Città cosmopolita, è il centro di una regione di grande importanza economica, trovandosi all'interno di un'area strategica nel contesto delle relazioni commerciali delMercosur. È la principale metropoli di una delle zone agrarie più produttive dell'Argentina, essendo centro commerciale, di servizi e di industrie diversificate. Centro di istruzione, di cultura e di sport, vanta inoltre importanti musei e biblioteche, e le sue infrastrutture turistiche includono bellezze architettoniche, gradevoli belvedere, viali e parchi.
La città di Rosario è conosciuta come laCuna de la Bandera (Culla della Bandiera).
Rosario è situata nell'area sud est della provincia di Santa Fe, nel cuore dellaPampa Húmeda (Pampa Umida), sulla sponda destra delfiume Paraná. È situata a168 km a sud-est dalla città diSanta Fe, capitale provinciale, e a304 km daBuenos Aires. Il territorio cittadino copre una superficie di178,69 km², dei quali117 km² sono urbanizzati. Il limite orientale della città è segnato dalla sponda del fiume Paraná; a nord confina con il territorio municipale della città diGranadero Baigorria, e a sud con il canale Saladillo. Quest'ultimo attraversa l'area in direzione ovest-est.
L'area dove sorge l'odierna città di Rosario era conosciuta nelXVII secolo comePago de los Arroyos. Nei primi tre decenni delXVIII secolo furono costruite alcune abitazioni, un mulino ed una cappella dedicata allaMadonna del Rosario.
Il 27 febbraio1812Manuel Belgrano, che qui comandava le batterie d'artiglieriaIndependencia eLibertad, innalzò per la prima volta labandiera dell'Argentina. Per quest'evento storico la città è conosciuta come laCuna de la Bandera (la Culla della Bandiera). Rosario ottenne il titolo divilla nel1823 mentre il 5 agosto1852, per volontà del generaleJusto José de Urquiza, fu proclamatacittà. Con l'apertura dello scalo portuale sul Rio Paraná nel1859 la storia della città cambiò drasticamente[2]. La felice posizione sul fiume, che favoriva l'attracco di navi di grande tonnellaggio, e la costruzione di un'estesa rete ferroviaria che da Rosario si diramava verso le limitrofe regioni agricole la fecero diventare in breve tempo il principale porto interno del paese.
A rendere grande l'economia rosarina furono principalmente le esportazioni digrano,lino e in misura minore di legname, pelli e zucchero[2]. Per poter competere con il frenetico traffico commerciale l'area portuale fu attrezzata con banchine, silos, magazzini, rami ferroviari ed una darsena[2]. L'impetuosa crescita della città attirò così non solo investitori che v'impiantarono fabbriche e attività industriali, ma soprattutto ondate di immigrati provenienti principalmente daItalia,Spagna edIrlanda. Nel1887, il 40% dei suoi 50.000 abitanti era nato all'estero. Nel1900 la popolazione era già salita a 112.461 unità, mentre nel1914 addirittura a 250.000[2].
Il14 giugno1928 vi nacque ilrivoluzionarioErnesto "Che" Guevara. Il 20 giugno1957 fu inaugurato il maestosoMonumento nazionale alla Bandiera. Nel maggio e nel settembre1969 Rosario fu teatro di una serie di scioperi e manifestazioni, passati alla storiaRosariazo, contro la dittatura militare del generaleJuan Carlos Onganía. Il24 giugno1987 vi nacque il noto calciatoreLionel Messi.Con l'esplosione dell'iperinflazione nel 1989 e le successive privatizzazioni del patrimonio industriale promosse dal governo diCarlos Saúl Menem l'economia di Rosario declinò vertiginosamente. Nel1995 il tasso di disoccupazione raggiunse la vetta con il 21.1%.
Durante la crisi economica del 2001, nel corso delle proteste la città fu teatro di violenze e saccheggi. La repressione operata dalla polizia causò otto morti. Dopo il tracollo del 2001 l'economia della città ha dato forti segnali di ripresa, grazie anche agli investimenti pubblici nelle infrastrutture locali. Nel2011 fu eletta sindaco di RosarioMónica Fein, prima donna del Partito Socialista argentino a ricoprire tale carica.
Monumento nazionale alla Bandiera, fu costruito a partire dal1943 ed inaugurato nel1957. È situato nel centro cittadino, presso il fiume Paraná, e omaggia laBandiera dell'Argentina che fu issata per la prima volta in isola poco distante daManuel Belgrano, nel febbraio1812. Presenta tre parti distinte: una torre alta 70 m. che ospita alla sua base la cripta di Belgrano, ilpatio ed ilpropileo trionfale che rappresenta simbolicamente la Nazione Argentina strutturata secondo i dettami della Costituzione del 1853.
Nel1876 la popolazione di Rosario contava 203.509 abitanti che raddoppiarono agli inizi del Novecento grazie a una forte immigrazione proveniente dall'Europa, soprattutto da Spagna e Italia. Nel 1926 i residenti erano 407.000, e quasi la metà erano nati all'estero. Dal censimento del 2001 risulta che il 17% della popolazione della città ha meno di 15 anni, e il 22% più di 60.
Servita da circa trenta porti fluviali realizzati per l'esportazione cerealicola, Rosario e la sua conurbazione sono storicamente un'area caratterizzata da una forte attività malavitosa basata sui traffici illegali. Negli anni trenta del XX secolo era presente infatti una cosca diCosa Nostra siciliana comandata da Giovanni Galiffi, dettoChicho Grande. L'alto tasso di criminalità ed i numerosi omicidi fecero sì che la città venisse ribattezzata dalla stampa argentina laChicago argentina[3].
A partire dagli anni novanta del XX secolo la città si è trasformata in uno snodo cruciale del narcotraffico sudamericano[4]. A Rosario infatti convergono sia la rotta terrestre dellacocaina proveniente dallaBolivia, che quella fluviale della marijuana proveniente dalParaguay[5]. In quello stesso periodo è sorta nei quartieri di Las Flores e La Granada, tra i più poveri della zona meridionale della città, la banda deiLos Monos, strutturata attorno alla famiglia Cantero[6][7]. Attraverso una serie di omicidi, in pochi anni questo sodalizio criminale è riuscito ad avere il controllo della malavita locale e, di conseguenza, del traffico di droga che gravita attorno a Rosario. Complici anche una debole risposta delle autorità nazionali e provinciali, nonché la presenza di numerosi elementi corrotti tra le forze dell'ordine locali, i Los Monos sono riusciti ad affermarsi come la principale banda narcotrafficante della città.
In seguito all'assassinio nel maggio 2013 di ClaudioPájaro Cantero[8], si è scatenata per le strade della città e dell'hinterland una lunga guerra tra le bande di narcotrafficanti che ha fatto registrare in quello stesso anno 271 omicidi nel solo dipartimento di Rosario[9]. In seguito ad una serie di contromisure adottate dalle autorità, come l'arresto di tutti i membri della famiglia Cantero e di numerosi affiliati ai gruppi criminali rosarini, il numero degli omicidi ha iniziato progressivamente a scendere.
A partire dal 2020, complice anche la grave crisi economica che ha duramente colpito il paese (e in particolar modo le fasce più deboli della popolazione) e la debole risposta dello stato, si è registrata nell'area metropolitana rosarina una nuova vertiginosa crescita degli omicidi legati al narcotraffico[10]. Nel2022 il dipartimento di Rosario ha registrato il più alto numero di omicidi della sua storia, ben 288[11][12]. In seguito a questi dati il tasso di omicidi della città, che già era il più alto del paese, è salito a 22 ogni 100.000 abitanti, cinque volte sopra la media nazionale[13].
La città di Rosario è situata sulla sponda destra del fiume Paraná. Il punto di origine della città è rappresentato dallaPlaza 25 de Mayo, intorno alla quale sorgono alcuni fra gli edifici storici più importanti: la sede del Comune (elPalacio de los Leones, la Basílica Catedral de Nuestra Señora del Rosario (sede dell'Arcivescovato di Rosario), il "Palacio de Correos" (Poste centrali), il "Museo de Arte Decorativo" e laBola de Nieve. Il tracciato delle vie urbane segue il classico schema delle città di origine coloniale: rettifili che si intesecano perpendicolarmente formando quadrilateri (detticuadras). Solo la zona intorno al porto ha un andamento più irregolare nel tracciato delle strade, dovuto alle particolari caratteristiche del terreno.
LaBola de Nieve
La struttura urbana è organizzata su due grandi arterie: il "Bulevar" Nicasio Oroño, in direzione nord-sud, e il viale (Avenida) Carlos Pellegrini, in direzione est-ovest. Entrambe delimitano, insieme al fiume, il centro della città. Il carattere delle due grandi arterie è distinto: mentre Oroño conserva uno spirito elegante e signorile con i suoi antichi edifici e ville private, Pellegrini è invece un viale ad intenso traffico, con ristoranti e gelaterie, un'arteria a carattere principalmente commerciale. All'incrocio di queste grandi arterie stradali, ha inizio l'immensoParque de la Independencia, che copre circa 64 ettari di terreno, il vero polmone verde della città. Nel parco sono situati il Museo Municipale di Belle ArtiJuan B. Castagnino, gli impianti sportivi delle squadreNewell's Old Boys, Provincial e Gimnasia y Esgrima di Rosario, l'ippodromo, l'antica sede della Sociedad Rural, ed infine numerose statue monumentali; fra queste, quella dedicata aGiuseppe Garibaldi opera dello scultore italianoAlessandro Biggi, il monumento equestre aManuel Belgrano, eroe nazionale argentino, e infine quelle dedicate aLudwig van Beethoven e Josè Hernandez ad opera dello scultore di origine italianaErminio Blotta.
Nel denominato "Microcentro" (l'equivalente argentino della "Downtown" statunitense), la principale arteria è rappresentata dalla via Córdoba, che è area pedonale permanente per circa sette isolati oCuadras, ossia 700 metri circa, tra le piazze "25 de Mayo" e "Pringles". Il tratto della calle Córdoba che da Plaza Pringles raggiunge il bulevar Oroño, è anche conosciuto comePaseo del Siglo, poiché qui erano concentrate la residenze delle più ricche e importanti famiglie di Rosario agli inizi del XX secolo. Su calle Cordoba si apre inoltre la plaza San Martin, intorno alla quale sorgono gli edifici che ospitarono il Palazzo di Giustizia - oggi facoltà di Giurisprudenza - e la ex "Jefatura" di Polizia (Comando di Polizia) - oggi sedi di musei, della delegazione del governo provinciale e della "Plaza Civica" -.
La calle Córdoba, a partire dal Bulevar Avellaneda, prende il nome diEvita Perón fino al limite municipale, dove si allaccia con la RN 9 (statale numero 9) che collega la città a Córdoba. Questo era anche l'antico cammino che si percorreva per giungere a Córdoba e alla regione dell'Alto Perù (attualeBolivia). Da ciò è derivato il nome di "Cordoba" attribuito alla via.
Il Palazzo delle Poste
Dalla Plaza 25 de Mayo, fino alle sponde del fiume, sorge tra la Cattedrale e la sede municipale ilPasaje Juramento, un piccolo raccordo pavimentato che collega la piazza al più importante "Monumento Storico Nazionale alla Bandiera" (il monumento più rappresentativo della città), terminato quest'ultimo nel1957 per commemorare il luogo dove, nel1812, si issò per la prima volta la bandiera argentina.
Si trovano inoltre nel centro della città la via pedonale San Martin, la Plaza Montenegro (ex Plaza Pinasco) e la Plaza Sarmiento (ex Santa Rosa). Altre arterie importanti dal punto di vista commerciale sono: Corrientes, San Luis, Santa Fe, dove si trova la gran parte delle filiali di banche.
La sede rosarina del Banco de la Nación
Attraverso gli anni, Rosario si è estesa in maniera omnidirezionale. In direzione sud, oltre la calle Pellegrini vi sono i bulevares 27 de Febrero, Seguì e le avenidas Uriburu, Arijon y Battle e Ordoñez. I principali quartieri meridionali sono: La Tablada, Parque Casado, Tiro Suizo, Las Heras, Las Delicias e Las Flores. I principali quartieri occidentali sono: Echesortu, Belgrano, Triangulo, Moderno, Godoy e Fisherton (zona aeroportuale). In direzione nord-ovest si succedono i quartieri Pichincha, Ludueña, Arroyito (qui sorge lo stadio del club di calcioRosario Central), Empalme Graneros, Alberdi, La Florida e Rucci. Le arterie principali del quadrante nord-ovest sono la avenida Alberdi e la sua continuazione, il bulevar Rondeau.
Un aspetto urbano importante di Rosario è la sua costa, di fronte al fiume Paraná. La città recuperò il suo lungofiume negli anni Novanta, grazie alla riorganizzazione degli spazi portuali e ferroviari che lo occupavano. A partire dal centro, e poi immediatamente a nord del porto, si succedono lungo la costa il "Parque Nacional a la Bandera", il "Parque de España", il "Parque de las Colectividades" ed infine il "Parque Sunchales".Il più importante è il Parque España, la cui prima pietra fu posta nel1985 alla presenza dei reali diSpagna, paese quest'ultimo che si incaricò di costruire l'opera in onore alla comunità di spagnoli (soprattutto discendenti dei primi immigrati iberici) residenti nella città argentina. Il complesso fu inaugurato nel 1992 alla presenza della Infanta Crisitina di Borbone, nell'ambito dei festeggiamenti per i 500 anni dalla scoperta dell'America. Nel2004 è stato una delle sedi del III Congresso Internazionale della lingua spagnola (tenutosi a Rosario dal 17 novembre al 24 novembre dello stesso anno).
Nella città si è sviluppata una intensa attività culturale in tutte le discipline artistiche i cui valori, si affermano a livello nazionale e internazionale. Rosario ha dato alla storia culturale Argentina grandi donne e uomini. Nella musica, la pittura, il pensiero filosofico e politico, la poesia e la narrativa, nel campo della medicina e della legge ha avuto il suo peso.
Rosario è raggiunta da quattro strade statali (RN 11 Rosario-Clorinda, RN 33 Rosario-Bahía Blanca, RN 34 Rosario-La Quiaca e RN 174 Rosario-Victoria) e da numerose strade provinciali. Molte di esse nelle tratte suburbane assumono caratteristiche disuperstrada.
A partire dalla seconda metàXIX secolo Rosario, situata al centro delle linee della rete Mitre, divenne uno dei principali snodi ferroviari dell'Argentina. Furono costruite una quindicina di stazioni ferroviarie, scali merci e depositi. Con la nazionalizzazione della rete ferroviaria nazionale nel1948 la maggior parte delle stazioni che caratterizzavano il paesaggio urbano furono chiuse al trasporto passeggeri. Nel2016, solo due stazioni ferroviarie,Rosario Nord eRosario Sud, erano aperte al trasporto passeggeri.
Le politiche di privatizzazione della rete ferroviaria dei primi anni'90 da parte del governo Menem hanno irrimediabilmente compromesso il trasporto ferroviario nell'area di Rosario. La maggior parte del materiale rotabile è stato smantellato e gli impianti, già vetusti e deteriorati, smantellati. Il servizio passeggeri è stato pressoché cancellato, mentre sopravvive iltrasporto merci.
Dal2015 è attiva una corsa giornaliera tra Rosario Nord eRetiro operata dalla compagnia stataleFerrocarriles Argentinos[14][15]. Dalla stazione di Rosario Nord transitano anche convogli passeggeri, operati sempre dal vettore statale, diretti a Córdoba[16] e a Tucumán[17].
L'aeroporto internazionale di Rosario-Islas Malvinas è situato a13 km a nord-ovest dal centro cittadino. Ospita voli interni ed internazionali, principalmente per ilBrasile e l'Uruguay. È il principale aeroporto della provincia di Santa Fe con oltre 750.000 passeggeri movimentati.
Rosario è la sede di alcuni importanti club calcistici argentini. I due più famosi e titolati sono ilRosario Central, vincitore di quattro titoli nazionali, di unaCoppa CONMEBOL e cinque coppe nazionali, mentre ilNewell's Old Boys vanta nella sua bacheca sei titoli nazionali e tre coppe nazionali.
A Rosario ha sede il più antico club di rugby del paese, ilClub Atlético del Rosario, vincitore di cinquecampionati URBA, oltre a Jockey Club de Rosario e Duendes Rugby Club