La stella quacchera, utilizzata a partire dalXIX secolo e tutt'oggi ancora in usoRiunione di quaccheri nel1809
Ilquaccherismo (nome con cui è conosciuta laSocietà degli Amici) è unmovimentocristiano nato nelXVII secolo inInghilterra appartenente alpuritanesimo, che asserisce il sacerdozio di tutti i credenti. I membri sono conosciuti come "amici" o comunemente come "quaccheri", anche se in origine si definivano "figli della Luce"[1]. Il movimento ebbe inizio inInghilterra a metà delXVII secolo quando alcuni predicatori (tra cui Robert Barclay, James Nayler,George Fox, Edward Burrough, Margaret Fell, Elizabeth Hooton, Mary Fisher, George Whitehead e Francis Howgill) riunirono gruppi di dissidenti inglesi nel desiderio di ripristinare ciò che ritenevano fossero le pratiche della Chiesa primitiva.
Il termine deriva dall'inglesequaker, cioè "tremante". Era l'appellativo con cui venivano indicati, gli appartenenti a un movimentoprotestante, sorto nell'ambito dellaChiesa anglicana inInghilterra nelXVII secolo, perché nelle loro riunioni, quando essi ritenevano stesse scendendo loSpirito, avevano alcune manifestazioni esteriori, fisiche (fremitiestatici), tra cui il tremore[2].
Secondo il fondatore George Fox, il primo a chiamarliquakers, ossia "tremanti", fu il magistrato chiamato a pronunciarsi sulle accuse diblasfemia, un certo Bennet. Nella sua autobiografia, Fox ricorda che Bennet «...fu il primo a chiamarci "tremanti", perché io li ammonii di tremare davanti alla parola del Signore.» Si pensa che Fox si stesse riferendo a brani della Bibbia come inIsaia 66.2[3] oEsdra 9.4[4].
Costoro preferivano autodefinirsiSociety of friends, ossia "Società degli amici" (diGesù), e traevano questo nome dalVangelo diGiovanni 15,15[5], in cuiGesù dice ai discepoli: "Io non vi chiamo più servi; perché il servo non sa quel che fa il suo signore; ma voi vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dalPadre mio".
Fox rifiuta di giurare, particolare di un dipinto diJohn Pettie del1863.
Il loro fondatore si chiamavaGeorge Fox. Egli (1624-1691) nacque da una famigliapuritana, e crebbe in un rigidomoralismo. All'età di 19 anni (1643), considerando la sua religione troppo formale e istituzionalizzata, e convinto che essa fosse venuta meno ai principibiblici disantità, cominciò la sua ricercaspirituale. Si confrontò, Bibbia alla mano, con la realtà religiosa del suo tempo, cercando delle risposte che potessero appagare il desiderio della suaanima, ma senza risultato.
Trascorsi quattro anni circa (1647), ecco l'illuminazione che tanto aspettava. Nel suo diario si legge: «Quando la Luce spuntò, tutto ciò che non era toccato da essa mi apparve come tenebre, morte, tentazione, realtà peccaminosa e priva diDio: la Luce rendeva tutto manifesto e visibile.».
In questa suarivelazionemistica, si sentì appagato completamente e scoprì che l'uomo deve essere fortificato e guidato nel suo cammino di fede da una "luce divina" interiore e non da un libro, anche importante come la Bibbia, o da una classe di ministri ordinata, né da riti come ilbattesimo o lacena del Signore; questi erano stati, sì, strumenti usati da Dio, ma inferiori alla "luce interiore" che Egli aveva realizzato.
Forte di ciò, si mise subito a predicare. Il suo slogan era: "Per troppo tempoCristo è stato chiuso nella Bibbia e nei riti religiosi, sia Egli il vostroprofeta, il vostrosacerdote, il vostrore, ubbiditegli", ottenendo un buon successo e formando una comunità ben nutrita di "illuminati".
Nel giro di solo tre anni si potevano contare 50.000 quaccheri e il numero raddoppiò prima della fine del secolo. Non va però confuso il quaccherismo delle origini con l'attuale teologia quacchera, infatti questo gruppo nacque durante gli anni più intricati delle guerre civili e rivoluzionarie inglesi, quando in Inghilterra (e nelle rimanenti parti del Regno Unito) si aggiravano congreghe di santoni, profeti, santi autoproclamati, libertini, eretici, ecc.
In questo contesto, influenzato dallaFamiglia del libero amore, daglianabattisti radicali, dailivellatori e dairanters (che, pur molto simili ai quaccheri in origine, divennero libertini con sfumaturepanteistiche,deistiche o addiritturaatee), nacque e si diffuse il messaggio quacchero. Dalle altre sette coeve si distanziò inizialmente non per un suo maggior rispetto per l'ordine costituito (che era rifiutato in toto), ma per l'atteggiamento quietistico, alieno alla violenza, tollerante verso gli adepti di altre congregazioni. Avevano comunque un atteggiamento irrispettoso delle esteriorità (non si toglievano mai il cappello per salutare i nobili) e delle convenzioni sociali su cui si reggeva il governo, tanto quello parlamentare, quanto quello monarchico, e, a differenza delle altre sette, seppero organizzarsi per resistere alle persecuzioni, con spirito dimartirio.
Ilteologo-guida della "Società degli amici" fuRobert Barclay (1648-1690), che pubblicò in latinoL'apologia dei Quaccheri (1678), dalla quale viene tratta la dottrina dei quaccheri, che presenta alcuni tratti distintivi:
colui che rivela Dio e concede la "luce interiore" (la verità) è lo Spirito Santo; la Bibbia, quindi, è una regola secondaria;
in virtù di questa "luce interna", tutti (uomini e donne) possono essere usati dallo Spirito, pertanto non è necessario un ministero ordinato;
poiché la fede cristiana è di naturaspirituale, i riti o simboli come ilbattesimo e lasanta cena non sono necessari, ma è importante una condotta illuminata dalla semplicità e dalla santità in tutte le sfere della vita;
come figli di luce e del regno, i cristiani sono chiamati a proclamare lapace e a rigettare la guerra in tutte le sue manifestazioni e per questo rifiutano di fare il servizio militare e la lotta di classe;
infine, sempre secondo il loro intendimento, ilVangelo proibisce di giurare davanti ai tribunali e fregiarsi di titoli onorifici umani.
Per questo loro modo di cantare fuori dal coro, per usare una metafora, i quaccheri vennero duramente perseguitati, incarcerati, maltrattati e molti morirono per le loro idee[6]. Lo stesso Fox, a motivo della sua attività evangelica e per la sua intransigenza, comparve molte volte davanti a giudici, riportando otto condanne al carcere, e una volta scontò otto anni di prigione; nel1653 gli venne inflitta lapena di morte, che non venne eseguita solamente per l'intervento di alcune personalità straniere.
Egli prolungò il suo raggio d'azione anche fuori dall'Inghilterra: viaggiò per il continenteeuropeo, intraprese la predicazione nelleIndie occidentali e infine nell'America del nord. Smise la sua frenetica attività di predicatore itinerante aLondra, quando giunse la morte.
Il testimone passò aWilliam Penn, che continuò il lavoro che Fox aveva svolto nell'America del nord, fino a fondare un proprio stato libero, uno stato "quacchero" nella regione a ovest diDelaware nel1682, chiamata poi da re Giacomo IIPennsylvania, dal nome di Penn. Il nome Pennsylvania che significa "boschi di Penn" fu scelto dallo stesso William Penn, fondatore dello stato, che voleva onorare il padre e indicare la natura boscosa del territorio.AWilliam Penn si deve anche la prima proposta per la creazione di unParlamento europeo: già nel 1693, egli propose l'istituzione di un Parlamento con rappresentanti di tutte le nazioni europee, con un numero di deputati eletti in proporzione alla grandezza del paese.[7]
Inazō Nitobe, uno dei più celebri politici ed educatori quaccheri giapponesi, ritratto su una banconota Serie D da 5000yen.
Questo movimento si diffuse rapidamente per tutta l'America e s'impegnò molto in varie battaglie in campo sociale, come l'abolizione della schiavitù, l'estensione dell'istruzione popolare e le riforme nelle carceri e nei manicomi; essi anche nellaprima eseconda guerra mondiale, si distinsero per la loro opera di assistenza, tanto da conquistare ilpremio Nobel per la pace, nel1947[8]. Il movimento quacchero esercitò un importante influsso sul pensiero del filosofo statunitenseRalph Waldo Emerson. Anche alcunipacifisti europei furono attratti dagli ideali dei quaccheri, come ad esempio il fondatore delServizio civile internazionale, lo svizzeroPierre Ceresole.
Nel primoSettecento nacque il ramo quacchero degliShakers, conosciuti anche come la Società unita dei credenti nella seconda apparizione del Cristo.
Nella tradizione quacchera, unRecorded Minister ("ministro accreditato") è un individuo di sesso maschile o femminile, al quale la comunità quacchera riconosceva il dono della predicazione.
Secondo ildizionario biografico di Edward H. Milligan[9][10], a partire dalLondon Yearly Meeting del 1730 si diffuse la pratica di riunirsi una volta al mese per nominare un nuovo ministro predicatore quacchero, riconosciuto come tale all'interno dellaReligious Society of Friends of Truth. Non vi sono attestazioni di tale pratica neiLondon Yearly Meeting successivi al 1924.[9][10]
In accordo con la dottrina precedentemente esposta, per i ministri non era previsto nessun rito di ordinazione né era loro chiesto di pagare per questo servizio gratuito.[11]
Nel XX secolo, i ministeri si specializzarono in molteplici ruoli: ministero di educatore, cappellano, della parola o pastore.[12][13][14][15]
InItalia l'attività dei quaccheri non è mai stata particolarmente rilevante. Per diversi anni vi è stata una presenza di simpatizzanti (“Amici degli Amici” o “Amici dei Quaccheri”), che hanno avuto come coordinatore nazionale fino al1994 Davide Melodia. L'attuale gruppo diBologna – che pubblica anche ''Lettera Quacchera'' – nasce da un documento, “La Nostra Via”, sottoscritto da un gruppo di “Amici degli Amici” nel settembre 1998, e celebra ora gli incontri silenziosi due volte al mese presso la Scuola di Pace bolognese, un'attività avviata daPier Cesare Bori (1937–2012).[17][18]
Tra i quaccheri "di importazione" si ricorda l'imprenditore e filantropoThomas Hanbury, stabilitosi nel 1871 con la sua famiglia nella zona traVentimiglia eMentone, dove realizzò igiardini eponimi.
^Isaia 66.2, suLa Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
^Esdra 9.4, suLa Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
^Giovanni 15,15, suLa Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
^I quaccheri. Eversione e nonviolenza. Gli scritti essenziali (1650-1700), a cura di Giorgio Vola, Claudiana, Torino 1980, pp. 14-19, 27-34.
^William Penn,Discorso sulla pace presente e futura dell'Europa (1693), inDaniele Archibugi eFranco Voltaggio (a cura di),Filosofi per la pace, Editori Riuniti, Roma, 1999.
^ab Punshon, John,Portrait in Grey: a short history of the Quakers, Londra, Quaker Books, 2006, pp. 159-162, 276,ISBN0-85245-399-X.. Punshon è un Recorded Minister dell'Indiana Yearly Meeting.
Pier Cesare Bori e Massimo Lollini (a cura di),La Società degli amici: il pensiero dei quaccheri da Fox (1624-1691) a Kelly (1883-1941), Milano: Linea d'ombra, 1993,ISBN 88-09-00844-8
John Sykes,Storia dei quaccheri; traduzione di Giuliana Dei, Firenze: Sansoni, 1966
Stefano Villani,Il calzolaio quacchero e il finto cadì, Palermo: Sellerio, 2001