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Motivo:Voce molto confusa, molte intere sezioni (tranne quella relativa all'Italia), non si capisce cosa c'entri con il rapporto di locazione menzionato nella definizione in sezione iniziale
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Nel primo caso, il provvedimento può essere richiesto dopo la scadenza delcontratto, qualora, a seguito delladisdetta[1], il conduttore non abbia ritenuto di rilasciare l'immobile al locatore. Lo sfratto per finita locazione può però essere richiesto anche prima della naturale scadenza del contratto, in tal caso si tratta diuna condanna del futuro[non chiaro], che si basa su intimazione che ha efficacia di disdetta, in quanto evita il rinnovarsi del contratto.[2]
Nel secondo caso, il provvedimento di rilascio può essere richiesto, in ogni momento, qualora il conduttore si renda inadempiente all'obbligo del pagamento di almeno due mensilità del canone concordato e/o degli oneri accessori.
In questo caso oltre all'ordinanza di rilascio dell'immobile il proprietario può richiedere anche undecreto ingiuntivo finalizzato al recupero dei canoni di locazione scaduti e a scadere.
Il decreto ingiuntivo emesso all'esito della procedura di sfratto per morosità è uno dei rarissimi casi dititolo esecutivo di importo determinabile e non determinato a priori.
Se il locatore intende riutilizzare l'immobile per motivi di necessità tassativamente indicati dalla legge, si ha un terzo caso:sfratto per necessità.
Rispetto allo sfratto, molto meno lunga e dispendiosa è l'azione di esecuzione per ilrilascio del bene immobile, prevista ad esempio nella formula diaffitto a riscatto.
In Spagna lalegge bancaria del 1909, ancora vigente, prevede che ilcreditore può optare tra la riscossione dellagaranzia ipotecaria o lavendita all'incanto del bene a estinzione del debito residuo. La confisca non interrompe l'obbligo di pagamento delle rate di mutuo, né il contratto di locazione con eventuali inquilini.
Il governoRajoy ha imposto la sospensione generalizzata degli sfratti, mentre altri propongono di obbligare gli istituti a concedere una sospensione del mutuo, e a impegnare con vendite o affitti il patrimonio immobiliare accumulato con i pignoramenti. Altra proposta è la conversione dei mutui in difficoltà in affitti a basso costo in cui il moroso perde la proprietà del bene, ma conserva l'usufrutto a un canone agevolato.
Con la difficoltà dicompravendita e la caduta dei prezzi nell'immobiliare, spesso gli istituti preferiscono la riscossione dell'ipoteca alla vendita all'incanto. Gli immobili restano sfitti e invenduti, ma la riscossione dell'ipoteca evita di contabilizzare a bilancio una perdita su crediti inesigibili, laddove il credito viene depennato a fronte della proprietà del bene valorizzata come ipoteca (quindi al costo storico di acquisto, non ai valori correnti di mercato, corretti ulteriormente della bassa probabilità di vendita).
Nel novembre 2009 viene approvata la legge delDesahucio Exprés, che:
riduce le informazioni da specificare nella citazione in giudizio, orientando il procedimento a oralità e concentrazione (fra queste la somma dovuta);
la citazione in giudizio non deve essere preceduta da altri atti, né la sentenza seguita da un atto di precetto per l'esecuzione forzata: richiede che la sentenza indichi data e ora del pagamento e rilascio dell'immobile e sia quindi titolo immediatamente esecutivo;
Il locatore può includere nella sua domanda di sfratto la rinuncia a una parte del debito e dei costi in cambio di abbandono volontario dell'immobile. Il periodo minimo è ridotto da un mese a 15 giorni dalla notifica del ricorso.
Gli studiosi hanno evidenziato i limiti del quadro delle prese di dignità (termine con il quale si intende il dibattito socio-legale che comporta la discussione di casi di perdita involontaria di proprietà, casi che precedentemente erano ritenuti estranei a questo dibattito). I meccanismi attraverso i quali si verifica la perdita involontaria di proprietà, avviene attraverso sconfinamenti di famiglie e mercati nonché attraverso i disastri naturali o causati dall'uomo.[3]
Una presa di dignità ha due elementi necessari:[3]
perdita di proprietà e
perdita di dignità (definita come disumanizzazione o infantilizzazione).
Alcuni esempi storici noti di sfratti forzosi su minoranze etniche sono stati:[3]
La ricolonizzazione dell'arcipelago di Chagos e dello sgombero forzato dei Chagossiani, da parte del Regno Unito e degli Stati Uniti.[10]
Alcuni esempi storici noti. nel XX sec., sono stati:
lo sgombero di inquilini e abusivi da un palazzo rinascimentale aFerrara nel 1920,[11]
l'espropriazione e lo sfollamento dei cittadini arabi diIsraele;[12][13]
il saccheggio, l'incendio e la distruzione di proprietà afroamericane durante e dopo le rivolte razziali diTulsa;[4] con la riforma del Codice fondiario nel 1858,[14]
gli sgomberi forzati in Cina miravano a creare spazio per le sue città in rapida espansione;[16]
le alleanze razzialmente restrittive negli Stati Uniti;[17]
le case dei 20 milioni di americani che vivono in alloggi fabbricati, installate in gran parte su terreni privati, che possono essere sfrattati in 30 giorni,[18]
il fenomeno degli sgomberi forzati in Africa e le implicazioni per i diritti alla terra e lo sviluppo umano,[19]
le controversie in Bangladesh sugli sgomberi forzati daglislum indotti dallo stato,[20]
lo spostamento della popolazione del Lago Boeung Kak alla capitale Phnom Penh in Cambogia,[21]
il contributo ai conflitti sulla terra in contesti postbellici[22]
la Chiesa, i cristiani ortodossi e l'amministrazione statale nellaregione di Chehn nel 1918-1939,[23]
il requisito che tutte le donne sposate cedano i loro beni ai loro mariti secondo le leggi della copertura.[25]
il governo tanzaniano sta portando avanti una repressione deipastori Masai.[26]
Su una comunitàrom inUngheria, svantaggiata e a rischio di sfratto, nel 2002 sono state valutati due scenari: sgombero con inserimento in lista d'attesa per l'edilizia sociale (ipotesi sfratto) contro un complesso abitativo sostitutivo (ipotesi progetto abitativo). Lo studio coordinato dall'Università diDebrecen mostra come i guadagni finanziari a breve termine (ipotesi sfratto) debbano essere confrontati con le perdite di salute a lungo termine (ipotesi progetto abitativo).[27]
Le comunità di popolazione araba beduina nel deserto israeliano del Naqab/Negev sottoposte a sfratti forzosi, nel contesto del conflitto israelo-palestinese, sono vittime di stress e malattie organiche con aumenti della mortalità infantile.[28]
Altri esempi di sfratti legati a precisi disegni economici che danneggiano i locatari o possessori di terreno sono il caso dei cittadini americani che vivono inRoulotte senza essere i proprietari del terreno di sosta di queste. È sufficiente sfrattare il terreno da possessori per creare le condizioni di uno sfratto classico, spesso ciò senza rispettare i tempi di preavviso.[3]
I fenomeni di de-collettivizzazione possono sconvolgere l'ordine sociale, evidenziando con ciò il valore sociale della proprietà. Cosa che è accaduta inRussia e inRomania dove sono stati favoriti interessi di gruppi corruttori.[3]Ciò ha determinato la perdita dello spazio geografico chiamato casa e con esso l'abbandono degli attaccamenti sentimentali sviluppati alla casa; dovendo riconfigurare le identità legate a quel luogo; e interrompendo i legami sociali sviluppati con i vicini, le scuole e le istituzioni religiose in quella comunità. Cioè, il valore di una proprietà non consiste solo nella casa tangibile, include anche la rete di intangibili emotivi, sociali.[3]
^abBrophy AL. 2016. When more than property is lost: the dignitary losses and gains in the Tulsa Riot of 1921. Law Soc. Inq. 41(3): In press
^Janzen, O. (2013). “Un Petit Dérangement: The Eviction of French Fishermen from Newfoundland in 1755”. In War and Trade in Eighteenth-Century Newfoundland (pp. 119-128). Liverpool University Press.
^ Ahmad Amara, Ismael Abu-Saad e Oren Yiftachel,Indigenous (in)justice human rights law and Bedouin Arabs in the Naqab/Negev, Cambridge, Massachusetts, 2012,ISBN978-0-9861062-2-4,OCLC1100439534.