Iprofeti minori (detti anche idodici profeti) sono gli autori di dodici libriprofetici dellaBibbia, considerati un unico libro nellaTanakh dagli ebrei (“Libro dei dodici”), invece contati separatamente nell'Antico Testamento daicristiani.
Sono definiti "minori" per la brevità dei loro libri in contrapposizione con quelli degli altri autori di libri profetici, detti maggiori:Isaia,Geremia,Ezechiele eDaniele, quest'ultimo, però, considerato tale solo nella tradizione cristiana.
La dicitura di ambiente ebraico èתרי עשר,tərê ʿaśar (“i dodici” inaramaico), quella grecaΜικροί προφήτες (mikròi profétes, profeti minori) oΔωδεκαπροφήτον (Dodekaproféton, dodici profeti).
La redazione finale dei testi risale al periodo persiano (538-332 a.C.), tranne il caso del libro di Giona (libro di cui Giona è il principale personaggio, non l'autore) risalente al periodo ellenistico.
InAtti 7:51-53[1], santoStefano protomartire afferma che tutti profeti furono uccisi e perseguitati da una parte dei padri degli Ebrei.
L'ordine dei dodici libri neltesto masoretico (e perciò nelle bibbie ebraiche, cattoliche e protestanti) è:
Nella Bibbia deiLXX, invece, il libro di Gioele è collocato al quarto posto e quello di Michea al terzo. Questo ordine è tuttora seguito daicristiani ortodossi.
L'ordine segue approssimativamente la cronologia della vita dei profeti, non l'ordine di redazione dei testi. I primi sei profeti (tranne Gioele) risalgono al periodo assiro antico. La collocazione di Gioele subito prima di Amos, anche in assenza di riferimenti biografici, è motivata dalla concordanza diAmos 1.1-2[2] conGioele 4,16[3]. Il Libro di Amos descrive «le visioni riguardo a Israele, al tempo diOzia re della Giudea, e al tempo diGeroboamo figlio di Ioas, re di Israele, due anni prima del terremoto», collocandosi in un'età successiva alla seconda metà dell'VIII secolo a.C. I successivi tre profeti vissero nel tardo periodo assiro e gli ultimi tre in età persiana.