Ilseminario è l'istituzione dellaChiesa cattolica dedicata alla formazione dei candidati alpresbiterato. Gli studenti del seminario sono chiamatiseminaristi.
I seminaristi vi ricevono preparazioneculturale (principalmentefilosofia eteologia),spirituale, umana e apostolica o pastorale, ma sono anche votati allo studio dellatino.
I seminari traggono la loro origine col decretoCum adolescentium aetas che stabilì la creazione, in ognidiocesi, di una struttura per la formazione dei futuripresbiteri. Emanato nel 1563, nelle fasi conclusive delConcilio di Trento, lo scopo dei seminari fu quello di garantire ai candidati alpresbiterato una maggiore preparazione culturale e una più profonda formazione spirituale.
Il primo seminario al mondo ad essere istituito, come risulta da una pubblicazione del 1939 dell'allora monsignorAngelo Roncalli, futuroPapa Giovanni XXIII,[1] fu ilseminario di Larino, aperto il 26 gennaio 1564, a soli 53 giorni dalla chiusura del Concilio di Trento, su iniziativa del Vescovo MonsignorBelisario Balduino.[2]
Fondamentale fu l'originario apporto di sanCarlo Borromeo alla definizione istituzionale e materiale dei seminari. In qualità di arcivescovo di Milano emanò un esemplare regolamento per gli istituti fondati nella sua provincia ecclesiastica, ed intraprese la costruzione di edifici di austera magnificenza grecizzante quali il Seminario Maggiore e ilCollegio Elvetico diMilano, di singolare chiarezza geometrica, incentrati su ariosi, vasti cortili: modelli 'alti' per lo sviluppo, dal Seicento in poi, di una architettura seminariale nel mondo cattolico.
Prima di allora, i futuri diaconi e sacerdoti erano affiancati per un periodo "sul campo" a presbiteri già ordinati, che li istruivano circa la propria attività ecclesiastica.
I seminari possono esserediocesani, interdiocesani o regionali (quelli che formano i candidati delclero secolare) oppure religiosi (quelli che preparano ipresbiteri dellecongregazioni religiose), che per molti ordini e congregazioni prendono il nome discuole apostoliche.
Si chiamaseminario minore quello che ospita i ragazzi che frequentano lescuole secondarie; i seminaristi possono frequentare la vita comunitaria anche solo per qualche settimana nell'anno.
Si chiamaseminario maggiore quello dedicato al livello di studiuniversitario e consiste normalmente in almeno un quinquennio di studio e formazione. I primi due anni sono dedicati principalmente allo studio dellafilosofia, il triennio successivo è dedicato principalmente allo studio dellateologia. Per colui che, pur volendo accedere agli studi per il sacerdozio, non ha nel propriocurriculum studi difilosofia,latino egreco è inoltre previsto un anno di propedeutica prima del quinquennio per recuperare le lacune in queste materie. La legislazione al riguardo è affidata alle singole diocesi, per cui in alcuni seminari l'anno propedeutico è esteso a tutti i seminaristi entranti, mentre in altri si analizzano le singole situazioni caso per caso. Nel mondo, al 2018, i seminaristi maggiori erano 115.880 (-2% dai 118.251 del 2013).[3]
Attualmente non tutti iseminari inItalia emettono titoli accademici riconosciuti. Alcuni funzionano come scuola interna mentre altri sono riconosciuti dallostato che dà validità giuridica albaccalaureato (corrispondentepontificio alla laurea italiana).
In Italia, al 31 dicembre 2014, i seminaristi maggiori erano 2.453 compresi quelli provenienti dall'Ordinariato militare e dallaprelatura della Santa Croce e Opus Dei.[4]
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