La superficie dell'isola è di 468 km², è lunga 43,4 km e larga 13,2 km. Samo è una delle principali isole dell'Egeo nonché una tra le più fertili e più vicine allaTurchia, dalla quale è separata da unostretto di circa 1000m.
Il suolo è prevalentementemontuoso e l'isola in lunghezza è percorsa dalla catena montuosa del Kerketeus, la cui cima più alta è il Vigla a 1433m s.l.m. sul monte Kerkis, un vulcano estinto. Tale catena montuosa è la continuazione di un'altra presente sullapenisola anatolica, il cui punto più estremo è il promontorio di Trogilium, esattamente di fronte a Samo. A Samo sono presenti monti tra i più alti delle isole dell'Egeo.
L'isola è particolarmente fertile e in maggior parte è coperta da uliveti e davigneti. Il vino dell'uvaVathy gode di un'ottima reputazione.
Ilclima dell'isola è tipicamentemediterraneo. Durante i mesi estivi, come la maggior parte delle isole del Dodecaneso, Samo viene spazzata dalmeltemi, un vento che riesce in parte a mitigare la calura, soprattutto sulla costa settentrionale.
La temperatura media annua è di circa 19 °C, con massime oltre i 40 °C in Luglio e Agosto. La vicinanza con la penisola anatolica e la presenza di rilievi aumentano il tasso di precipitazioni dell'isola, che raggiunge livelli paragonabili a quelli della Grecia occidentale, più elevati che in altre isole egee.
Il centro eporto principale è la città diVathy, comunemente chiamata Samo; altri porti importanti sonoKarlovasi ePythagoreio, mentre altri paesi particolari sono Kokkari, Manolates, Khora e Pagondas.
Sull'isola è presente l'aeroporto internazionale diSamo (IATA:SMI, ICAO:LGSM).
Già abitata in età preistorica da popolianatolici, intorno all'anno1000 a.C. fu occupata da genteionica, guidata daNeleo, principe ateniese.[2]Nei secoli successivi l'isola ebbe un periodo florido grazie ai commerci marittimi e all'abilità dei suoi abitanti nella navigazione, tra i quali si distinseKolaios che superò nel640 leColonne d'Ercole. La massima fortuna dell'isola si ebbe intorno al540 a.C., in coincidenza con il regno diPolicrate, durante il quale l'isola si popolò di artisti, poeti e scienziati. Nel478 l'isola aderì alla lega delio-attica e nel439 fu conquistata daAtene. Durante il periodoellenistico l'isola rimase autonoma e dal129 a.C. entrò a far parte della provincia romana d'Asia.[2]
A Samo nel 580 a.C. nascePitagora, da una famiglia benestante che indirizza il figlio verso gli studi. Fin da giovane Pitagora risulta un ragazzo con grandi doti intellettuali, intraprende viaggi che segnarono le sue influenze culturali, in particolare in Egitto e in Babilonia.[3] Tornato a Samo decise di stabilirsi poi definitivamente aCrotone dove fonderà la prima scuola di Filosofia del mondo, conosciuta come lascuola pitagorica.
Nel531 a.C. alcuni profughi di Samo, sfuggiti alla tirannide diPolicrate approdarono presso le coste dell'odiernaPozzuoli e fondarono, con il consenso diCuma, la città di Dicearchia, cioè del giusto governo.
Durante laguerra del Peloponneso, mentre gli spartani assediavanoAtene, quest'ultima sfaldò il suo sistema di dominio: tutte le città dellaLega delio-attica, con l'eccezione di Samo, defezionarono. Questo portò alla vittoria diSparta.
Negli anni 1978-1979, nel nome simile che li accomuna, è avvenuto il gemellaggio tra la cittadina dell'Isola e il piccolo comune calabrese diSamo,fondato nel492 a.C. da coloni antichi greci provenienti probabilmente dall'isola.[senza fonte][6]
Gli scavi hanno portato alla luce le mura fornite di torri circolari, due enormi moli risalenti alVI secolo a.C. e una necropoli.
Il tempio diHera è formato da una parte più antica, risalente alIX secolo a.C., realizzata in pietra e mattoni di argilla e una copertura di legno. Dopo un incendio, nel600 a.C. venne costruita lastoà e 40 anni dopo fu ultimato il cosiddetto grande tempio chiamato "labirinto" per la presenza di numerose colonne. Nel530 a.C. fu ricostruito da Policrate.
Durante la dominazione romana il centro fu impreziosito da numerosi edifici sacri e nelV secolo d.C. venne eretta una basilica cristiana.
^Essi fondarono un centro abitato nuovo, conosciuto con il nome "Arvanítes" (Αρβανίτες), l'equivalente in italiano di "Albanesi". Poco dopo seguì nelle vicinanze la fondazione del secondo villaggio di "Káto Arvanítes" (Κάτω Αρβανίτες, in it. Albanesi Sottana), alché il primo centro fu soprannominato "Áno Arvanítes" (Άνω Αρβανίτες, in it. Albanesi Soprana). Nel 1958 lo Stato greco cambiò la toponomastica rispettivamente in "Pándhroso" e "Mesójio".
Sono indicate in corsivo le ex prefetture che sono state suddivise in più unità periferiche; le altre ex prefetture coincidono con le unità periferiche.