Sole a catinelle | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 2013 |
Durata | 90 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | commedia |
Regia | Gennaro Nunziante |
Soggetto | Gennaro Nunziante,Checco Zalone |
Sceneggiatura | Gennaro Nunziante, Checco Zalone |
Produttore | Pietro Valsecchi |
Casa di produzione | Medusa Film,Taodue in collaborazione conRadio Italia,Wind eMediaset Premium |
Distribuzione in italiano | Medusa Film |
Fotografia | Agostino Castiglioni |
Montaggio | Pietro Morana |
Musiche | Checco Zalone |
Scenografia | Francesco Frigeri |
Costumi | Marina Roberti |
Interpreti epersonaggi | |
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Sole a catinelle è unfilm del2013 co-scritto e diretto daGennaro Nunziante.
Con protagonistaChecco Zalone, è la terza pellicola che ha come protagonista il comico pugliese.
Checco Zalone è un trentaseienne emigrato da un trentennio alNord Italia dalMeridione, che lavora come cameriere in un hotel di lusso sulCanal Grande aVenezia e ha una passione per l'alta finanza; vive aPadova, è sposato con l'operaiasiciliana Daniela Parisi e ha un figlio, Nicolò, ragazzino di 10 anni intelligente e studioso. Nel 2013, proprio nel giorno in cui la moglie perde il lavoro a causa della chiusura della fabbrica per via dellagrande recessione, Checco decide di licenziarsi dal suo impiego perché lo reputa poco stimolante e sottopagato e di mettersi alla ricerca di un'occupazione più redditizia, e finisce per trovare impiego come venditore porta a porta presso laFata Gaia, azienda che produceaspirapolveri. All'inizio le cose vanno molto bene, perché Checco vende l'elettrodomestico ai suoi numerosi parenti e, con i soldi guadagnati, si toglie tutti gli sfizi, anche se Daniela non è molto contenta di tutte queste spese.
A un certo punto Checco non trova più parenti a cui vendere le aspirapolveri, i guadagni gli vengono a mancare e non riesce più a onorare i pagamenti, pertanto tutte le sue proprietà vengono pignorate daEquitalia e lasocietà finanziariaFido Fly gli fa pressione affinché paghi 48 rate mancanti. Arrabbiata per questa situazione, la moglie decide di separarsi e va a vivere dai suoi genitori portando Nicolò con sé. Visto che Nicolò vuole stare un po' anche con il padre, quest'ultimo gli fa una promessa: se nella pagella scolastica di fine anno prenderà tutti dieci, gli regalerà una vacanza estiva da sogno. Checco azzarda essendo convinto che il figlio non ci riuscirà, dato che a scuola prende sempre voti tra l'otto e il nove. Nicolò però si impegna a fondo e riesce ad ottenere una pagella perfetta.
Non avendo i soldi per regalare a Nicolò la vacanza promessa, Checco cerca di convincere la maestra ad abbassare almeno uno dei voti, ma essa si mostra inflessibile, quindi, non volendo deludere il figlio, decide di andare aCasacalenda, inMolise, sua terra d'origine, facendosi ospitare dall'anziana zia Ritella. In questo modo Checco spera di non spendere nulla e al tempo stesso di riuscire a vendere altri aspirapolveri ad altri parenti. Le cose tuttavia si mettono male per lui: Ritella si dimostra estremamente avara (si è arrabbiata per aver ricevuto una bolletta elettrica con valore superiore a 5 euro), i parenti sono tutti morti o emigrati, Nicolò non gradisce la destinazione (nel paese lui è l'unico bambino e addirittura gli anziani abitanti non sanno neppure cosa sia un bambino) e nemmeno il cugino di Checco, Onofrio, riesce a risollevarli (e tra l'altro ha già acquistato un aspirapolvere Fata Gaia).
Stanco della situazione in cui si trova e ormai consapevole delle reali intenzioni del padre, Nicolò chiede aiuto alla madre, che gli propone di partire insieme alla famiglia di una sua collega, dicendogli di farsi portare al porto diPiombino per unirsi a loro. Dopo una discussione tra Checco e il bambino, inizialmente intenzionato a seguire il consiglio della madre, Nicolò decide all'ultimo minuto di restare con il padre. Arrivati inToscana, durante il viaggio di ritorno, Nicolò nota il cartello indicatore di unozoo; i due scendono dall'auto ed incontrano un bambino di nome Lorenzo, che soffre dimutismo selettivo, ma Checco con i suoi modi rustici riesce a farlo parlare. Zoé, la madre del bambino, è una giovane ed elegante donnafrancese che, per senso di gratitudine e per cercare di far sbloccare il bambino, invita Checco e Nicolò nella sua bella villa; successivamente, colpita dalla simpatia dell'ospite, lo conduce a feste e incontri esclusivi con industriali eVIP.
Zoé è infatti molto ricca, in quanto lei e sua madre Juliette sono proprietarie al 33% di un'azienda che vuole acquisire proprio la finanziaria con cui Checco è indebitato, laFido Fly; quest'acquisizione è caldeggiata da due loschi amici della madre di Zoé, Piergiorgio Bollini e Vittorio Manieri. Durante un loro incontro informale Checco, seppur non invitato, parla negativamente della Fido Fly, dicendo che si tratta di un'impresa vicina al fallimento: i due non gli danno retta, ma poco dopo si devono ricredere quando leggono sul giornale che la ditta ha avuto uncrack. A questo punto Manieri e Bollini, gelosi dell'ascendente che Checco, per loro uno sgrammaticatoparvenu, ha nei confronti di Zoé, cercano di ingraziarselo regalandogli sigari, invitandolo a giocare a golf e facendolo partecipare a una riunionemassonica.
A un certo punto Manieri e Checco appaiono insieme in televisione, nel programmaL'Estate dei VIP, a bordo di un lussuosoyacht: qui si scopre che Vittorio in realtà è il datore di lavoro della fabbrica di Daniela, la quale, furiosa per la nuova frequentazione dell'ex marito, gli manda un messaggio con un filmato in cui gli fa credere per ripicca di avere un nuovo compagno (unsindacalista della sua azienda). Checco, disgustato da questo individuo, viene preso dallo sconforto e decide di abbandonare la villa di Zoé per tornare a casa, riaccompagnando Nicolò da sua madre, rievocando al contempo alla sua maniera i bei momenti passati con lei; contemporaneamente Checco viene anche licenziato dal suo capo, il dottor Surace, perché da quando è partito non ha venduto nemmeno un articolo.
Mesi dopo, Checco scopre che una sua chiamata eseguita dal telefono di Manieri è stataintercettata dalla finanza, la quale teneva già da tempo sotto controllo sia Manieri che Bollini. In tale telefonata Checco parlava dei reati finanziari commessi dai due loschi individui, che in questo modo sono stati scoperti e sono finiti in prigione.
Zoé prende in mano le redini della fabbrica di famiglia dove lavorava Daniela, riassume tutte le dipendenti licenziate in precedenza e tiene loro un discorso, nel quale dichiara di sperare nel loro aiuto per tornare a lavorare con impegno e serietà. All'inaugurazione sono presenti anche Nicolò e Checco, il quale, vestito da sindacalistacomunista, tiene un discorso (che gli è stato scritto dal figlio) nel quale si schiera dalla parte delle operaie e descrive con parole toccanti il suo amore per la moglie, dicendosi disposto a tutto pur di tornare insieme. La donna accetta e la famiglia Zalone si ricompone, con Daniela che torna a svolgere il suo lavoro e Checco che, assunto da Zoé nel reparto commerciale dell'azienda, si occupa sia del lavoro che delle faccende domestiche.
Le riprese si sono svolte nell'estate2013 aQuinto Vicentino presso la società FORALL, presso ilNet Center e in altre zone aPadova,Venezia,Monselice,[2]Valsanzibio diGalzignano,Santa Margherita Ligure e aPortofino. InMolise[3] aPetrella Tifernina,[4]Sepino,Casacalenda,[5]Limosano,Provvidenti e infine inToscana (l'abbazia di San Galgano,Magliano in Toscana,Monte Argentario,[6] lalaguna di Orbetello e ilporto di Piombino).[7][8] La post-produzione è stata effettuata da Reset VFX S.r.l.[9]
È il primo film di Checco Zalone a non essere stato ambientato inPuglia, regione di origine dello stesso attore: la regione, peraltro, viene menzionata in una sola battuta.
Il film è uscito nelle sale cinematografiche il 31 ottobre 2013 distribuito daMedusa Film.[7] In televisione è stato trasmesso il 26 dicembre 2014 suSky Cinema Uno in prima visione assoluta.[10]
A fronte degli 8 milioni di euro di budget,[11][12][13] il film ha riscosso un enorme successo di pubblico. Soltanto nei primi quattro giorni di programmazione il film (distribuito in 1250 copie) ha incassato più di 18,6 milioni di euro[14] con più di 2,7 milioni di biglietti venduti, risultando il miglior incasso cinematografico inItalia del 2013. In sette giorni incassa 23 milioni di €.[15]
Dopo 11 giorni di programmazione (dal 31 ottobre al 10 novembre2013), il film ha incassato circa 34,55 milioni di euro[16] con quasi 5,2 milioni di biglietti venduti. Il 16 novembre 2013 il film raggiunge 40 milioni di euro.[17] In soli 18 giorni di programmazione (dal 31 ottobre al 17 novembre 2013) il film incassa 43,795 milioni di euro circa con circa 6,8 milioni di biglietti staccati, superando così gli incassi del precedente film di ZaloneChe bella giornata divenendo dunque il film italiano di maggior successo commerciale di sempre e il terzo miglior incasso di sempre.[18]
Dopo 25 giorni di programmazione, il film raggiunge 48 milioni di euro di incassi con quasi 7,4 milioni di biglietti venduti, avvicinandosi sempre più al secondo posto tra i film con maggiori incassi di tutti i tempi in Italia (in vettaAvatar, con quasi 65 milioni di euro, seguito daTitanic, sempre di James Cameron, con circa 50 milioni). Il 28 novembre vengono raggiunti i 7.499.124 biglietti venduti scavalcando di conseguenzaTitanic, solamenteAvatar ha venduto più biglietti del cinema in Italia.[19]
Il 4 dicembre 2013 il film supera gli incassi diTitanic e arriva al secondo posto deifilm con maggiori incassi in Italia, dietro adAvatar anche se la pellicola di Zalone ha superato anche quest'ultimo come numero di spettatori (il film diJames Cameron aveva un prezzo del biglietto maggiore rispetto aSole a catinelle perché era in3D). Lo stesso giorno il film vince ilBiglietto d'oro comeFilm più visto del 2013.[20] Al 31 dicembre 2013 gli incassi totali hanno raggiunto51763459 € con un totale di7992539 spettatori.[21] Ad agosto 2014, a conclusione della stagione cinematografica 2013-2014, il film risulta il maggior incasso dell'annata.
Con51936318 € totali, è il terzofilm con maggiori incassi in Italia di sempre.[22]
Secondo alcuni critici uno dei punti di forza del film è rappresentato dalle numerosissimegag e dalle «canzoncine», frequenti nei film di Zalone, che contribuiscono a creare un'atmosfera leggera eironica. SulGiornale il film viene definito «uno scacciapensieri travolgente e dissacrante».[23] Alcune testate definiscono il film unoone-man show, considerando la figura di Zalone come centrale ed indispensabile all'interno della pellicola.[23][24] SecondoIl Sole 24 Ore questo film ha il merito di aver dimostrato che si può ridere anche di un periodo dicrisi finanziaria, annullando la definizione dell'economia come "scienza triste". Il quotidiano economico definisce la pellicola «la favola divertente dell'Italia che vuole girare pagina»[25]Panoramarecensisce il film accentuando il fatto che «fa ridere tutti di gusto pieno e verace, sonoramente e all'unisono, senza vergogna».[24]
SuRepubblicasi parla di «ironia tagliente di Zalone», che «si scaglia contro molti ambienti: quelli cinematografici, quelli industriali, quelliradical chic, quellifilantropici».[26] SulCorriere della SeraPaolo Mereghetti ha criticato la tendenza di Zalone a seguire lo stile cinematografico diTotò. Nello stesso articolo viene giudicato negativamente anche il sistema dei personaggi del film che risulterebbe, a detta del critico, troppo incentrato sulla figura del protagonista.[27] IlFatto Quotidiano ha criticato il successo diSole a catinelleperché «ci restituisce un'Italia com'è e come non dovrebbe essere», e ha respinto qualsiasi paragone tra Zalone e Totò oAlberto Sordi, giudicando negativamente il successo della pellicola («fa tristezza»). In un articolo pubblicato sullo stesso giornale viene affermato che, nonostante il successo riscosso, non si possa assolutamente parlare di «rinascita del cinema italiano».[28][29]
SuLa Stampa Zalone viene definito «campione di umorismo trash» mentre il film viene inteso come un avvicinamento al «segmento più scontato del filone commedia all'italiana Anni Duemila».[30]L'Espresso parla della pellicola come espressione del «populismo solare»: il film vuole colpire «le categorie del ricco, del colto, del raffinato», che «vengono messe in un solo grande mazzo e continuamente bersagliato [...] a tutto vantaggio di un pubblico che, in tempi di crisi, è particolarmente disposto a detestare i privilegi, dunque a deriderli». Secondo il critico Zalone, nei suoi film, diventa una sorta di «supereroe del popolo» che esprime una comicità «antidepressiva» ma, per sua stessa natura, povera di valori.[31] Il quotidianoIl manifesto elogia Checco Zalone, annoverato tra «i comici popolari scippati dalla destra alla sinistra», e la sua pellicolaSole a catinelle, nella quale «si vedono delle bandiere rosse e si parla dei risultati di vent'anni diberlusconismo». Il giornalista aggiunge che «in nessun film italiano degli ultimi anni si è mai tentata una cosa simile. Né si è mai osato parlare dicomunismo e di fabbriche occupate».[32]
SuMovieplayer.it il film è descritto dalla «struttura sempre uguale» anche se «il tocco in più [...] arriva da una maggiore (e migliore) concertazione della storia» rispetto ad altre pellicole dello stesso Zalone.[33] Il sitoMYmovies si è soffermato, in particolare, sull'interpretazione del protagonista affermando che «Zalone [...] non si mette certo sopra il suo mondo cafone, èprimus inter pares, "disgraziato e stronzo" come gli altri, ma certo simpatico e travolgente».[34] LaRivista del Cinematografo, nella sua recensione, sostiene che «si può fare meglio, ma Zalone è qui e ora la meglio cosa capitata di recente al nostro cinema da ridere».[35]Renato Brunetta ha scritto suTwitter: «Zalone esprime in pieno la filosofia positiva, generosa,anticomunista, moderata, serena diBerlusconi e diForza Italia».[36][37] Punto di vista peraltro non condiviso dal comico, che ha risposto: «La sua interpretazione è un po' troppo alta, anche se per Brunetta è unossimoro».[38]
Il 22 febbraio 2014 il film ha vinto l'undicesima edizione delMonte-Carlo Film Festival de la Comédie, la rassegna cinematografica internazionale ideata daEzio Greggio e interamente dedicata alla commedia.[40]
InSpagna è stato girato unremake del film nel 2018, con il titoloEl mejor verano de mi vida, per la regia diDani de la Orden.[41]
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