto di libertà e scelta umana, concentrandosi invece sul modo in cui l'esperienza e il comportamento umano sono determinati da varie strutture. Per alcuni anni antropologi come C. Lévi-Strauss, psicoanalisti freudiani come J. Lacan, filosofi marxisti come Althusser e Foucault, critici letterari come Barthes, linguisti come Jakobson, Benveniste e Greimas, sembrano appartenere a una comune area culturale antistoricista, antiumanistica e antiesistenzialista che sostituiva al primato della storia, dell'uomo, della soggettività della coscienza edell'individuo quello dellastruttura: invece di comprendere i fenomeni sociali e culturali dall'interno, ricostruendo il loro farsi storico attraverso l'azione consapevole e potenzialmente libera degliindividui, gli strutturalisti preferivano trattare il mondo umano come un qualsiasi altro campo di ricerca indagato dalle scienze naturali e scoprire dall'esterno quali relazioni sistematiche e costanti (o strutture) intercorressero tra i fenomeni socio-culturali e dunque entro quali limiti, spesso inconsci, fosse costretta l'azione degli individui.

La prima importante opera in questo caso èLe strutture elementari della parentela (1949) di Claude Lévi-Strauss. Lévi-Strauss utilizza l'analisi strutturale in ambito antropologico per esaminare le varie forme di aggregazione sociale. Lo studio di Lévi-Strauss si concentra sul tabù universale dell'incesto e le strutture parentali che stanno alla base del vivere sociale.

Il post-strutturalistaJacques Lacan applicò lo strutturalismo allapsicoanalisi e al suo programma da lui denominato significativamente "ritorno a Freud". Non è casuale infatti che egli usasse dire esplicitamente e con lo stile di linguaggio esoterico che gli era proprio, di essere l'unico vero psicoanalista freudiano ortodosso.

Ilmarxista e militante delPartito Comunista FranceseLouis Althusser propone il "Marxismo strutturalista", un programma di "ritorno aMarx" in chiave di lettura strutturalista che togliesse di mezzol'incomodo epoco scientificoHegel.

Oltre a Lacan e Althusser sono state considerate di impostazione strutturalista anche le ricerche dell'"archivista" o "archeologo del sapere"Michel Foucault nel campo dell'analisi politica e sociale; tuttavia l'autore ha negato la sua filiazione con la corrente, fino a considerarsi una delle persone più anti-strutturaliste in assoluto.[2]

Strutturaliste sono anche le analisi del testo letterario condotte daRoland Barthes e soprattutto molte sue proposte nel campo dellasemiotica[3] e l'ultima fase della letteratura diItalo Calvino (specialmenteSe una notte d'inverno un viaggiatore).

Il post-strutturalismo

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A questo filone di pensiero più nettamente strutturalista si possono far risalire altri pensatori di ampia risonanza, il cui pensiero è denotato con l'espressione più corretta dipost-strutturalismo:Jacques Derrida,Jean-François Lyotard,Gilles Deleuze eJulia Kristeva.

Note

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  1. ^Johannes Angermuller (2015) :Why There Is No Poststructuralism in France. The Making of An Intellectual Generation. London: Bloomsbury; Johannes Angermuller (2013) :Le Champ de la Théorie. Essor et déclin du structuralisme en France. Paris: Hermann.
  2. ^M. Foucault,Microfisica del potere, Einaudi, Torino 1977.
  3. ^Sui rapporti tra strutturalismo e semiotica si veda anche U. Eco, 1968, La struttura assente, Bompiani, Milano

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