Lascala di Mohs è un criterio empirico per la valutazione delladurezza dei materiali. Prende il nome dalmineralogista tedescoFriedrich Mohs, che la fece nel1812. Essa assume come riferimento la durezza di dieciminerali numerati progressivamente da 1 a 10, tali che ciascuno è in grado di scalfire quello che lo precede ed è scalfito da quello che lo segue. Per determinare la durezza di un minerale non si fa altro che provare quale minerale della scala esso scalfisce e da quale è scalfito.
Il primo minerale della scala è iltalco, l'ultimo ildiamante. La scala di Mohs fornisce un valore puramente indicativo della durezza, in quanto la differenza reale di durezza tra due minerali successivi varia anche notevolmente. Per esempio ilcorindone (n. 9 di questa scala) è circa sei volte più duro deltopazio (n. 8), mentre il diamante (n. 10) risulta essere circa 140 volte più duro del corindone, come è stato messo in evidenza dalle prove sperimentali del mineralogistaAugust Rosiwal.
Esiste anche una scala assoluta di durezza, lascala di Rosiwal, che fornisce il valore reale della durezza, ottenuto con prove di laboratorio usando unosclerometro. In tale scala viene attribuita al corindone (minerale che comprende molte pietre preziose, tra cui ilrubino e lozaffiro) una durezza di riferimento pari a 1.000.
Negli ultimi anni è stato sviluppato unostrumento per valutare la resistenza al graffio dei materiali.[1]
Per fare alcuni esempi, in questa scala la durezza di un'unghia è di 2,2, della punta di un coltello di acciaio da 5,1 a 5,5, delvetro da finestre da 5,6 a 6,5, di una lima da ferro di circa 6,5, dellaporcellana da 6 a 7; alcuni tipi diceramica, tra cui ilgrès porcellanato, possono raggiungere la durezza 8.