[s] è anche il simbolo usato nell'alfabeto fonetico internazionale per indicare esclusivamente laconsonante fricativa alveolare sorda, mentre la fricativa alveolare sonora viene rappresentata con il simbolo [z].
La letteraproto-semitica šîn significava "denti" e trascriveva la consonantefricativa postalveolare sorda/ʃ/ (come in "scettico"). Lalingua greca antica non aveva questo fonema, così la lettera sigma fu usata per lafricativa alveolare sorda, valore che conservò inetrusco,latino e italiano, mentre in altre lingue moderne assunse valori diversi.A partire dal Medioevo la forma minuscola della S fu ſ fino al XV secolo, mentre la forma "S" era usata solo per le maiuscole. Successivamente, con l'invenzione della stampa molti cominciarono a usare la forma minuscola "s" solo come finale di parola. Questa forma si diffuse poi anche nei manoscritti e all'interno delle parole, soppiantando definitivamente laesse lunga nel XIX secolo. Per esempio, la parola inglese "sinfulness" (peccaminosità) nell'Alto Medioevo era scritta "ſinfulneſſ", poi venne usata la scrittura "ſinfulneſs" nelle stampe, mentre la forma moderna "sinfulness" si diffuse a partire dal XIX secolo, soprattutto per evitare confusioni tra la ſ e laF minuscola. La legatura di "ſs" (o "ſz") divenne in tedescoß.
Ṡ, ṡ — s con punto sopra (usata nella vecchia grafia delgaelico irlandese: nella grafia attuale, sostituita dal digrammash)
Ṣ, ṣ — s con punto sotto (usata inladino ampezzano e nelle traslitterazioni dell'arabo e dellelingue indoarie; in alcuni dizionari italiani, si usa per indicare la pronuncia sonora della S, come nella parola "rosa")