Le più antiche testimonianze della presenza dell'uomo alleSamoa sono i resti di un villaggiolapita, in parte sommerso, nella laguna pressoMulifanua, sull'Isola di 'Upolu. I risultati della datazione con ilcarbonio 14 fanno supporre che il sito risalga al1000 a.C.
Gli archeologi hanno portato alla luce, in vari punti delle isole, oltre un centinaio di piattaforme in pietra a forma di stella. Si ritiene che queste piattaforme, chiamate «tumuli a stella», fossero usate per prendere allaccio ipiccioni selvatici, un tempo uno dei passatempi preferiti daimatai (capi). ASavai'i sorge anche il Tumulo di Pulemelei, la più grande struttura antica delPacifico.
Intorno al950 d.C. i guerrieri della vicinaTonga stabilirono il proprio dominio suSavai'i per poi procedere alla volta di 'Upolu. Furono infine respinti da Malietoa Savea, un capo samoano il cui titolomalie toa (guerriero coraggioso) deriva dall'appellativo con cui lo salutarono i tongani al momento della ritirata. Le isole strinsero rapporti anche con leFigi, da dove secondo la leggenda provenivano le due ragazze che introdussero nelle isole l'arte deitatuaggi. I samoani, tuttavia, non si fidarono mai completamente dei propri vicini, come dimostra il terminetogafiti (tonga fiji), che significa «imbroglio».
Pare chebalenieri, pirati e detenuti in fuga si fossero spinti alle Samoa molto prima della prima spedizione ufficiale europea nella regione. Secondo i documenti storici, il primo europeo ad arrivare sulle isole fu l'olandeseJacob Roggeveen, che approdò alleIsole Manu'a, nelleSamoa americane, nel1722. Nel corso del secolo successivo si stabilirono qui numerosi europei, che diedero vita a un nuovo insediamento adApia e stabilirono un codice di leggi essenziale per regolare i loro affari, il tutto con il consenso dei capi di 'Upolu, che mantennero la sovranità nei loro villaggi. Oltre alle conoscenze tecnologiche, ipalagi (europei) portarono con sé anche malattie contro le quali gli abitanti delle isole non avevanodifese immunitarie.
Nell'agosto del1830 i missionariJohn Williams e Charles Barff della London Missionary Society (LMS) giunsero a Sapapali'i, sulla costa orientale di Savai'i. A questi seguironomissionarimetodisti ecattolici, e nel1888 anche imormoni. I samoani erano particolarmente predisposti ad accogliere ilcristianesimo grazie alla somiglianza dellaGenesi cristiana con le leggende delle Samoa, e anche in virtù di una profezia della dea della guerraNafanua che preannunciava l'avvento sulle isole di una nuova religione. L'apertura di scuole e l'accesso all'istruzione furono accolti con entusiasmo, anche se le lotte tra i diversi distretti non cessarono fino all'inizio delXX secolo.
Nelle moderne Samoa c'erano (e ci sono tuttora) quattro titoli dominanti relativi a quattro'aiga (famiglie allargate), equivalenti a dinastie reali: i Malietoa, i Tapua Tamasese, i Mata'afa e i Tu'imaleali'ifano. Nel1870 una disputa nata tra due di queste famiglie portò alla divisione della popolazione delle Samoa. Per acquistare le armi necessarie a dirimere la questione, i samoani vendettero molte terre agli europei.
Ben prestobritannici,americani etedeschi iniziarono a contendersi il territorio samoano e verso il1890 il porto diApia era gremito di navi da guerra battenti bandiera dei tre paesi. Gran parte di queste navi in seguito affondò, ma non in battaglia, bensì per unciclone che colpì il porto nel marzo del1889. Dopo diversi tentativi falliti di arrivare a un compromesso, nel1899 fu firmato ilTrattato Tripartito in base al quale leSamoa occidentali venivano assegnate ai tedeschi e leSamoa orientali agli americani.
Nel febbraio del1900Wilhelm Solf fu nominato governatore e la compagnia commerciale tedesca DHPG iniziò a trasferire sulle isole migliaia dimelanesiani e dicinesi affinché lavorassero nelle immensepiantagioni. I tedeschi avevano accettato di governare «secondo le usanze delle Samoa», ma non tennero fede alla parola data. Nel1908, tre anni dopo l'eruzione del Matavanu a Savai'i, il malcontento della gente provocò un'altra eruzione, questa volta di carattere sociale, che sfociò nel Mau a Pule (movimento Mau), organizzato da Namulau'ulu Lauaki Mamoe. Nel gennaio del1909 Namulau'ulu e i suoi principali sostenitori furono mandati in esilio.
Nel1914, allo scoppio dellaprima guerra mondiale, laGran Bretagna convinse laNuova Zelanda a impadronirsi delleSamoa tedesche e laGermania, interamente assorbita dallo sforzo bellico inEuropa, non oppose resistenza. Nel1919, durante l'amministrazione neozelandese, le Samoa furono colpite da una devastante (ed evitabile)epidemia di influenza che causò la morte di circa 7000 persone, pari a un quinto della popolazione complessiva, e accese ulteriore risentimento nei confronti dei dominatori stranieri. La crescente esigenza di indipendenza manifestata dal movimento Mau esasperò ulteriormente le tensioni, e nel1929 le autorità ordinarono di aprire il fuoco contro i dimostranti che manifestavano davanti al tribunale di Apia. Undici samoani, tra i quali Tupua Tamasese Lealofi III, leader del movimento Mau, persero la vita.
Dopo un cambio di maggioranza di governo, accompagnato dall'applicazione di una nuova linea politica, la Nuova Zelanda riconobbe che l'indipendenza delleSamoa occidentali fosse ormai inevitabile e anzi auspicabile e nel1959 Fiame Mata'afa fu nominato primo ministro. L'anno seguente le Samoa adottarono una Costituzione formale e il1º gennaio1962 furono finalmente dichiarate indipendenti.
Per quasi tutto il periodo successivo alla dichiarazione di indipendenza il partito di governo è stato lo Human Rights Protection Party (HRPP). Lo sviluppo economico delle isole si è rivelato spaventosamente faticoso o addirittura nullo, ma almeno il paese è rimasto politicamente stabile.
Negli ultimi trent'anni 'Upolu e Savai'i sono state colpite da diversi devastanticicloni tropicali, a cominciare dal ciclone Ofa nel febbraio del1990 e dal ciclone Val nel dicembre del1991.
Nel settembre del2009 il governo, sfidando una certa avversione dell'opinione pubblica, ha disposto il passaggio della guida a destra a quella a sinistra per consentire una più facile circolazione a veicoli economici di seconda mano importati dalla Nuova Zelanda, dove si tiene la sinistra come in Inghilterra.
Durante leelezioni dell'aprile del 2021 i due candidati primi ministri,Sa'ilele Malielegaoi eNaomi Mata’afa, si contestano per la carica diprimi ministri delle Samoa. Il 22 maggio dello stesso anno s'inizia lacrisi politica tra i due partiti il HRPP (Vaega Faaupufai e Puipuia Aia Tatau a Tagata) e FAST (Faʻatuatua i le Atua Samoa ua Tasi). Secondo la Corte Suprema delle Samoa è legittima la nomina aFiame Naomi Mata’afa, nonostante secondo le fonti il Paese è tradizionalmentemaschilista. Per le Samoa è la prima volta che una donna amministra la nazione insulare.[1][2][3][4][5][6][7]
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