Con il termineSS- und Polizeiführer («Comandante delle SS e della Polizia») furono indicati gliufficiali superiorinazionalsocialisti al comando di grandi unità diSchutzstaffel (SS) prima e durante ilsecondo conflitto mondiale. L'SS- und Polizeiführer possedeva l'autorità di comando diretta di ogni unità delle SS e dellapolizia presenti in una determinata area geografica e doveva rispondere del suo operato esclusivamente aHeinrich Himmler (comandante supremo delle SS) eAdolf Hitler. Tra i molteplici compiti dell'SS- und Polizeiführer vengono oggi ricordati, per la brutalità con la quale vennero svolti, la repressioneantipartigiana e il ruolo avuto nellaShoah del popoloebraico. La possibilità di decidere la sorte di migliaia di individui e la diretta dipendenza dai più alti vertici del comando tedesco resero questa posizione una delle più influenti dell'interaGermania nazionalsocialista.
Il ruolo diSS- und Polizeiführer venne conferito per la prima volta nel1938[1] sviluppando la precedente posizione diOberabschnitt Führer («Comandante distrettuale») delleAllgemeine-SS. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale il ruolo venne ulteriormente suddiviso in tre livelli gerarchici di importanza geografica crescente:
GliSS- und Polizeiführer erano al comando di unostato maggiore che comprendeva rappresentanti della maggior parte delle branche delle SS. Il comandante aveva teoricamente giurisdizione suOrdnungspolizei,Gestapo,SS-Totenkopfverbände (unità preposta alla custodia deicampi di concentramento),SD, alcune unità delleWaffen-SS e più in generale su ogni reparto delle SS nell'area geografica di sua competenza. In pratica però i reparti delle SS (teoricamente subordinati) dipendevano dalla lorocatena di comando diretta e venivano impiegati dall'SS- und Polizeiführer solo in caso di eventi di particolare urgenza. Questa complicata struttura di competenze, spesso sovrapposte, non deve stupire essendo tipico del Terzo Reich impostato sul principio deldivide et impera.
Una delle funzioni degliSS- und Polizeiführer era il comando generale degliEinsatzgruppen operanti sui territori di competenza degli stessi; in questo ruolo essi diedero agliEinsatzgruppen ordine di uccidere centinaia di migliaia di persone. Verso il termine del conflitto praticamente ogniSS- und Polizeiführer che aveva servito inPolonia eUnione Sovietica si era macchiato dicrimini di guerra e per questo molti di loro decisero disuicidarsi prima della cattura.
GliSS- und Polizeiführer ricoprirono il ruolo di supervisori dei ghetti dell'Europa orientale creati dalle autorità naziste nei territori occupati dall'esercito tedesco al fine di «concentrare» gli ebrei prima della deportazione. Nell'espletamento della funzione di supervisione gliSS- und Polizeiführer coordinarono direttamente le deportazioni verso i campi di sterminio aiutati dalReichssicherheitshauptamt (RSHA, «Ufficio centrale per la sicurezza del Reich») che fornì loro il necessario supporto amministrativo e logistico.
Infine gliSS- und Polizeiführer assunsero spesso il comando diretto dei battaglioni di polizia e reggimenti dell'SD incaricati di svolgere «servizio d'ordine» all'interno dei ghetti, specialmente in vista della liquidazione dello stesso. La diffusa immagine di truppe SS che fanno un'incursione all'interno di un ghetto ebraico uccidendo in maniera casuale coloro che avevano la sola colpa di essersi trovati davanti a loro è attribuibile, nella maggior parte dei casi, a forze sotto il diretto controllo degliSS- und Polizeiführer (ad esempio la soppressione dellarivolta del ghetto di Varsavia, stroncata brutalmente da Jürgen Stroop, comandante delle SS e della Polizia dell'area diVarsavia).
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